Concetti Chiave
- La "novella-cornice" del Decameron fornisce una giustificazione morale, opposta alla desolazione di Firenze colpita dalla peste.
- I giovani protagonisti rappresentano la vita e l'armonia in contrasto con la morte e le disarmonie della pestilenza.
- Boccaccio narra l'incontro di sette giovani donne davanti alla chiesa di Santa Maria Novella, che decidono di rifugiarsi in campagna.
- Pampinea propone la fuga come alternativa alla peste, sostenendo il diritto alla vita e promuovendo amore e saggezza.
- I giovani, rifugiati in un palazzo circondato da giardini, stabiliscono regole di convivenza e dedicano le giornate al "novellare".
Indice
La Novella-Cornice del Decameron
Caratteristica delle opere letterarie del Medioevo, la “novella –cornice”, dà unità all’opera. Nel caso del Decameron, essa vuole essere una giustificazione morale dell’opera, dell’atmosfera piena di vitalità, grazia e gentilezza, in cui vive immersa la “lieta brigata”, in contrapposizione a Firenze desolata dalla peste.
I giovani sono, infatti, simbolo di rivalsa della vita sulla morte, dell’armonia, della civile convivenza sulle disarmonie provocate dalle pestilenze.La Situazione a Firenze
Nella prima parte Boccaccio descrive l’ angusta situazione che c’è a Firenze. Parla della peste, del facile contagio, del mutamento delle usanze e del numero dei morti. Successivamente parla dell’incontro di sette giovani donne avvenuto un martedì mattina davanti alla chiesa di Santa Maria Novella. Boccaccio non dice i loro veri nomi per evitare pettegolezzi e, quindi, attribuisce ad ognuna delle giovani donne un nome inventato: Pampinea, Fiammetta, Emilia, Lauretta, Neifele ed Elissa.
La Proposta di Pampinea
Pampinea cerca di convincere le sue amiche a rifugiarsi nei loro poderi per scampare, così, al flagello della peste. Ella sostiene che è un loro diritto difendere la propria vita, riconosciuto perfino dalla legge. La sua alternativa alla morte e alla vita viziosa degli altri era l’amore, l’umanità, la saggezza e il decoro. Tuttavia l’ entusiasmo provocato dalla proposta di Pampinea, viene frenato dalle considerazioni negative di Filomena alle quali si aggiungono quelle di Elissa. Alle sette donne si uniscono tre giovani valorosi e assennati: Panfilo, Filostrato e Dioneo.
L'Organizzazione della Lieta Brigata
La mattina seguente le sette donne con le loro serve e i tre giovani con i loro domestici escono dalla città e, percorse appena due miglia, giungono al luogo prefissato. I giovani si sistemano in un grande palazzo attorniato da prati e giardini meravigliosi. Stabiliscono delle regole per meglio convivere e, così, decidono di istituire ogni giorno un re o una regina incaricati di allietare le diverse giornate. Viene eletta Pampinea, la quale si rivela un’ottima organizzatrice. Assegna le diverse mansioni ai servi e nomina Parmeno domestico di Dioneo e maggiordomo. All’ora terza (9:00 a.m.) si ritrovano per pranzare, all’ora nona (15:00 p.m) Pampinea sveglia la brigata e la raduna all’ombra , dove propone di passare il tempo “novellando”. Per la prima e la nona giornata il tema è libero, mentre per le altre giornate, vertono su un tema comune.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della "novella-cornice" nel Decameron?
- Come reagiscono le giovani donne alla proposta di Pampinea di lasciare Firenze?
- Come viene organizzata la vita della "lieta brigata" fuori Firenze?
La "novella-cornice" nel Decameron serve a dare unità all'opera e a giustificare moralmente l'atmosfera di vitalità e grazia in cui vive la "lieta brigata", in contrasto con la desolazione di Firenze colpita dalla peste.
Pampinea propone di rifugiarsi nei poderi per sfuggire alla peste, sostenendo che è un loro diritto difendere la propria vita. Tuttavia, l'entusiasmo iniziale è frenato dalle considerazioni negative di Filomena ed Elissa.
La "lieta brigata" si stabilisce in un grande palazzo e stabilisce delle regole per convivere meglio. Eleggono ogni giorno un re o una regina per allietare le giornate, con Pampinea come prima regina, che organizza le mansioni e propone di passare il tempo "novellando".