Daniele
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Concetti Chiave

  • Il testo narrativo racconta una storia attraverso elementi come narratore, personaggi, tempo e luogo, con una struttura che include fabula e intreccio.
  • La fabula segue la successione cronologica degli eventi, mentre l'intreccio è l'ordine in cui il narratore presenta la storia, usando tecniche come flashback e prolessi.
  • Un testo narrativo si sviluppa attraverso sequenze che possono essere narrative, descrittive, dialogiche o riflessive, ognuna con una funzione specifica nella narrazione.
  • La struttura narrativa tipica include esposizione, esordio, peripezie, spannung e scioglimento, ciascuna fase contribuisce all'evoluzione della storia.
  • La focalizzazione, che può essere zero, interna o esterna, determina il punto di vista da cui il narratore presenta i fatti, influenzando la percezione del lettore.

Il testo narrativo in ambito narrativo è un tipo di genere che serve a raccontare una storia, degli eventi di cui sono protagonisti uno o più personaggi. Il testo narrativo letterario in genere si basa su un racconto inventato organizzato in questi elementi: il narratore, la storia raccontata, i personaggi, il tempo e infine il luogo. Fabula e intreccio sono degli elementi fondamentali per lo svolgersi del racconto generale e sono rispettivamente gli eventi che si susseguono nella storia nella loro successione di tipo cronologico, l'intreccio invece è costituito dagli elementi della storia presentati dal narratore che lo sta raccontando.

Il testo narrativo inoltre può anche dividersi per esempio in sequenze. Vi è sempre una situazione iniziale, la rottura dell'equilibrio iniziale, l'evoluzione degli eventi descritti, la ricomposizione dell'equilibrio iniziale e infine la fine del racconto

Indice

  1. Caratteristiche del testo narrativo
  2. Testo narrativo, struttura - Versione di GIANLU001
  3. Testo narrativo, analisi
  4. Livelli del testo narrativo - versione di Davide\skriccolo
  5. Fabula e intreccio
  6. Distanza
  7. Struttura del testo narrativo - Versione di roberta18
  8. Struttura del testo narrativo, parti - Versione di MARTA700
  9. Testo narrativo svolto - Versione di lorella92
  10. Racconto in terza persona - Utilizzi e vantaggi

Caratteristiche del testo narrativo

Esempi di testi narrativi:
- il mito;
- la favola;
- la novella;
- il romanzo.

Gli elementi di base del testo narrativo sono: il narratore, la storia, i personaggi, il luogo, il tempo.

La fabula è costituita dagli elementi della storia nella loro successione cronologica.
L'intreccio è l'ordine in cui gli elementi della storia sono presentati dal narratore.
Quando i fatti sono presentati in ordine cronologico si dice che fabula e intreccio coincidono.
Le tecniche di alterazione di fabula e intreccio sono:
- flashback;
- anticipazione o prolessi, che anticipa fatti che devono avvenire;
- inizio dal finale: si inizia a raccontare la storia dalla fine, solitamente è presente nel racconto giallo.

Un testo narrativo può essere diviso in sequenze: una sequenza è una parte di testo autonoma, ovvero ha un'inizio e una fine. come si fa un testo narrativoLe sequenze possono essere: narrative, descrittive, riflessive o dialogate.

Schema logico del testo narrativo:
1) situazione iniziale o esposizione;
2) esordio, un avvenimento che modifica la situazione iniziale;
3) le peripezie, i vari avvenimenti che coinvolgono i personaggi;
4) la Spannung, il momento di massima tensione;
5) lo scioglimento o conclusione in cui si ricompone l'equilibrio.

Caratterizzazione del personaggio: Un personagggio può essere descritto dal punto di vista fisico, psicologico, ideologico, sociale e culturale.
Un personaggio è statico quando non cambia carattere durante il racconto, è invece dinamico quando si evolve.

Testo narrativo, struttura - Versione di GIANLU001

Divisione in Sequenze: La prima fase di fronte alla quale ci troviamo nell’analisi di un testo, letterario o non letterario, è la divisione in sequenze.
La sequenza è una porzione di testo dotata do autonomia sintattica e di contenuto che sviluppa un discorso in sé compiuto.
Il passaggio da una sequenza all’altra è segnalato da un mutamento di azione o di personaggi o di luogo o di tempo. Le sequenze a seconda del loro contenuto si dividono in:
* Sequenze narrative che presentano azioni ed avvenimenti;
* Sequenze descrittive che contengono la descrizione di personaggi, luoghi, ambienti;
* Sequenze dialogiche che contengono i dialoghi fra i personaggi;
* Sequenze riflessive che contengono le considerazioni e le opinioni dei personaggi e dell’autore intorno alla vicenda.

Le sequenze narrative sono dinamiche perché portano avanti lo sviluppo del racconto; tutte le altre sequenze sono invece statiche infatti segnano una pausa nella narrazione.
Si avrà un cambiamento di sequenza in corrispondenza:
• di un cambiamento di luogo
• di un cambiamento di tempo
• della comparsa o scomparsa dalla scena di un nuovo personaggio
• dello svolgersi di un’azione diversa
• di un commento da parte del narratore
• del passaggio da parti descrittive a narrative
• di un passaggio da discorso diretto a indiretto o viceversa

Testo narrativo, analisi

Ogni testo narrativo, a qualunque genere appartenga, presenta una struttura ricorrente che ne costituisce, per così dire, l’ossatura di base. Essa risulta articolata in quattro momenti fondamentali:
1. esposizione che consiste nella presentazione dei personaggi e della situazione iniziale. Questa può essere contrassegnata o da un conflitto di interessi (per esempio, il contrasto tra Achille e Agamennone all’inizio dell’Iliade), oppure da una condizione di equilibrio, di tranquillità e di pace (per esempio la prima pagina de I Promessi Sposi).
2. esordio ovvero l’avvenimento che mette in moto l’azione, modificando la situazione iniziale (l’incontro di Don Abbondio con i Bravi per volere di Don Rodrigo).
3. peripezie cioè l’insieme degli avvenimenti che modificano di volta in volta la situazione in cui opera il protagonista. Nel corso delle peripezie entrano in azione altri personaggi che svolgono il ruolo di aiutanti o di oppositori, secondo che aiutino od ostacolino il protagonista nel conseguimento del suo obiettivo. L’evoluzione della vicenda prosegue con un progressivo aumento di tensione (spannung) che raggiunge il culmine in prossimità dello scioglimento finale.
4. scioglimento è il momento conclusivo che determina il ritorno all’equilibrio in positivo (lieto fine) o in negativo (morte dei personaggi principali).

IL PUNTO DI VISTA O FOCALIZZAZIONE: Quando si analizza un testo narrativo è molto importante stabilire da quale punto di vista sono presentati i fatti. Gli studiosi sono concordi nel distinguere tre tipi di focalizzazione:
Focalizzazione zero: si verifica quando i fatti sono raccontati da un narratore onnisciente che è a conoscenza di tutta la vicenda, legge nel pensiero e nell’animo dei personaggi e sembra osservare dall’alto lo svolgersi degli eventi (ad esempio “I Promessi Sposi”).
Focalizzazione interna: si verifica quando il narratore assume il punto di vista di un personaggio, sicché i fatti vengono giudicati e osservati dall’interno dell’ambiente rappresentato. La focalizzazione interna può essere fissa (un solo personaggio) o multipla (diversi punti di vista) (ad esempio i romanzi di Svevo).
Focalizzazione esterna: è il racconto assolutamente oggettivo. Il narratore, che osserva i fatti dall’esterno, è solo un testimone che ne sa meno di quanto sappia qualunque personaggio (ad esempio: il verismo, i romanzi gialli o d’avventura).
REGOLE GENERALI PER UNA CORRETTA ANALISI DI UN TESTO:
Autore: specificare l’autore dell’opera.
Opera: romanzo, racconto, novella, fiaba, mito, (racconto tratto dall’opera…).
Spazio: luogo in cui si svolgono i fatti.
Tempo: periodo in cui avvengono i fatti.
Personaggi principali e secondari
Fabula o intreccio: specificare.
Narratore: specificare se interno/esterno.
Focalizzazione: specificare se zero/interna/esterna.

TENERE PRESENTE LA STRUTTURA NARRATOLOGICA: 1. esposizione;
2. esordio;
3. Peripezie;
4. Spannung;
5. Scioglimento.

Livelli del testo narrativo - versione di Davide\skriccolo

Tutti i testi narrativi presentano una struttura ricorrente, chiamata schema narrativo che si articola in 4 momenti fondamentali:

>ESposizione:(o situazione iniziale): in questa fase viene descritta la situazione di partenza del racconto che è di generale equilibrio, ma viene destinata ad essere modificata.

>esordio: è l'avvenimento che mette in moto l'azione narrativa; è l'azione complicante, la novità inattesa che altera l'equilibrio iniziale.

>Peripezie(o mutamenti): sono l'insieme degli avvenimenti che modificano il proseguo determinando un miglioramento o un peggioramento della situazione del/dei protagonista/i.

>Spannung: grazie alle peripezie, la tensione narrativa aumenta, il culmine è rappresentato da un'avvenimento che prende il nome di spannung; questo avvenimento si può verificare anche più di una volta.

>Svolgimento(o finale): è la conclusione in cui avviene la ricomposizione di un nuovo equilibrio, positivo o negativo per i/il protagonisti.
Esistono vari tipi di finali:
-[]Lieto fine[/]
-[]Finale a sorpresa[/]: quando la conclusione risulta imprevedibile e completamente diversa da quella iniziale.
-[]Finale aperto[/]: si ha quando il racconto finisce con una situazione di incertezza e, si lascia il compito al lettore di immaginare il seguito.

Situazioni particolari: -In un racconto possono esserci più spannung.
-Non sempre lo schema narrativo viene rispettato nei racconti.
-L'esposizione può essere collocata dopo lesordio (esposizione differita); In questo caso si parla anche di "INCIPIT IN MEDIAS RES" (=inizio nel mezzo dei fatti). Il finale si chiama invece EXPLICIT.

Fabula e intreccio

Il testo narrativo è quello che riferisce una storia, cioè una serie di eventi collegati tra loro.
Gli eventi possono essere raccontati seguendo una reale cronologia oppure una successione voluta dall'autore.
Quando vi è una reale cronologia vi è la fsbula, quando invece è scelto dall'autore vi è l'intreccio.
L'ordione logico cronologioa è caratterizzato da due particolari: l'analessi e la prolessi.
L'analessi è detta anche "flashbach" che significa "lampo all'indietro" invece la prolessi significa anticipazione. Di solito una qualsiasi storia comporta un inizio, un svolgimento e una fine.
L'inizio serve al lettore di entrare nella storia e di capire la vicenda.
Lo svolgimento è il cuore della storia che consente al lettore di capire gli eventi.
Il finale è fondamentale perchè costituisce in cui l'ooera finisce.
Il finale può essere:
Con morale: con un insegnamento
Tragico: quando vi è la morte di uno o più protagonisti.
Aperto: quando lo scrittore lascia al lettore la possibiltà di immaginare il proseguimento della storia.
Può essere a sorpresa quando il lettore si trova un finale a sorpresa..
i testi letterari si distinguono a loro volta in tre categorie:
.Testi narrativi: testi che raccontano la storia dei personaggi
Testi Poetici: caratterizzati essenzialmente dalla presenza delle poesie
Testi teatrali: raccontano le tragedie e le commedie

Distanza

La distanza degli avvenimenti dal momento in cui vengono narrati è un elemento significativo del racconto ed è indicato dall'uso dei diversi tempi verbali.
Si possono avere diversi casi:
1) La distanza tra i fatti narrati e il momento della narrazione può venire annullata (distanza nulla). Gli avvenimenti narrati danno l'impressione al lettore di contemporaneità.
I tempi verbali utilizzati sono il presente, il passato prossimo e il futuro.
Distanza massima: i fatti sono narrati i un passato lontanissimo e imprecisabile, in una dimensione senza tempo.
I verbi sono l'imperfetto, il passato remoto, il trapassato remoto. (tipica delle fiabe e delle favole: c'era una volta.)
Distanza esplicita: è l'indicazione di una data o l’indicazione di tempo più generica, sono espressione di un tempo esplicito.
2)Ordine della narrazione:
Possiamo avere un racconto ad intreccio lineare anche se è raro, ad esempio nelle favole o anche in pinocchio di collodi, dove gli eventi si succedono secondo il loro ordine naturale e scondo una concatenazione logica di cause ed effetti.
Prolessi: Sempre all'interno dell'ordine il narratore può anticipare dei fatti che nella realtà avvengono dopo. Questo procedimento è detto prolessi. Prolessi sono ad esempio i romanzi polizieschi.
Si può avere anche una posticipazione di fatti che nella realtà sono avvenuti prima; il procedimento è chiamato analessi o retrospezione (Flash-back). L'autore interrompe il racconto della vicenda per tornare indietro a narrare eventi verificatesi precedentemente. (La storia di Lodovico, nei promessi sposi ne è un’esempio)
3)La durata narrativa:
In un testo, l'autore può comprimere o dilatare la durata reale degli avvenimenti in base alle scelte espressive che vuole compiere. Diverse sono le tecniche:
Sommario o riassuntivo: Se il tempo della storia ovvero la durata reale degli avvenimenti è molto più lungo del tempo del racconto, si avrà un sommario o un riassunto. (Es.: Nel capitolo 4 dei promessi sposi, quando si narra la storia di Lodovico, vengono riassunti gli ultimi anni di vita di suo padre e l'educazione del giovane Lodovico)
Elissi: è un salto di tempo. L'autore tralascia completamente fatti di un certo periodo. (Es.: tre anni dopo, qualche settimana più tardi)
Interruzione della narrazione dei fatti.
La narrazione dei fatti può interrompersi per lasciare spazio a delle sequenze statiche (pause) che possono essere:
Una riflessione del narratore stesso o di uno dei personaggi su un evento, una situazione, un personaggio.
Una descrizione di un ambiente, di un paesaggio di un personaggio. Un caso particolare, di pausa e la digressione, cioè il racconto di fatti che non riguardano specificamente quelli narrati, ma che forniscono informazioni utili per capirla meglio. (Vedi promessi sposi cap. 31-32, sulla peste a Milano, le digressioni si pongono quindi fuori dalla vicenda narrativa)
4)Scena dialogata
E' l'’unico caso in cui il tempo della storia coincide con il tempo del racconto.
5)Analisi o estensione
Quando il tempo della narrazione è più lungo del tempo della storia, abbiamo la cosiddetta analisi. A periodi di tempo anche brevissimi, può essere dedicato in un ampio spazio narrativo. In questo modo si rappresentano sopratutto i pensieri dei personaggi e la loro interiorità.

Testo narrativo - Caratteristiche articolo

Analisi di un testo narrativo:
• Qual è il titolo del testo narrativo e dell’opera da cui è tratto?
• Chi è l’autore? In che periodo è vissuto e a quale corrente letteraria appartiene?
• Qual è il genere a cui appartiene il testo? Da quali elementi lo deduci?

Struttura del testo narrativo - Versione di roberta18

• Qual è la trama de testo? Si tratta di fatti reali, verosimili o fantastici
• Quali sono le caratteristiche essenziali dei personaggi? Qual è il loro ruolo nella vicenda?
• Quali sono gli ambienti e il tempo in cui le vicende si svolgono? Quali caratteristiche hanno?

LE INTENZIONI DELL’AUTORE:
• Quali sono le tematiche che l’autore affronta nel testo?
• Qual è il suo punto di vista rispetto a tali argomenti?
• Nel corso della narrazione ci sono commenti dell’autore? Quali?
• Qual è l’atteggiamento dell’autore rispetto ai personaggi (di identificazione, di condanna, etc.)?
• Quali sono i valori dell’autore (ideologia politica, religiosa, poetica)?

LINGUA E STILE:
• Le vicende sono narrate in prima o in terza persona?
• L’autore utilizza un linguaggio realistico e crudo o allusivo, fantastico, simbolico?
• Il lessico è aulico, arcaico, dialettale, tecnico, gergale?
• La sintassi è semplice o complessa? Perché?
• Lo stile è essenziale, incisivo, contratto o elaborato, ampio, discorsivo?

RIFLESSIONI PERSONALI:
• Qual è il tuo giudizio su tematiche, personaggi, situazioni, messaggio di questo testo?

Struttura del testo narrativo, parti - Versione di MARTA700

narrare:racontare una storia:insieme di avvenimenti tra loro concatenati:inizio,svolgimento,fine. Qunado racconto:testo narrativo
narrativa letteraria:testi narrativi in forma scritta:opere letterarie:valore letterario:testo originale
testo letterario: testo scritto, magari prima tramandato oralmente e poi trascritto
Stoire:realmente accadute:è il caso delle autobiografie,diari e lettere
inventate:avvenimenti raccontati provengono dalla fantasia dellautore: verosimili=vicende mai accadute ma presentano caratterisiche tali per cui potrebbero sembrare avvennute
fantastici=eventi narrati,mai veirifcati e hanno caratteri tali da indurre a pensare che
non potrebbero sucedere nella realtà.
Finzione letteraria: quando la storia raccontata è inventata.
Patto narrativo: in un opera di finzione tra l'autore eil lettore si stabilisce un tacito “patto”:
lo scrittore crea un mondo di fantasia
il lettore a sua volta legge con la disponibilità di immergersi nel mondo creato dallo scruittore.
Lettura:
ingenua: quells che facciamo quando scambiamo le vicende per realtà,ci immedesimiamo in un personaggio e in alcuni casi arriviamo a domandarci cosa gli accadrà alla fine del librp
disponibile: quando leggamo un libro immergendoci nel mondo creato dall'autore con la consapevolezza di trovarci davanti a un pirodotto di fantasia
critica: studia il testo per capire perchè è stato sceitto

SCRITTURA:
situazione iniziale
esordio
equilibrio
spannung
scioglimento

Sequenze:
narrativa: racconta una serie di eventi
dialogica:viene riportato il dialogo tra i oersonaggi
descrittiva:ritrae in modo dettagliato oggetti,persone,luoghi e sentimenti
espositiva-informativa:espone informazioni
riflessiva-argomentativa:il narratore e/o i personaggi esprimono le loro riflessioni e i loro pareri
Tipi:
dinamica: se contengono azioni e se in esse si sviluppano gli eventi che costituiscono lav trama della storia
storica:se il narratore si sofferma a dare indormazioni sulla collocazione spazio-temporale degli eventi o su antefatti,a descrivere luoghi o personaggi oppure a introdurre le sue riflesioni o quelle di qualche personaggio su ciò che sta accadendo

Incipit:
descrittivo: la descrizione di un personaggio o di un luogo
riflessivo/argomentativo:riflessione o argomentazione del narratore o di un personaggio
espositivo,informativo:la spiegaizione dell'origune del racconto
narrativo:la narrazione di una vicenda
“in medias res”:un tuffo immediato nella vicenda narrata,solo in seguito verranno date le informazioni per compleated come si è arrivati a quel punto
anticipazione dei fatti:la conslucsione della storia.

Il finale:
chiuso:tutti i fili della trama sono sciolti →lieto fine,finale drammatico, colpo di scena
aperto:incertezze circa il futuro dei protagonisti → i problemi restano irrisolti

Il messaggio: una storia può contenere un messaggio→insegnamento che l'autore vuole sprimere al lettore
favola=esplicito, fiaba=implicito.

Personaggi: A seconda del tipo di testo, il personaggio può essere di invenzione, storico o autobiografico (quando è possibile identificarlo con l'autore). Inoltre, il personaggio può svolgere nella vicenda un ruolo di primo piano, oppure rappresentare una parte marginale, di contorno, di colore.

I personaggi principali di un testo narrativo sono:

Il protagonista: è il personaggio centrale della storia, quello attorno al quale ruota tutta la narrazione, le cui vicende fanno da filo conduttore e vengono seguite dalla situazione iniziale sino all'epilogo finale.

L'antagonista: è il nemico del protagonista, colui che gli si oppone e cerca di ostacolarlo nei suoi progetti, rompendo gli equilibri di una situazione.

L'aiutante: è, in generale, un personaggio che aiuta il protagonista, che cerca di favorirlo nel raggiungimento dei suoi scopi o nel superamento degli ostacoli.

L'oppositore:  è il personaggio che si oppone alle azioni del protagonista: può essere un collaboratore dell'antagonista, il quale ostacola l'eroe per tutta la vicenda e ne é uno dei motori, oppure può agire per conto proprio frapponendo ostacoli temporanei e parziali tra il protagonista e il suo scopo.

Testo narrativo svolto - Versione di lorella92

I punti principali dei tesi narrativi sono cinque: l’esposizione, l’esordio, le peripezie o mutamenti, lo spannung e lo scioglimento.
• L’esposizione: è la presentazione dei personaggi, dei luoghi, degli ambienti e della situazione iniziale. Questa esposizione può essere contrassegnata o da una condizione d’equilibrio o da una condizione conflittuale. I tempi verbali solitamente usati sono il perfetto e il trapassato prossimo.
• L’esordio: è l’avvenimento che mette in moto l’azione modificando la situazione iniziale. Ci possono essere due tipi di esordio a seconda della situazione di partenza, o l’evento che dà avvio all’azione sviluppa e accentua il conflitto già esistente, oppure vengono introdotti elementi di turbamento e di tensione in una condizione d’equilibrio. In ogni caso l’avvio del racconto è determinato da un avvenimento provocato o subito dal protagonista che volontariamente o per un impulso esterno, è spinto ad agire. L’esordio è riconoscibile perché di solito viene espresso con i verbi al passato remoto accompagnati da una locuzione temporale(un giorno, finalmente, tempo fa).
• Le peripezie o mutamenti: con questi termini si indica l’insieme degli avvenimenti che modificano di volta in volta la situazione in cui opera il protagonista, determinando un miglioramento o un peggioramento delle sue condizioni. Nel corso delle peripezie entrano in azione altri personaggi che svolgono il ruolo di aiutanti o di oppositori secondo che agevolino o ostacolino il protagonista nel conseguimento del suo obiettivo. L’evoluzione delle vicende proseguono con un progressivo aumento di tensione che raggiunge il culmine in prossimità dello scioglimento.
• Lo spannung: è il momento di massima tensione e coincide con l’evento che determina lo scioglimento, lieto o tragico della vicenda. Spannung è un termine tedesco che significa proprio tensione.
• Lo scioglimento: è il momento conclusivo che coincide con l’eliminazione di tutti i fattori di turbamento e la ricomposizione dell’equilibrio o in positivo o in negativo, cioè il lieto fine oppure la morte del protagonista.

Racconto in terza persona - Utilizzi e vantaggi

La terza persona è una voce esterna alla storia e che, quindi, non appartiene a nessun personaggio. Coincide con la voce dell’autore stesso, che racconta la storia. Si utilizza la terza persona se si vuole dare la massima attenzione agli eventi e alle vicende della storia, piuttosto che alla psicologia del personaggio e alle sue emozioni. Se si utilizza la terza persona, si può scegliere a quale distanza porsi rispetto al protagonista: si può decidere di svelare tutti i suoi pensieri, oppure solo alcuni o nessuno, limitandosi a descrivere le sue azioni. Lo stesso vale per i suoi sentimenti: non siamo obbligati a descriverli al lettore, se decidiamo di usare la terza persona. Uno dei pregi della terza persona è proprio il fatto di non essere costretti a raccontare la storia usando la voce del protagonista, ma quella dell’autore. Spesso nei libri si utilizza la terza persona singola. In questo tipo di narrazione, la storia è raccontata dalla voce dell’autore, attraverso il punto di vista (cioè azioni ed, eventualmente, anche pensieri) di un singolo personaggio, che, di solito, è il protagonista. La terza persona singola non è adeguata quando vogliamo mostrare al lettore anche le azioni di personaggi al di fuori del protagonista. In questo caso, si usa la terza persona multipla, che consente di descrivere le azioni ed, eventualmente, anche i pensieri di più personaggi. L’utilizzo della terza persona multipla offre molteplici vantaggi: una narrazione vivace e dinamica che non annoia il lettore, la possibilità di assumere diverse angolazioni e di mostrare tanti caratteri diversi.

per ulteriori approfondimenti sul testo narrativo vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Che cos'è il testo narrativo scuola?
  2. Il testo narrativo è un genere di testo che serve per raccontare una storia, in cui i protagonisti sono uno o più personaggi.

  3. Che funzione ha lo spazio in un testo narrativo?
  4. Lo spazio in un testo narrativo ha una funzione prettamente narrativa quando risulta avere un ruolo nell'azione, simbolica invece se deve esprimere uno specifico concetto di grande importanza.

  5. Come sono i personaggi in un testo narrativo?
  6. I personaggi in un testo narrativo possono essere statici, onniscienti perché dicono il loro punto di vista sulla storia, antagonisti, aiutanti.

  7. Quali sono le sequenze di un testo narrativo?
  8. Le sequenze in un testo narrativo sono: una situazione iniziale, la rottura dell'equilibrio iniziale, l'evoluzione degli eventi descritti, la ricomposizione dell'equilibrio iniziale e infine la fine del racconto.

  9. Testo narrativo, come si fa?
  10. Per fare un testo narrativo si deve: raccontare fatti ed avvenimenti principali, descrivere vicende e personaggi, riflettere su una situazione o su un personaggio e creare dialoghi tra i personaggi.

  11. Testo narrativo: come iniziare
  12. Un testo narrativo si deve iniziare con un'introduzione in cui bisogna presentare un evento iniziale, ovvero la vicenda principale da cui si deve costruire tutta la storia.

Domande e risposte

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