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Concetti Chiave

  • Il capitolo è narrato da Tullio Hermil, che ha raggiunto il limite dopo i tradimenti reciproci con la moglie Giuliana.
  • Raimondo, figlio dell'infedeltà di Giuliana, evoca in Tullio sentimenti di ribrezzo che si trasformano in odio e risentimento.
  • Tullio pianifica l'omicidio di Raimondo, esponendolo al freddo per simulare una morte naturale da difterite.
  • L'atto è premeditato, con Tullio che non mostra rimorso, riferendosi al bambino come "l'intruso" o "il figlio della colpa".
  • La narrazione avviene un anno dopo l'omicidio, con Tullio che funge da narratore e giudice delle sue stesse azioni.

Indice

  1. Il Tradimento di Giuliana
  2. Il Piano di Tullio
  3. La Lucidità dell'Atto
  4. Confessione e Sdoppiamento

Il Tradimento di Giuliana

Questo capitolo rappresenta uno dei punti più importanti dell’intero romanzo, come in altri passaggi, anche in questo caso la narrazione è affidata al protagonista Tullio Hermil, il quale sembra ormai aver raggiunto il limite della sopportazione. Dopo una serie di suoi tradimenti infatti, è la moglie Giuliana a diventare infedele intrecciando una relaziona extraconiugale con Filippo Arborio, dal quale poi rimane incinta e partorisce il piccolo Raimondo.

Questo bambino incarna per il protagonista un ricordo crudele e costante del tradimento della moglie, non riesce ad accettare la sua presenza e il ribrezzo presto si trasforma in rabbia e la rabbia in odio e risentimento per “l’innocente”.

Il Piano di Tullio

In questo episodio si assiste dunque all’omicidio di Tullio nei confronti di Raimondo, è un piano che viene studiato per sfuggire poi dai sospetti: avrebbe lasciato il bambino in balie della gelida tramontana di una notte di dicembre, per poi riportarlo in casa e fingere che non sia successo nulla. In questo modo al neonato viene diagnosticata una grave forma di difterite e Tullio può figurare come non colpevole.

La Lucidità dell'Atto

L’episodio viene rievocato dal protagonista e per questo è facile trovare una chiara chiave di lettura dei sentimenti che lui provava e che l’hanno portato a prendere questa terribile decisione, si parla infatti di “idea fissa” con cui si identifica quindi che Tullio stava progettando da tempo di liberarsi della creatura indifesa, questo peggiora quindi la sua posizione perché fa emergere la premeditazione. L’uomo non sembra inoltre provare rimorso verso il delitto commesso, tanto che parla ancora di Raimondo come “l’intruso” oppure il figlio della colpa, e arriva anche a definire l’idea del piano della morte come “un lampo rivelatore”. D’Annunzio sembra quindi soffermarsi chiaramente sulla lucidità dell’atto, quindi sul fatto che Tullio non sia stato spinto da un raptus di rabbia, anche perché si legge come il protagonista abbia preso in considerazione diverse ipotesi prima di atterrare sulla morte per difterite. Per evidenziare ulteriormente questa crudeltà, l’autore colloca la morte del bambino nei giorni festivi del natale, e quindi appaiono frequenti ed evidenti i parallelismi tra nascita e morte.

Confessione e Sdoppiamento

Tutto il racconto nasce inoltre dal protagonista come una sorta di confessione che avviene dopo un anno dal terribile omicidio, e quindi si verifica anche uno sdoppiamento tra il Tullio protagonista, che ha premeditato e attuato l’uccisione, e il Tullio narratore, che racconta e spesso anche si giudica.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato del tradimento di Giuliana nel romanzo?
  2. Il tradimento di Giuliana rappresenta un punto cruciale nel romanzo, poiché innesca una serie di eventi che portano Tullio Hermil a un limite di sopportazione, culminando nel suo odio e risentimento verso il figlio nato dalla relazione extraconiugale di Giuliana.

  3. Come viene descritto il piano di Tullio per uccidere Raimondo?
  4. Tullio pianifica di lasciare Raimondo esposto al freddo della notte per causare la sua morte per difterite, cercando di evitare sospetti e apparire non colpevole, dimostrando premeditazione e mancanza di rimorso.

  5. In che modo l'autore sottolinea la lucidità dell'atto di Tullio?
  6. L'autore evidenzia la lucidità dell'atto di Tullio attraverso la sua premeditazione e la mancanza di rimorso, descrivendo il piano come un "lampo rivelatore" e collocando la morte del bambino durante le festività natalizie per accentuare la crudeltà.

  7. Qual è il ruolo della confessione e dello sdoppiamento nel racconto?
  8. La confessione di Tullio, avvenuta un anno dopo l'omicidio, introduce uno sdoppiamento tra il Tullio protagonista, che ha commesso il delitto, e il Tullio narratore, che racconta e giudica le sue azioni, offrendo una riflessione sulla sua colpevolezza.

Domande e risposte

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