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Concetti Chiave

  • Il latte di donna contiene più acido linoleico e zuccheri, ma meno fosforo e proteine rispetto al latte vaccino.
  • Il latte di pecora è ricco di beta caseine, mentre il latte vaccino prevale in alfa caseine; il primo ha più C10 e meno linoleico.
  • Il latte di bufala è caratterizzato da un contenuto lipidico superiore rispetto al latte vaccino.
  • Per conservare il latte vengono utilizzati trattamenti termici come pastorizzazione, UHT e sterilizzazione, che influenzano le proteine.
  • Esistono varianti di latte come il condensato, il latte in polvere e prodotti delattosati ottenuti tramite idrolisi del lattosio.

Indice

  1. Composizione del latte di donna
  2. Caratteristiche del latte di pecora
  3. Processi di trattamento del latte

Composizione del latte di donna

L’acido linoleico nel latte di donna è molto più abbondante rispetto che in quello vaccino. Le proteine nel latte di donna inoltre sono molto più basse rispetto a quello vaccino, sempre nella donna troviamo un alto contenuto di zuccheri con minore numero di grassi a catena corta. Il quantitativo di fosforo è invece molto meno abbondante rispetto a quello vaccino.

Caratteristiche del latte di pecora

Per quanto riguarda il latte di pecora sono molto più abbondanti le beta caseine piuttosto che le alfa e viceversa per il vaccino. Per quanto riguarda gli acidi grassi prevale il C10 rispetto al vaccino con un minor quantitativo di linoleico. Riboflavina e niacina sono molto abbondanti. Il latte di bufala ha molti più lipidi che il latte vaccino.

Processi di trattamento del latte

Il primo processo che un latte deve subire è l’omogeneizzazione per evitare che si separi nelle due fasi, acquosa e lipidica. Per quanto riguarda la conservazione del latte messo in commercio si provvede con dei trattamenti termici che prevedono:

Pastorizzazione, max 90°C per max 30s

Trattamento UHT, 1s a max 145°C

Sterilizzazione, max 120°C per max 30m

Le conseguenze principali di questi trattamenti sono la reazione di Maillard e la denaturazione delle proteine. In base al contenuto di acqua il latte viene inoltre distinto in condensato (acqua 25% max) e in polvere (acqua 5% max). Possono inoltre essere aggiunti o presenti probiotici e prebiotici, se presenti entrambi si parla si simbiotici. I primi sono microrganismi viventi come ad esempio lattobacilli, i secondi sono dei carboidrati non digeribili. Oggigiorno esistono anche tecnologie che permettono di produrre tipi di latte parzialmente delattosato e che prevedono l’idrolisi del lattosio.

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