Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • La coltivazione delle piante da foraggio è cruciale per la rotazione delle colture e sostiene l'industria zootecnica.
  • I pascoli e i prati artificiali sono i due principali spazi utilizzati per il foraggio, con i pascoli che consentono l'uso diretto da parte degli animali.
  • I prati artificiali, come le marcite lombarde, vengono irrigati, permettendo fino a 10 tagli annuali grazie all'irrigazione anche in inverno.
  • L'erba medica è una pianta foraggera principale, nota per la sua resistenza alla siccità e la necessità di terreni alcalini.
  • Altre piante foraggere includono il trifoglio pratense, la lupinella e la sulla, ciascuna con specifiche esigenze climatiche e di terreno.

Le piante da foraggio

La coltivazione delle piante da foraggio è importante per due motivi:
1) costituisce la base dell’ordinamento razionale dell’azienda in quanto permette di mettere in atto rotazioni efficaci
2) dà vita all’industria zootecnica. Gli spazi utilizzati si distinguono in pascoli e prati artificiali.
I pascoli permettono di far utilizzare il foraggio direttamente dagli animali. Esistono pascoli estivi, di montagna, vernini (o invernali) e di pianura, presenti questi ultimi in Maremma, nel Lazio, in Sicilia, in Sardegna e nelle Puglie.
I pascoli, se ben curati, costituiscono il miglior modo di sfruttamento delle zone montane e come i boschi essi contribuiscono a trattenere l’acqua piovana e ad evitare la degradazione del terreno. Oltre ai pascoli esistono anche i prati artificiali per la cui semina si utilizzano appositi miscugli in cui le leguminose sono equilibrate con le graminacee e le piante precoci con quelle tardive. I prati artificiali possono essere asciutti e irrigui, in cui viene praticata l’irrigazione estiva. In Lombardia esistono anche le marcite che sono speciali prati artificiali, stabili e irrigui. Sostanzialmente un prato può dirsi coltivato a marcite quando è percorso in modo uniforme da un velo d'acqua in costante movimento, che generalmente deborda da un canale di alimentazione a fondo cieco vicino alla coltivazione. Attualmente le marcite sono in netto regresso. Di solito, i prati artificiali vengono irrigati per scorrimento anche d’inverno e questo può permettere anche di fare 10 tagli all’anno.
Le piante foraggere sono: l’erba medica, il trifoglio pratese, la lupinella, la sulla.
L’erba medica è considerata la pianta foraggera per eccellenza, dato che accestisce molto facilmente. Essa richiede un clima temperato, resiste ai periodi di siccità estiva e richiede terreni con PH 76 o leggermente alcalini con PH 8. Non è conveniente associare la cultura dell’erba medica con altre piante perché il suo eccessivo sviluppo potrebbe soffocare le piante ad essa consociate. L’unica consociazione che non crea problemi è l’avena, la segale o le vecce. In genere è vantaggioso far succedere la cultura del grano a quella dell’erba medica.
Il trifoglio pratense è meno resistente dell’erba medica: richiede climi temperati, piuttosto umidi, e non troppo caldi. Le brinate primaverili possono essere nocive
La lupinella è molto adatta alle zone collinari aride, calcaree e sassose. Può essere associata alla cultura del grano e dell’avena
La sulla cresce bene nelle zone a clima mite o caldo umido in terreni argilloso-calcarei dove altre piante foraggere non potrebbero prosperare.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza della coltivazione delle piante da foraggio?
  2. La coltivazione delle piante da foraggio è fondamentale perché costituisce la base dell'ordinamento razionale dell'azienda agricola e supporta l'industria zootecnica.

  3. Quali sono le differenze tra pascoli e prati artificiali?
  4. I pascoli permettono agli animali di utilizzare il foraggio direttamente e sono presenti in diverse tipologie come estivi e invernali. I prati artificiali, invece, sono seminati con miscugli specifici e possono essere asciutti o irrigui.

  5. Quali sono le caratteristiche dell'erba medica come pianta foraggera?
  6. L'erba medica è considerata la pianta foraggera per eccellenza, accestisce facilmente, resiste alla siccità estiva e richiede terreni con PH 76 o leggermente alcalini.

  7. In quali condizioni cresce bene la sulla?
  8. La sulla prospera in zone a clima mite o caldo umido, in terreni argilloso-calcarei, dove altre piante foraggere non potrebbero crescere.

Domande e risposte