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Concetti Chiave

  • L'allitterazione consiste nella ripetizione degli stessi suoni in parole successive, come nell'esempio di Dante Alighieri "Esta selva selvaggia et aspra e forte".
  • La paronomasia accosta due parole simili nel suono ma diverse nel significato, illustrata in "ch’i’ fui per ritornar più volte volto" di Dante Alighieri.
  • L'onomatopea imita suoni di vario genere, come nel verso "un bubbolìo lontano…" di G. Pascoli.
  • Il fonosimbolismo evoca il significato di una parola attraverso i suoi suoni, esemplificato da "lo sciabordare delle lavandare" di G. Pascoli.
  • Il timbro si riferisce alla qualità delle vocali e consonanti che evocano diverse sensazioni: aperte per serenità, chiuse per angoscia, e combinazioni consonantiche per effetti sgradevoli.

Figure retoriche di suono

Allitterazione ripetizione degli stessi suoni in parole successive
Esempio: Esta selva selvaggia et aspra e forte (Dante Alighieri)
Paronomasia accostamento di due parole simili nel suono e diverse nel significato
Esempio: ch’i’ fui per ritornar più volte volto (Dante Alighieri)
Onomatopea parola o locuzione che imita suoni di vario genere
Esempio: un bubbolìo lontano… (G. Pascoli)
Fonosimbolismo evoca il significato di una parola attraverso i suoni che la compongono
Esempio: E cadenzato dalla gora viene / lo sciabordare delle lavandare / con tonfi spessi e lunghe cantilene (G.

Pascoli)
Rinforzo ripetizione della radice di una stessa parola in espressioni di una stessa frase o di uno stesso periodo per conferire un’enfasi semantica
Esempio: di me medesimo meco mi vergogno (F. Petrarca)
Figura etimologica accostamento di due parole che hanno la stessa radice per rinforzare l’effetto semantico e fonico
Esempio: Il farmacista nella farmacia / m’elogiava un farmaco sagace (G. Gozzano)
Timbro diversa qualità delle vocali e delle consonanti che compongono la parola che provoca sensazioni diverse nel lettore: vocali dal suono aperto (a, e) producono serenità o immensità; vocali dal suono chiuso (u, o) producono un sentimento di angoscia; combinazioni di consonanti come pr, sch, scr, sgr, str, spr, fr, zz, cc, gg producono un effetto sgradevole; infine, suoni liquidi (l, r) danno un suono morbido e pieno, mentre suoni dentali (t, d) un ritmo continuo e insistito.
Esempi:
• vocali dal suono aperto: e il naufragar m’è dolce in questo mare (G. Leopardi)
• vocali dal suono chiuso: Il mare, al buio, fu cattivo. Urlava (G. Pascoli)
• combinazioni di consonanti: s’io avessi le rime aspre e chiocce (Dante Alighieri)
Omoteleuto terminazione di due o più parole con lo stesso fonema, all’interno dello stesso verso
Esempio: Ma sedendo e mirando… (G. Leopardi)

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