Giovi_Gurri
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Concetti Chiave

  • "Il trionfo della morte" è considerato il primo "romanzo del superuomo", pubblicato nel 1894 e articolato in sei libri con una narrazione in terza persona.
  • Il romanzo è caratterizzato da un forte elemento psicologico e simbolico, incentrato sui turbamenti interiori del protagonista, Giorgio Aurispa.
  • Il tema centrale è il fallimento intellettuale del protagonista, diviso tra un desiderio di conquista e un'attrazione verso la morte, influenzato dalla sua famiglia.
  • L'attrazione per la morte è personificata nella figura di Ippolita Sanzio, che consuma le energie di Giorgio e rappresenta un amore distruttivo.
  • Il viaggio di Giorgio nelle sue origini abruzzesi culmina in una tragica fine, con un omicidio-suicidio che evidenzia il fallimento del superuomo.

Indice

  1. Il Romanzo del Superuomo
  2. Il Protagonista e la Sua Malattia
  3. Il Viaggio e la Conclusione Tragica

Il Romanzo del Superuomo

Il primo cosiddetto “romanzo del superuomo” risale al 1894 ed è intitolato: Il trionfo della morte. Si tratta di un romanzo corposo raggruppato in sei libri e scritto in terza persona. La narrazione è molto esile e più che un vero e proprio romanzo, possiamo parlare di romanzo psicologico che segue i turbamenti del protagonista e che ha un impianto simbolico molto pronunciato.

Il Protagonista e la Sua Malattia

D'Annunzio affronta il tema del fallimento dell’intellettuale, ma non si può leggere questo romanzo come una critica all’intellettuale decadente, quindi all’incapacità di lasciare un’impronta nel presente (a D’Annunzio non appartiene questa profondità), però sicuramente confronta l’avventura intellettuale del protagonista, che ovviamente è un suo alter ego, e il fallimento a cui va incontro.

Il protagonista si chiama Giorgio Aurispa, un nobile intellettuale di origine abruzzese che vive a Roma (profilo perfetto di D’Annunzio e del protagonista del Piacere Andrea Sperelli). Questo protagonista è dichiaratamente affetto da una malattia dell’anima che cerca di risolvere. Questa malattia consiste nell’essere diviso tra un’attrazione spasmodica nei confronti della vita, e quindi una volontà di conquista (anche nei confronti dell’amore), e dall’altra parte l’attrazione nei confronti della morte e del disfacimento. Questa situazione ha origine dalla sua famiglia perché molto dolorosa per lo scrittore è la figura del padre, un uomo distruttivo ed autoritario. Si sente invece più vicino alla figura dello zio, che più gli somiglia, ma che finirà per suicidarsi (evento che anticipa poi il finale del romanzo). L’attrazione nei confronti della morte si esprime bene attraverso la figura di Ippolita Sanzio, dietro la quale probabilmente si nasconde la figura di Barbara Leoni, una delle sue tante celebri amanti. Ippolita è una donna seduttrice, spietata ed ossessiva nei confronti del protagonista, un rapporto che consuma tutte le energie di Giorgio. Simbolicamente l’autore insiste molto sulla bocca sensualissima di questa donna (la paragona continuamente ad un fiore) e sul fatto che la sua presenza non fa altro che distruggere continuamente i suoi propositi.

Il Viaggio e la Conclusione Tragica

Per cercare di risolvere la malattia di cui è affetto, decide di fare un viaggio nell’Abruzzo delle sue origini. Questo viaggio si rivela una vera e propria discesa nell’inferno, perché non riesce ad inserirsi in quel contesto ancestrale fatto di superstizioni (che sono ben evidenti per esempio nella visita ad un santuario) e quindi il romanzo si conclude tragicamente con un omicidio suicidio. Giorgio infatti si getta in un burrone e trascina con sé anche la donna che ama. Nonostante questo dovesse essere il primo romanzo superomistico, di superomistico in questo personaggio ci sono solo le intenzioni, la sua volontà di affermarsi, però il romanzo si conclude ( il titolo in questo è un grande punto di riferimento) con un fallimento, per cui questa figura si avvicina paradossalmente di più a quella dell’inetto, un personaggio incapace di realizzarsi, piuttosto che a quella del superuomo

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del "romanzo del superuomo" di D'Annunzio?
  2. Il tema principale è il fallimento dell'intellettuale, rappresentato dal protagonista Giorgio Aurispa, che vive un conflitto tra l'attrazione per la vita e quella per la morte.

  3. Chi è il protagonista del romanzo e quale malattia lo affligge?
  4. Il protagonista è Giorgio Aurispa, un nobile intellettuale abruzzese, afflitto da una "malattia dell'anima" che lo divide tra la volontà di conquista e l'attrazione per la morte.

  5. Qual è il ruolo di Ippolita Sanzio nella vita di Giorgio?
  6. Ippolita Sanzio è una figura seduttrice e ossessiva che consuma le energie di Giorgio, simbolizzando l'attrazione per la morte e il disfacimento.

  7. Come si conclude il viaggio di Giorgio e quale significato ha per il romanzo?
  8. Il viaggio di Giorgio si conclude tragicamente con un omicidio-suicidio, sottolineando il fallimento del protagonista e avvicinandolo più alla figura dell'inetto che a quella del superuomo.

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