Agataventu
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Concetti Chiave

  • Il Decameron è concepito per consolare chi soffre d'amore, specialmente le donne, attraverso racconti piacevoli e consigli utili.
  • Boccaccio si rivolge a un pubblico di donne amanti di un amore cortese e nobile, mantenendo uno stile letterario raffinato.
  • Il tema centrale è il contrasto tra fortuna e industria, mostrando come l'uomo possa superare le avversità del destino con ingegno e determinazione.
  • Il Decameron tratta il tema amoroso in modo spesso licenzioso, promuovendo una letteratura libera dai moralismi e in linea con una visione naturalistica.
  • L'opera segna un passaggio dal medioevo all'umanesimo, abbracciando una visione laica e mondana della letteratura.

Il Decameron inizia con la frase: “umana cosa è aver compassione degli afflitti”. Nel proemio si delineano i motivi che caratterizzano l’intera opera:

• Vuole giovare a coloro che sono afflitti da pene d’amore, e in particolare le donne, facendole dilettare con dei racconti e dando loro utili consigli. Vuole fare questo perché anche lui ha sofferto per amore e dice che è stato consolato da “piacevoli ragionamenti d’alcun amico”, cioè è stato distratto dalle sue sofferenze d’amore da alcuni racconti piacevoli, divertenti che gli aveva fatto qualche suo amico.

Indice

  1. Il Pubblico e lo Stile Letterario
  2. Fortuna e Industria nel Decameron
  3. Tema Amoroso e Concezione Naturalistica

Il Pubblico e lo Stile Letterario

• Il pubblico è un pubblico di donne che amano.

Esse amano di un amore cortese, puro, nobile, un nobile sentire, un costume civile. Dice anche che pur non essendo quella del Decameron una letteratura di professione non rinunciò però ad uno stile raffinato ed elegante. Nella quarta giornata, quando viene accusato di essersi allontanato dalle muse, dice che le donne sono muse e che quindi non ha rinunciato alla dignità letteraria e non si è allontanato né dalle muse né dal monte Parnaso. Alla fine la sua fonte di ispirazione sono le donne e anche le muse sono donne, quindi non ha rinunciato a uno stile letterario degno.

Fortuna e Industria nel Decameron

• Il fine del Decameron è un’ammenda al peccato di fortuna. La fortuna è la sorte, il destino e il Decameron vuole presentarci come l’uomo abbia la capacità di superare le avversità che la fortuna mette sul suo cammino ed imporsi sulla realtà che è regolata dalla fortuna. Tutto il Decameron è basato su questi due concetti: la fortuna e l’industria. La fortuna è la sorte, la "tuke" greca. È quello che ci capita, che è estremamente variabile. I greci dicevano: “gli uomini progettano e gli dei sorridono” (perché tanto sanno che la sorte cambia tutto quello che noi progettiamo), riferendosi a quando il caso ribalta i piani degli uomini. Alla sorte l’uomo può rispondere con l’industria, cioè la capacità di superare le difficoltà, di imporsi sulla realtà, di essere più forte della fortuna. Questo concetto è tipico della mentalità del ceto mercantile: i mercanti partivano per viaggi lunghissimi, in terre sconosciute. C’era l’idea dell’avventura, di superare le avversità, del muoversi continuamente, del darsi da fare, il cercare di arricchirsi, l’attività incessante, cercare nuovi porti etc… è proprio l’industria, la capacità di muoversi in una realtà che può presentare degli imprevisti, dominata dal caso.

Tema Amoroso e Concezione Naturalistica

• Alla base del Decameron c’è comunque il tema amoroso, che è spesso licenzioso. Nella quarta giornata e nella conclusione, in cui l’autore interviene personalmente, Boccaccio dice che la letteratura deve essere libera dai moralismi e incentrata su una concezione naturalistica, cioè che bisogna assecondare gli istinti naturali dell’uomo, tra cui la sessualità. La letteratura deve essere dunque LAICA E MONDANA. Siamo lontanissimi da Dante, ormai abbiamo superato completamente la dimensione medievale e ci stiamo avvicinando all’umanesimo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'obiettivo principale del Decameron secondo il proemio?
  2. L'obiettivo principale del Decameron è di giovare a coloro che soffrono pene d'amore, specialmente le donne, offrendo loro racconti piacevoli e consigli utili, come l'autore stesso è stato consolato da "piacevoli ragionamenti d’alcun amico".

  3. Chi è il pubblico principale del Decameron e quale stile letterario viene adottato?
  4. Il pubblico principale del Decameron è costituito da donne che amano di un amore cortese e nobile. L'opera adotta uno stile raffinato ed elegante, nonostante non sia una letteratura di professione, mantenendo la dignità letteraria ispirata dalle muse, che sono anch'esse donne.

  5. Come vengono presentati i concetti di fortuna e industria nel Decameron?
  6. Nel Decameron, la fortuna rappresenta la sorte e il destino, mentre l'industria è la capacità dell'uomo di superare le avversità imposte dalla fortuna. L'opera illustra come l'uomo possa imporsi sulla realtà dominata dalla fortuna attraverso l'industria, un concetto tipico della mentalità mercantile.

  7. Qual è il tema centrale del Decameron e quale concezione letteraria promuove Boccaccio?
  8. Il tema centrale del Decameron è l'amore, spesso trattato in modo licenzioso. Boccaccio promuove una concezione letteraria naturalistica e laica, libera dai moralismi, che asseconda gli istinti naturali dell'uomo, segnando un allontanamento dalla dimensione medievale verso l'umanesimo.

  9. In che modo il Decameron si distanzia dalla letteratura medievale?
  10. Il Decameron si distanzia dalla letteratura medievale adottando una concezione naturalistica e mondana, che enfatizza la libertà dai moralismi e l'assecondare gli istinti naturali, come la sessualità, avvicinandosi così all'umanesimo.

Domande e risposte

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