Versione originale in latino
Laudat Africanum Panaetius, quod fuerit abstinens. Quidni laudet? Sed in illo alia maiora; laus abstinentiae non hominis est solum, sed etiam temporum illorum. Omni Macedonum gaza, quae fuit maxima, potitus [est] Paulus; tantum in aerarium pecuniae invexit, ut unius imperatoris praeda finem attulerit tributorum. At hic nihil domum suam intulit praeter memoriam nominis sempiternam. Imitatus patrem Africanus nihilo locupletior Carthagine eversa. Quid? Qui eius collega fuit in censura, L. Mummius, num quid copiosior, cum copiosissimam urbem funditus sustulisset? Italiam ornare quam domum suam maluit; quamquam Italia ornata domus ipsa mihi videtur ornatior.
Traduzione all'italiano
Panezio loda l'Africano minore per la sua integrità. Perché non dovrebbe lodarlo? Ma in lui ci furono altri pregi più grandi. La lode dell'integrità non è soltanto propria di quell'uomo, ma anche di quei tempi. Di tutta la ricchezza dei Macedoni, che fu massima, si impossessò Paolo; fece affluire nell'erario tanto denaro, che il bottino di un solo generale pose fine ai tributi: e questi non portò niente a casa sua, se non la memoria eterna del nome. Avendo imitato il padre, l'Africano, distrutta Cartagine, non divenne per nulla più ricco. E che? Quello che fu suo collega nella carica di censore, L. Mummio, forse che divenne più ricco, avendo distrutto quella città dalle fondamenta? Preferì abbellire l'Italia, piuttosto che la sua casa, sebbene, abbellita l'Italia, mi sembri più bella anche la sua casa.