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ILM A CONFRONTO: DA JACK CLAYTON A BAZ LUHRMANN
F2.1 Il grande Gatsby di Jack Clayton
La versione di Jack Clayton del 1974 rappresenta la prima versione conosciuta dal pubblico de "Il grande Gatsby". In realtà non è il primo film tratto dall'omonimo romanzo: è il remake delle due precedenti versioni fallimentari.
L'idea di questo film nacque da Ali Mc Graw, moglie di Bob Evans e capo della produzione della Paramount; rimase talmente affascinata dal personaggio di Daisy, al punto di volersi calare nella parte e vestirne scenograficamente i panni. Nel 1972 Evans assecondò l'idea della moglie dando il via al progetto cinematografico.
Dopo aver rifiutato la sceneggiatura di Truman Capote, perché ritenuta troppo spregiudicata, il ruolo di sceneggiatore venne assegnato a Francis Ford Coppola, che scrisse la sceneggiatura in sole tre settimane. L'impronta scenografica di Coppola rispetta fedelmente il testo fritzgeraldiano: da un lato
viene rispettata fedelmente la personalità dei protagonisti, ad esempio Gatsby viene rappresentato come un abilissimo affarista e inguaribile sognatore; dall'altro viene ricostruita fedelmente l'ambientazione storica. Infatti, come luogo di ripresa fu scelta una delle sfarzose dimore miliardarie di Newport che durante gli anni Venti fu realmente scenario di charleston scatenati, musica jazz, macchine mozzafiato e fastosi arredi: in una parola il trionfo del décor. Dopo il rifiuto da parte di Peter Bogdanovich, Arthur Penn e Mike Nichols di collaborare con Ali Mc Graw perché intrattabile sul set, la regia fu affidata a Jack Clayton. Una volta assegnati i ruoli di sceneggiatore e regista, il compito più difficile fu quello di ingaggiare gli attori. Alla luce delle controversie avute sul set con Ali Mc Graw e i precedenti registi, la donna decise di rinunciare al ruolo di Daisy come attrice protagonista. La parte del ruolo femminile fu affidata, dopo unaserie di provini, a Mia Farrow, mentre quella maschile all'affascinante Robert Redford. "Un ottimo regista Jack Clayton, uno sceneggiatore geniale Francis Ford Coppola, un interprete di grande sensibilità, Robert Redford: questi gli ingredienti perfetti di un mirabile fallimento". Vedi paragrafo 1.1. F. Scott Fitzgerald: Il grande Gatsby, p.3. Libri al cinema. La letteratura in 201 film, Alessandro e Mario Tedeschi Turco (a cura di), Demetra, Verona, 1999, questo proposito, citando le parole di Callisto Cosulich, "[...] Qui il romanzo di Fitzgerald e soprattutto i suoi personaggi risultano come degradati, per cui attori di solito bravissimi, quali Robert Redford e Mia Farrow, recitano male e appaiono fuori ruolo.". In sua difesa, Robert Redford, rispose: "I critici dissero che ero troppo damerino, che ero goffo nel linguaggio... Fitzgerald descrisse Gatsby come un uomo di bell'aspetto, elegante e giovanile. Disse inoltre che Gatsby siesprimeva in maniera impacciata al limite dell'assurdo. Quindi, io ho lavorato per riprodurlo come appare nel libro. A questo punto, mi chiedo: quale critico aveva letto il 12 romanzo?» .
Per quanto riguarda invece la critica alla sceneggiatura, nonostante si evinca la coerenza con il romanzo, l'ambientazione risulta dispersa in un sentimentalismo molto datato, ossia tipo cinema hollywoodiano di anteguerra, dove purtroppo mostrare Gatsby con una melanconica fotografia sfumata, per farne un eroe romantico, non fu sufficiente a decretarne il successo, nonostante l'Oscar per la colonna sonora e per i costumi.
2.2 Il grande Gatsby di Baz Luhrmann
Quella di Baz Luhrmann del 2013, interpretata da Leonardo Di Caprio, Carey Mulligan e Tobey Maguire, è indubbiamente la versione più conosciuta de Il grande Gatsby al grande pubblico. Fu durante un viaggio di lavoro che, ascoltando l'audio-libro del romanzo di Fitzgerald, ebbel'intuizione di realizzarne una
trasposizione cinematografica, dandone, rispetto alla versione del '74,un taglio più contemporaneo. Talmente sicuro della sua idea, decise di acquistare, senza farne parolacon nessuno, i diritti del romanzo per poter dare avvio alla sua versione de Il grande Gatsby.
Nacque qui la prima difficoltà del regista: come trasferire la voce narrante in prima persona, tipicadella scrittura, in un film? La scelta del regista fu quella di non far parlare subito Nick, vocenarrante della storia, ma lasciargli narrare la vicenda ricorrendo alla scrittura, frutto di un percorso13di psicanalisi. Saranno proprio le parole scritte da Nick, prima a mano e poi a macchina a narrarela vicenda tramite l'utilizzo della voice over. Citando le parole di Baz Luhrmann, la difficoltà delfilm non è stata la sceneggiatura in sé, il design o le colonne sonore; la vera sfida è stata la ri-14costruzione della storia e della narrazione p. 75.
12 J. Spada e F. Troiano,
Robert Redford, Gremese Editore, Roma, 1988, cit. p. 89.
Studiando la modalità di scrittura dei lavori letterari di Fitzgerald, Luhrmann si accorse che inizialmente i testi erano scritti a penna e proseguiti a macchina. Così, nel film, grazie alla tecnologia del 3D, riuscì a sovrapporre la calligrafia originale di Fitzgerald alle immagini.
"Alla fine non si tratta della sceneggiatura, del design e della musica. Si tratta dell'evoluzione della storia e dellanarrazione", cit. B. Luhrmann, in contenuti speciali del DVD.
Il principale elemento di contemporaneità nel film è dato dalla musica. Per cercare di discostarsi dalla versione di Clayton e dare al suo film una chiave più moderna, Luhrmann decise di creare le musiche unendo due diversi stili musicali: il jazz anni Venti e l'hip-hop degli anni contemporanei. Per la parte jazz è stato coinvolto Bryan Ferry e la sua orchestra, mentre l'arrangiamento moderno ele
voci sono di artisti contemporanei quali Jay-Z e Lana del Rey. Dopo la musica hip-hop, altro elemento che segna la modernità all'interno del film sono i costumi. Al fianco degli abiti che hanno caratterizzato i ruggenti anni Venti, Luhrmann ha ritenuto opportuno, per non cadere nell'effetto vintage, affiancare alla moda del tempo elementi stilistici nella quale la società di oggi conosce e si riconosce: i gioielli di Tiffany. Tra gli elementi tipici dell'epoca incontriamo la Brooks Brothers, casa di moda newyorkese dall'Ottocento. Lo stesso Fitzgerald era solito vestire questa marca, che per l'occasione del remake del film, non ha voluto perdere l'opportunità di creare la collezione Gatsby: una serie di abiti ispirati alla moda degli anni, dai blazer bordeaux agli abiti di lino rosa pastello, papillon, bretelle e scarpe, fino ad arrivare alle famose pagliette. Quest'ultime le vediamo indossate due volte nel film: una prima volta daNick durante la sua prima festa a villa di Gatsby, una seconda dallo stesso Gatsby, mentre con Nick si dirigono in macchina a New York. L'utilizzo dei diversi abiti è stato utile al regista per trasmettere il diverso rango sociale dei protagonisti: Gatsby sempre ordinato e sofisticato con completi raffinati e accessori coordinati (come il bastone da passeggio), mentre Nick è molto più semplice e popolare con abbigliamento casual. 2.3 Analogie e differenze Gli elementi che accomunano la versione del '74 con quella del 2013 sono: - la voce narrante. In entrambe le versioni ritroviamo il personaggio di Nick come voice over che narra le vicende della storia, introducendo, di volta in volta, i vari capitoli. - il cartellone pubblicitario. La valle delle ceneri, fulcro della rivoluzione industriale americana, era sovrastata dagli occhi del professor T. J. Eckleburg, la pubblicità di un oculista ormai abbandonata. Il cartellone esercitava una certa influenza.sottolineate le caratteristiche positive dei personaggi, mentre nella seconda vengono evidenziate anche le loro debolezze e i loro difetti. Ad esempio, nella prima versione Daisy viene descritta come una donna affascinante e desiderabile, mentre nella seconda viene mostrata come una persona superficiale e egoista. Allo stesso modo, Gatsby nella prima versione appare come un uomo di successo e carismatico, mentre nella seconda viene mostrato come un individuo ossessionato dal suo passato e incapace di affrontare la realtà. ambientazione. Le due versioni presentano anche differenze nell'ambientazione: nella prima il contesto è più glamour e lussuoso, con feste sfarzose e ambienti eleganti, mentre nella seconda l'ambientazione è più cupa e decadente, con una rappresentazione più realistica della società dell'epoca. stile visivo. Infine, le due versioni si differenziano anche per lo stile visivo utilizzato: nella prima versione viene adottato un approccio più romantico e sognante, con immagini luminose e colori vivaci, mentre nella seconda viene utilizzato uno stile più cupo e realistico, con immagini più scure e tonalità più cupe.Rappresentati come freddi e glaciali, nella seconda, viceversa, come passionali e fragili. Ad esempio: se nella versione del 2013, il personaggio di Myrtle viene rappresentato come una donna dai facili costumi, frivola e immorale, nella versione del '74 mantiene più dignità e compostezza.
Musiche. Come precedentemente spiegato, l'impronta che Luhrmann volle dare, era di un film contestualizzato negli anni Venti ma che presentasse allo stesso tempo elementi di contemporaneità; questo taglio è stato ottenuto mescolando lo stile jazz con quello hip-hop. Nella versione di Clayton, invece, la musica riprende fedelmente, senza alcuna contaminazione delle tendenze del periodo, i pezzi degli anni Venti e Trenta, differenziando la musica jazz per le scene di mondaneità e la musica hollywoodiana per i momenti di forte carica emotiva (tristezza, romanticismo e tensione).
Finale. Una delle differenze sostanziali è la scena conclusiva del film:
Clayton sceglie di rimanere fedele al romanzo portando in scena il personaggio del padre di Gatsby, il signor Gatz. Durante questa scena, l'uomo mostra a Nick, tramite un quaderno, la vera natura del figlio, ambizioso e di buon cuore. Contrariamente, Luhrmann non volle peccare di ridondanza, pertanto decise di non includere tale scena nel suo film, perché convinto che questo aspetto della personalità di Gatsby fosse già emerso durante la recitazione. Nel film di Clayton, la figlia di Tom e Daisy compare più di una volta, andando ad abbracciare la mamma. Luhrmann decise di omettere questa parte per tutto il film, tranne che per una delle scene finali, quando la famiglia lascia la casa di West Egg dopo la morte di Gatsby. In termini di attori, Robert Redford, diretto da Clayton, si presentò in maniera ingessata e apatica, perdendo così pathos e carica emotiva. Leonardo Di Caprio invece, è giudicato più adatto alla parte.Perché le sue caratteristiche personali si prestarono meglio all'interpretazione del personaggio.