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Concetti Chiave

  • Ser Ciappelletto, incaricato da un mercante fiorentino, si reca in Borgogna per riscuotere crediti, ma si ammala gravemente.
  • Due usurai fiorentini, che lo ospitano, temono le conseguenze morali e sociali della sua morte non confessata sotto il loro tetto.
  • Ciappelletto inganna un confessore con una falsa confessione, facendosi credere un uomo santo e virtuoso.
  • Panfilo, il narratore, suggerisce che Ciappelletto sia stato accolto da Dio in paradiso o sia finito all'inferno, mostrando scetticismo verso la sua redenzione.
  • La novella di Boccaccio è interpretata diversamente dai critici, oscillando tra accuse di ateismo e apprezzamenti per l'intelligenza umana.

Indice

  1. Il Dilemma degli Usurai Fiorentini
  2. La Falsa Santità di Ciappelletto
  3. Riflessioni di Panfilo
  4. Interpretazioni Critiche della Novella
  5. Tecniche Narrative e Comiche

Il Dilemma degli Usurai Fiorentini

Il notaio Ciappelletto, fu incaricato da un nobile mercante di Firenze di recarsi in Borgogna per riscuotere alcuni crediti. Egli accetta l'incarico, ma ben presto si ammala. Ciappelletto fu ospitato da due usurati fiorentini, i quali si trovano in difficoltà davanti alla scelta da prendere: se lo avessero lasciato, avrebbero portato la responsabilità di aver messo alla porta un uomo in fin di vita; se fosse morto in casa loro senza che egli si fosse confessato, sarebbero stati accusati di empietà per aver ospitato in casa propria un uomo così malvagio.

La Falsa Santità di Ciappelletto

Ciappelletto allora pensa di trovare un compromesso e li invita a chiamare un confessore, che però però ingannerà facendosi passare per un uomo dalle tante virtù. In questo modo con una falsa confessione si farà credere dal confessore addirittura un santo.

Ciappelletto era disposto a così tanto per la solidarietà ai due ospitanti fratelli.

Riflessioni di Panfilo

Il narratore di tale novella era Panfilo che conclude con una semplice riflessione sulle ragioni che hanno portato Ciappelletto al successo. Il morto infatti, è ritenuto da tutti un santo al punto tale da essere sepolto con gli onori della chiesa e addirittura pare che tanti fedeli abbiano ottenuto dal defunto le grazie desiderate. A tale proposito panfilo formula due ipotesi: la prima è che Ciappelletto in punto di morte si sia pentito realmente ed è quindi stato accolto da Dio in paradiso, oppure è finito all'inferno, e panfilo sembra essere convinto principalmente per quest'ultima idea.

Interpretazioni Critiche della Novella

I critici dei giorni d'oggi hanno molto discusso sulla posizione che sembra aver preso Boccaccio rispetto ai contenuti di questa Novella. Per alcuni lettori tale novella testimonia la presenza di uno spirito ateo da parte dello scrittore, mentre per altri Boccaccio appare semplicemente guidato dall'intelligenza umana.

Altri studiosi ancora, invece, sostengono, al contrario, che l'autore nell'esaltare Ciappelletto venga colpito quasi da uno sgomento di fronte alla logica mercantile. Quindi secondo questa teoria l'autore sembra prendere le distanze dalle circostanze più brutte e anche più ambigue di quell'etica commerciale.

Tecniche Narrative e Comiche

Per quanto riguarda il ritmo della novella possiamo dire che quest'ultimo è serrato, ma la parte più efficace è quella relativa alla confessione di Ciappelletto. Tale scena è infatti resa efficace attraverso il momento in cui i due personaggi dialogano dove abbiamo il tempo del discorso che coincide con il tempo della storia. Ciappelletto viene esaminato dal sacerdote su tutti e sette vizi capitali (lussuria, gola, avarizia, ira, invidia) ed egli agli occhi del frate riesce in tutte queste situazioni a ribaltare il vizio nella virtù corrispondente secondo la tecnica che è definita rovesciamento parodico sviluppato attraverso la tecnica dell'antifrasi. L'effetto comico agli occhi del lettore è ai livelli massimi in quanto quest'ultimo conosce la reale situazione e al contempo segue l'accadimento dei fatti narrati. Il personaggio quindi si rivela molto abile nell'uso delle parole e degli artifici retorici.

Domande da interrogazione

  1. Chi ha incaricato Ciappelletto di recarsi in Borgogna?
  2. Un nobile mercante di Firenze.

  3. Perché i due usurati fiorentini erano in difficoltà?
  4. Erano in difficoltà perché non sapevano se lasciare Ciappelletto o ospitarlo fino alla sua morte.

  5. Come ha ingannato Ciappelletto il confessore?
  6. Ciappelletto ha ingannato il confessore facendosi passare per un uomo virtuoso durante la falsa confessione.

  7. Quali sono le due ipotesi formulate da Panfilo sulla morte di Ciappelletto?
  8. La prima ipotesi è che Ciappelletto si sia pentito e sia stato accolto in paradiso da Dio. La seconda ipotesi è che sia finito all'inferno.

Domande e risposte

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