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Questo appunto di Greco contiene il testo in greco antico e la traduzione in italiano della descrizione degli eventi immediatamente successivi alla battaglia di Isso, contenuta nei capitoli 9 e 10 del secondo libro dell'Anabasi di Alessandro di Arriano.

Indice

  1. Testo in greco antico
  2. Traduzione in italiano

Testo in greco antico

Τῶν δὲ Περσῶν ἀπέθανον Ἀρσάμης μὲν καὶ Ῥεομίθρης καὶ Ἀτιζύης τῶν ἐπὶ Γρανίκῳ ἡγησαμένων τοῦ ἱππικοῦ· ἀποθνήσκει δὲ καὶ Σαυάκης ὁ Αἰγύπτου σατράπης καὶ Βουβάκης τῶν ἐντίμων Περσῶν· τὸ δὲ ἄλλο πλῆθος εἰς δέκα μάλιστα μυριάδας καὶ ἐν τούτοις ἱππεῖς ὑπὲρ τοὺς μυρίους, ὥστε λέγει Πτολεμαῖος ὁ Λάγου ξυνεπισπόμενος τότε Ἀλεξάνδρῳ τοὺς μετὰ σφῶν διώκοντας Δαρεῖον, ὡς ἐπὶ φάραγγί τινι ἐν τῇ διώξει ἐγένοντο, ἐπὶ τῶν νεκρῶν διαβῆναι τὴν φάραγγα. τό τε στρατόπεδον τὸ Δαρείου εὐθὺς ἐξ ἐφόδου ἑάλω καὶ ἡ μήτηρ καὶ ἡ γυνή, αὐτὴ δὲ καὶ ἀδελφὴ Δαρείου, καὶ υἱὸς Δαρείου νήπιος· καὶ θυγατέρες δύο ἑάλωσαν καὶ ἄλλαι ἀμφ᾿ αὐτὰς Περσῶν τῶν ὁμοτίμων γυναῖκες οὐ πολλαί. οἱ γὰρ ἄλλοι Πέρσαι τὰς γυναῖκας σφῶν ξὺν τῇ ἄλλῃ κατασκευῇ 10ἐς Δαμασκὸν ἔτυχον ἐσταλκότες· ἐπεὶ καὶ Δαρεῖος τῶν τε χρημάτων τὰ πολλὰ καὶ ὅσα ἄλλα μεγάλῳ βασιλεῖ ἐς πολυτελῆ δίαιταν καὶ στρατευομένῳ ὅμως συνέπεται πεπόμφει ἐς Δαμασκόν, ὥστε ἐν τῷ στρατεύματι οὐ πλείονα ἢ τρισχίλια τάλαντα ἑάλω. ἀλλὰ καὶ τὰ ἐν Δαμασκῷ χρήματα ὀλίγον ὕστερον ἑάλω ὑπὸ Παρμενίωνος ἐπ᾿ αὐτὸ τοῦτο σταλέντος. τοῦτο τὸ τέλος τῇ μάχῃ ἐκείνῃ ἐγένετο ἐπὶ ἄρχοντος Ἀθηναίοις Νικοκράτους μηνὸς Μαιμακτηριῶνος.

Traduzione in italiano

Tra i Persiani uccisi c'erano Arsame, Reomitre e Atizei che erano stati tra i comandanti di cavalleria sul Granico, e anche Savace, il satrapo d'Egitto, e Bubace tra i nobili persiani; per quanto riguarda i ranghi, circa 100.000 caddero, tra cui oltre 10.000 cavalieri, tanto che Tolomeo figlio di Lago, che era allora con Alessandro, dice che gli inseguitori di Dario incontrarono un profondo burrone nell'inseguimento e lo attraversarono sopra i corpi dei morti. L'accampamento di Dario fu preso d'assalto immediatamente e conquistato con sua madre, sua moglie, che era anche sua sorella, e il suo figlioletto; furono prese anche due figlie, con alcune nobili dame persiane al loro seguito. Gli altri Persiani avevano infatti inviato le loro donne e i loro bagagli a Damasco; anche Dario aveva inviato lì la maggior parte del suo denaro e tutto ciò che un grande re porta con sé anche in una spedizione militare per il suo stile di vita dispendioso; così non trovarono più di tremila talenti nell'accampamento. Tuttavia, anche il denaro a Damasco fu preso poco dopo da Parmenione, che era stato appositamente assegnato a questo scopo. Così finì questa battaglia, combattuta sotto l'arcontato di Nicocrate ad Atene e nel mese di Maimacterio.

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