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12.4 DEFINIZIONE DI UNA MATRICE DI INTERVENTI

Durante la descrizione degli eventi dal punto di vista qualitativo e

quantitativo, come fin’ ora riferito, si interviene rispetto ai fattori elencati nella

fig. 17. Atteggiamento generale nei confronti Una strategia utile potrebbe essere il

della situazione "problema" Brainstorming

dell' individuo e del gruppo

Attegg. spec. e defin. del "problema Ci si puo' avvalere della strategia del

Problem Solving che permette l' acquisiz.

Produzione di possibili alternative di un' ampia gamma di risposte efficaci a

nella soluzione livello cognitivo e comport.

Favorire l' accresc. delle funzioni

Capacità di decisione coestensive del ruolo originari consente

di sviluppare le capacità di valutazione

come espressione completa della capacità

di decisione relativa ai costi e i vantaggi

che si presentano a livello personale e

sociale, a breve, medio e lungo termine

fig. 17

In seguito si procede a:

1) selezionare know-how caratteristici;

2) attuare il programma;

3) fornire informazioni;

4) usare modelli di aggregazione dei contenuti

5) fornire un linguaggio aggregante e cognitivo per sviluppare un cambiamento

- 115 -

nella lettura dei contenuti;

6) identificare le conseguenze;

7) fornire linguaggio e modelli comportamentali;

8) informare per la scelta nel momento delle decisioni;

9) verificare la capacità di decisione.

Tenendo presente il ruolo di indirizzo che dovranno svolgere il trainer e il

cotrainer (in alcuni casi il medico competente), dopo lo studio dell’ andamento

del fenomeno infortunio, bisognerà correlare

al grado di complessità aziendale e alla specifica natura dei rischi la relazione tra

lavoro e effetti vari in rapporto allo stile di vita.

Si potranno identificare vari obiettivi e livelli di intervento.

Ad esempio, in un primo passaggio si potrà verificare la conoscenza di nozioni

elementari in relazione ai danni prevedibili (arresto cardio-respiratorio, perdita

di conoscenza, ferite, emorragie, ustioni gravi, danni oculari). Nel secondo

passaggio si procede a una formazione e informazione piu’ accurata sulle stesse

patologie (patologie cardio-respiratorie, vascolari, epistassi, patologie renali,

allergiche, gastroenteriche, amputazioni, distorsioni, lesioni muscolo-

tendinee,lussazioni, fratture, traumi cranici, politraumatismi gravi, folgorazione,

- 116 -

intossicazione acuta da inquinanti aerodispersi, patologia acuta da calore e da

basse temperature, disturbi visivi e uditivi). Nel terzo passaggio si procede a un

ampliamento qualitativo (dalle piu’ semplici nozioni epidemiologiche e di

danno, relative a comportamenti incongrui, all’ analisi dei fattori di rischio

correlati allo stile di vita in rapporto allo sviluppo di patologie e modalità di

accadimento di eventi/incidenti frequenti e/o gravi, allo sviluppo di analisi per

evidenziare la relazione tra stile di vita, comportamenti, situazioni familiari e

socio-lavorative con la performance.

La valutazione di apprendimento per quanto riguarda gli infortuni andrebbe

effettuata alla fine della sequenza del percorso informativo-formativo relativo al

tipo di lavoro, utilizzando il linguaggio aggregante, prima indicato, applicato

agli ambienti di lavoro, alle procedure del ciclo produttivo e ai compiti dei

singoli lavoratori.

Si potranno utilizzare dei test a complessità crescente.

puo’, cosi, evolvere verso il cambiamento attraverso la

Il gruppo-sistema

realizzazione di sotto-sistemi di lavoratori finalizzati a obiettivi-meta particolari.

In sede di valutazione si dovrà verificare l’ acquisizione delle seguenti capacità:

1) identificare i rischi descritti; - 117 -

2) identificare i periodi e tempi di esposizione ai pericoli durante l’ esecuzione

dei compiti;

3) conoscere le misure tecniche, organizzative, procedurali, per eliminare o

ridurre gli effetti;

4) applicare tali misure;

5) ampliare le misure in atto.

Per gli obiettivi di percorso si procede a verificare la capacità di:

1) considerare le conseguenze di deviazioni ragionevolmente prevedibili dalle

procedure di lavoro, in condizioni di non sicurezza, che incrementano tali rischi;

2) correlare in maniera bilanciata lo stile di vita e gli errori comportamentali con

i livelli di esposizione a rischi per la salute in generale e lavorativi.

Per l’ obiettivo finale si procede a verificare la capacità di coniugare le scelte

con un’ acquisita capacità decisionale, la capacità, cioè, di sviluppare dei criteri

di priorità che dovranno risultare dalla conoscenza della gravità degli effetti.

Le conclusioni a cui è giunto il nostro Istituto, al termine di detto lavoro, sono di

ampio respiro.

In futuro “l’ infortunio” sarà tale proprio perchè non correlabile immediatamente

In un’ azienda che avrà applicato

a cause fisiche prevedibili in sede di progetto.

- 118 -

i contenuti del DL 626/94 l’ infortunio grave sarà assente in termini di

frequenza relativa e di probabilità. Le lavorazioni ad alto rischio e alto contenuto

tecnologico obbligano, infatti, a curare i progetti, a definire le procedure, a

effettuare regolarmente la manutenzione e a sviluppare efficaci criteri di

prevenzione e protezione.

In tutto il mondo del lavoro, a livello di risk assessment e di risk management, si

situazioni piu’ a rischio,

dovranno sviluppare approcci per corregere le

focalizzando i punti critici di un sistema polifattoriale che oggi è ancora esterno

alle usuali procedure di analisi e determinazione del rischio infortunio.

Per quanto riguarda i lavoratori dell’ azienda Saipem, da noi studiata, si è visto

che nelle diverse tipologie lavorative vi è un diverso outcame medico-sociale,

riferito alle condizioni di salute e all’ attività svolta. Si è visto, ad esempio,

come il prolungato isolamento sulle piattaforme possa favorire determinati

nervosi associati a un’ alta correlazione di sintomi psicosomatici con l’

disturbi

outcame medico-sociale.

Esistono, quindi, fattori di rischio lavorativo correlati sia con l’ attività svolta sia

indipendenti da questa. Questi fattori influiscono sia nel detrminare la maggior

frequenza e gravità degli infortuni sia nel favorire delle malattie che possono

- 119 -

essere collegate con l’ attività svolta anche se non comprese nella lista delle

malattie professionali.

L’ influenza piu’ rilevante viene dai fattori extralavorativi. In alcuni casi la loro

azione si somma a quella dei fattori lavorativi, in altri svolgono un’ azione

protettiva.

Il livello di istruzione, ad esempio, svolge un’ azione correlata all’ outcame

socio-lavorativo, familiare e individuale. Le frequenti condizioni sfavorevoli sul

lavoro possono essere controllate con nuovi criteri di analisi del rischio che

facciano riferimento a sistemi polifattoriali extralavorativi. I metodi di approccio

formativo, ormai collaudati, consentono di interagire con fenomeni generati da

meccanismi “non lineari”, non governati, cioè, da meccanismi di controreazione

efficaci,tipici degli incidenti lavorativi con infortunio.E’ molto importante ai

fini di una corretta metodologia della formazione in ambito lavorativo seguire i

seguenti punti:

1) percezione positiva del lavoro;

2) la riqualifica (in modo da permettere ad ognuno di far evolvere l’ attività

lavorativa con un proprio ritmo e con proprie modalità).

Per riqualificare il lavoro è necessario passare da un comportamento lavorativo

- 120 -

strettamente correlato al concetto di ruolo, al concetto di funzione (indice del

grado di responsabilità di ogni lavoratore nell’ azienda). Solo in questo modo è

possibile abbandonare il concetto di “posto di lavoro” e superare la divisione

tra manovalanza e dirigenza, arrivando al concetto del manager director. Ogni

responsabilità è interessata dai seguenti aspetti:

1) coinvolgimento nella progettazione;

2) creatività invece di conformismo;

3) autonomia nella definizione degli obiettivi da raggiungere.

Il processo informativo non è piu’, quindi, un rapporto tra datore di lavoro e

lavoratore, ma coinvolge piu’ soggetti secondo un flusso che va dalla

valutazione all’ informazione e viceversa.

L’ obiettivo è quello di usare, mantenere e sviluppare delle capacità fisiche,

mentali e emotive nella realtà socioambientale e nel contesto lavorativo,

finalizzate, oltre che al mantenimento della salute e del benessere, alla

realizzazione completa della personalità.

- 121 -

CONCLUSIONI

In conclusione si puo’ affermare che la legislazione italiana è tra le piu’

evolute in tema di sicurezza sociale. La normativa comunitaria introduce

elementi positivi, ma non sostituisce la legislazione nazionale. La ripetizione, da

parte della legislazione comunitaria, di norme già presenti nella legislazione

puo’ far altro che richiamare l’ attenzione su tali norme e

nazionale, non

rivitalizzarle. Queste considerazioni sono, tuttavia, in contrasto con i dati

statistici che sottolineano un costante aumento del numero degli infortuni sul

lavoro (fig. 7, 8, 9), con un andamento costante sin dal 1986. Le cause di tale

situazione vanno ricercate in fattori estranei alla legislazione sull’ igiene del

lavoro e sulla prevenzione.

Abbiamo già sottolineato che la maggior parte degli eventi infortunistici non

derivano dalla mancanza di leggi, ma da una generale inapplicazione. A questo

bisogna aggiungere un’ impressionante carenza di strutture: secondo i dati,

alcune ASL non hanno ancora attivato il servizio ispettivo che, invece, la legge

SSN. E’ proprio di questi ultimi

ha trasferito dagli Ispettorati del Lavoro al

giorni la notizia che l’ attuale governo Amato con l’ emanazione della “Carta

- 122 -

2000” vuole innanzitutto aumentare il numero degli ispettori che vigilano sull’

applicazione delle norme di sicurezza sul lavoro. Vi sono, inoltre, moltissime

situazioni di contenziosi di durata enorme e di situazioni di continua oscillazione

tra penalizzazione e depenalizzazione di inosservanze sulle misure di sicurezza,

che allentando il timore della sanzione, inducono alla violazione delle norme di

sicurezza. Un altro fattore molto importante è il progressivo “deterioramento

sociale”. Si diffondono sempre di piu’ povertà e emarginazione. Si pensi alle

condizioni di vita dei lavoratori immigrati, soprattutto clandestini, o alle aree

di disoccupazione. Tali condizioni esasperano “il bisogno

con elevati tassi

materiale&rdq

Dettagli
A.A. 1999-2000
137 pagine
1 download
SSD Scienze mediche MED/44 Medicina del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher raffaele.salvione di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Medicina del lavoro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Nicoletti Walter.