Concetti Chiave
- Ludovico Ariosto, nato nel 1474 a Reggio Emilia, aspirava a vivere come poeta di corte ma dovette lavorare per il cardinale Ippolito d'Este a Ferrara.
- Ariosto si dedicò alla letteratura, scrivendo "Orlando Furioso", pubblicato nel 1516 come continuazione di "Orlando Innamorato".
- L'opera "Orlando Furioso" ebbe un grande successo, ma non migliorò la posizione di Ariosto alla corte estense.
- Ariosto rifiutò un trasferimento in Ungheria con il cardinale, preferendo restare a Ferrara e mantenendo il legame con la compagna Alessandra Benucci.
- Nel 1525, Ariosto si stabilì definitivamente a Ferrara in una casa modesta, riflettendo il suo ideale di vita semplice e serena.
Indice
Infanzia e Studi di Ariosto
Nasce nel 1474 a Reggio Emilia da una famiglia nobile e suo padre si trasferisce a Ferrara al servizio della famiglia d’este quando Ludovico aveva 10 anni (storia simile a Matteo Maria Boiardo). A Ferrare può studiare e viene avviato a studi di diritto che gli risultano sgraditi e infatti le definisce delle chiacchiere, in quanto sin da giovanissima prova un grande interesse ed amore per la letteratura. La sua speranza è di poter vivere alla corte di Ferrara mantenuto come poeta ma ciò non si realizza. Nel 1500 il padre muore e Ariosto deve trovare il modo di mantenere i suoi nove fratelli/sorelle (era il primo di dieci figli).
Servizio alla Corte Estense
Entra a servizio del cardinale Ippolito d’Este che gli da incarichi di vario genere (gli fa svolgere incarichi di carattere diplomatico). Per Ludovico questi incarichi sono molto sgradevoli, anche se li svolge con grande abilità (il suo ideale di vita sarebbe stato quello di dedicarsi all’otium, ossia studio, lettura e scrittura). Quando un’appartenente della famiglia dei medici diventa papa, Ludovico (che li conosceva) spererà di essere chiamato alla corte papale. Questa speranza non si concretizza quindi è costretto a restare a Ferrara e a lavorare per il cardinale. In uno dei viaggi a Firenze aveva conosciuto Alessandra Benucci, ossia colei che diventerà la sua compagna di vita. Ariosto la sposerà tanti ani dopo, poco prima di morire, perché gli era stato imposto di entrare nella chiesa come chierico (=intellettuale all’interno della chiesa ma non un vero sacerdote; come Petrarca). Ciò comportava che non potesse avere nessuna relazione, ma ciò non venne seguito, né da Petrarca né da Ariosto (aveva avuto altre compagne e figli). Dunque la loro relazione durò circa vent’anni ma non la sposò subito per non perdere la sua carica. Al tempo questi comportamenti non risultavano strani e non venivano condannati, tanto è vero che anche i papi avevano delle relazioni. La situazione cambiò con la controriforma, ossia con il concilio di Trento del 1545.
Pubblicazione dell'Orlando Furioso
Nel 1516 Ariosto pubblica la prima edizione della sua opera più famosa, ossia l’Orlando Furioso. Essa viene presentata come una continuazione (=gionta) all’Orlando Innamorato. La prima edizione viene scritta in volgare padano ed è in quaranta canti. Ha subito grande successo ma questo non cambia l’atteggiamento della corte estense nei confronti di Ariosto.
Rifiuto del Trasferimento in Ungheria
Nel 1517 il cardinale Ippolito riceve un’importante nomina, ossia quella di arcivescovo in Ungheria. Si trasferisce in Ungheria con la sua corte e lo chiede pure ad Ariosto, ma lui rifiuta con decisione rompendo i loro rapporti. Ciò che indusse Ariosto a rifiutare la proposta si trova scritto nelle satire (scrive 7 libri di origine latina in cui il potere parla anche di sé; autobiografismo). Ariosto dice chiaramente che non gli piace viaggiare con il copro, bensì con la mente e ha rifiutato di trasferirsi per il cibo altamente speziato (per tutta la vita aveva sofferto di problemi di stomaco). Infine la terza motivazione è il legame con Alessandra, la quale non vuole lasciare (dopo la morte del marito di lei si era trasferita a Ferrara). Viene poi assunto dal duca Alfonso d’Este, sperando di poter essere mantenuto dal duca, ma in realtà anche il duca gli assegna dei caratteri pratici, ossia di carattere diplomatico, per la sua abilità.
Governo della Garfagnana
Il duca Alfonso gli affida nel 1522 l’incarico di andare a mettere ordine in Garfagnana, ossia una regione dell’Appennino toscano, vicino a Lucca. Questa zona all’epoca era infestata da briganti ed era ricca di disordini. Ariosto resta lì per tre anni e la governa molto bene: con intelligenza e con attenzione nei confronti della popolazione. Nel 1521 Ariosto aveva pubblicato la seconda edizione dell’Orlando Furioso, la quale è molto simile alla prima e presenta sempre 40 canti, anche perché Ariosto rinuncia ad inserire nella seconda edizione cinque canti che aveva scritto tra il 1518 e il 1519 e si tratta si canti incentrati sul tradimento di Gano di Maganza nei confronti di Orlando. Si tratta di canti molto cupi, probabilmente scritti nel periodo in cui vennero troncati i rapporti con il cardinale d’Este (alla fine non li pubblica perché avrebbero cambiato il tono dell’opera).
Vita Modesta a Ferrara
Nel 1525 torna a Ferrara e acquista una casa in periferia (ancora oggi visitabile), su cui fa scrivere la frase “parva sed apta mihi”. Essa vuol dire “piccola ma adatta a me”, dunque si tratta di una casetta modesta (cita i poeta Orazio, ossia il modello di Satire). Ariosto dichiara un ideale di vita modesto, ossia l’idea che si possa vivere bene, vivendo felicemente.
Domande da interrogazione
- Quali furono gli studi e le aspirazioni giovanili di Ludovico Ariosto?
- Quali furono le relazioni personali significative di Ariosto durante il suo servizio alla corte estense?
- Qual è l'opera più famosa di Ariosto e come fu accolta?
- Perché Ariosto rifiutò di trasferirsi in Ungheria con il cardinale Ippolito d'Este?
- Come si concluse la vita di Ariosto a Ferrara?
Ariosto studiò diritto a Ferrara, ma trovava questi studi sgraditi, preferendo la letteratura. Sperava di essere mantenuto come poeta alla corte di Ferrara, ma ciò non si realizzò.
Ariosto conobbe Alessandra Benucci a Firenze, che divenne la sua compagna di vita. La loro relazione durò circa vent'anni, ma si sposarono solo poco prima della morte di Ariosto.
L'opera più famosa di Ariosto è l'Orlando Furioso, pubblicata nel 1516. Fu un grande successo, ma non cambiò l'atteggiamento della corte estense nei suoi confronti.
Ariosto rifiutò il trasferimento per il suo disinteresse nei viaggi fisici, problemi di stomaco legati al cibo speziato e il legame con Alessandra Benucci.
Ariosto tornò a Ferrara nel 1525, acquistò una casa modesta e visse una vita semplice, dichiarando un ideale di vita modesto e felice.