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Concetti Chiave

  • La qualità agroalimentare è essenziale per contrastare la globalizzazione, puntando su prodotti tipici, tradizionali e locali legati al territorio.
  • I consumatori sono sempre più attenti alla provenienza e qualità dei prodotti, favorendo un ritorno ai sapori locali e stagionali.
  • L'Italia è leader nella promozione della qualità e tipicità dei suoi prodotti, con enti e consorzi che proteggono e valorizzano le specialità regionali.
  • La qualità organolettica dei prodotti è valutata attraverso i cinque sensi, determinando sicurezza e genuinità per i consumatori.
  • Le certificazioni DOP e IGP garantiscono provenienza e qualità, promuovendo filiere corte e prodotti a chilometro zero per sostenere le economie locali.

Un territorio e i suoi sapori

Per combattere la globalizzazione e la standardizzazione dei prodotti agroalimentari, è necessario puntare sulla qualità legata al territorio.
Da un punto di vista terminologico un prodotto viene distinto in:
▪ Un prodotto tipico: quando presenta caratteristiche uniche e distintive che sono proprie di uno specifico territorio;
▪ Un prodotto tradizionale: quando i metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura, risultano consolidati nel tempo, omogenei per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore a 25 anni;
▪ Un prodotto locale: quando è proprio e particolare di una zona di produzione.
I consumatori sono divenuti sempre più sensibili al tema della globalizzazione alimentare, iniziando una prima inversione di tendenza.

Si vuole tornare a fare attenzione ai prodotti che vengono messi in tavola, preferendo quelli stagionali e di alta qualità.
L’Italia fra tutti è la prima a prestare molta attenzione alla qualità e alla tipicità agroalimentare dei propri prodotti.
Molte aziende che lavorano nel settore alimentare, si sono riunite in enti o consorzi per tutelare alimenti o qualità specifiche del territorio, promuovendo i prodotti attraverso marchi riconosciuti (come il marchio Slow Food) e molte fiere, volte a promuovere le tipicità locali e a sensibilizzare i consumatori, con un forte impatto anche sulle economie locali.
Quando si parla di qualità dei prodotti agroalimentari, si intende “l’insieme di tutte quelle proprietà e caratteristiche che rendono un prodotto più sicuro e genuino nei confronti del consumatore”.
Maggiore è la qualità di un prodotto, più elevata è la probabilità che il consumatore sia attratto ad acquistarlo.
La qualità organolettica di un prodotto è valutata avvalendosi dei 5 sensi:
▪ Vista: colore, forma;
▪ Tatto: densità, consistenza;
▪ Udito: croccantezza;
▪ Olfatto: aroma, fragranza;
▪ Gusto: amaro, dolce, acido, salato.

In un mondo ormai globalizzato, occorre ritornare alle tradizioni e al consumo di prodotti legati al nostro territorio e al nostro passato. “Per andare avanti bisogna tornare indietro”, ciò non significa “un’arretratezza mentale”, ma riscoprire i gusti e i sapori della tradizione, valorizzando i prodotti tipici di qualità; un menu al passo coi tempi con metodi di cottura non perduti nel tempo. Antoni Gaudì, (un celebre architetto spagnolo), affermò che “per essere originali, bisogna volgere lo sguardo alle proprie origini”. Con i disastri avvenuti negli anni passati, abbiamo cercato di difenderci
con delle garanzie. Agli inizi degli anni Novanta sono nate sigle quali DOP (denominazione di origine protetta) o IGP (indicazione geografica protetta) volte a garantire la qualità e la provenienza degli alimenti.
Tutto ciò ha favorito lo sviluppo di filiere corte di produzione; I prodotti a “chilometro zero” o a “filiera corta” sono tutti quei prodotti venduti e consumati nel raggio di pochi chilometri dal luogo di
produzione.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza di puntare sulla qualità legata al territorio per combattere la globalizzazione alimentare?
  2. Puntare sulla qualità legata al territorio aiuta a combattere la globalizzazione e la standardizzazione dei prodotti agroalimentari, promuovendo prodotti tipici, tradizionali e locali che valorizzano le caratteristiche uniche di specifiche aree.

  3. Come vengono distinti i prodotti agroalimentari in base al loro legame con il territorio?
  4. I prodotti agroalimentari vengono distinti in prodotti tipici, tradizionali e locali, in base alle loro caratteristiche uniche, ai metodi di lavorazione consolidati nel tempo e alla loro specificità di zona.

  5. Quali sono le iniziative adottate in Italia per promuovere la qualità e la tipicità dei prodotti agroalimentari?
  6. In Italia, molte aziende si sono riunite in enti o consorzi per tutelare alimenti specifici, promuovendo i prodotti attraverso marchi riconosciuti come Slow Food e organizzando fiere per sensibilizzare i consumatori.

  7. Cosa si intende per prodotti a "chilometro zero" o a "filiera corta"?
  8. I prodotti a "chilometro zero" o a "filiera corta" sono quelli venduti e consumati nel raggio di pochi chilometri dal luogo di produzione, favorendo lo sviluppo di filiere corte e garantendo la qualità e la provenienza degli alimenti.

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