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1.2 - ÉMILE DURKHEIM E LA DIVISIONE DEL LAVORO SOCIALE

7 –

Per Herbert Spencer (sociologo inglese 1820 1903)

la divisione del lavoro era un fenomeno che poteva

essere spiegato prendendo in considerazione i

desideri e le aspirazioni individuali. Ogni individuo,

infatti, desidera la propria felicità e il proprio

benessere. Nelle società arcaiche la libertà degli

individui era limitata dalle credenze e dalle

consuetudini. Nelle società moderne questi vincoli

Questa foto di Autore sconosciuto è

hanno lasciato spazio alle libere iniziative individuali.

Per Spencer, l’unità elementare della società è l’individuo. La modernità, quindi, coincide

con una società di individui che autonomamente perseguono i propri interessi e la loro

felicità.

Durkheim rifiuta la spiegazione di Spencer e giudica infondate le sue paure. Afferma che

la società viene prima degli individui, che i fatti sociali possono essere spiegati solo da

altri fatti sociali e che non si può partire dal comportamento degli individui, dalle loro

motivazioni e personalità per arrivare alla società.

La modernità rappresenta la trasformazione dei valori comuni. È possibile, cioè, che nella

modernità si assista ad un cambiamento delle forme della solidarietà. Infatti, tutti i tipi di

società devono il loro funzionamento, la loro coesione e la loro sopravvivenza alla

solidarietà sociale (elemento che tiene insieme la società, impedendole di sprofondare nel

caos) e morale.

A seguito della rivoluzione industriale, Durkheim analizza il passaggio dalle società

tradizionali alle società moderne e come tali stravolgimenti hanno inciso sul legame

sociale o solidarietà. Evidenzia come il mutamento della società da forme tradizionali a

del tipo di solidarietà che connota l’intero

forme moderne implichi un cambiamento

organismo sociale. Individua due tipi di solidarietà, in riferimento ai due tipi di società:

SOCIETA’ TRADIZIONALI A SOLIDARIETA’ MECCANICA le cui

caratteristiche principali sono riconducibili a:

7 https://it.wikipedia.org/wiki/Herbert_Spencer - (immagine) 12

- Soddisfazione dei bisogni primari (debolissima divisione del lavoro)

Organizzazione sociale fondata sull’uguaglianza e sull’identità delle funzioni e

- sulla credenza in una comune origine o identità

- La coscienza collettiva prevale su quella individuale

che servono a mantenere l’identità del gruppo e a

- Leggi di tipo repressivo

rafforzarlo con conseguente espulsione di chi viola le norme.

L’obiettivo è il bene collettivo.

Non essendoci differenziazione, tutti i membri del gruppo, si dedicano ad occupazioni

simili e per questo si somigliano: la coscienza collettiva sovrasta quella individuale. Non

essendoci interdipendenza (perché non c’è differenziazione) il vincolo di solidarietà si

fonda su una comune credenza di natura sacrale e religiosa.

SOCIETA’ MODERNE A SOLIDARIETA’ ORGANICA che si contraddistinguono

per:

- Prevalenza della specializzazione dei compiti (divisione del lavoro)

- Differenza fra individui stimolata da interessi e ruoli sociali diversi

(differenziazione sociale)

- Debole incidenza della coscienza collettiva su quella individuale

- La legge è di tipo restitutivo, che serve, cioè, a regolare le interazioni fra i diversi

membri di un tutto senza mettere in pericolo un’unità fondata sulle differenze

L’obiettivo è il funzionamento della società.

Passando dalle società primitive a quelle moderne, si nota il prevalere progressivo della

solidarietà organica. Lo si può notare valutando l’aumentare dei settori che vengono tolti

dal diritto penale per passare ad altre forme di controllo (per esempio le violazioni delle

regole religiose). Secondo Durkheim la morale (in questo caso sinonimo di solidarietà)

non è assoluta, ma è data da condizioni storiche e sociali. Con lo sviluppo della divisione

del lavoro sociale, cresce lo spazio per l’affermazione delle individualità. La conseguenza

è il decadimento dei sentimenti forti che erano alla base della solidarietà meccanica;

quindi, anche la morale sociale deve mutare, lasciando spazio a quella organica.

Il massimo grado di solidarietà meccanica è riscontrabile nell’orda, tipica degli Irochesi

del Nord America. In questo caso ci troviamo di fronte ad una massa assolutamente

13

omogenea, priva di organizzazioni “politiche”. Quando l’orda aumenta di popolazione,

necessita di strutture differenti, trasformandosi in una società segmentaria, a base di clan

(come gli ebrei o gli Highlanders scozzesi). In questo caso si forma una ripetizione di

aggregati sociali simili tra loro, i clan appunto, basati su vincoli sanguigni o famigliari,

che a loro volta formano una società più ampia. Con il passare del tempo e della divisione

del lavoro, si formano i villaggi dove cessano i legami famigliari e diventano dominanti

quelli di vicinato e di interdipendenza economica. Ma neppure nella loro forma più ampia,

di Stati), ottengono l’autosufficienza economica, così

le città (oggi potremmo parlare

necessitano di andare oltre i legami di vicinato, cambiando anche la struttura sociale.

Quindi Durkheim prevedeva che nel futuro la società si sarebbe fondata su aggregati

basati sulle funzioni economiche e lavorative, ponendo fine ad ogni legame che non fosse

basato sul mercato e sul denaro (direi che mai previsione fu più azzeccata).

Il dato che possiamo estrapolare dalla ricostruzione proposta è che la divisione sociale

aumenta con l’aumentare della densità della popolazione, infatti, la vicinanza di persone

che probabilmente svolgono funzioni simili, spingerà inevitabilmente qualcuno a

specializzarsi ulteriormente, per trovare spazio sul mercato. Ma affinché ci sia una

clientela, bisogna che si generino nuovi bisogni. In effetti, se guardiamo alle generazioni

e alle società precedenti, molti oggetti di cui oggi ci pare impossibile fare a meno, non

erano sentiti come necessari. Quindi, ovviamente, sono stati messi in atto dei processi

sociali, atti a ingenerare dei bisogni non necessari al solo scopo di soddisfare la nuova

divisione del lavoro. Quali sono questi meccanismi? Da dove deriva la necessità di nuovi

bisogni? L’aumento della specializzazione necessita di un grosso sforzo, che spesso

richiede un sempre maggior tempo da dedicare al lavoro, quindi per sopperire a questo,

l’uomo ha sempre più bisogno di cose non indispensabili. Quello che preme sottolineare

è che i bisogni non sono dettati da reali esigenze dell’individuo, ma sono indotti dalla

Da quest’analisi deriva un dato fondamentale: l’uomo è un’animale sociale. “Gli

società.

stati psichici e i sentimenti derivano dall’organizzazione e dalla densità sociale”

8 . Da

queste parole capiamo che Durkheim si dissocia da quel filone di pensatori che

identificano l’individuo come entità che nasce prima della società. Da qui deriva che tanto

i diritti quanto i doveri del singolo, così come la sua personalità, vanno sempre analizzati

all’interno del contesto sociale e storico in cui si trova.

8 E. DURKHEIM, La divisione del lavoro sociale, Il saggiatore (formato kindle) 14

Ora, come abbiamo visto, la morale individuale è data dal contesto sociale, ma, come

detto, questo cambia per via dell’aumentare della divisione sociale; quindi, l’individuo si

trova a dover passare da un tipo di morale “vecchia” ad una “nuova” in continuazione.

Questo fenomeno è facilmente riscontrabile, guardando come molti atteggiamenti in una

data epoca sono considerati immorali, e a volte illegali, e nelle epoche successive

diventano consuetudinari o viceversa. Questa situazione può creare squilibri al singolo,

in quanto esistono dei momenti storici in cui la morale individuale non è “al passo con i

tempi”. Questo stato in cui si viene a trovare il singolo in queste circostanze è detto

ed è una situazione socialmente disgregante, in quanto l’individuo non

anomia si ritrova

nel tipo di rapporti sociali esistenti e quindi non soddisfa i propri bisogni.

Per evitare lo stato di anomia perenne, Durkheim indica la necessità di istituire dei corpi

intermedi, nella fattispecie le corporazioni, (associazioni su base occupazionale volte a

promuovere una società maggiormente solidale e integrata) ma non nella versione

decadente della società preindustriale, ma in quella funzionante del tardo Impero

Romano. Inoltre, al fine di impedire che ostacoli di qualunque forma impediscano il

dispiegamento delle capacità sociali presenti in ciascuno, è necessario favorire in ogni

garantendo l’uguaglianza delle condizioni esterne.

modo la meritocrazia,

Per Durkheim la divisione del lavoro produce effetti socialmente destabilizzanti quando

cresce più rapidamente delle regole istituzionali poiché si crea una situazione di anomia

(carenza di norme). La principale fonte di anomia nelle società moderne è il forte sviluppo

delle attività economiche perché questo processo si è affermato senza una adeguata

istituzionalizzazione. Le forme tipiche attraverso le quali essa si manifesta sono le crisi

economiche che generano i fenomeni di sovrapproduzione e sottoconsumo quando si crea

uno scarto tra domanda e offerta.

L’ antagonismo tra capitale e lavoro riguarda sia il mercato, in quanto la diffusione

dell’occupazione industriale è avvenuta senza un’adeguata tutela del rapporto di lavoro

in relazione all’andamento del mercato, che l’organizzazione del lavoro. La

parcellizzazione dei compiti, una routinizzazione e una perdita di qualità del lavoro,

riducono l’operaio ad appendice di una macchina. Tutto ciò entra in contrasto con gli

ideali di arricchimento individuale che sono alla base della coscienza collettiva nella

società moderna, e produce conflitti sociali. 15

Contemporaneamente Durkheim afferma che le regole ci sono ma sono inadeguate

rispetto ai problemi. A causa del disordine sociale che si accompagna alla diffusione delle

“coercitivo” che

moderne attività industriali, la divisione dei compiti assume un carattere

è causa del male. Una società basata su un’elevata divisione del lavoro presuppone un

allentamento della coscienza collettiva, che lascia più spazio alle scelte individuali. Si

affermano ideali che assegnano un valore morale al perfezionamento e alla realizzazione

della

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
80 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vale8785 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia della ricerca sociale e dell'indagine criminologica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Oliverio Albertina.