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Questo appunto di Greco contiene il testo in greco antico e la traduzione in italiano di un brano tratto dalla Vita di Senofonte di Diogene Laerzio.

Indice

  1. Testo in greco di “Senofonte invia i figli alla battaglia di Mantinea” (Diogene Laerzio 2.53-55)
  2. Traduzione di “Senofonte invia i figli alla battaglia di Mantinea” (Diogene Laerzio 2.53-55)

Testo in greco di “Senofonte invia i figli alla battaglia di Mantinea” (Diogene Laerzio 2.53-55)

Ἐν τούτῳ δὲ ψηφισαμένων τῶν Ἀθηναίων βοηθεῖν Λακεδαιμονίοις ἔπεμψε τοὺς παῖδας εἰς τὰς Ἀθήνας στρατευσομένους ὑπὲρ τῶν Λακεδαιμονίων. Καὶ γὰρ ἐπεπαίδευντο αὐτόθι ἐν τῇ Σπάρτῃ, καθά φησι Διοκλῆς ἐν τοῖς Βίοις τῶν φιλοσόφων. Ὁ μὲν οὖν Διόδωρος οὐδὲν ἐπιφανὲς πράξας ἐκ τῆς μάχης ἀνασώζεται, καὶ αὐτῷ υἱὸς ὁμώνυμος γίνεται τἀδελφῷ. Ὁ δὲ Γρύλλος τεταγμένος κατὰ τοὺς ἱππέας—ἦν δὲ ἡ μάχη ἡ περὶ τὴν Μαντίνειαν—ἰσχυρῶς ἀγωνισάμενος ἐτελεύτησεν, ὥς φησιν Ἔφορος ἐν τῇ πέμπτῃ καὶ εἰκοστῇ· Κηφισοδώρου μὲν ἱππαρχοῦντος, Ἡγησίλεω δὲ στρατηγοῦντος. Ἐν ταύτῃ τῇ μάχῃ καὶ Ἐπαμεινώνδας ἔπεσε. Τνικαῦτα δὴ καὶ τὸν Ξενοφῶντά φασι θύειν ἐστεμμένον· ἀπαγγελθέντος δ᾿ αὐτῷ τοῦ θανάτου ἀποστεφανώσασθαι· ἔπειτα μαθόντα ὅτι γενναίως, πάλιν ἐπιθέσθαι τὸν στέφανον. Ἔνιοι δὲ οὐδὲ δακρῦσαί φασιν αὐτὸν ἀλλὰ γὰρ εἰπεῖν, “ᾔδειν θνητὸν γεγεννηκώς”.

Traduzione di “Senofonte invia i figli alla battaglia di Mantinea” (Diogene Laerzio 2.53-55)

Nel frattempo, poiché gli Ateniesi avevano deciso di accorrere in aiuto degli Spartani, mandò i figli ad Atene affinché servissero come soldati in aiuto degli Spartani. E infatti erano stati educati proprio lì a Sparta, come dice Diocle nelle Vite dei filosofi. Dunque, Diodoro, senza aver compiuto nulla di notevole, ritorna sano e salvo dalla battaglia, e gli nasce un figlio che porta lo stesso nome del fratello. Invece Grillo, schierato tra i cavalieri, -infatti era la battaglia presso Mantinea- morì dopo aver combattuto strenuamente, come dice Eforo nel venticinquesimo libro: quando Cefisodoro era comandante della cavalleria ed Agesilao generale. In questa battaglia cadde anche Epaminonda. Allora, inoltre, dicono che Senofonte stesse offrendo un sacrificio, incoronato: quando gli fu annunciata la morte [del figlio], si tolse la corona; poi, avendo appreso che [era morto] nobilmente, si pose di nuovo la corona. Alcuni dicono che non pianse neppure ma invero disse: “Sapevo di averlo generato mortale”.

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