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Concetti Chiave

  • I metalli pesanti, come piombo, mercurio e cadmio, rappresentano un pericolo per la salute accumulandosi nei tessuti e causando intossicazioni acute o croniche.
  • L'inquinamento ambientale derivante da attività umane, come emissioni industriali e rifiuti urbani, è la principale causa della presenza di metalli pesanti negli alimenti.
  • Il piombo provoca saturnismo, con sintomi tra cui anemia e danni cerebrali nei bambini, a causa dell'accumulo nell'organismo.
  • Il mercurio è altamente tossico, specialmente nel pesce, ed è associato alla sindrome di Minamata, che causa gravi danni neurologici.
  • Il cadmio, aumentato a causa di scarichi industriali, è cancerogeno e causa danni a polmoni, fegato, reni e ossa, accumulandosi in molluschi e crostacei.

Contaminazione da metalli pesanti

I metalli pesanti costituiscono un pericolo per la salute dei consumatori perché si accumulano nei tessuti dando origine a gravi intossicazioni acute o croniche. La classificazione pesanti-leggeri fa riferimento al valore della loro densità. Sono pesanti i metalli che hanno valori di densità superiori a 5g/cm^3.
La causa della presenza di metalli pesanti negli alimenti deve essere ricercata nell'inquinamento ambientale ad opera dell'attività umana.

Le emissioni industriali, i rifiuti urbani, gli scarichi dei motori sono le principali fonti di rilascio nell'ambiente dei metalli pesanti. I più pericolosi per la salute sono tre il piombo (Pb), il mercurio (Hg) e il cadmio (Cd).

Il piombo causa una forma di avvelenamento detta saturnismo questa intossicazione si manifesta quando l'organismo ha accumulato una certa quantità del metallo. Sintomi dell'intossicazione sono: l'anemia, l'aumento della pressione sanguigna, il vomito, la debolezza, le coliche addominali e a volte paralisi degli arti a livello dei polsi e delle caviglie. Se l'avvelenamento colpisce i bambini possono verificarsi danni al cervello con ritardo nello sviluppo mentale.
Anche il mercurio è altamente tossico sia in forma di vapore sia come sale solubile. Una dose che va da 1 a 4 grammi è letale. L'avvelenamento cronico da mercurio è detto idrargirismo. E' caratterizzato dal cosiddetto tremito mercuriale, causa danni irreversibili al cervello, al fegato, e ai reni. Il fattore di rischio per l'intossicazione riguarda fondamentalmente il consumo del pesce ed è correlato con la sindrome di Minamata, caratterizzata da sintomi neurologici spesso letale, e trasmissibile durante la gravidanza al feto. Il mercurio che si trova nelle acque del mare finisce nel plancton di cui si nutrono i pesci e non viene eliminato nell'organismo ma per effetto del bioaccumulo, i pesci di taglia superiore, come il tonno o il pesce spada, sono quelli che ne contengono di più.
Il cadmio è presente in concentrazioni molto basse nel suolo, nell'aria, e nell'acqua in assenza di inquinamento. Però negli ultimi anni a causa delle attività industriali che riversano nell'ambiente i loro scarichi tossici e ricchi di questo elemento, la presenza è aumentata soprattutto in molluschi e crostacei. La tossicità del cadmio si manifesta con danni ai polmoni, al fegato, ai reni, alle ossa, con rischi di azione cancerogena.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali fonti di contaminazione da metalli pesanti negli alimenti?
  2. Le principali fonti di contaminazione da metalli pesanti negli alimenti sono l'inquinamento ambientale causato dalle attività umane, come le emissioni industriali, i rifiuti urbani e gli scarichi dei motori.

  3. Quali sono i sintomi dell'intossicazione da piombo?
  4. I sintomi dell'intossicazione da piombo includono anemia, aumento della pressione sanguigna, vomito, debolezza, coliche addominali e, a volte, paralisi degli arti. Nei bambini, può causare danni al cervello e ritardo nello sviluppo mentale.

  5. Come si manifesta la tossicità del cadmio e quali sono i rischi associati?
  6. La tossicità del cadmio si manifesta con danni ai polmoni, al fegato, ai reni e alle ossa, con rischi di azione cancerogena. Negli ultimi anni, la presenza di cadmio è aumentata soprattutto in molluschi e crostacei a causa delle attività industriali.

Domande e risposte

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