Concetti Chiave
- L'inquinamento atmosferico, specialmente in aree urbane e industriali, è collegato a un aumento dei tumori polmonari.
- Il Papilloma virus umano (HPV) è responsabile del 95% dei casi di tumore al collo dell'utero, prevenibile tramite vaccino.
- Helicobacter pylori può causare gastrite, ulcera e contribuire ai tumori gastrici, spesso asintomatico.
- Il fumo è responsabile del 30% dei tumori, mentre l'alcol incide tra il 3% e il 10% dei casi.
- Sostanze chimiche come diossine e PCB, derivanti da attività industriali, hanno effetti cancerogeni e persistono nell'ambiente.
Indice
Fattori di rischio per i tumori
Inquinamento atmosferico soprattutto in zone urbane e industrializzate, è correlato a tumori polmonari.
Agenti biologici:
▪ Papilloma virus è un’infezione sessualmente trasmessa, esistono 100 tipi diversi, alcuni sono in grado di causare il tumore del collo dell’utero.
Il 95% dei casi di tumore al collo dell’utero è causata dall’infezione genitale da HPV.
Prevenzione: vaccino anti HPV.
▪ Helicobacter pylori è un batterio che può colonizzare la mucosa gastrica (rivestimento dello stomaco).
Infezione: spesso asintomatica ma può provocare gastrite e ulcera
(lesioni della mucosa), a livello dello stomaco o del duodeno
(il primo tratto dell’intestino tenue); può contribuire alla formazione di tumori allo stomaco.
▪ Fumo: 30% dei tumori è dovuto al fumo.
▪ Alcol: 3-10% dei tumori è dovuto all’alcol.
L’ alcol è stato inserito nel gruppo 1, che comprende le sostanze per cui esistono sufficienti prove scientifiche della capacità di influenzare l’insorgenza dei tumori.
▪ Fattori genetici sono collegati con alcune forme di tumore.
▪ Alimentazione ipercalorica, iperlipidica e troppo ricca di proteine animali.
Le diossine e i bifenili policlorurati (PCB) sono sostanze chimiche tossiche che persistono nell'ambiente e si accumulano nella catena alimentare.
La loro presenza nell'ambiente d'Europa è diminuita dagli anni '70 a seguito di azioni comuni intraprese da autorità pubbliche e dall'industria.
Esposizione a sostanze chimiche nocive da attività industriale
PCB (policlorobifenili): utilizzati nella produzione di inchiostri fluidi per circuiti idraulici; smessi di utilizzare però rimangono nell’ambiente per anni (apparecchiature dismesse);possono agire da cancerogeni genotossici (danneggiano il DNA).
Diossine: non hanno applicazioni tecnologiche o altri usi, bensì generate in diversi processi termici e industriali come sottoprodotti indesiderati; permangono nell’ambiente per anni e tendono ad accumularsi nel grasso animale.
L’esposizione prolungata provoca effetti negativi sul sistema nervoso, immunitario, endocrino.
Compromette la funzione riproduttiva e può causare il cancro.
Esposizione diretta a radiazioni ionizzanti
Radiazioni ionizzanti:• rocce contenente minerali radioattivi che possono contaminare le acque, però ci sono scarsi studi sugli effetti.
• Uso di radiazioni per accertamenti e trattamenti clinici.
I rifiuti radioattivi e le perdite da reattori nucleari con fenomeno fallout (caduta sulla superficie di polveri radioattive accumulate nell’atmosfera),
entrano nella catena alimentare e si accumulano in organismi vegetali e animali. Provocano leucemie ed effetti teratogeni.
Domande da interrogazione
- Quali sono i principali fattori di rischio per i tumori menzionati nel testo?
- Quali sono gli effetti dell'esposizione a sostanze chimiche nocive da attività industriale?
- Quali sono le conseguenze dell'esposizione diretta a radiazioni ionizzanti?
I principali fattori di rischio includono l'inquinamento atmosferico, agenti biologici come il Papilloma virus e l'Helicobacter pylori, il fumo, l'alcol, fattori genetici e un'alimentazione ipercalorica e iperlipidica.
L'esposizione a sostanze chimiche come i PCB e le diossine può causare danni al DNA, effetti negativi sul sistema nervoso, immunitario ed endocrino, compromettere la funzione riproduttiva e causare il cancro.
L'esposizione diretta a radiazioni ionizzanti può provocare leucemie, effetti teratogeni e contaminazione della catena alimentare attraverso rifiuti radioattivi e perdite da reattori nucleari.