Concetti Chiave
- Musciatto Franzesi, un usuraio in Francia, assume Ser Ciappelletto per riscuotere debiti in Borgogna, ritenuta una regione di persone disoneste.
- Ser Ciappelletto è descritto come un uomo immorale e blasfemo, coinvolto in varie attività illecite, ma accetta l'incarico di Musciatto.
- Durante la sua malattia, Ser Ciappelletto inganna un frate con una falsa confessione, convincendolo della sua santità.
- Ingannato dalle bugie di Ser Ciappelletto, il frate proclama la sua santità, e dopo la morte, viene seppellito con onori religiosi.
- Boccaccio critica la Chiesa, sottolineando come le apparenze possano ingannare e riflettendo sull'autenticità dei santi.
Boccaccio fa una premessa: Musciatto Franzesi è un mercante che fa l’usuraio in Francia e sta cercando qualcuno per riscuotere ciò che gli serve in Borgogna (Francia), ovvero un esattore.
L'autore ci dice che i borgognoni (abitanti della Borgogna) sono dei farabutti, facendo una critica ai francesi.
Musciatto pensa a Ser Cepparello da Prato, in Francia, conosciuto da tutti come Ser Ciappelletto.
Indice
Carattere di Ser Ciappelletto
Ser Ciappelleto era blasfemo, ovvero giurava il falso, considerato un atto indegno nel medioevo, specialmente dalla religione e dalla chiesa.
Ser Ciappelletto viene descritto come il peggiore essere mai nato: godeva per le disgrazie di amici e parenti, spesso era un assassino, bestemmiava Dio, era iracondo, ha rifiutato i sacramenti religiosi, andava per taverne, era omosessuale (nel medioevo era colpa capitale) e lussurioso, spesso era ladro, era alcolizzato, giocava d’azzardo ed era un truffatore.
Musciatto gli dice che se accetta avrà una parte del guadagno.
Ser Ciappelletto accetta e va in Francia ospitato da 2 amici usurai, fa un primo giro per riscuotere il denaro, viene specificato che non usò le maniere forti.
La malattia e la confessione
Poco tempo dopo si ammala e peggiora e anche se i fratelli chiamano chiunque per aiutarlo, arriva a essere in fin di vita.
I fratelli usurai che lo ospitano si parlano di nascosto e dicono che non possono cacciarlo perché verrebbero disapprovati dalla società avendo lasciato per strada un malato, ma d’altro canto se morisse in casa senza una confessione sarebbe terribile e verrebbero comunque condannati dalla società e la loro reputazione sarebbe rovinata, hanno paura di perdere il loro lavoro e di non avere più i loro soldi indietro.
Ser Ciappelletto li tranquillizza dicendo che ha fatto tante cose sbagliate nella sua vita quindi tanto vale farne un’altra, chiede quindi di chiamare il frate migliore che conoscano.
I fratelli chiedono al convento il nome del migliore frate e lo portano a casa loro.
La confessione ingannevole
Il frate chiede da quando Ser Ciappelletto non si confessa e li non fa altro che dirgli bugie: dice che non si confessa da 8 giorni ma che si confessa da sempre per ogni peccato, che dopo i digiuni provava piacere a mangiare e lo percepiva come un peccato, che era ricco ma diede tutto in beneficenza, che fa il mercante ma solo metà profitto lo tiene per lui e metà lo da ai poveri, che era iracondo per via della gente che commetteva peccati, che non ha mai ucciso nessuno sennò Dio non l’avrebbe sostenuto, che fece la spia solo una volta dicendo ai genitori della sua vicina che suo marito era violento, che solo 1 volta fece come i mercanti (ovvero fregare qualcuno) perché contò male il denaro ma non vide più il proprietario per restituirglieli quindi li diede in beneficenza, che commise solo pochi peccati ovvero fece spazzare casa sua alle 3 (ora della morte di cristo), non rispettò la domenica, sputò in chiesa e da piccolo disse una brutta cosa a sua madre. Il frate crede a tutto ciò.
L'unica verità che disse fu quella di essere vergine con le donne (ovviamente perchè era omosessuale ma non lo disse), affermando addirittura di essere stato più “bravo” di alcuni frati che non rispettano la loro vocazione.
Il frate gli dice che è un santissimo uomo e Dio lo farà guarire, altrimenti se così non fosse e morirà può essere seppellito nel monastero (come le persone importanti).
Ser Ciappelletto accetta di essere seppellito nel monastero e vuole fare l’ultima comunione e l’estrema unzione.
I fratelli hanno paura di essere fregati da ser Ciappelletto per questo origliavano dietro il muro della stanza ridendo per le bugie chiedendosi come poteva non avere paura di Dio.
Conclusione e critica alla chiesa
Conclusione: la sera ser Ciappelletto muore e gli fanno il funerale, il frate convoca un capitolo (assemblea religiosa) per seppellirlo in chiesa e fargli una veglia funebre, la mattina fanno un’omelia e i fedeli gli baciano i piedi e prendono delle reliquie perché venne pure fatto santo.
Boccaccio in questo brano condanna la chiesa facendo vedere come non si può essere sicuri della vera identità dei santi, ci dice che ser Ciappelletto dopo la morte è comunque andato all'inferno, poichè anche se venne fatto santo in terra Dio sa la verità.
Domande da interrogazione
- Chi è Musciatto Franzesi e quale ruolo ha nella storia?
- Come viene descritto il carattere di Ser Ciappelletto?
- Qual è il dilemma dei fratelli usurai che ospitano Ser Ciappelletto?
- In che modo Ser Ciappelletto inganna il frate durante la confessione?
- Qual è la critica di Boccaccio alla chiesa in questo racconto?
Musciatto Franzesi è un mercante e usuraio in Francia che cerca un esattore per riscuotere denaro in Borgogna. Sceglie Ser Cepparello, noto come Ser Ciappelletto, per questo compito.
Ser Ciappelletto è descritto come una persona estremamente negativa: blasfemo, assassino, iracondo, lussurioso, ladro, alcolizzato, giocatore d'azzardo e truffatore.
I fratelli usurai temono di essere disapprovati dalla società se cacciano Ser Ciappelletto malato, ma anche di rovinare la loro reputazione se muore senza confessione.
Ser Ciappelletto mente al frate, raccontando di essere un uomo pio e generoso, confessando peccati minori e nascondendo la sua vera natura.
Boccaccio critica la chiesa mostrando come Ser Ciappelletto, nonostante la sua vita peccaminosa, venga fatto santo, evidenziando l'incertezza sulla vera identità dei santi e l'ipocrisia religiosa.