Concetti Chiave
- Il prosciutto di San Daniele è un prodotto gastronomico giuliano rinomato a livello mondiale.
- È ricavato dalla coscia fresca di suini pesanti di allevamento nazionale, con un peso minimo di 9,5 kg.
- La stagionatura deve durare almeno 9 mesi, senza l'uso di stufatura per accelerare il processo.
- Le cosce non devono subire trattamenti di conservazione, inclusa la congelazione.
- Caratterizzato da una forma a chitarra, ha un sapore dolce con una giusta proporzione di grasso bianco e magro rosato.
La fama del prosciutto di
La virtù e la fama del prosciutto di San Daniele hanno valicato oltre i confini italiani si può dire, ormai, che nel settore della gastronomia questo tipico prodotto giuliano è noto in tutto il mondo. Infatti centinaia di migliaia di prosciutti, allineati uno accanto all'altro, sono sempre in attesa di raggiungere le tavole imbandite dei paesi più lontani, ospitati in grandi prosciuttifici, dotati di ogni comfort tecnologico.
Produzione e stagionatura del
Il prosciutto di San Daniele deve essere ricavato dalla coscia fresca, di peso non inferiore a 9,5 kg, di suini pesanti di allevamento nazionale, martellata in ottimo stato sanitario e perfettamente dissanguati. Esso deve essere stagionato per un periodo non inferiore a 9 mesi dalla frattura e questa va fatta nel periodo propizio, tra il primo ottobre e il 31 marzo. È con il procedimento di stagionatura forzata è ciò che s'intende che è vietata la stufatura, operazione che notoriamente accelera i tempi di maturazione del prodotto. Le cosce presse di suino, usate per la produzione del prosciutto di San Daniele, non debbono subire alcun trattamento di conservazione, ivi compresa la congelazione.
Caratteristiche del prosciutto di
Le caratteristiche merceologiche specifiche del San Daniele sono la forma esteriore a chitarra, compresa la parte del piedino, la tenerezza del taglio, la presenza della parte grassa perfettamente bianca in giusta proporzione col magro di colore rosato e rosso con qualche nervatura e il sapore dolce delle carni.