Concetti Chiave
- Giosuè Carducci fu un sostenitore del classicismo, opponendosi al Romanticismo e alla Scapigliatura, cercando di mantenere un linguaggio aulico e una metrica rigorosa.
- Carducci ebbe una formazione privilegiata, studiando a Firenze e Pisa grazie alla posizione economica della sua famiglia, e successivamente insegnò letteratura italiana presso l'università di Bologna.
- Le opere principali di Carducci, "Odio Barbare" e "Rime Nuove", riflettono il suo desiderio di riscoprire i valori poetici dell'antichità, ispirandosi a poeti latini e greci.
- Carducci credeva che la poesia, attraverso un linguaggio nobile, potesse essere un mezzo per superare le crisi sociali e politiche, distinguendosi dalla corrente scapigliata.
- Oltre alla letteratura, Carducci fu anche attivo in politica, sostenendo governi autoritari come quello di Crispi, riflettendo la sua personalità severa e rispettosa delle regole.
Indice
L'influenza della Scapigliatura su Carducci
Carducci si ritrova nel momento in cui a Milano avanza la Scapigliatura. Le tappe più importanti della sua vita fanno riferimento alla sua provenienza (la Maremma toscana) e alla sua formazione.
Formazione e carriera accademica di Carducci
Grazie alla sua posizione economica (il padre era medico) riesce ad avere una formazione adeguata prima presso Firenze e poi presso Pisa. Fu insegnante del ginnasio e vi fondò la brigata degli “Amici pedanti” => gruppo di intellettuali che condividevano l’idea della fede puristica e antiromantica. Rifiutano i romantici e cercano di avere un linguaggio aulico avvicinandosi al classicismo.
Dopo un breve periodo di insegnamento liceale, il ministro della pubblica istruzione lo chiamò a ricoprire la cattedra di letteratura italiana presso l’università di Bologna. Lasciato l’insegnamento, ricevette il premio Nobel, primo degli italiani.
Critica al Romanticismo e alla Scapigliatura
Con l’avvento del Romanticismo, si erano sconvolti i canoni della poesia: essi avevano eliminato la metrica introducendo il verso libero (Madame de Steal aveva addirittura criticato il classicismo). Inoltre i romantici utilizzavano spesso termini appartenenti al linguaggio popolare (Manzoni con i Promessi Sposi), facendo sì che la lingua non fosse più pura. Secondo Carducci, quindi, lo stravolgimento della poesia era iniziato con i romantici e continuò in seguito con gli scapigliati. Carducci non accetta ciò che avevano fatto gli scapigliati, ossia rendere la poesia negativa sia per i temi, sia per la metrica non rispettata. Per Carducci in un momento di crisi sociale, politica ed economica, l’unica salvezza è l’arte: la poesia. Egli ritiene che per avere una poesia nobile bisogna usare un linguaggio aulico in quanto essa non è rivolta a tutti ma solo ai nobili. Con Carducci si parla di classicismo come ripresa dei poeti latini e greci.
Le opere principali di Carducci
Le sue opere possono essere racchiuse in 2 raccolte:
• Odio Barbare: Riprende specialmente un poeta latino, ritenuto da egli stesso un maestro, ovvero Orazio. L’intento di Carducci era quello di trasformare la metrica latina in versi italiani. Tutto ciò risultava molto difficile in quanto la metrica latina era qualitativa, mentre la metrica italiana è quantitativa. Il titolo sta per “Odi” -> Orazio (Odi ed Epodi) e “Barbare” -> tono barbaro, difficile, dettato dall’utilizzo della metrica latina e greca.
• Rime Nuove: In quest’opera Carducci raccoglie una serie di componimenti. Il suo obiettivo è quello di paragonare il presente grigio e misero con il passato glorioso, ovvero con i periodi più importanti dell’Italia : Roma repubblicana, età dei comuni, Risorgimento italiano. Il poeta si assume allora, come un vate, il compito di ricordare alla società contemporanea i sublimi valori dell’antichità. Afferma che la letteratura può ritornare a splendere solo se si prendono come riferimento i valori antichi e i vecchi autori come Omero, Virgilio ma anche Dante –> Classicismo.
Carducci critica duramente gli scapigliati in quanto per lui la poesia può essere un modo per superare il disordine e la crisi.
Carducci e la politica italiana
Nel 1890 fu nominato senatore. Egli aveva appoggiato i due governi di Crispi. Questo ci fa capire la personalità di Carducci: Crispi era una persona autoritaria, per questo fu chiamato al governo per la seconda volte per sedare le rivolte dei fasci siciliani; Carducci era una persona molto severa che amava il rispetto per le regole. Egli dedicò la sua vita alla letteratura e fondò dei gruppi per ricercare le opere classiciste, ciò ci viene testimoniato da moltissime opere da lui scritte. A differenza di altri autori, egli non partecipa attivamente alla lotte e di questo se ne scusa affermando che tutto ciò è causato dalla sua situazione familiare. Quando Crispi si ritira per la seconda volta dal governo egli si trova a vivere un periodo in cui tutto ciò a cui aveva sempre creduto era stato invano.
Tematiche importanti (non avviene con gli scapigliati): presenza della morte e del ricordo (Ugo Foscolo), descrizione dei paesaggi.
Domande da interrogazione
- Qual è stata l'influenza della Scapigliatura su Carducci?
- Come si è sviluppata la formazione e la carriera accademica di Carducci?
- Qual è la critica di Carducci al Romanticismo e alla Scapigliatura?
- Quali sono le opere principali di Carducci e i loro temi?
- Qual è stato il ruolo di Carducci nella politica italiana?
Carducci si trovò a Milano durante l'avanzata della Scapigliatura, ma criticò il movimento per aver stravolto la poesia con temi negativi e metrica non rispettata, preferendo un ritorno al classicismo.
Carducci, grazie alla sua posizione economica, studiò a Firenze e Pisa, insegnò al ginnasio e poi fu chiamato a ricoprire la cattedra di letteratura italiana all'università di Bologna, ricevendo infine il premio Nobel.
Carducci criticò il Romanticismo e la Scapigliatura per aver sconvolto la poesia con il verso libero e il linguaggio popolare, sostenendo che la poesia nobile richiede un linguaggio aulico e un ritorno ai valori classici.
Le opere principali di Carducci sono "Odio Barbare" e "Rime Nuove", dove cerca di trasformare la metrica latina in versi italiani e paragona il presente con il glorioso passato italiano, promuovendo i valori classici.
Carducci fu nominato senatore nel 1890 e appoggiò i governi di Crispi, riflettendo la sua personalità severa e rispettosa delle regole, sebbene non partecipasse attivamente alle lotte politiche a causa della sua situazione familiare.