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Concetti Chiave

  • Giovanni Boccaccio nacque a Certaldo nel 1313 e fu influenzato dalla vita cortese di Napoli e dalle opere di Dante e Petrarca.
  • Il Decameron, scritto tra il 1348 e il 1353, è una raccolta di 100 novelle incorniciate da una narrativa durante la peste.
  • Nella trama del Decameron, dieci giovani nobili si rifugiano in campagna e raccontano storie, stabilendo un tema quotidiano.
  • Nel proemio, Boccaccio afferma di voler offrire conforto alle donne innamorate attraverso le novelle del Decameron.
  • Il Decameron è destinato anche ai mercanti, offrendo loro un'opportunità di svago e di arricchimento culturale.

Indice

  1. Infanzia e Giovinezza di Boccaccio
  2. Esperienze a Napoli
  3. Ritorno a Firenze e la Peste
  4. Vita da Chierico e Amicizia con Petrarca
  5. Il Decameron: Struttura e Temi
  6. Proemio del Decameron
  7. Destinatari del Decameron

Infanzia e Giovinezza di Boccaccio

Giovanni Boccaccio nacque nel 1313 a Certaldo, figlio illegittimo del mercante Boccaccino di Chiellino.

Legittimato e accolto a casa dal padre, studiò a Firenze

Nel 1327 il padre si trasferì a Napoli in quanto socio della potente banca dei Bardi e portò con sé il figlio per fargli fare pratica da mercante.

Esperienze a Napoli

Rimase a Napoli fino al 1341, fu una fase fondamentale della sua vita poichè conobbe una grande varietà di persone, prese parte alla raffinata e gaudente vita di corte dell’aristocrazia napoletana e in questi anni la sua vocazione letteraria prevalse sulle aspirazioni del padre, che lo voleva mercante e banchiere; fu influenzato dalla letteratura cortese, dai classici latini, dallo Stilnovo, da Petrarca e Dante.

Ritorno a Firenze e la Peste

A causa della crisi della banca dei Bardi, dovette tornare a Firenze, passando a una vita borghese caratterizzata da ristrettezze economiche.

Nel 1348 vive la drammatica esperienza della peste e ne trae spunto per il Decameron.

Vita da Chierico e Amicizia con Petrarca

Negli ultimi anni diventa intimo amico del Petrarca.

Per vocazione e per esigenza, nel 1360 diventa chierico (membro del clero); nello stesso anno perde gli incarichi politici perché ritenuto complice di una congiura

Dal 1362 si ritirò a Certaldo, conducendo una vita appartata ma dal 1365 tornò a ricoprire incarichi pubblici e la sua casa diventa il punto d’incontro dei primi intellettuali dell’Umanesimo fiorentino.

Dal 1373 al 1374 legge e commenta la Commedia, da lui definita Divina.

Giovanni Boccaccio infine morì il 21 dicembre 1375.

Il Decameron: Struttura e Temi

Il Decameron è una raccolta di 100 novelle, inquadrate in una cornice narrativa.

Venne scritto da Giovanni Boccaccio tra il 1348 e il 1353.

Durante la peste, l’autore immagina 7 ragazze e 3 ragazzi ricchi cercare rifugio in campagna e trascorre il tempo anche raccontandosi delle storielle che vengono riportate nel Decameron, questa è la cornice narrativa che venne usata da Boccaccio.

Ogni giorno essi eleggono un re della brigata, a cui tocca fissare un tema da affrontare; a Dioneo è concesso di non rispettare il tema generale e due giornate (prima e nona) hanno un tema libero.

I racconti occupano 2 settimane, esclusi venerdì e sabato.

Proemio del Decameron

Nel proemio l’autore ci vuole spiegare perché decise di scrivere il Decameron, ovvero per le donne innamorate, che non hanno svaghi per distrarsi dallo strazio amoroso come gli uomini, che possono per esempio andare a caccia...

Boccaccio afferma che un tempo lui stesso era innamorato e che quest’amore gli provocava dolore, ma egli fu aiutato; perciò si sentì in obbligo di portare conforto a coloro che ne avevano bisogno.

Potrà fare ciò attraverso il Decameron e a trarne beneficio saranno proprio le donne che, dilettandosi nella lettura delle novelle, potranno distrarsi dalle pene d’amore.

In sintesi è questo ciò che afferma Boccaccio nel proemio: le divertenti novelle possono distrarre dalle sofferenze.

Destinatari del Decameron

Non si limitò solo a designare le donne come pubblico perfetto ma anche la classe dei mercanti, coloro che non erano intellettuali di professione, coloro che con la lettura potevano crearsi una nuova cultura.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le esperienze significative di Boccaccio a Napoli?
  2. A Napoli, Boccaccio conobbe una varietà di persone e partecipò alla vita di corte, influenzato dalla letteratura cortese e dai classici, che lo portarono a preferire la vocazione letteraria rispetto alle aspirazioni mercantili del padre.

  3. Come influenzò la peste del 1348 la vita e le opere di Boccaccio?
  4. La peste del 1348 fu un'esperienza drammatica per Boccaccio, che ne trasse ispirazione per scrivere il Decameron, immaginando un gruppo di giovani che si rifugiano in campagna per sfuggire all'epidemia.

  5. Qual è la struttura narrativa del Decameron?
  6. Il Decameron è composto da 100 novelle incorniciate in una narrazione in cui 7 ragazze e 3 ragazzi raccontano storie per due settimane, eleggendo ogni giorno un re della brigata per stabilire il tema delle novelle.

  7. Qual era l'intento di Boccaccio nel proemio del Decameron?
  8. Nel proemio, Boccaccio spiega di voler offrire conforto alle donne innamorate attraverso le novelle, permettendo loro di distrarsi dalle pene d'amore, ispirato dalla sua esperienza personale di amore e dolore.

  9. Chi erano i destinatari principali del Decameron secondo Boccaccio?
  10. Oltre alle donne, Boccaccio designò i mercanti come destinatari del Decameron, offrendo loro l'opportunità di arricchire la propria cultura attraverso la lettura delle novelle.

Domande e risposte

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