Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 10
Tesina Tirocinio - esami a letto Pag. 1 Tesina Tirocinio - esami a letto Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 10.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina Tirocinio - esami a letto Pag. 6
1 su 10
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Università degli studi di Pavia

Rinaldi Luana

Matricola: 460521

Anno Accademico: 2017/2018

Corso di laurea in: Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia

Tesina di tirocinio: esami a letto

Indice

  • Introduzione
  • Modalità di esecuzione dell'esame radiologico
  • Il portatile
  • Sistemi informativi HIS, RIS e PACS
  • Conclusione

Introduzione

L'esperienza di tirocinio è l'occasione per applicare quanto viene studiato a livello teorico durante le lezioni universitarie. In questo modo lo studente ha l'opportunità di osservare ed in seguito applicare, sotto la guida di un tutor, ciò che caratterizza la professione studiata. Inoltre si ha la possibilità di confrontarsi con figure professionali diverse e con l'organizzazione del lavoro nel suo complesso, per proiettarsi appunto nel futuro ruolo professionale.

Al primo anno di università il tirocinio per il corso di tecnico di radiologia si svolge

in Istituto di Radiologia del Policlinico San Matteo e ha inizio nella seconda metà dell'anno accademico; considerando che gli studenti dell'anno corrente sono 25, sono stati formati due gruppi, rispettivamente da 12 e 13 persone, che si sono alternati nei mesi di marzo-aprile (primo gruppo) e maggio-giugno (secondo gruppo).

Inoltre ogni gruppo era diviso in due: un mese la metà degli studenti dello stesso svolgeva dei turni al mattino e l'altra metà al pomeriggio, il mese seguente si scambiavano i turni, quindi chi al primo mese aveva fatto i turni del mattino, al secondo mese faceva turni pomeridiani e viceversa.

Altra suddivisione all'interno del gruppo ha riguardato la tipologia di esame radiologico svolto, infatti alcuni studenti sono stati assegnati ad esami radiologici a letto (tra cui la sottoscritta), altri sono stati assegnati alle radiografie al torace ed altri ancora in digitale.

Io ho fatto parte del primo gruppo e ho svolto al primo mese...

turni al mattino, il mese seguente turni al pomeriggio; sono stata assegnata agli esami radiologici a letto (la cui maggioranza è rappresentata da RX al torace), motivo per cui ho avuto la possibilità di entrare in diverse parti, ovvero: rianimazione 3, ematologia e cardiochirurgia.

Ad ognuno di noi sono state assegnate 150 ore di tirocinio da esplicare nel reparto di assegnazione.

Modalità di esecuzione dell'esame radiologico a letto

Questa tipologia di esami viene svolta per indagare patologie che principalmente riguardano il torace o l'addome. L'iter dell'esame radiologico può essere diviso in diverse fasi:

  1. Il tecnico entra con i propri dati in un programma apposito, Fenix, e controlla se sono presenti richieste, solo da parte dei reparti stabiliti; ad esempio in Istituto i reparti da parte dei quali possono essere accettate le richieste sono ematologia, cardiochirurgia e rianimazione 3.
  2. Le richieste vengono accettate selezionando
l'apparecchio utilizzato, nel nostro caso "portatile-3", e poi registrate. 3. Prima di raggiungere i reparti viene dato l'inizio esecuzione, si verifica che la batteria della cassetta sia carica (nel caso in cui non fosse così viene cambiata) e ci si assicura che tutte le richieste accettate siano comparse anche nel monitor del portatile. 4. Una volta raggiunto il reparto, rispettando sempre le opportune precauzioni (ad es. in rianimazione, prima di accedere, bisogna "vestirsi" del materiale disposto all'ingresso, ovvero: guanti, mascherina, calzari, camice monouso...) si identificano i pazienti. Si verifica dunque la corrispondenza tra i dati registrati ed il paziente chiedendo, nel caso in cui quest'ultimo è cosciente, nome, cognome e talvolta anche la data di nascita. 5. Una volta fatto ciò, vi è la preparazione del paziente e cioè il posizionamento della cassetta radiologica, che varia a seconda del tipo di.

esame che bisogna eseguire. Adesempio, per un RX al torace la cassetta viene inserita dietro la schiena, tra il dorso del paziente ed il letto, sollevando il paziente con delle adeguate "manovre". In rianimazione o in caso di paziente non collaborante, solitamente due tecnici (in alcuni casi è necessario l'aiuto degli infermieri) si dispongono ai due lati del paziente e lo sollevano, assicurandosi di mantenere la testa ponendo una mano sotto il collo ed inserendo la cassetta. In caso di paziente collaborante potrebbe anche non essere necessario l'intervento di due tecnici o di infermieri. In alcuni casi, addirittura, si può scegliere di fare la radiografia al paziente da seduto.

La cassetta radiografica misura 35x43 cm e può essere posizionata sia in orizzontale che in verticale (nel caso di pazienti con torace stretto e lungo).

6. Dopo aver posizionato la cassetta si passa alla centratura del raggio. L'apparecchio possiede una luce che illumina

Il campo e mostra quale sarà il punto di incidenza del raggio centrale tramite l'incrocio di due assi perpendicolari tra loro, per cui il tecnico modifica la posizione del tubo facendo coincidere il punto d'incrocio con il centro del torace (esattamente il raggio incide anteriormente a livello dello sterno sulla linea mediana, in particolare circa 3 cm sopra il processo xifoideo). Il tubo deve essere esattamente parallelo alla cassetta radiologica in modo tale che il raggio sia perpendicolare ad essa; se così non è si avrà un'immagine distorta e sproiettata.

7. Prima di erogare il raggio bisogna intervenire con la radioprotezione. La protezione allegonadi va sempre messa ai pazienti con età inferiore ai 55 anni, sopra tale limite di età può anche essere esclusa. Inoltre, bisogna far allontanare dalla stanza di esecuzione dell'esame parenti e pazienti in grado di muoversi, per evitare di sottoporli alle radiazioni.

8. I

Valori che vengono impostati sul portatile si aggirano intorno agli 85-90 kV e 3.20-4mAs.

9. Se il paziente è collaborante gli viene chiesto di stare in apnea respiratoria, quindi di fare un bel respiro e trattenere il fiato; nel caso in cui non fosse collaborante il tecnico deve erogare il raggio nel momento di inspirazione. Ciò avviene per evitare artefatti nell'immagine radiologica.

10. Il raggio viene erogato tramite un pulsante che si pressa prima a metà, per la fase di preparazione, e poi in profondità, per l'erogazione.

11. Dopo di ciò appare immediatamente l'immagine radiologica sul monitor, che viene modificata (viene girata e vengono inserite delle didascalie che descrivono la posizione del paziente durante l'esame, come ad esempio "supino" e "a letto") e inviata alla sezione degli esami completati.

12. L'esame eseguito è corretto se nell'immagine i due emitoraci sono simmetrici ed

I polmoni sono rappresentati in tutta la loro interezza, ovvero dagli apici alle basi.

Un passaggio che viene fatto SEMPRE in rianimazione e quando è necessario anche nei reparti (es. paziente infetto o isolato), è la disinfettazione della cassetta per ogni paziente diverso. In rianimazione viene anche disinfettato tutto il portatile al termine degli esami.

Fatto ciò per tutti i pazienti, una volta tornati alla stanza in cui viene posato il portatile ed in cui è presente il computer dal quale si gestiscono le richieste, vengono inviati gli esami a pacs tramite un cavo di rete wireless, viene data la fine esecuzione di tutti gli esami svolti ed il portatile viene messo in carica.

Il portatile

L'apparecchiatura radiologica utilizzata per gli esami a letto è chiamata portatile ed è un tipo di apparecchiatura radiografica digitale mobile che consente l'esecuzione di esami radiologici a letto, infatti questi tipi di strumenti sono destinati

ad essere spostati in ambienti diversi senza la necessità di essere smontate in quanto munite di ruote che ne facilitano il movimento ed il trasporto nel luogo d'impiego. Se di ultima generazione, il portatile è realizzato con materiali compositi, come fibra di carbonio e supporti di alluminio, facilmente montabile e trasportabile, provvisto di tubo ad anodo fisso, ampia scala di valori di Kilovolt e milliampère, adattabile alla rete elettrica convenzionale. La realizzazione di generatori elettronici, in commercio già da qualche anno, ha migliorato notevolmente la potenza dei portatili ed ha anche ridotto drasticamente gli ingombri, i pesi e di conseguenza ha migliorato la trasportabilità e la velocità di montaggio. Allo stato attuale degli avanzamenti tecnologici, i generatori sono elettronici, ad alta frequenza, pesano meno di 440 Gr., con scala sino a 130 Kilowatt e oltre 200 mAs, con un ingombro inferiore ai 15 centimetri tanto che vengono

incassati direttamente sulla testata del portatile.

La potenza del portatile consente di eseguire esami RX a letto del paziente in qualsiasi regione anatomica, utilizzando cassette porta pellicole; nel caso in cui fosse necessaria è presente anche una griglia antidiffusione a vantaggio di una buona qualità di imaging.

Il portatile è inoltre dotato di uno schermo che permette di avere un elenco dei pazienti che saranno sottoposti all'esame radiologico; al momento dell'esame, prima dell'esecuzione, dallo schermo è possibile selezionare il paziente ed il tipo di esame (es. "torace a letto") e soltanto quando si sarà accesa una spia verde sarà possibile erogare il raggio. Finito l'esame questo schermo illustra immediatamente l'immagine radiografica che sarà modificata con gli opportuni aggiustamenti e poi inviata alla sezione degli esami completati, che una volta attaccato il portatile alla rete wireless,

verranno inviate a pacs.

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
10 pagine
1 download
SSD Scienze mediche MED/36 Diagnostica per immagini e radioterapia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LuanaRinaldi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecniche radiografiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Medicina Prof..