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OLFATTO
L’olfatto è il senso in grado di percepire l’odore.
Odore: proprietà di una sostanza percepita per inalazione attraverso la
cavità nasale e orale.
Aroma: sensazione olfattiva percepita annusando un alimento.
Flavour: risultato dell’interazione della sensazione gustativa con la
percezione, per via retronasale, dell’aroma
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I recettori olfattivi sono cellule specializzate munite di peli che
attraversano la mucosa dell’epitelio nasale. Le fibre nervose collegano queste
cellule ai bulbi olfattivi, fino alla zona preposta situata alla base del cervello: è
l’assorbimento delle sostanze volatili sui recettori della mucosa olfattiva che
provoca la percezione di un odore. I recettori sono selettivi, infatti è stato
dimostrato che ognuno di essi è sensibile solo ad un certo tipo di odori e non ad
altri. L’assenza di uno o più recettori (per cause genetiche o accidentali) è causa di
anosmia, ovvero della incapacità di percepire alcuni o tutti gli odori.
Il muco, presente nella cavità nasale, è il mezzo attraverso il quale le
sostanze responsabili dell’aroma vengono assorbite prima di reagire con i
recettori, permettendone così la percezione. Perché una sostanza venga percepita
come odore, è necessario che sia volatile e che un certo numero di molecole
raggiungano l’epitelio olfattivo. Le ciglia presenti sull’epitelio, grazie a molecole
quali proteine, lipidi, lipoproteine e fosfolipidi, permettono il riconoscimento delle
sostanze odorose. I principali parametri che determinano la formazione del
complesso molecola volatile-recettore sono:
- dimensioni
- forma
- peso molecolare del composto
- presenza e posizione dei suoi gruppi funzionali
In generale, le molecole volatili si trovano nell’alimento sottoforma di
soluti (S) disciolti in acqua. Il raggiungimento del recettore olfattivo avviene
grazie alla seguente serie di Le molecole odorose appartengono a svariate classi
chimiche di composti:
Idrocarburi. Terpenici: caratteristici degli oli essenziali.
Citrale (geraniale + γ-terpinene):
- limone.
β-pinene e γ-terpinene:
- tangerino.
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β-fellandrene, e α-p-dimetilstirene:
- terpinolene, p-mentatriene-1,3,8
foglie di prezzemolo.
Alcoli. Alifatici e ciclici, saturi e insaturi, terpenici e non: note odorose
molto diversificate.
- Cis-1-esen-3-olo: erbaceo.
- Cis-hepten-4-olo: fruttato di banana.
- Nerolo: agrumato, limone.
- Linalolo: floreale, agrumato, coriandolo.
- Metil-2-iso-borneolo: muffa, marciume, gelsomino
Composti carbonilici:
β-ionone:
- futti rossi, rosa, viola.
β-damascenone:
- lampone, rosa.
- Geraniale e nerale: limone.
- Filbertone: nocciola.
Esteri e lattoni. Responsabili di note fruttate ed erbose.
- Acetato di isoamile: banana.
- Caproato d’allile: ananas.
- Acetato di butile: mela.
Mediante una respirazione profonda attraverso le narici “sniffing” si riesce
ad aumentare il flusso d’aria che passa attraverso la cavità retro nasale rispetto a
quella normalmente inalata. L’olfatto è un senso straordinariamente sensibile agli
odori, ma anche soggetto ad un veloce adattamento, a causa del quale una
prolungata esposizione, provoca un innalzamento progressivo della soglia di
percezione, con conseguente perdita di sensibilità. L’odore può giungere nella
zona olfattiva anche dalla bocca; infatti grazie alla temperatura più elevata, una
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certa quantità di composti si volatilizza e si disperde per diffusione attraverso la
La capacità di memorizzazione dell’olfatto è largamente
cavità retronasale.
maggiore rispetto a quella degli altri sensi, compresa la vista, e rappresenta uno
degli strumenti più importanti della memoria. Il senso del gusto è quasi
interamente localizzato sulla lingua, anche se alcuni dei recettori si trovano sul
palato, sulla laringe e sulla faringe.
GUSTO
Il gusto è rappresentato da tutte le sensazioni non tattili che vengono
percepite quando l’alimento viene messo nella bocca. Alle sensazioni gustative
risultano sempre associate quelle olfattive e tattili:
olfattive: sono determinate dalla evaporazione di sostanze volatili che
sprigionatisi nella bocca, arrivano nel naso attraverso la via retronasale.
tattili: sono determinate dall’instaurarsi di aggregazioni tra la saliva e le sostanze
non volatili (fenoli, polisaccaridi, ecc.).
Le strutture recettrici del gusto sono le gemme o bottoni gustativi
contenute nelle papille gustative della lingua, mucosa delle guance, epiglottide,
palato molle e faringe. I recettori (chemorecettori) sono attivati quando le sostanze
sapide si disciolgono nei liquidi orali. Le cellule basali rimpiazzano le cellule
gustative degenerate, infatti esiste un “turnover” permanente delle cellule
gustative la cui vita media è di 7-10 giorni (a causa di scottature, fumatori,
anziani, ecc.). Le sensazioni gustative sono dovute solo in parte ai recettori
gustativi (chemorecettori), infatti intervengono anche altri fattori: olfattivi,
termici, tattili, dolorifici, ecc. Sono stati identificati quattro gusti primari, legati a
quattro sistemi fisiologici separati, dedicati alla decodificazione dell’informazione
inviata dalle papille gustative al cervello:
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Figura 15 Zone di percezione del gusto
La sensazione del dolce è percepita sulla punta della lingua, quella del
salato sulla punta e nella zona immediatamente circostante, l’acido lungo i
margini laterali e l’amaro alla base della lingua. Quando nella bocca viene
introdotto un alimento, la prima sensazione percepita, se presente, è il dolce,
seguita dal salato, l’acido e alla fine l’amaro. A differenza dell’olfatto, il senso del
gusto è piuttosto resistente: rimane praticamente intatto fino ad un’età avanzata.
Ultimamente sono state proposte altre categorie di gusto:
- Umami
- Astringente
Metallico
- L’umami è una sensazione orale stimolata dal glutammato monosodico.
L’umami come gusto è un concetto relativamente nuovo nel mondo
occidentale: infatti fino agli anni ’80 era appurato che esistessero solo quattro
gusti e che tutti gli altri sapori derivassero dalla combinazione di questi,proprio
come accade nella combinazione dei colori primari che producono tutti i colori
dello spettro. Invece gli scienziati hanno scoperto che l’umami può essere
classificato come “quinto gusto” proprio perché è completamente indipendente
dagli altri ed è un elemento essenziale per il nostro apprezzamento del cibo.
L’astringente è un complesso di sensazioni tattili indotte chimicamente. Il
metallico viene occasionalmente utilizzato come descrittore di alcuni dolcificanti,
per esempio l’acetilsulfameK e per descrivere sindromi da scottatura della lingua.
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Stimolazione delle cellule gustative Interazioni molecole sapide – cellule
gustative: la reazione è superficiale, le molecole sapide non penetrano nelle
cellule gustative, ma dopo essere state adsorbite dai microvilli, instaurano un
legame reversibile con i recettori cellulari che sono molto poco specifici.
L’interazione provoca modifiche della cellula recettrice, con conseguente
insorgenza di un potenziale generatore (circa 50 mV). Il potenziale eccita le
terminazioni nervose presenti nella cellula recettrice (messaggio gustativo). Il
messaggio gustativo viene condotto al sistema nervoso centrale mediante i nervi
cranici (facciale, glossofaringeo e vago).
Stimulus gustativi
Ionici:
Sono responsabili del gusto salato (Na+, K+, ecc.) e acido (H+). Non
necessitano di recettori: non essendo caratterizzati da forma ma da carica e raggio,
agiscono direttamente sugli ionofori senza la presenza di un chemorecettore
necessario al riconoscimento di una forma molecolare.
Organici:
Sono molecole responsabili del gusto dolce ed amaro. Agiscono su
recettori: sono proteine che regolano l’apertura e la chiusura dei canali ionici
presenti nella membrana delle cellule gustative.
Il ruolo della saliva
Anche la saliva è necessaria per la risposta gustativa, sia come portatrice di
molecole sapide ai recettori, sia perché contiene sostanze (come sodio e
carbonato) in grado di modulare il gusto, in quanto capaci di bloccare gli acidi. La
saliva è un liquido incolore, opalescente, a pH neutro, filante a causa della
presenza di circa 2 g/l di mucina (glicoproteina ad alto peso molecolare), che
organici, α-amilasi
contiene tra le altre cose costituenti minerali ed ed enzimi.
La saliva svolge diversi ruoli:
1) Facilita la masticazione; 36
2) Solubilizza i costituenti degli alimenti favorendo il contatto con i
gustativi;
recettori
3) Lubrifica;
4) Azione predigestiva sui glucidi;
5) Altro ancora.
Il ruolo della bocca nella valutazione sensoriale non è circoscritto alla sola
identificazione dei quattro gusti base, ma è molto importante anche nella
valutazione delle caratteristiche fisiche e strutturali di un alimento. Il senso del
tatto può quindi assumere un ruolo importante.
TATTO
Oltre alla stima delle caratteristiche propriamente fisiche dell’alimento, il
senso del tatto consente di valutare stimoli come durezza, coesione,
viscosità,elasticità, adesività, friabilità, ecc. Il palato duro è la porzione della
bocca che presenta una superficie cellulare che gli conferisce una sensibilità
Le sensazioni percepite in bocca oltre al gusto sono:
tattile.
- il senso tattile: quello percepito sulla lingua, gengive, palato duro e molle;
- il senso cinestetico: cioè quello della radice dei denti e dei muscoli usati nella
masticazione.
- le sensazioni trigeminali: quelle percepite dal nervo trigeminale, come il
piccante. Il palato duro presenta una superficie cellulare che gli conferisce una
sensibilità tattile: i recettori di questa superficie consentono di determinare le
caratteristiche geometriche dei cibi. Le porzioni soffici della bocca sono fornite di
una rete di terminazioni nervose, il cui compito è quello di rilevare leggere
pressioni e probabilmente stimoli chimici e termici.
UDITO
Il senso dell’udito viene associato al consumo degli alimenti. Le vibrazioni
provocate dalla masticazione e dalla deglutizione di un prodotto alimentare, che
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raggiungono l’orecchio interno attraverso il tubo di Eustacchio, completano la
percezione della consistenza e vengono associate all’appetibilità, per esempio la
croccantezza dei biscotti o delle patatine. Nell’orecchio interno, e in particolare
nella coclea, alloggiano i recettori perif