DarioA06
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Concetti Chiave

  • Calandrino, un pittore ingenuo, è ingannato dai suoi amici Bruno e Buffalmacco con la storia di una pietra che dona invisibilità.
  • La novella si concentra sulla comicità di Calandrino, che non si accorge di essere beffato, credendo di essere più astuto di quanto sia in realtà.
  • Bruno, Buffalmacco e Maso approfittano della credulità di Calandrino, dimostrando una mancanza di moralità e compassione.
  • Monna Tessa, moglie di Calandrino, è vittima delle sue azioni impulsive, evidenziando la crudeltà del protagonista e dei suoi amici.
  • Boccaccio utilizza un doppio significato nelle parole, creando una complicità tra narratore e lettore mentre entrambi deridono Calandrino.

Indice

  1. Calandrino e la sua ingenuità
  2. Lo scherzo degli amici
  3. La beffa e le sue conseguenze
  4. Caratterizzazione dei personaggi
  5. Il potere della parola

Calandrino e la sua ingenuità

È la 1ª novella dell’8ª giornata narrata da Lauretta di cui è protagonista Calandrino (il nome deriva da un uccello chiamato “calandra” che è considerato sciocco poiché vola in uno strano modo), un ingenuo pittore che veniva spesso preso in giro dai suoi due amici. Questo personaggio fa riferimento ad una persona realmente esistita ovvero il pittore Nozzo di Perino, che visse a Firenze tra la fine del 200 e l’inizio del 300. I due amici Bruno e Buffalmacco sono molto più furbi di lui, al punto che spesso si prendono gioco di Calandrino che è la perfetta rappresentazione dello sciocco e credulone.

Lo scherzo degli amici

Un giorno mentre si trovavano in una chiesa decisero di fare uno scherzo a Calandrino con l’aiuto di un sapiente oratore di nome Maso che racconta dell’esistenza di una città con cose assurde ad esempio montagne di parmigiano grattugiato. Inoltre dice anche che un altro luogo, precisamente sul fiume Mugnone, dove si trovano pietre preziose come l’elitropia che dona il potere dell’ invisibilità. Così Calandrino propose agli amici di andare a cercare queste pietre nella speranza di ottenere il dono dell’ invisibilità. Gli amici allora decidono di assecondarlo e la domenica seguente vanno in cerca di questa pietra cosi da avere il tempo di avvisare i cambiatori della beffa. Però, non avendo dettagli della pietra, Calandrino decise di riempirsi le tasche di pietre nella speranza di raccogliere quella giusta.

La beffa e le sue conseguenze

Da questo momento gli amici iniziano a prendersi gioco del malcapitato affermando di non riuscirlo a vedere. Ma quando Calandrino torna a casa, la moglie inizia a rimproverarlo per essere rientrato in ritardo per il pranzo: convinto che la colpa della perdita del suo potere sia della donna, Monna Tessa, Calandrino inizia a picchiarla. Infine gli amici lo raggiungono a casa e vedendo la moglie a terra rimproverano l’amico dicendo di aver perso il potere poiché era stato poco attento dato che le donne tolgono ogni virtù ai poteri magici, avrebbe dovuto evitare di farsi vedere da una donna. Quindi Calandrino viene beffati due volte: per la sua stoltezza e per il suo egoismo.

Caratterizzazione dei personaggi

Inoltre questa novella si sofferma molto sulla presentazione dei personaggi infatti Boccaccio ci presenta:

-Calandrino, uomo del popolo ignorante ma soprattutto credulone e sciocco, si distingue dalle figure presenti nelle altre novelle perché la sua comicità non è data dalla sua stoltezza bensì dalla sua convinzione di essere scaltro. Calandrino pretende di volgere a suo vantaggio la beffa e, cosa peggiore di tutte, non ha neanche capito diessere stato beffato.

-Bruno, Buffalmacco e Maso, uomini perdigiorno, senza una particolare moralità, anche loro sono più sciocchi di quanto non credano. Anche quando il loro scherzo si rivela un dramma continuano a ridere senza pietà e senza rivelare nulla allo stesso Calandrino.

-Monna Tessa, l’unica figura positiva della novella che non può opporsi alla furia del marito e che viene crudelmente percossa a causa della stupidità non solo di lui ma anche e principalmente dei suoi amici.

Il potere della parola

Inoltre il mezzo attraverso il quale Calandrino viene beffato è la parola, infatti Boccaccio parla fin da subito dell’arte del saper parlare come un qualcosa per esercitare potere sugli altri. inoltre in questa novella esiste un doppio livello di significati infatti:

-Calandrino percepisce solo il significato letterale delle parole che Maso gli dice;

-invece, il lettore intende un secondo livello di significato basato sull’assurdità delle affermazioni e sulla loro comicità.

Questo doppio livello di significati genera una complicità tra Boccaccio e chi legge poiché sia il narratore e sia noi sbeffeggiamo Calandrino dal momento che ci accorgiamo dell’imbroglio fatto nei suoi confronti.

Il ritmo di questa novella è veloce ed efficace poiché c’è un perfetto equilibrio tra la narrazione in terza persona i dialoghi tra i vari personaggi.

Domande da interrogazione

  1. Chi è Calandrino e quale ruolo ha nella novella?
  2. Calandrino è un pittore ingenuo e credulone, protagonista della novella narrata da Lauretta. È spesso preso in giro dai suoi amici Bruno e Buffalmacco, rappresentando la figura dello sciocco che crede di essere scaltro.

  3. Qual è lo scherzo che gli amici fanno a Calandrino?
  4. Gli amici, con l'aiuto di Maso, raccontano a Calandrino di una pietra magica che dona l'invisibilità. Calandrino, credendo alla storia, va a cercare la pietra, mentre gli amici fingono di non vederlo, facendolo credere invisibile.

  5. Quali sono le conseguenze della beffa su Calandrino?
  6. Calandrino, convinto di essere invisibile, torna a casa e picchia la moglie Monna Tessa, credendo che la sua vista abbia annullato il potere della pietra. Gli amici lo rimproverano, facendolo sentire doppiamente beffato per la sua stoltezza e egoismo.

  7. Come sono caratterizzati i personaggi nella novella?
  8. Calandrino è descritto come ignorante e sciocco, mentre Bruno, Buffalmacco e Maso sono perdigiorno senza moralità. Monna Tessa è l'unica figura positiva, vittima della stupidità del marito e dei suoi amici.

  9. Qual è il ruolo della parola nella beffa a Calandrino?
  10. La parola è il mezzo attraverso cui Calandrino viene ingannato. La novella evidenzia l'arte del saper parlare come strumento di potere, creando un doppio livello di significato che il lettore comprende, mentre Calandrino percepisce solo il significato letterale.

Domande e risposte

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