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ONCOLOGICI

3.1 Premessa e obiettivo

Alcune malattie possono causare problemi fisici, psicologici e sociali e sconvolgere la vita in tutto il mondo. Tutti e tre questi elementi possono essere identificati nelle malattie oncologiche. La persona affronterà problemi legati all'aggressività e all'alta tossicità delle terapie, nonché problemi non clinici derivanti dalla malattia stessa. Questi includono le indagini necessarie per definire una diagnosi. Un buon supporto clinico assistenziale può aiutare i pazienti oncologici ad ottenere le risorse pratiche ed emotive di cui hanno bisogno per affrontare le nuove situazioni. Pertanto, è necessario immediatamente adottare un approccio globale e interdisciplinare incentrato sulla persona per fornire assistenza personalizzata ai pazienti e alle loro famiglie. La conoscenza della persona che dovrà affrontare il percorso di malattia è necessaria per poter utilizzare questo metodo. Solo dopo

L'esecuzione di una valutazione che consente di raccogliere informazioni utili a tale scopo è possibile identificare un problema. L'accertamento consente la raccolta sistematica di dati soggettivi e oggettivi, che consente l'acquisizione di tali informazioni. Inoltre, la raccolta di dati può essere vantaggiosa per gli studi epidemiologici e di ricerca. È più semplice giungere a conclusioni simili senza lasciare spazio a personalismi e/o interpretazioni e ridurre la variabilità delle risposte assistenziali utilizzando uno strumento e criteri identici e garantendo la raccolta di informazioni sulla persona.

3.2 ambiti e criteri di valutazione in un paziente oncologico

Gli ambiti di valutazione che il coordinatore infermieristico insieme all'equipe ha ritenuto importanti, in questo momento del percorso di cura, sono cinque:

  • bio-psico-sociale
  • fragilità familiare
  • paziente anziano
  • dolore
  • accesso venoso

L'Infermiere deve effettuare una valutazione bio-psico-sociale del paziente esplorando la sfera fisica, quella sociale e quella psicologica al fine di conoscere il paziente e individuare eventuali bisogni di tipo fisico-psichico-sociale al fine di coinvolgere immediatamente un medico, oppure lo psiconcologo o ancora l'assistente sociale, per una risoluzione precoce delle problematiche emerse.

Nello specifico questo permette una presa in carico globale della persona.

Nella valutazione della fragilità familiare l'infermiere valuta le caratteristiche della famiglia del malato oncologico che permette di identificare eventuali fragilità nella famiglia del malato oncologico al fine di proporre l'attivazione di professionisti.

La vulnerabilità familiare è determinata dalla presenza di bambini/adolescenti, di altri familiari affetti da patologie psichiatriche o organiche gravi o disabilità o dipendenze (alcool o droghe).

Dallasussistenza di nuclei ristretti e isolati o di recenti situazionitraumatiche. Nella valutazione del paziente anziano ciò che l'infermiere deve valutare è lo stato generale della persona anziana al fine di individuare un eventuale fragilità. La valutazione è indispensabile per stabilire se è necessario un approfondimento geriatrico per la definizione del percorso migliore per quella persona. Nello specifico, il risultato della valutazione permette di definire se il paziente potrà essere seguito dal GIC, oppure se dovrà essere predisposto un percorso ad hoc, o ancora se dovrà essere inviato al MMG per essere seguito dal servizio di cure palliative. L'infermiere deve valutare la presenza/assenza, l'intensità e le caratteristiche del dolore del paziente in quanto la valutazione ha lo scopo di rilevare il dolore al fine di segnalarlo immediatamente al medico di riferimento per la prescrizione di una terapia.

antalgicaadeguata.L'Infermiere deve valutare sia il patrimonio venoso, sia unaInfine,serie di altri fattori quali:

  • la terapia prescritta
  • la durata del trattamento
  • la condizione fisica del paziente
  • l'anamnesi medico/infermieristica-
  • la disponibilità del presidio
  • le preferenze del paziente

La valutazione permette di individuare il dispositivo vascolare più appropriato per unpaziente al fine di ridurre al minimo il rischio di complicanze, il disagio e la morbilità correlata, nonché di accrescere la compliance alla terapia infusionale prescritta.

La valutazione deve essere effettuata quando sussiste l'indicazione a effettuare una chemioterapia endovenosa e/o altri trattamenti terapeutici, prima delloro inizio.

3.3 VALUTAZIONE INFERMIERISTICA IN UN PAZIENTE ONCOLOGICOL'assistenza domiciliare oncologica è un tipo di assistenza che consente ad un paziente grave in una fase avanzata della malattia o

La cura domiciliare è un servizio che offre assistenza medica, psicologica e materiale direttamente a casa del paziente, sia in fase terminale che in fase iniziale. Questo servizio, noto anche come "ospedalizzazione a domicilio", garantisce cure palliative e tutti i servizi medico-assistenziali necessari. Dalla mia esperienza personale, posso dire che anche un paziente oncologico in fase iniziale può trarre vantaggio dalle cure domiciliari, sia dal punto di vista psicologico che terapeutico. Infatti, l'ambiente familiare facilita l'approccio e l'accettazione da parte del paziente della nuova condizione di salute, rendendo meno difficile la somministrazione delle cure stesse. È importante sottolineare che il miglioramento della qualità dell'assistenza non può limitarsi alla sola dimensione "oggettiva" (aspetto tecnico-pratico), ma deve tener conto anche degli obiettivi legati al benessere psicologico e emotivo del paziente.

Sanitario ci sia l'umanizzazione e la personalizzazione dell'assistenza ai pazienti. Tuttavia, per perseguire un miglioramento della qualità, è necessario incorporare elementi di tipo "soggettivo". La relazione che esiste tra la persona malata e l'infermiere è molto importante per la qualità e l'efficacia percepite dal paziente dell'assistenza ricevuta e la sua accettazione. Per parlare della relazione infermiere-paziente, è necessario considerare un processo in continuo sviluppo che ha caratteristiche ben distinte; è senza dubbio una "relazione di aiuto" in quanto si realizza un contatto (costante) tra due soggetti, di cui uno, l'infermiere, ha la responsabilità di fornire sostegno e supporto all'altro. Per comprendere meglio questo contesto, è importante ricordare e considerare che: il paziente è in una condizione psicofisica particolare che gli impedisce momentaneamente di trovaresoluzioni efficaci per ottenere una qualità di vita ottimale per una serie di motivi. L'infermiere è una persona che ha scelto "professionalmente" di fornire supporto che possa aiutare il paziente a risolvere il suo stato di squilibrio. L'interazione di queste due figure è ciò che determina la soddisfazione professionale e l'appagamento umano dell'infermiere mentre lavora. Questa relazione è ancora più importante nel paziente oncologico che, purtroppo, sta lottando contro una malattia che lo debilita e lo rende invalidante. La personalizzazione delle cure diventa necessaria, se non addirittura indispensabile, in questi casi perché nessuno di noi è uguale all'altro e le esigenze del paziente oncologico sono sicuramente maggiori rispetto agli standard. È fondamentale che il comportamento professionale dell'operatore sanitario si adatti alle esigenze soggettive espresse dalla persona malata come.

portatrice di necessità; Il paziente non può o deve adattarsi all'offerta sanitaria dell'infermiere responsabile della sua assistenza, ma piuttosto il contrario. Pertanto, l'infermiere è chiamato a "modulare" il suo intervento professionale in base alla persona che cura. In particolare, l'infermiere oncologico ha un ruolo importante in questo senso; Senza cercare di scappare dalla realtà, deve essere vicino al paziente e comunicare con lui. L'atteggiamento dovrà essere sia olistico che empatico, prendendo parte ai problemi del malato e mantenendo comunque una giusta distanza emotiva. Dovrà identificare e valutare correttamente le risorse, i bisogni, i problemi psicofisici e sociali del malato e programmare e garantire l'assistenza medica necessaria. Dovrà anche eseguire le misure terapeutiche con responsabilità e secondo la sua competenza. Dovrà essere in grado di creare un ambiente adatto alle

suddette misure e collaborare con gli altri membri dell'equipaggio mentre migliora la propria formazione. Questi sono solo alcuni dei fattori che identificano e qualificano la professionalità di un infermiere che si adatta perfettamente alle esigenze dei pazienti oncologici. In effetti, per svolgere questo ruolo è necessaria non solo una solida preparazione di base, ma anche una costante formazione professionale specifica perché dietro al ruolo stesso c'è l'individualità del paziente come essere umano, che è la cosa più importante. Questo rapporto di 1 a 1, combinato con la "familiarità" del contesto in cui si svolge la terapia, determina e promuove la crescita di aspetti positivi nell'attività dell'infermiere in quanto gli consente di applicare e modulare un approccio alla situazione e di gestire la situazione in modo individualizzato e personalizzato, senza mai dimenticare che ciò comporta.gli statid'animo ed emozioni che sono necessari per un infermiere in buona salute. Sebbene ci siano molti compiti che un infermiere deve svolgere, possono essere raggruppati in tre categorie di assistenza:
  1. Assistenza diretta - è l'assistenza che un infermiere fornisce al paziente per soddisfare i suoi bisogni essenziali.
  2. Assistenza Routinaria - copre le responsabilità alberghiere che richiedono competenza infermieristica.
  3. Assistenza diretta - comprende le responsabilità svolte dall'interpersonale riguardanti l'organizzazione e la pianificazione del lavoro.
Questi tre momenti dell'assistenza sono inevitabilmente al centro del lavoro dell'infermiere oncologico; In effetti, l'operatore professionale deve comprendere e combi
Dettagli
A.A. 2021-2022
36 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliapera1623 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica clinica in area medica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Varricchio Mario.