Concetti Chiave
- Giovanni Boccaccio, nato nel 1313, fu influenzato dalla società aristocratica napoletana e cominciò a scrivere opere in lingua volgare.
- Le opere minori di Boccaccio, come "Rime" e "Caccia di Diana", furono scritte tra il 1327 e il 1348, prima della sua opera più famosa, il Decameron.
- Il Decameron, composto da 100 novelle raccontate da 10 giovani rifugiati dalla peste, esplora temi come l'amore e l'influenza della fortuna.
- Boccaccio critica la corruzione del clero nel Decameron, utilizzando un linguaggio colto e mescolando stili ispirati da Dante.
- Nonostante le critiche al clero, Boccaccio ritiene che alcuni valori antichi possano adattarsi alla nuova società borghese.
Indice
Infanzia e formazione di Boccaccio
Giovanni Boccaccio nasce nel 1313 a Certaldo, vicino Firenze e grazie al mestiere del padre, viene istruito per essere un abile mercante. Nel 1327 si trasferisce con il padre a Napoli. A 18 anni inizia a studiare diritto canonico all’università e grazie ad un professore, nasce la sua vocazione letteraria.
Grazie alla sua famiglia può frequentare la società napoletana aristocratica, alla corte di Roberto d’Angiò, grazie al quale legge autori classici e moderni, attraverso la libreria di corte e compone le sue prime opere in lingua volgare e comincia a scrivere “Rime”.Ritorno a Firenze e nuove opere
Nel 1341 ritorna a Firenze, dove inserirsi in un ambiente più rigido rispetto a quello della corte napoletana. Tra il 1345 e il 1346 soggiorna a Ravenna e tra il 1347 e il 1348 si trasferisce a Forlì, dove elabora nuovi scritti. Durante la diffusione della peste (1348) comincia a scrivere il Decameron (1349-1351).
Incontri e viaggi significativi
Nel 1350 consegna alla figlia di Dante 10 fiorini d’oro, come risarcimento da parte dei fiorentini. In quello stesso anno conosce Petrarca a Firenze e si rivedono nel 1351 a Padova.
Nel 1356 torna a Napoli, sperando in una sistemazione definitiva come segretario di corte, la quale gli viene rifiutata ed è costretto a tornare a Firenze. A partire dal 1361, Boccaccio si ritira a Certaldo e prende gli ordini minori ma spesso torna a Firenze e viaggia per continuare a vedere gli amici.
Negli anni successivi lavora al commento della Divina Commedia, grazie alla sua venerazione per l’autore. Muore a Certaldo nel 1375.
Opere letterarie di Boccaccio
Dal 1327 al 1340 scrive: “Rime” (poesie sparse a imitazione degli stilnovisti e di Petrarca), “Caccia di Diana” (poemetto in terzine, celebra le più belle dame della corte angioiana). Dal 1341 al 1348 scrive: “Elegia di madama Fiammetta” (romanzo, monologo in 9 capitoli, raccontato da Fiammetta e narra il proprio infelice amore per Pànfilo).
Il Decameron: struttura e temi
Il Decameron è l’opera italiana più conosciuta in Europa: “Decameron” significa 10 giornate. Il libro si apre con un Proemio in cui lo scrittore dedica la propria opera alle donne. Poi c’è l’introduzione alla prima giornata in cui presenta il quadro della peste nera iniziata nel 1348. 7 ragazze e 3 ragazzi per fuggire dalla malattia si rifugiano in un casale di campagna e per 10 giorni ognuno di loro racconta una novella (100 in tutto). Boccaccio si era formato sui migliori modelli letterari. Nel Decameron la realtà terrena sembra esplodere nella sua ricchezza. Nei cento racconti ci sono diversi mondi narrativi: c’è la città (borgo), la campagna (contado) e la peste (male assoluto) e all’interno dj questi mondi ci sono diverse personalità: il mercante astuto, il frate avido e ipocrita e la donna passionale e portatrice di guai. Il tema preferito dei 10 ragazzi è l’amore in tutte le sue sfaccettature. Poi c’è l’influenza della fortuna che decide a chi affidarsi ma può anche essere diretta dall’astuzia dell’uomo e dall’intelligenza che deve essere alla base della vita, per regolare ogni scelta. Il tema principale dell'opera è l’assenza di un solo significato della realtà. Per quanto riguarda il rapporto con Dio, Boccaccio contesta il malcostume del clero e la corruzione, quando il poeta non trova riferimenti filosofici che mettono in crisi il sistema della teologia morale, sospende il giudizio a riguardo. Boccaccio appare fiducioso che molti degli antichi valori si possano trapiantare nella nuova società borghese. Il poeta utilizza il realismo narrativo: riprende il modello di Dante con la mescolanza degli stili. Utilizza un linguaggio colto e raffinato.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della formazione di Boccaccio a Napoli?
- Come ha influenzato la peste del 1348 la produzione letteraria di Boccaccio?
- Quali sono i temi principali del "Decameron"?
- In che modo Boccaccio si relaziona con i valori antichi e la nuova società borghese?
- Qual è il significato del titolo "Decameron"?
A Napoli, Boccaccio ha avuto accesso alla società aristocratica e alla libreria di corte, che gli hanno permesso di leggere autori classici e moderni e di sviluppare la sua vocazione letteraria.
La peste del 1348 ha ispirato Boccaccio a scrivere il "Decameron", iniziato nel 1349, che riflette la realtà dell'epoca attraverso racconti narrati da giovani rifugiati in campagna.
I temi principali del "Decameron" includono l'amore in tutte le sue sfaccettature, l'influenza della fortuna, l'astuzia e l'intelligenza umana, e la critica al malcostume del clero.
Boccaccio appare fiducioso che molti valori antichi possano essere trapiantati nella nuova società borghese, utilizzando il realismo narrativo e un linguaggio colto e raffinato.
"Decameron" significa "10 giornate", riferendosi alla struttura dell'opera in cui 10 giovani raccontano una novella al giorno per 10 giorni, per un totale di 100 novelle.