Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 10
Tesina tirocinio - reparto Ricoverati Pag. 1 Tesina tirocinio - reparto Ricoverati Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 10.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina tirocinio - reparto Ricoverati Pag. 6
1 su 10
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Sistemi informativi sanitari: HIS, RIS e PACS

I sistemi informativi, in genere, e quindi anche quelli sanitari, hanno la funzione di coordinare la raccolta, la gestione, la presentazione e lo scambio di informazioni. Esistono 3 sistemi informativi sanitari:

  • HIS (Hospital Information System): sistema informativo ospedaliero, che gestisce i dati relativi al paziente, alle attività fornite dalla struttura e alle risorse.
  • RIS (Radiological Information System): sistema informativo radiologico, che ha il compito di gestire le informazioni generate nel reparto di radiologia e si occupa della raccolta di informazioni amministrative e di interesse clinico. Tramite il RIS possiamo visualizzare le varie richieste d'esame presenti nella sezione "worklist", accettarle, dare l'inizio e la fine esecuzione dell'esame. Il Policlinico San Matteo utilizza un sistema RIS chiamato "Fenix".
  • PACS: sono sistemi che hanno la possibilità di accedere
immediatamente alle immagini acquisite nei 10 giorni precedenti, di richiamare le immagini prodotte 2 anni prima e di conservare per scopo medico-legale le immagini degli ultimi 20 anni. e fanno parte dell'HIS. Caratteristiche della sala diagnostica e dell'apparecchiatura presente al suo interno: Nel reparto è presente una sola apparecchiatura che prende il nome di ; si tratta di un macchinario di ultima generazione, capace di effettuare diverse funzioni e costituito da: - Stativo a soffitto con complesso tubo-guaina che possiede: delle piccole manopole girevoli tramite cui è possibile modificare la collimazione, dei pulsanti che permettono di muovere lo stesso tubo o inclinarlo ed un piccolo display in cui sono riportati i principali dati riguardanti il paziente; - Detettore, che si muove simultaneamente al complesso tubo-guaina e in cui è possibile inserire diverse agriglie per limitare gli artefatti da radiazione diffusa; quellepossibili da utilizzare sono di tre tipi, a seconda della distanza tubo-detettore: - 115 cm -> utilizzata per l'esecuzione di radiografie come: ginocchio, AP dell'anca ecc. - 150 cm -> utilizzata per l'esecuzione di radiografie come: torace, assiale dell'anca ecc. - 300 cm -> utilizzata per l'esecuzione di radiografie come: colonna/bacino/arti inferiori sottocarico Il sistema è composto da: - Tavolo radiologico, che possiede una piccola consolle di comando dalla quale è possibile spostarlo, alzarlo o abbassarlo. - Consolle di comando con computer, display, tastiera, mouse - Pulsante di erogazione, che emette un segnale sia acustico che luminoso - Telecomando, posto su una base di carica della batteria, che serve per il posizionamento del complesso tubo detettore, diverso in base al tipo di protocollo selezionato e quindi all'esame da eseguire. Questi assumeranno quindi una posizione ben precisa all'interno della stanza. Il sistema utilizzato per

L'acquisizione delle immagini radiologiche è quasi esclusivamente il DR (Digital Radiography), che permette l'acquisizione diretta delle immagini, ma è possibile anche utilizzare il sistema CR (Computed Radiography) e ciò avviene per l'esecuzione di esami come toraci, clavicola, spalla ecc., che devono essere eseguiti a pazienti allettati, impossibilitati a muoversi.

All'interno della sala diagnostica è presente anche una pedana, utilizzata per l'esecuzione degli esami radiologici degli arti inferiori e della colonna sotto carico; per lo svolgimento di quest'ultimo viene eliminato il secondo rialzo che si può osservare in foto. La pedana possiede un pannello verticale trasparente al quale il paziente poggia la schiena e delle maniglie regolabili in altezza, che agevolano il paziente nel mantenimento di una posizione il più stabile possibile, in modo da ridurre al minimo i movimenti durante le acquisizioni.

Altri

supporti accessori, come cuscinetti radiotrasparenti o sacchetti di sabbia, sono a disposizione del tecnico in modo da agevolare il posizionamento del paziente, se necessario, e quindi la buona riuscita dell'esame radiologico. Accesso del paziente I pazienti vengono accolti all'interno della sala radiologica dal tecnico di radiologia e dall'operatore socio-sanitario (OSS) e riceveranno da questi le indicazioni necessarie per l'esecuzione dell'esame; se si tratta ad esempio di un pre-ricovero, l'OSS si occuperà della preparazione del paziente, informandolo sugli indumenti e oggetti da togliere, che potrebbero causare degli artefatti nell'immagine radiologica risultante. È opportuno e fondamentale che il tecnico esegua sempre una breve anamnesi rivolgendosi direttamente al paziente, se collaborante, o leggendo le informazioni riportate sul braccialetto, se non collaborante, in modo da accertarsi che i dati anagrafici siano corretti e che cisia quindi una corrispondenza tra quelli registrati e quelli effettivi. Solo dopo ciò si può passare all'esecuzione dell'esame radiologico, che si svolge diversamente a seconda che si tratti di un esame preoperatorio o postoperatorio: - Nel primo caso il paziente è quasi sempre collaborante per cui, dopo esser stato preparato dall'OSS, procederà con l'esecuzione dell'esame, seguendo le indicazioni fornite dal tecnico. Nel caso dei pre-ricoveri esistono dei protocolli standard di esami radiologici da eseguire per ogni parte anatomica, i più frequenti sono: - ginocchio -> LL; assiali di rotula dx e sx in comparativa; torace; bacino e arti inferiori sotto carico. - anca -> assiale; torace; bacino sotto carico con misurazione del TOD (distanza tra il detettore e il centro della diafisi femorale) - Nel secondo caso il paziente invece è quasi sempre poco o completamente non collaborante, quindi viene trasferito dal lettino al

tavolo radiologico grazie all'utilizzo di un supporto (chiamato telino) radiotrasparente che, essendo tale, viene tenuto sotto il paziente durante l'esecuzione dell'esame, per poi essere rimosso al termine dello stesso dopo il trasferimento del paziente nel lettino.

Particolare attenzione viene sempre data all'aspetto radioprotezionistico del paziente; le protezioni radiologiche, infatti, vengono sempre utilizzate nel caso in cui sia possibile farlo.

Iter di esecuzione degli esami radiologici

Ogni volta che arriva il paziente, dopo aver fatto l'anamnesi ed essersi accertati della corrispondenza dei dati, il tecnico accetta e dà l'inizio esecuzione all'esame da un monitor, ciò permetterà l'apertura dello stesso su un altro monitor dal quale avverrà la vera e propria gestione dell'esame.

Con un doppio click sulla cartella con nome e cognome del paziente, si aprirà una finestra con l'elenco delle parti

anatomiche da studiare e delle varie proiezioni possibili da effettuare; se tutto è compreso e corretto, cliccando sulla casella "examine", si dà inizio all'esame.

Viene posizionato il paziente, diversamente a seconda dell'esame da eseguire, viene selezionata la proiezione da effettuare dal monitor, in cui è presente una tendina che permette ciò, e con il telecomando si posiziona il macchinario.

Ad ogni acquisizione apparirà l'immagine radiologica risultante sul monitor e da lì potrà essere ruotata e/o modificata (livello di contrasto e luminosità, ritaglio, inserimento di lettere che indicano il lato d'esame o descrizioni, ecc.). Una volta fatto ciò l'esame viene chiuso, le immagini trasferite a pacs, quindi saranno disponibili ai medici per la refertazione, e il tecnico può dare la fine esecuzione dell'esame sul primo monitor citato.

Infine, l'apparecchiatura viene

parcheggiata e il paziente congedato.Se si tratta di immagini radiografiche che necessitano del composing, il tecnico prima di dare la fineesecuzione all’esame, effettuerà questo processo su un altro computer; viene aperto sempre l’esame da unacartella con nome e cognome del paziente e si attende che tutte le singole immagini che devono essereassemblate siano presenti, solo dopo ciò si inizia il composing. Esso consiste in un processo diassemblaggio di più immagini (solitamente 3 o 4, in base alla parte anatomica di riferimento) che sisusseguono, questo perché viene acquisita una porzione corporea “contigua” (es. colonna vertebrale) inpiù step.Il programma assemblerà autonomamente le immagini, ma quasi sempre ènecessario applicare delle modifiche, anche se minime, per allineare le porzioniossee (es. diafisi femorale e diafisi tibiale negli arti inferiori sotto carico, corpivertebrali nella colonna sotto carico),

ciò è possibile cliccando su delle caselle con delle freccette che permettono spostamenti sia in senso orizzontale (verso destra o sinistra) sia in senso verticale (più in alto o più in basso); è possibile inoltre ritagliare l'immagine assemblata e inserire delle descrizioni. Dopo aver fatto ciò, l'ultimo passaggio è inserire il reticolo per le misurazioni che effettueranno in un secondo momento i medici, che troveremo con il nome "scalegrid". Ogni passaggio viene salvato e poi tutto verrà inviato a PACS.

Esempio esame radiologico eseguito nel reparto

Un esempio di esame radiologico svolto nel reparto è il prericovero di anca. Il protocollo comprende 3 proiezioni che analizzano parti anatomiche diverse, ma necessarie al medico per avere determinate informazioni prima dell'intervento:

  1. Proiezione assiale dell'anca da operare si esegue con paziente in clinostasi sul tavolo
radiologico,l'arto inferiore del lato non in esame è flesso (possibilmente a 90°) e leggermente abdotto; il raggioincide medio-lateralmente a 40° a livello della piega inguinale perpendicolarmente al detettore, che èquindi orientato dal piano zero a 40°, dunque è parallelo al tubo. Sarebbe opportuno, inoltre, che ildetettore fosse dotato di griglia (150 cm), poiché trattandosi di un esame che studia una porzioneanatomica di notevole spessore, è utile filtrare la radiazione principale da quella diffusa per ottenereun'immagine qualitativamente migliore.→2. Proiezione PA del torace si esegue in teleradiografia, per cui viene utilizzata la griglia 150 cm; ilpaziente è in ortostasi, poggia il petto al piano sensibile, porta le mani sui fianchi e i gomiti flessi eportati in avanti, attua quindi un'intrarotazione forzata delle scapole in modo da sproiettarle il piùpossibile e dissociare la loro porzione

mediana dalle arcate costali, avendo i campi polmonari liberi da sovrapposizioni; il raggio incide perpendicolarmente a livello dei due angoli inferiori delle scapole, ovvero della 6° vertebra toracica.

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
10 pagine
1 download
SSD Scienze mediche MED/36 Diagnostica per immagini e radioterapia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LuanaRinaldi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecniche radiografiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Medicina Prof..