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Concetti Chiave

  • Ser Ciappelletto è un personaggio malvagio e ingannevole, noto per falsificare atti giuridici e seminare discordia, ma è abile nel mascherare la sua vera natura.
  • La novella si divide in tre parti: antefatto, svolgimento e epilogo, evidenziando l'ambiguità del personaggio e del finale.
  • Nonostante la sua reputazione, Ciappelletto inganna un frate durante la confessione, ottenendo l'assoluzione e venendo considerato un "santissimo uomo".
  • La storia sottolinea la capacità di Ciappelletto di persistere nella malvagità, nonostante l'età, la malattia e l'imminenza della morte.
  • Il finale lascia incerta la sorte di Ciappelletto, sollevando domande sulla bontà divina e sul potere del pentimento all'ultimo momento.

Personaggi:

  • Musciatto Franzesi.
  • Cepparello da Prato (conosciuto come Ciappelletto).
  • Due fratelli fiorentini.
  • Frate.

Indice

  1. Musciatto e Ciappelletto
  2. La natura di Ciappelletto
  3. La malattia e la confessione
  4. La morte e la santificazione
  5. Riflessioni sulla novella

Musciatto e Ciappelletto

Musciatto Franzesi, grande mercante, deve andare in Toscana e affida i suoi affari in Borgogna a Cepparello da Prato, uomo malvagio in grado di tener testa agli inganni dei borgognoni (malvagi).

I francesi, non sapendo cosa vuol dire Cepparello, essendo costui piccolo (di statura e di animo) e pensando che il nome volesse dire cappello, lo chiamano Ciappelletto.

La natura di Ciappelletto

Ciappelletto è un notaio, prova vergogna se i suoi atti giuridici vengono giudicati veri e non falsi, fa testimonianze false, vince in modo fraudolento tanti dibattimenti in cui ha giurato di dire la verità (è uno spergiuro), si diverte nel far male, causare inimicizie e scandali (è un seminatore di discordia); non rinuncia mai all’invito a commettere un omicidio o qualche altro reato, è un bestemmiatore, è iracondo, non frequenta la chiesa, ne prende in giro i sacramenti e va volentieri nelle taverne e in luoghi “disonesti”; ama le donne tanto quanto i cani amano essere bastonati (è omosessuale); ruberebbe con la coscienza con cui un uomo santo farebbe offerte; è golosissimo, beve tanto, gioca d’azzardo; è forse il peggior uomo che sia mai nato.

La malattia e la confessione

In Borgogna, Ciappelletto è ospitato da due fratelli fiorentini che praticano l’usura; qui si ammala e si ritrova moribondo. I fratelli non sanno cosa fare: non possono mandarlo via e, conoscendone la reputazione di peccatore, temono che muoia senza confessione; e se anche si confessasse, nessun prete lo assolverebbe e per loro sarebbe un disonore averlo ospitato.

Ciappelletto, avendo ascoltato la discussione dei fratelli su questo argomento, li chiama e dice loro di chiamare un bravo e integerrimo frate e di lasciar fare tutto a lui. Giunto il frate da Ciappelletto, una volta confortatolo, gli chiede quando fosse stata l’ultima volta che si era confessato e da qua comincia la lunga confessione, in cui ser Ciappelletto inganna il frate per tutto il tempo. Ciappelletto è molto bravo a fingere (tanto che il frate dice: Dio!>> ) e a recitare, tanto che verso la fine della confessione si mette a piangere molto forte.

La morte e la santificazione

Alla fine il frate assolve e benedice Ciappelletto, considerandolo un “santissimo uomo”. Poco dopo l’estrema unzione Ciappelletto muore.

Il frate convince il priore del fatto che ser Ciappelletto è un sant’uomo e durante il funerale racconta alla gente la vita di quest’uomo e alla fine la folla gli bacia i piedi e le mani, gli straccia i vestiti e, una volta sepolto in una cappella, lo va ad adorare.

Non si sa se Ser Ciappelletto sia all’inferno perché potrebbe darsi che, all’ultimo, si sia pentito. E se Ciappelletto è finito in Paradiso, allora la bontà di Dio è grandissima, tanto da ascoltare le preghiere dei fedeli che si rivolgono a un peccatore.

Riflessioni sulla novella

Segue una lista dei concetti più importanti:

  • La novella può essere divisa in 3 parti: antefatto, svolgimento, epilogo.
  • La cifra della novella è l’ambiguità: ambiguità del nome “Ciappelletto” e ambiguità nel finale.
  • Ciappelletto è un eroe del male (gli piace fare del male, si diverte e non ha alcun rimorso).
  • La confessione è completamente blasfema.
  • Né vecchiaia né malattia né paura di morte né Dio riescono a rimuovere Ciappelletto dalla malvagità.
  • In Dante, per i seminatori di discordia, come in vita si dedicarono a "dividere", la pena adesso è di essere "divisi", mutilati, sventrati ed eviscerati da un Diavolo con la spada.
  • Nel mondo cristiano l’omosessualità era considerata un peccato grave.

Domande da interrogazione

  1. Chi è Musciatto Franzesi e quale ruolo ha nella storia?
  2. Musciatto Franzesi è un grande mercante che deve recarsi in Toscana e affida i suoi affari in Borgogna a Cepparello da Prato, noto come Ciappelletto, per la sua capacità di gestire gli inganni dei borgognoni.

  3. Qual è la natura di Ciappelletto e come viene descritto?
  4. Ciappelletto è descritto come un uomo malvagio, un notaio che si diverte a fare del male, a causare inimicizie e scandali, e a commettere vari reati. È un bugiardo, spergiuro, bestemmiatore e non frequenta la chiesa.

  5. Cosa accade a Ciappelletto quando si ammala in Borgogna?
  6. Quando Ciappelletto si ammala in Borgogna, viene ospitato da due fratelli fiorentini usurai. Essi temono che muoia senza confessione, ma Ciappelletto inganna un frate durante la confessione, facendosi passare per un uomo santo.

  7. Come viene percepito Ciappelletto dopo la sua morte?
  8. Dopo la morte, Ciappelletto viene percepito come un "santissimo uomo" dal frate che lo ha confessato. Durante il funerale, la folla lo venera, baciandogli i piedi e le mani, e lo considera un santo.

  9. Quali sono i temi principali della novella?
  10. I temi principali della novella includono l'ambiguità, la malvagità di Ciappelletto, la blasfemia della confessione, e la riflessione sulla bontà di Dio che potrebbe accogliere un peccatore in Paradiso.

Domande e risposte

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