Concetti Chiave
- Nato a Pescara nel 1863, assunse il cognome D'Annunzio dopo essere stato adottato da uno zio.
- Pubblicò la sua prima raccolta di poesie "Primo Vere" con successo, grazie a una strategia di marketing controversa.
- Durante la sua vita frequentò importanti salotti letterari e scrisse per riviste influenti, affermandosi come figura letteraria e politica.
- Conobbe e fu ispirato da diverse donne, tra cui Eleonora Duse, che influenzarono alcune delle sue opere più celebri.
- Partecipò attivamente alla Prima Guerra Mondiale e occupò la città di Fiume, fondando successivamente il "Vittoriale degli italiani".
Indice
Infanzia e Formazione
Egli nacque a Pescara nel 1863 , figlio di una famiglia modesta alla morte di uno zio , che lo adottò , fece sostituire il suo cognome con quello di D'Annunzio. Frequentò le elementari da privatista e poi si iscrisse al Reale Collegio Cicognetta di Prato , dove conseguì la licenza da liceale .
Primi Successi Letterari
Appassionato di letteratura , inviò alcune sue opere a Carducci e , una volta ottenute risposte positive, pubblicò con il supporto economico del padre la sua prima raccolta di poesie " Primo Vere" , che ottennero grande successo anche grazie alla menzogna sul fatto ,che il giovane autore era morto cadendo da cavallo, cosa ,che lui smentì subito dopo ( marketing).
Vita Romana e Relazioni
Nel 1891 si trasferì a Roma , dove frequentò salotti letterari e scrisse articoli polemici, morali e politici per importanti riviste . Durante il periodo romano sposò la duchessa Maria di Gallese , dalla quale ebbe tre figli , ma che tradì con Barbara Leoni, ispiratrice delle opere "Il Trionfo della morte" e " Il Piacere" .
Carriera Politica e Trasferimenti
A causa dei vari debiti si trasferì a Napoli, dove frequentò la principessa Maria de Couillas, moglie del conte Anguissola. Nel 1897 intraprese un viaggio in Grecia e poi andò a Venezia , dove conobbe Eleonora Duse , un'attrice , che ispirò le opere " Il fuoco" e "Il trionfo della morte" . Questo periodo portò D'Annunzio a partecipare alla politica divenendo prima deputato di destra e poi deputato di sinistra. Si trasferirono a Firenze nella villa della "Capponcina" ,dove il poeta cominciò a scrivere drammi teatrali. Dopo la rattura con Eleonora Duse andò a vivere in Francia , dove collaborò per la realizzazione del film Cabiria.
Contributi alla Guerra e Ultimi Anni
Tornato in Italia divenne un interventista , in quanto favorevole all'entrata in guerra e compì gesta straordinarie: attaccò presso il porto di Buccari , in Croazia, gli austriaci e volò sopra Vienna sganciando volantini per annunciare la vittoria dell'Italia. Partecipò alla Prima Guerra Mondiale e dopo la Guerra , nel 1919, rivendicò la città di Fiume come territorio italiano occupandola per un anno , ma essendo costretto a disertare dal governo italiano , in quanto stava infrangendo le regole internazionali. Mussolini lo allontanò dalla politica ed egli andò a vivere presso il lago di Garda , dove fondò un memoriale " Vittoriale degli italiani" e morì il 12 aprile del 1938.
Domande da interrogazione
- Quali furono i primi successi letterari di D'Annunzio?
- Come influenzarono le relazioni personali la vita e le opere di D'Annunzio?
- Quali furono i contributi di D'Annunzio durante la Prima Guerra Mondiale?
- Cosa accadde a D'Annunzio dopo la Prima Guerra Mondiale?
D'Annunzio ottenne i suoi primi successi letterari con la raccolta di poesie "Primo Vere", pubblicata con il supporto economico del padre e promossa attraverso una menzogna sul suo presunto decesso.
Le relazioni personali di D'Annunzio, come quelle con Barbara Leoni e Eleonora Duse, ispirarono opere come "Il Trionfo della morte" e "Il Piacere", e influenzarono la sua vita sociale e letteraria.
Durante la Prima Guerra Mondiale, D'Annunzio fu un interventista e compì azioni straordinarie come l'attacco al porto di Buccari e il volo su Vienna per lanciare volantini, sostenendo l'entrata in guerra dell'Italia.
Dopo la guerra, D'Annunzio occupò la città di Fiume, ma fu costretto a ritirarsi. Successivamente, Mussolini lo allontanò dalla politica e D'Annunzio si ritirò al lago di Garda, dove fondò il "Vittoriale degli italiani" e visse fino alla sua morte nel 1938.