Concetti Chiave
- Il sonetto è un breve componimento poetico la cui struttura definitiva è stata creata dai poeti della Scuola Siciliana, con Jacopo da Lentini come probabile inventore.
- Originariamente usato per scopi minori rispetto alla canzone, il sonetto divenne popolare e si diffuse in Italia e all'estero, influenzando poeti come Ronsard, Du Bellay e Shakespeare.
- Un sonetto classico è composto da 14 versi endecasillabi, suddivisi in due quartine e due terzine, con uno schema di rime ABBA ABBA CCD EDE.
- Le regole del sonetto richiedono l'alternanza di rime maschili e femminili, la ricchezza del vocabolario e la coerenza interna, con ogni strofa come unità di senso completa.
- L'ultimo verso del sonetto deve avere un forte impatto sul lettore, garantendo che il componimento sia memorabile e significativo.
Introduzione
Il termine “sonetto" sembra derivare dal provenzale “piccolo suono”; con esso, i trovatori avrebbero indicato genericamente un breve componimento poetico a cui veniva aggiunto un accompagnamento musicale. Tuttavia, sono stati i poeti della Scuola Siciliana a dare al sonetto una struttura definitiva che, sostanzialmente, si è conservata sempre la stessa per tanti secoli, dalle origini fino ad oggi.Di solito, gli studiosi ritengono che il vero e proprio inventore del sonetto, all’interno della Scuola Siciliana, sia stato Jacopo da Lentini.
Il poeta avrebbe tratto l’ispirazione per dare forma al sonetto, dallo strambotto, cioè un breve componimento per musica composto da una sola strofa o, più probabilmente dalla strofa della canzone (la canzone è componimento poetica formato da un numero variabile di strofe che si conclude con un “commiato” o “invio” che può essere rivolto o al lettore o al componimento stesso).La pratica del sonetto incontrò subito molto favore tra i poeti della Scuola Siciliana, che lo utilizzarono frequentemente accanto alla canzone; successivamente si diffuse nel resto dell’Italia.
La canzone continuò ad essere adoperata e veniva scelta dai poeti per gli argomenti più nobili, elevati e complessi, che per questo richiedevano molto spazio per affrontare un ragionamento in tutte le sue articolazioni, come poteva essere l’esposizione della teoria dell’amore o la presentazione del comportamento corretto dell’amante nei confronti della donna amata.
Invece, il sonetto veniva impiegato in contesti meno solenni, per scambiare impressioni o battute fra poeti o per tratteggiare schizzi satirici.
Diffusione
Il sonetto diventò la tipologia di componimento poetico più usato, anche all’estero dove i francesi Ronsard e Du Bellay o lo spagnolo Garcilaso de la Vega e alcuni scrittori inglesi prendevano come modello Petrarca. Da segnalare che non tutti intendevano rispettare rigidamente le regole come Shakespeare il cui sonetto ha una struttura diversa (tre quartine e un distico)
Le regole compositive
Le regole, molto rigide, sono le seguenti:deve essere costituito da 14 versi, di solito endecasillabi
• Deve contenere due quartine seguite da due terzine: per quartina, si intende un gruppo di quattro versi connessi fra di loro in base a data sequenza, mentre la terzina comprende tre versi.
• La disposizione delle rime che compongono ogni verso deve riprendere la struttura: ABBA ABBA CCD EDE
• Le rime maschili e femminili si devono alternare, ma non devono essere ripetute
• tutte le rime devono essere obbligatoriamente ricche, cioè che coinvolgo una o più vocali oltre quella tonica
• Nessuna parola deve essere ripetuta, se non i pronomi, le preposizioni, le congiunzioni e le interiezioni. Da questo si deduce che la ricchezza del vocabolario è una caratteristica essenziale.
• I versi sono composti con grande abilità affinché il testo acquisisca un certo ritmo. Importante è l’uso delle cesure, soprattutto quella a metà verso (= emistichio)
• Ogni strofa deve essere coerente e costituire un’unità di senso completa; un’idea non può essere completata nella strofa seguente; questo significa che ogni quartina ed ogni terzina deve costituire un blocco distinto, sia nella forma che nel contenuto
• L’ultimo verso deve essere tale da colpire inequivocabilmente il lettore
• Occorre che il sonetto abbia un significato e mostri coerenza interna.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del termine "sonetto" e chi è considerato il suo inventore?
- Come si è diffuso il sonetto al di fuori dell'Italia?
- Quali sono le regole compositive fondamentali di un sonetto?
- In quali contesti veniva utilizzato il sonetto rispetto alla canzone?
- Quali differenze presenta il sonetto di Shakespeare rispetto alla struttura tradizionale?
Il termine "sonetto" deriva dal provenzale "piccolo suono" e Jacopo da Lentini, della Scuola Siciliana, è considerato l'inventore del sonetto.
Il sonetto si è diffuso all'estero, influenzando poeti francesi come Ronsard e Du Bellay, lo spagnolo Garcilaso de la Vega e alcuni scrittori inglesi, che presero come modello Petrarca.
Un sonetto deve avere 14 versi, solitamente endecasillabi, con due quartine e due terzine, seguendo lo schema di rime ABBA ABBA CCD EDE, e deve mantenere coerenza interna e un significato chiaro.
Il sonetto veniva usato in contesti meno solenni per scambiare impressioni o battute fra poeti, mentre la canzone era scelta per argomenti più nobili e complessi.
Il sonetto di Shakespeare ha una struttura diversa, composta da tre quartine e un distico, rispetto alla struttura tradizionale di due quartine e due terzine.