Concetti Chiave
- Ogni fase della vita richiede un'alimentazione specifica per garantire uno sviluppo armonico e prevenire malattie future.
- Nel primo anno di vita, il latte materno è l'alimento ideale, ricco di nutrienti, anticorpi e probiotici, favorendo lo sviluppo fisico e psicologico del neonato.
- Durante l'allattamento, si consiglia di prolungare il latte materno fino ai due anni, integrando gradualmente alimenti semisolidi come omogeneizzati e liofilizzati.
- Svezzamento inizia dal sesto mese, introducendo alimenti solidi uno alla volta per rilevare allergie, mantenendo il latte materno come parte dell'alimentazione complementare.
- È cruciale evitare cibi che possano causare soffocamento e prodotti con additivi, educando il bambino al gusto e ai sapori attraverso esperienze alimentari positive.
Indice
Esigenze nutrizionali nella prima infanzia
Ogni fase della vita richiede esigenze diverse, fisiche e psicologiche. Il nostro corpo ha bisogno di assumere alimenti che siano in grado di mantenerci in un buono stato di salute.
L’età evolutiva, che va dalla nascita all’adolescenza, rappresenta un periodo molto delicato.
Un ‘alimentazione sana ed equilibrata è indispensabile fin dai primi mesi di vita, per contribuire ad un corretto sviluppo armonico e prevenire eventuali malattie, che possono presentarsi nella fase adulta.
La prima infanzia è il periodo che va dalla nascita al primo anno di vita. Questa fase prevede il passaggio dall’allattamento, all’introduzione poco per volta di alimenti solidi e liquidi.
Al bambino:
▪ mancano i denti;
▪ l’apparato digerente non è ben sviluppato;
▪ i reni non hanno buona capacità di concentrare le urine;
▪ vi è un’elevata richiesta di nutrienti (gli apporti nutritivi ed energetici devono essere adeguati a sostenere il ritmo di crescita).
Importanza del latte materno
L’alimento migliore è il latte materno, facilmente digeribile e ricco di nutrienti. Inoltre:
▪ contiene molti AGE (per la costituzione delle membrane cellulari);
▪ contiene anticorpi (che aiutano le difese del neonato);
▪ è ricco di probiotici e sostanze prebiotiche che aiutano il sistema di difesa (il microbiota); i probiotici sono microrganismi vivi con proprietà benefiche per l’organismo; i prebiotici sono il “cibo dei probiotici”.
▪ previene l’obesità e protegge dall’insorgenza di allergie future;
▪ contribuisce ad un buon sviluppo affettivo e psichico del neonato.
L’allattamento al seno comporta dei vantaggi anche per la madre; previene il tumore al seno e osteoporosi.
Il latte è l’alimento ideale e dovrebbe restare l’unico fino al sesto mese di vita, e come consiglia l’OMS, di prolungarlo fino ai due anni, inserendo gradualmente cibi semisolidi, sotto forma di omogeneizzati e liofilizzati.
Le prime 2-3 settimane di allattamento, il seno produce il colostro, più grasso e meno proteico del latte, ma ricco di anticorpi, in grado di rafforzare il sistema immunitario.
▪ L’allattamento materno, dovrebbe avvenire a richiesta.
▪ Se la quantità di latte materno non è sufficiente, si può compensare la quota restante con l’allattamento misto, ovvero con l’introduzione di latte artificiale (latte artificiale o umanizzato).
Secondo i LARN, si consiglia un apporto di:
▪ 2g proteine/Kg peso corporeo
▪ 40-45% delle Kcal totali giornaliere deve provenire da glucidi
▪ 40% delle Kcal totali giornaliere deve provenire da lipidi
Calcio e acqua sono richiesti 2-3 volte superiori rispetto ad un adulto.
Transizione verso alimenti solidi
È il periodo di transizione, durante il quale il bambino, a partire dal sesto mese di vita, introduce alimenti solidi e semisolidi.
Il bambino: è in grado di deglutire; è migliorata la funzione digestiva; aumentano le esigenze nutrizionali; è psicologicamente attivo e curioso; assume una posizione seduta;
Se possibile il latte materno e meglio integrarlo, non va eliminato, poiché sempre ricco di proteine e AGE (alimentazione complementare).
È bene inserire un nuovo alimento alla volta, anche per rilevare eventuali allergie (pomodoro e uovo vanno introdotti per ultimi).
È importante essere flessibili; il bambino non va forzato.
Eliminare i cibi che potrebbero far soffocare il bambino (uva, ciliegie mandorle, noci…) e i prodotti contenenti additivi e dolcificanti.
In questa fase, per il bambino, il momento del mangiare rappresenta un’esperienza; un’opportunità, per i genitori, per educarlo al gusto e ai sapori.
Domande da interrogazione
- Quali sono le esigenze nutrizionali del primo anno di vita?
- Quali sono i benefici dell'allattamento al seno per il neonato e la madre?
- Come dovrebbe avvenire lo svezzamento e quali precauzioni prendere?
- Quali sono le raccomandazioni nutrizionali secondo i LARN per i neonati?
- Qual è il ruolo del colostro nelle prime settimane di allattamento?
Nel primo anno di vita, il bambino ha bisogno di un'alimentazione che supporti il suo rapido ritmo di crescita, con un elevato apporto di nutrienti. Il latte materno è l'alimento ideale, ricco di nutrienti, anticorpi e probiotici, e dovrebbe essere l'unico alimento fino al sesto mese.
L'allattamento al seno offre numerosi benefici, tra cui la prevenzione dell'obesità e delle allergie nel neonato, e un buon sviluppo affettivo e psichico. Per la madre, riduce il rischio di tumore al seno e osteoporosi.
Lo svezzamento inizia dal sesto mese, introducendo gradualmente alimenti solidi e semisolidi. È importante inserire un nuovo alimento alla volta per rilevare eventuali allergie e evitare cibi che potrebbero causare soffocamento.
I LARN consigliano un apporto di 2g di proteine per kg di peso corporeo, con il 40-45% delle calorie giornaliere provenienti da glucidi e il 40% da lipidi. Calcio e acqua sono richiesti in quantità 2-3 volte superiori rispetto agli adulti.
Nelle prime 2-3 settimane, il seno produce colostro, che è più grasso e meno proteico del latte maturo, ma ricco di anticorpi, essenziali per rafforzare il sistema immunitario del neonato.