g.marty98
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Concetti Chiave

  • L'analisi linguistica richiede una lettura approfondita e comprensione del testo, evidenziando le tematiche principali e le implicazioni presenti.
  • Si suddivide in quattro livelli: fonetico, morfologico, sintattico e semantico, ognuno con un focus specifico come suoni, forme, struttura e significato.
  • Il processo include la lettura attenta, individuazione delle parole chiave e redazione di un riassunto per memorizzare i punti salienti.
  • Analizzare sensazioni e contesto storico dell'opera arricchisce la comprensione e permette di redigere un commento analitico dettagliato.
  • L'italiano si differenzia da lingue come giapponese e coreano per l'uso di generi, classificatori e strutture sintattiche specifiche.
Questo appunto di italiano per le scuole mira a spiegare nel dettaglio cos'è l'analisi linguistica, a cosa serve e come si fa.
Guida all'analisi linguistica: tecniche e livelli di comprensione articolo

Indice

  1. Analisi linguistica
  2. 1. Leggere attentamente
  3. 2. Riassunto del testo
  4. 3. Sensazioni suscitate e analisi storica
  5. La differenza con le altre lingue

Analisi linguistica

Fare un'analisi linguistica del testo significa dover leggere e comprendere a fondo un testo ben preciso. Questo tipo di esercizio necessita di un'attenta lettura e analisi del testo per intero, quindi si dovrà dar prova di aver ben assimilato le tematiche presenti al suo interno, e di aver ben compreso tutte le implicazioni. Tale prova potrà variare dalla semplice comprensione del testo alla formazione di un mini elaborato riguardante un argomento oppure un aspetto che è presente nella prova. Attraverso questo procedimento si avrà la possibilità di mettere alla prova la capacità di chi scrive di saper contestualizzare vari argomenti e di saper spaziare da un punto all'altro del testo. Ovviamente per fare ciò serve un buon background culturale.
Nella tradizione linguistica sono generalmente riconosciuti quattro livelli di analisi: fonetico, morfologico, sintattico e semantico.

  • fonetica è attribuita l’analisi dei suoni linguistici. Essa fornisce una descrizione fisica dei suoni (f. acustica), una descrizione fisiologica della loro articolazione (f. articolatoria) e della percezione da parte dell’apparato uditivo (f. uditiva);
  • morfologia è attribuita l’analisi delle forme con cui si presentano le parole di una lingua. Il termine, dalla seconda metà dell’Ottocento, è usato per designare lo studio degli elementi fondamentali usati in una lingua per dar luogo a nuove forme dalla stessa parola;
  • sintassi è attribuita l’analisi della sequenza o della disposizione degli elementi nella struttura lineare della frase;
  • semantica è attribuito lo studio del significato. Il termine, usato per la prima volta alla fine dell’Ottocento da Bréal che definì la semantica come “l’insieme delle leggi che presiedono alla trasformazione dei sensi, alla scelta di espressioni nuove, alla nascita e alla morte delle locuzioni”. Si devono a Saussure e alla sua teoria del segno le basi della semantica moderna.

1. Leggere attentamente

Il primo passaggio consiste nel leggere e nel comprendere quanto è scritto. La comprensione linguistica del testo è di fondamentale importanza, infatti, è sempre necessario andare a leggere il testo per intero una o più volte per poter arrivare a comprendere ogni singolo particolare presente. Inoltre, dopo aver compreso a fondo l'intero testo, bisogna saper individuare quelle che sono le parole chiave, ovvero quelle parole che giocano un ruolo fondamentale all'interno del testo e che caratterizzano l'intero significato. La loro individuazione sarà in grado di facilitare quella che è la captazione degli argomenti fondamentali che vengono trattati nel testo preso in esame, e quindi permetteranno una più rapida risposta ad eventuali quesiti.
Guida all'analisi linguistica: tecniche e livelli di comprensione articolo

2. Riassunto del testo

Una volta terminata la lettura, ci si renderà conto che bisogna memorizzare il contenuto svolgendo un piccolo riassunto comprensivo dei punti salienti della lettura. Il riassunto, la sottolineatura o la cerchiatura e la divisione in paragrafi del testo sono gli strumenti che permettono di poter creare un'impostazione visiva del testo in modo tale da semplificarne e velocizzarne la comprensione. se si tratta di un testo poetico, un utili esercizio sarà quello di analizzare e scovare tutte le figure retoriche presenti per classificarle in base all'importanza che hanno nella comprensione generale del significato (come, similitudini, allegorie, allusioni, enjambement, iperbole cosi da poterle utilizzare a proprio vantaggio quando sarà necessario.

3. Sensazioni suscitate e analisi storica

Una volta eseguita un'analisi linguistica del testo, un utilissimo procedimento sarà quello di studiare il testo "dal di fuori", ossia concentrandosi sull'autore che l'ha composto, sull'epoca storica nella quale prende forma (con i movimenti artistici in voga all'epoca) e sulle sensazioni che provoca nel lettore. Tutti questi dettagli saranno immensamente utili per comprendere il contesto generale dell'opera e quindi per comporre un commento analitico più dettagliato possibile e comprensivo di tutti gli elementi. Si deve comunque stare molto attenti a non sforare le richieste dei quesiti, in quanto in essi vi sono poste domande ben precise, che non hanno alcun bisogno di introduzioni. Di norma, infatti, viene premiata l'abilità di sintesi e l'incisività delle risposte.

La differenza con le altre lingue

In una lingua come l'italiano il classificatore non si osserva facilmente, in italiano i sostantivi vengono classificati in un certo modo, uno di essi è il genere, si vede nella forma dell'articolo o aggettivo. Nelle lingue come giapponese e coreano non esiste il genere, non hanno un articolo definito. In italiano ci sono alcune forme che si chiamano aggettivi, un aggettivo si può combinare con sostantivo (grande casa) mentre in una lingua come giapponese e coreano, una forma che si chiama aggettivo non si può combinare con un sostantivo. Non hanno categoria che si chiamano aggettivo, ma ci sono forme che si possono chiamare aggettivi. Aggettivo non si combina con il sostantivo. È una forma che in italiano corrisponderebbe a "di". Un altro esempio è il numerale, in italiano numerale e sostantivo possono creare un sintagma. Mentre in giapponese si può aggiungere il numero al sostantivo, quindi per esprimere idea di "3 automobili" deve aggiungere il classificatore e il link. In italiano sappiamo che automobile non ha genere femminile. Il classificatore indica se sostantivo è concreto o astratto. In giapponese e coreano non esiste il plurale, "3 oggetto concreto di automobile". Il classificatore ci dice il tipo di sostantivo.
In italiano l'ordine dei componenti è: soggetto - verbo - oggetto senza inversioni in casi particolari. Per esempio in inglese è presente l'inversione del verbo con il soggetto.

Domande da interrogazione

  1. Cos'è l'analisi linguistica e quali sono i suoi livelli principali?
  2. L'analisi linguistica è il processo di lettura e comprensione approfondita di un testo, che include quattro livelli principali: fonetico, morfologico, sintattico e semantico.

  3. Qual è il primo passo per eseguire un'analisi linguistica efficace?
  4. Il primo passo è leggere attentamente il testo per comprenderne ogni dettaglio e individuare le parole chiave che caratterizzano il significato complessivo.

  5. Come si può facilitare la comprensione di un testo dopo la lettura?
  6. Si può facilitare la comprensione creando un riassunto, sottolineando o cerchiando i punti salienti e dividendo il testo in paragrafi per una migliore impostazione visiva.

  7. Qual è l'importanza di considerare il contesto storico e le sensazioni suscitate da un testo?
  8. Considerare il contesto storico e le sensazioni suscitate aiuta a comprendere meglio l'opera e a comporre un commento analitico dettagliato.

  9. Quali sono alcune differenze tra l'italiano e altre lingue come il giapponese e il coreano?
  10. In italiano, i sostantivi sono classificati per genere e si combinano con aggettivi, mentre in giapponese e coreano non esiste il genere e gli aggettivi non si combinano con i sostantivi. Inoltre, l'italiano ha un ordine fisso di soggetto-verbo-oggetto, a differenza di altre lingue.

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