Concetti Chiave
- Il Decameron è celebrato come modello di narrazione in prosa, apprezzato per la sua ricchezza di contenuti e forme, influenzando la letteratura italiana ed europea.
- Boccaccio dedica il Decameron alle donne, riconoscendole come lettrici privilegiate, offrendo loro sia intrattenimento che insegnamenti di vita attraverso le novelle.
- La descrizione della peste nera a Firenze del 1348 serve da cornice drammatica, evidenziando il caos e la disgregazione sociale causati dalla malattia.
- L'organizzazione unitaria del Decameron risponde al bisogno medievale di simmetria, simile a opere come la Divina Commedia e il Canzoniere di Petrarca.
- La cornice della peste non è solo uno sfondo, ma amplifica il contrasto con il vibrante inno alla vita presente nelle novelle, esaltando il tema del godimento della vita.
Indice
Il Decameron: un modello narrativo
Grazie alla sua straordinaria ricchezza di contenuti e forme, il Decameron è divenuto il libro modello dell’arte del narrare in prosa, in Italia e anche in Europa.
Proemio e lettrici femminili
Il libro si apre con un breve Proemio, in cui lo scrittore dedica la propria opera alle donne, soprattutto a quelle che amano. La centralità attribuita alle lettrici femminili costituisce una grande novità per l’epoca, ma noi sappiamo – dopo aver letto il Prologo dell’Elegia di madonna Fiammetta che già da tempo Boccaccio aveva identificato le donne come sue lettrici e ispiratrici preferite. L’autore afferma inoltre che le lettrici del Decameron «parimente diletto delle sollazzevoli cose in quelle [novelle] mostrate e utile consiglio potranno pigliare», cioè “potranno ricavare sia svago, per le cose divertenti narrate nelle novelle, sia utili spunti di saggezza”.
Piacere e insegnamento nel Decameron
Dai racconti ricaveranno dunque:
- Anzitutto piacere («diletto»), che è il fine principale di una letteratura d’intrattenimento;
- Poi insegnamento («utile consiglio»), in quanto dalla riflessione sulle vicende narrate si potranno trarre utili precetti di vita; va però ricordato che gli insegnamenti offerti dal Decameron, come vedremo, non sono allineati con la tradizionale cultura del Medioevo.
Dopo il Proemio, segue l’introduzione alla prima giornata. Essa presenta il quadro luttuoso della peste nera del 1348: Firenze è devastata, la vita sembra spegnersi ovunque. La peste viene descritta come un male assoluto, perché produce disgregazione sociale nel tessuto cittadino, rompendo i legami tra le persone.
Perché Boccaccio inserisce i suoi racconti all’interno di un contenitore più vasto e unitario? Una prima risposta è che tale scelta risponde al bisogno medievale per le simmetrie e l’unità. Anche i cento canti della Divina Commedia narravano un unico viaggio compiuto dal pellegrino Dante dalla «selva oscura» fino all’Empìreo; e così pure le «rime sparse» del Canzoniere petrarchesco entravano in un libro unitario, composto da 366 liriche (una per ogni giorno dell’anno, più il sonetto introduttivo). In questo senso il Decameron è ancora un’opera medievale, anche se, come vedremo presto, il Medioevo di Boccaccio non è più quello saldamente compatto di Dante e, per tanti versi, non è neppure più Medioevo.
Cornice narrativa e inno alla vita
C’è però un’altra ragione che rende necessaria la «cornice » del libro: il dramma della peste che devasta Firenze non è un semplice sfondo narrativo, ma costituisce un termine di paragone efficacissimo per dare maggiore risalto al gioioso (e talora dolente) inno alla vita raffigurato dalle novelle. Le tinte variopinte dei racconti risaltano di più sul fondo nero della morte cittadina. I liberi istinti – la sensualità, le bravate, le beffe – che percorrono il Decameron costituiscono anche una reazione alla peste e alla morte che essa porta con sé: un inno alla vita, appunto, in ogni sua forma, comprese le più scandalose.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo delle lettrici femminili nel Decameron?
- Quali sono i due principali obiettivi del Decameron secondo Boccaccio?
- Perché Boccaccio utilizza una cornice narrativa nel Decameron?
- Come viene descritta la peste nel Decameron e quale funzione svolge?
Le lettrici femminili sono centrali nel Decameron, poiché Boccaccio dedica l'opera alle donne, offrendo loro sia svago che utili consigli di vita.
Gli obiettivi principali del Decameron sono il piacere e l'insegnamento, offrendo intrattenimento e precetti di vita attraverso le novelle.
La cornice narrativa è utilizzata per rispondere al bisogno medievale di simmetria e unità, e per contrastare il dramma della peste con un inno alla vita.
La peste è descritta come un male assoluto che disgrega la società, e funge da sfondo per esaltare il contrasto con la vitalità delle novelle.