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L'INFERMIERE L'OSS
Raccoglie e classifica i dati
Contribuisce a fornire informazioni e dati
Identifica i bisogni di assistenza infermieristica della persona
Formula gli obiettivi
Sceglie le azioni più adeguate
Attua l'intervento o ne attribuisce l'esecuzione
Valuta i risultati raggiunti
Contribuisce a fornire informazioni e dati
Procedure terapeutiche ed esecuzione medicazioni:
L'INFERMIERE L'OSS
Valuta le condizioni generali della lesione (tipo, rischio infettivo, persona collaborante...)
Decide quali prodotti e metodiche usare
Attua la medicazione o ne attribuisce l'esecuzione
Valuta i risultati raggiunti
Contribuisce a fornire informazione e dati sull'evoluzione della lesione
Procedure terapeutiche e somministrazione farmaci:
L'INFERMIERE L'OSS
Valuta le condizioni di rischio (assistito, farmaco, contesto)
Collabora nell'assunzione del farmaco, valutando la
Attua la somministrazione o ne
attribuisce la somministrazione corretta assunzione
Verifica e garantisce la corretta esecuzione
Rileva e trasmette informazioni e dati
14–Operatore sociosanitario con formazione complementare (OSSS) accordo 16 gennaio 2003
Formazione complementare di assistenza sanitaria non inferiore a 400 ore, di cui almeno la metà di tirocinio. Tale attestato consente all’Operatore Socio Sanitario con formazione complementare in assistenza sanitaria di:
- La somministrazione, per via naturale, della terapia prescritta, conformemente alle direttive del responsabile dell'assistenza infermieristica od ostetrica o sotto la sua supervisione;
- La terapia intramuscolare e sottocutanea su specifica pianificazione infermieristica, conformemente alle direttive del responsabile dell'assistenza infermieristica od ostetrica o sotto la sua supervisione;
- La rilevazione e l'annotazione di alcuni parametri vitali (frequenza cardiaca, frequenza respiratoria e temperatura) del paziente;
Raccolta di escrezioni e secrezioni a scopo diagnostico;
Medicazioni semplici e bendaggi;
Clisteri;
Mobilizzazione dei pazienti non autosufficienti per la prevenzione di decubiti e alterazioni cutanee;
Sorveglianza delle fleboclisi, conformemente alle direttive del responsabile dell'assistenza infermieristica odostetrica o sotto la sua supervisione.
Progetto sperimentale di formazione delibera N°XI/6724 seduta del 25/07/2022
Prevede 2 fasi: di un percorso sperimentale di formazione complementare dell'OSS in
- L'attivazione assistenza sanitaria - percorso OSS-FC - diretto a operatori OSS già in servizio presso unità di offerta sociosanitarie autorizzate e accreditate di cure intermedie e della rete sociosanitaria residenziale e semiresidenziale per persone anziane e persone con disabilità che prevedono la presenza in servizio di almeno un infermiere: cure intermedie, RSA, RSD, CSS, SRM, CDD, CDI;
- Un percorso sperimentale di formazione per infermieri.
Referenti per l'inserimento di OSS con2. L'attivazione formazione complementare in assistenza sanitarie nelle unità di offerta sociosanitarie di cure intermedie, RSA, RSD, CSS, SRM, CDD, CDI;
Conclusione: Un'efficace e reale integrazione fra Infermiere e Oss necessita:
- del rispetto reciproco delle diverse competenze, della piena assunzione, da ambo le parti, delle responsabilità che effettivamente gli competono e di indicazioni organizzative chiare e non conflittuali
Un'efficace e reale integrazione fra Infermiere e Oss migliora:
- dell'assistenza erogata, l'organizzazione
- la qualità
- le dinamiche relazionali all'interno dell'équipe del lavoro, la motivazione e la gratificazione di entrambe le figure, (riduzione dei conflitti) e l'ottimizzazione nell'impiego delle risorse (umane, tecnologiche, economiche...)
L'INFERMIERE E LA GESTIONE DELLA QUALITÀ
Alcune definizioni di qualità:
- Donabedian "Rapporto
tra i miglioramenti di salute ottenuti e i miglioramenti massimi raggiungibili sulla base delle conoscenze più avanzate e delle risorse disponibili, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità: "Capacità di soddisfare i bisogni dei pazienti secondo le conoscenze avanzate del momento, in funzione delle risorse disponibili". Insieme alle caratteristiche di un prodotto o di un servizio che gli conferiscono la capacità di soddisfare i bisogni espressi o impliciti del cliente/paziente, secondo la norma ISO. La capacità di soddisfare i bisogni dei pazienti secondo le conoscenze avanzate del momento, in funzione delle risorse disponibili, è supportata dalle risorse disponibili: strutturali, tecnologiche, organizzative e professionali. La qualità nell'assistenza infermieristica è la capacità della stessa di integrarsi nel processo di cura.Migliorando lo stato di salute della popolazione di riferimento, attraverso il soddisfacimento dei bisogni di assistenza infermieristica delle persone assistite, tenendo conto degli elementi di natura biofisiologica, psicologica e socioculturale, in quanto caratteristiche individuali, nei limiti concessi dalle conoscenze, dalle tecnologie e dalle risorse disponibili.
Dimensioni della qualità: NELL'ASSISTENZA INFERMIERISTICA DIMENSIONI DELLA QUALITÀ
Efficacia attesa - Capacità potenziale di un intervento di assistenza infermieristica, effettuato in condizioni ottimali, di modificare in modo favorevole le condizioni di salute delle persone a cui rivolta, quando esso venga applicato in condizioni ottimali.
Capacità potenziale di un intervento di assistenza infermieristica, effettuato in condizioni ottimali, di soddisfare uno specifico bisogno di assistenza infermieristica della persona a cui rivolto.
Risultati ottenuti dall'applicazione di Efficacia pratica - Risultati in termini di soddisfazione del bisogno di routine dell'intervento.
all'effettuazione di assistenza infermieristica conseguente routine dell'intervento.- Competenza - Livello di applicazione delle conoscenze scientifiche, delle abilità professionali e delle risorse tecnologiche disponibili e delle competenze specifiche acquisite nell'ambito di tutte le fasi del processo di assistenza infermieristica.
- Continuità - Grado di integrazione nel tempo tra i diversi infermieri, tra operatori e strutture sanitarie che hanno cura dello stesso soggetto o di un gruppo di soggetti.
- Appropriatezza - Grado di utilità della prestazione rispetto al problema clinico e alle conoscenze a fronte dello stato delle conoscenze, delle tecnologie disponibili.
Efficienza - Capacità di raggiungere i risultati attesi con il minor costo possibile.
Accessibilità - Capacità di assicurare le cure appropriate a tutti coloro che ne hanno veramente bisogno.
Tempestività - Grado in cui l'intervento di assistenza infermieristica più efficace è offerto al paziente nel momento in cui la persona ne ha bisogno.
Umanizzazione - Livello di rispetto della cultura e dei bisogni individuali del paziente.
Paziente anche per ciò che riguarda biofisiologica, psicologica e socioculturale legate ai bisogni l'informazione e la qualità del servizio di assistenza infermieristica della persona assistita.
Grado in cui l'assistenza erogata pone il paziente e gli operatori nel minor rischio.
Grado in cui l'assistenza infermieristica erogata pone la persona assistita, gli infermieri e gli operatori di supporto nel minor rischio.
L'organizzazione - coordinamento razionale delle attività di un certo numero di persone (che utilizzano risorse ndr) al fine del raggiungimento di uno scopo od obiettivo comune ed esplicito mediante la divisione del lavoro e delle funzioni e mediante una gerarchia di autorità e di responsabilità.
Coordinamento razionale delle attività di un certo numero di persone - Come? - Condivisione e valutazione di documenti di riferimento - Esplicitazione di comportamenti organizzativi e professionali sostenuta dalla stesura di
documenti contestualizzati
Alcune tipologie di documenti:
- Linee Guida
- Buone Pratiche Clinico Assistenziali
- Procedure
- Protocolli
- Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziali (PDTA)
- Check list definizione dell'Institute of Medicine le LG sono "raccomandazioni di comportamento clinico, prodotte attraverso un processo sistematico, allo scopo di assistere medici e pazienti nel decidere le modalità di assistenza più appropriate in specifiche circostanze cliniche".
Percorso assistenziale
Sinonimi: percorso (o profilo) di cura, percorso diagnostico-terapeutico, percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale (PDTA).
Costituisce lo strumento finalizzato all'implementazione delle LG e risulta dall'integrazione di due componenti: le raccomandazioni cliniche della LG di riferimento e gli elementi di contesto locale (CL) in grado di condizionare l'applicazione. PA = LG + CL
Infatti, in ciascuna realtà assistenziale esistono ostacoli
di varia natura (strutturali, tecnologici, organizzativi, professionali, normativi) che impediscono l'applicazione di una o più raccomandazioni delle LG. Pertanto, nella fase di adattamento della LG, previa analisi del contesto locale e identificazione degli ostacoli, i professionisti devono verificare con la direzione aziendale la possibilità di rimuoverli. Se questo non è possibile, la specifica raccomandazione deve essere modificata nel PA, per non aumentare il rischio clinico dei pazienti e quello medico-legale di professionisti e organizzazione sanitaria.
La Procedura definisce la sequenza di azioni tecnico-operative eseguite dal professionista e rappresenta l'unità elementare del processo assistenziale, nel quale vengono erogate un numero variabile di procedure. In un PA le procedure possono essere molto