Concetti Chiave
- Il latte di donna contiene più acido linoleico e zuccheri, ma meno fosforo e proteine rispetto al latte vaccino.
- Il latte di pecora è ricco di beta caseine, mentre il latte vaccino prevale in alfa caseine; il primo ha più C10 e meno linoleico.
- Il latte di bufala è caratterizzato da un contenuto lipidico superiore rispetto al latte vaccino.
- Per conservare il latte vengono utilizzati trattamenti termici come pastorizzazione, UHT e sterilizzazione, che influenzano le proteine.
- Esistono varianti di latte come il condensato, il latte in polvere e prodotti delattosati ottenuti tramite idrolisi del lattosio.
Indice
Composizione del latte di donna
L’acido linoleico nel latte di donna è molto più abbondante rispetto che in quello vaccino. Le proteine nel latte di donna inoltre sono molto più basse rispetto a quello vaccino, sempre nella donna troviamo un alto contenuto di zuccheri con minore numero di grassi a catena corta. Il quantitativo di fosforo è invece molto meno abbondante rispetto a quello vaccino.
Caratteristiche del latte di pecora
Per quanto riguarda il latte di pecora sono molto più abbondanti le beta caseine piuttosto che le alfa e viceversa per il vaccino. Per quanto riguarda gli acidi grassi prevale il C10 rispetto al vaccino con un minor quantitativo di linoleico. Riboflavina e niacina sono molto abbondanti. Il latte di bufala ha molti più lipidi che il latte vaccino.
Processi di trattamento del latte
Il primo processo che un latte deve subire è l’omogeneizzazione per evitare che si separi nelle due fasi, acquosa e lipidica. Per quanto riguarda la conservazione del latte messo in commercio si provvede con dei trattamenti termici che prevedono:
• Pastorizzazione, max 90°C per max 30s
• Trattamento UHT, 1s a max 145°C
• Sterilizzazione, max 120°C per max 30m
Le conseguenze principali di questi trattamenti sono la reazione di Maillard e la denaturazione delle proteine. In base al contenuto di acqua il latte viene inoltre distinto in condensato (acqua 25% max) e in polvere (acqua 5% max). Possono inoltre essere aggiunti o presenti probiotici e prebiotici, se presenti entrambi si parla si simbiotici. I primi sono microrganismi viventi come ad esempio lattobacilli, i secondi sono dei carboidrati non digeribili. Oggigiorno esistono anche tecnologie che permettono di produrre tipi di latte parzialmente delattosato e che prevedono l’idrolisi del lattosio.