Concetti Chiave
- La poesia di Carducci è ispirata dalla piazza di San Petronio a Bologna, utilizzando il paesaggio per evocare tempi antichi e virtù passate.
- L'idealizzazione del passato è un tema centrale, con la bellezza antica di epoche come l'antica Roma e i comuni medievali italiani.
- L'ode è composta da dieci distici elegiaci, con una struttura ritmica che richiama il distico greco-latino.
- La descrizione di Bologna si concentra sull'elevazione verticale delle torri e del frontone della chiesa di San Petronio, contrastata dal tramonto malinconico.
- I colori scuri delle pietre di Bologna conferiscono un senso di antichità e nostalgia, accentuati dai giochi di luce e colore del paesaggio.
Indice
L'ispirazione paesaggistica di Carducci
“Surge nel chiaro inverno la fosca turrita Bologna, e il colle sopra bianco di neve ride…” (dalle Odi barbare).
Le suggestive note paesaggistiche di quest’ode sono ispirate al poeta dalla piazza bolognese di San Petronio. Il procedimento è tipico di tante poesie di Carducci: la contemplazione di un momento antico, isolato nella sua grandiosa bellezza e stagliato sullo sfondo di un paesaggio accuratamente individuato, diventa il pretesto per discorrere di tempi ormai lontani.
Idealizzazione del passato
Il passato risplende in una bellezza magnifica, priva totalmente di difetti o contrasti: come l’antica Roma dominatrice del mondo così i comuni dell’Italia medievale fanno rimpiangere un’epoca in cui i sentimenti erano strettamente legati alla virtù, all’impegno civile e militare, a uno stile di vita tradizionale e non contaminato dalle mode straniere. Tale rappresentazione è il frutto di un’idealizzazione fortissima, di cui lo stesso poeta era ben consapevole; il verso finale racchiude così il significato della nostalgica rievocazione comunale, in un’espressione che potrebbe rappresentare la formula costante dell’approccio del poeta al passato e che testimonia la sua piena coscienza della sterilità del ricordo, del desiderio vano de la bellezza antica
Struttura e ritmo dell'ode
L’ode si compone di dieci distici elegiaci, che riproducono approssimativamente l’andamento ritmico del distico greco-latino: l’esametro è reso con un settenario unito a un novenario, il pentametro con un settenario unito a un ottonario.
Descrizione della città di Bologna
La descrizione della città di Bologna è incentrata sullo slancio verticali stico delle sue linee, prodotto dall’elevazione delle torrri e del frontone della chiesa di san Petronio. Il verbo che apre il primo esametro è così Surge, che sottolinea il movimento verso l’alto della città turrita. Più avanti l’elevazione è rafforzata dalla reiterazione dei sostantivi torri (in anafora tra il quarto e il quinto verso) coronate di merli e del tempio dalla solitaria cima, mentre i palazzi s’innalzano con alti fastigi. A tale movimento ascendente fa da contraltare la discesa del sol murituro: il tramonto è un momento della giornata molto amato da Carducci e richiamato in tantissime delle sue poesie (ad esempio in San Martino o in Dinanzi alle terme di Caracalla), per l’atmosfera malinconica che esso può conferire al paesaggio.
Colori e atmosfere di Bologna
Accanto all’elevazione, un altro tema descrittivo domina il paesaggio di Bologna: il colore scuro e sfumato che caratterizza le sue pietre, e che, riscaldato dai raggi dell’ultimo sole, sembra rivivere e far ricordare i secoli passati. La patina di antichità che mostrano i mattoni della città è sottolineata dall’aggettivo fosco, presente due volte nell’ode, al primo verso al femminile, riferito a Bologna, al tredicesimo riferimento direttamente al vermiglio mattone. L’antichità delle mura possiede la cupezza tipica delle cose che resistono ai secoli, ma le notazioni coloristiche del paesaggio non terminano qui: il colore che fa da sfondo bianco di neve ride, l’argento dell’aria brilla in un cielo adamantino, il sorriso languido del sole è di viola, i maggi nella città antica sono rossi. ’
Domande da interrogazione
- Qual è l'ispirazione paesaggistica di Carducci nell'ode?
- Come viene idealizzato il passato nelle poesie di Carducci?
- Qual è la struttura e il ritmo dell'ode di Carducci?
- Come viene descritta la città di Bologna nell'ode?
- Quali colori e atmosfere caratterizzano Bologna secondo Carducci?
L'ispirazione paesaggistica di Carducci nell'ode proviene dalla piazza bolognese di San Petronio, che evoca un momento antico di grandiosa bellezza, utilizzato come pretesto per riflettere su tempi passati.
Il passato è idealizzato come un'epoca di magnificenza priva di difetti, dove i sentimenti erano legati alla virtù e all'impegno civile, rappresentando un desiderio nostalgico per la bellezza antica.
L'ode è composta da dieci distici elegiaci che riproducono il ritmo del distico greco-latino, con l'esametro reso da un settenario e un novenario, e il pentametro da un settenario e un ottonario.
Bologna è descritta con un movimento ascendente, evidenziato dalle torri e dal frontone della chiesa di San Petronio, con un contrasto tra l'elevazione della città e la discesa del sole al tramonto.
Bologna è caratterizzata da colori scuri e sfumati delle sue pietre, riscaldati dal sole al tramonto, con una patina di antichità e notazioni coloristiche che includono il bianco della neve, l'argento dell'aria e il viola del sole.