Tesi, Tra sogno e realtà: la donna di Maria Luisa Bombal
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opere di María Luisa Bombal e a trovare delle similitudini tra la vita dell’autrice e quella che
ella stessa scrisse per le sue protagoniste. Ne La Última Niebla, ne La Amortajada e ne El
árbol si riscontra nella donna un essere vitale ed istintivo i cui impulsi vengono repressi
dall’ordine sociale borghese; dunque la donna anonima, Ana María e Brigida sono costrette
a vivere un matrimonio senza amore, imposto – per le ultime due – dalla famiglia, e quindi
dalle norme sociali. Un po’ come accade per la scrittrice che, vittima di un amore mai
realizzato, si sposa ben due volte unicamente per conformarsi alla società. Nella prosa della
Bombal l’unione coniugale viene paragonata alla prigionia, si tratta di un’unione angosciosa
e, la casa in cui il matrimonio viene portato avanti è simbolicamente paragonata ad un
carcere, da cui si può evadere solo tramite la dimensione onirica, evocata, spesso, da
elementi naturali.
! A medianoche me despierto, sofocada. Me agito largamente entre las sábanas, sin llegar a
conciliar el sueño. Me ahogo. Respiro con la sensación de que me falta siempre un poco de
aire para cada soplo. Salto del lecho, abro la ventana. Me inclino hacia afuera y es como si
no cambiara de atmósfera. La neblina, esfumando los ángulos, tamizando los ruidos, ha
comunicado a la ciudad la tibia intimidad de un cuarto cerrado.
14
!
In questo breve frammento de La Última Niebla ci viene trasmessa una sensazione di
oppressione. La protagonista si sente soffocare nel cuore della notte, ma anche aprendo la
finestra, la nebbia le conferisce un senso di agitazione e di angoscia. La donna sente la
necessità di di fuggire. Nel racconto El árbol, la misera vita della protagonista viene
caratterizzata da tre elementi: l’albero, il tempo e la musica. In particolare, l’aspetto
musicale è caratterizzato da tre componimenti classici che corrispondono ai momenti
salienti della vita di Brigida: la musica di Mozart accompagna l’infanzia spensierata della
fanciulla che si conclude con un incosciente matrimonio, quella di Beethoven rappresenta la
passione dei primi anni di nozze e quella, invece, malinconica di Chopin evoca i tristi
ricordi di un amore ormai tramontato. La separazione dal marito coincide con la fine del
concerto, seguito dal suono degli applausi e dal rumore dell’ascia che abbatte l’albero della
gomma. Oltre alla musica, anche l’acqua e gli specchi, come in tutte le opere surrealiste,
contribuiscono ad invocare i ricordi. Questo breve racconto ci offre l’esempio tipico di un
María Luisa Bombal,La Última Niebla/La Amortajada, cit. p.18
" 14 ! 12
matrimonio della società patriarcale nella quale l’uomo è la figura forte e la donna la figura
passiva, secondo una cultura che vede nel matrimonio la meta massima per la realizzazione
della “mujer”. Brigida è incompresa, si sente in una gabbia che non le permette di realizzare
i suoi sogni, così cerca la sua libertà in un elemento della natura: un albero. Spesso cerca un
modo per evadere dall’infelicità. Si affaccia alla finestra, consolandosi alla vista della pianta,
i cui rami toccando il vetro provocano rumore, e le fanno compagnia in quella dimora
deserta. L’insoddisfazione è accentuata da Luis, il vecchio marito conservatore, che dà
priorità alla carriera, facendo sentire Brigida sempre in secondo piano. La donna capisce,
inizialmente, che non c’è altra via se non la rassegnazione e l’accettazione di vivere una vita
piatta, senza amore né sofferenza: “No sabía porque es fácil sufrir en este cuarto” .
15
La giovane accetta un uomo molto più maturo di lei, con il quale non riesce mai ad avere
un dialogo. Non sa come ribellarsi e soprattutto, poi, perché avrebbe dovuto? In fondo suo
marito, nonostante fosse dedito al lavoro e poco presente a casa, era premuroso, e talvolta
paterno; così “ha vuelto a ser su mujer sin entusiasmo y sin ira” trovando la forza nella
16
contemplazione della natura. Ma è solo grazie ad essa se alla fine riesce a ribellarsi all’uomo,
capendo che non era capace di amare come ella desiderava. Con la demolizione dell’albero,
unica fonte di salvezza in quella vita monotona, si fa tutto più chiaro, la musica finisce e lei
abbandona il marito, schiudendo le ali della libertà.
! ¡Mentira! Eran mentiras su resignación y su serenidad; quería amor, sí, amor, y viajes y locuras, y
amor, amor...
—Pero Brígida ¿por qué te vas? ¿por qué te quedabas? — había preguntado Luis.
Ahora habría sabido contestarle: —¡El árbol, Luis, el árbol! Han derribado el gomero.
17
!
E’ possibile paragonare la storia della Bombal al dramma teatrale Una casa di bambola di
Henrik Ibsen del 1879. L’autore racconta la vita di una capricciosa ed allegra fanciulla di
nome Nora che gioca tutto il giorno e si rabbuia per futili motivi come quando il marito le
proibisce di mangiare dolci. Il mutamento e la presa di coscienza di Nora avvengono
15
" Ibidem, p.54
16
" Idem.
María Luisa Bombal, “El árbol”, in Idem, p. 59
" 17 ! 13
improvvisamente quando finalmente capisce che suo marito non era in realtà quella nobile
creatura che lei credeva essere. Nora comprende che il suo ruolo in quel matrimonio durato
otto anni, è stato quello di una semplice e bella marionetta costretta a vivere in una casa di
bambola, come aveva d'altronde sempre fatto fin dalla nascita.
Tutte le sue illusioni sono state tradite e le sue certezze infrante, quando il marito le vieta di
allevare i propri figli.
Quando il nodo si scioglie senza conseguenze il marito istantaneamente la perdona, ma
ormai è troppo tardi per Nora che decide di abbandonare suo marito in cerca della sua vera
identità. L’uscita di questa “pièce” suscitò scandalo e polemica essendo stato interpretato
come esempio di femminismo estremo. Ibsen addirittura fu costretto a cambiare finale
all'opera nella sua rappresentazione tedesca, poiché l'attrice che interpretava Nora si rifiutò
di recitare la parte di una madre ritenuta da lei snaturata. Il dramma di Nora è quello di una
donna costretta a vivere in una società a cui non sente di appartenere perché la considera
una mera bambola. La sua vicenda non è soltanto una polemica sulla condizione femminile
del XIX secolo, ma rappresenta anche una testimonianza dell'insopprimibile anelito alla
libertà e all'esaltazione della vita. Nora non è disposta a rinunciare a vivere, ma vuole
realizzarsi come persona, badando a se stessa autonomamente senza essere mai più la
bambola di qualche bambino viziato.
! “Credo di essere prima di tutto una creatura umana, come te... o meglio, voglio tentare di
divenirlo (…)Debbo riflettere col mio cervello, per rendermi chiaramente conto di tutte le
cose.” 18
!
Tuttavia, Brigida non è come Nora. Quest’ultima mette in atto una vera ribellione per
recuperare la propria identità ormai annichilita, trasgredendo i classici doveri matrimoniali,
lasciando la propria “casa di bambola” al marito ed ai figli per costruirsi una vita nella quale
prendersi cura innanzitutto di se stessa. Brigida, invece, difende un mondo in armonia con
la natura e difende la comunicazione sensoriale negata dalla società patriarcale, andando via
di casa non appena tagliano l’albero, il suo unico compagno che aveva reso la sua vita più
sopportabile. La protagonista crede che né lei né l'albero possano appartenere a quella casa,
la sua identificazione con la natura, dunque, è molto chiara. Anche per Yolanda e María
Henrik Ibsen, Una casa di Bambola, Fratelli Melita Editori, La Spezia, 1989, p.70.
" 18 ! 14
Griselda, protagoniste de Las Islas Nuevas e de La Historia de María Griselda, il “discrimen” ci
è fornito dalla società. Entrambe si sentono inadeguate ed incomprese e sono costrette a
vivere lontano dalla città – simbolo del conformismo sociale – e a rifugiarsi nella natura.
L’amore, in conclusione, è un amore tragico, tormentato, angosciante. Se esiste, non
provoca felicità, ma confusione e sconforto, così assume dimensioni oniriche e si riveste di
ricordi e di speranze che, però, rimarranno tali e non muteranno, a causa appunto della
tragedia che le segna: l’appartenenza al ruolo sociale imposto e al soccombere, in un certo
senso, a quell’etica e a quella moralità, che però le annienta.
Simone de Beauvoir sostiene infatti che “La sociedad ha limitado su existencia
conferendole un determinado rol social (...) el destino que la sociedad propone a la mujer
es el matrimonio” .
19
Ed è appunto questo “status quo” a confinare la donna nella solitudine del ”hogar”, della
routine dei doveri casalinghi svolti in lussuosi casali che non evocano alcun ricordo; la casa,
che dovrebbe essere il simbolo della sua piena realizzazione, viene dipinta come un posto
tetro, freddo e deprimente. Il sentimento amoroso sfocia nella rassegnazione e
nell’accettazione, sia per la vita della scrittrice che per le protagoniste dei suoi romanzi. Ci
troviamo davanti protagoniste, donne, tutte segnate dallo stesso tragico destino,
intrappolate in una vita senza amore che le condurrà a ricercare le sfaccettature più pure di
questo sentimento dentro se stesse.
! La mujer tiene un destino de amar. Mientras que la misión del hombre en este mundo al parecer no
es la misma. Es normal que a veces este amor no reciba la misma respuesta. Pero lo importante es
tener la capacidad de amar,profunda,eternamente.
20
19
" Simon de Beauvoir, El segundo sexo, la experiencia vivida, Buenos Aires,1972 Pediciones Siglo XX, pag.175.
Sara Vial: "Prólogo" a La historia de María Griselda, Valparaíso, Ediciones Universitarias de
20
" Valparaíso, 1977, p. 17. ! 15
! CAPITOLO II
LA SCRITTURA FEMMINILE, LA SCRITTURA DI BOMBAL
!
In questo capitolo cercherò di spiegare, nella maniera più chiara possibile, quanto gli studi
di genere e la critica letteraria, abbiano influito sulle considerazioni postume sull’autrice e di
come la stessa si sia prodigata nei suoi scritti, nel far emergere la sua opinione in merito alla
figura della donna, attraverso fattori esterni quali la società e fattori interni, molto più
intimi, come il godimento sensoriale. La libertà dell’essere femminile in una società
patriarcale, come quella cilena, ma anche generalmente delle società occidentali degli anni
della Seconda Guerra Mondiale, non aveva modo di esistere e di esprimersi. Con l’avvento
della letteratura femminile, e quindi con María Luisa Bombal, questa libertà troverà modo
di prendere forma attraverso un tipo di scrittura semplice e diretta, lasciando spazio al
pensiero delle protagoniste, che “libere” attraversano i meandri del subcosciente per
ritrovare tutti quei desideri, quei sogni, quella voglia di essere comprese ed amate, che non
riesce ad emergere a contatto con la realtà.
!
!
2.1 Gli studi di genere
Gli studi di genere sono nati nel mondo angloamericano a partire dagli anni Settanta, in un’
epoca in cui il femminismo stava tentando di abbattere i canoni patriarcali delle società
occidentali. Essi rappresentano un approccio multidisciplinare e interdisciplinare allo studio
dei significati socio-culturali della sessualità e dell'identità di genere. Sono il risultato di un
incrocio di metodologie differenti che abbracciano diversi aspetti della vita umana, della
produzione delle identità, del rapporto tra individuo e società e, dunque, tra individuo e
cultura. Per questo motivo una lettura attenta agli aspetti di genere, è applicabile a
qualunque branca delle scienze umane, sociali, psicologiche e letterarie. Questi studi sono
strettamente connessi alla condizione femminile e a quella di soggetti minoritari. Non si
limitano quindi a proporre teorie, ma mirano anche a realizzare cambiamenti all’interno
! 16
della società. Essi sono legati ai movimenti di emancipazione femminile, omosessuale e
delle minoranze etniche e linguistiche e spesso si occupano di problematiche connesse
all’oppressione razziale, conseguenza delle società postcoloniali e della globalizzazione. Il
genere, come categoria sociale analitica, è emerso per spiegare le disuguaglianze tra uomini
e donne, concentrandosi sulla nozione di identità. Il genere femminile o maschile non si
riferisce a singoli individui, ma ai comportamenti considerati femminili o maschili. Il
termine comincia a circolare nel 1949 con “Le deuxième sexe” di Simone de Beauvoir, ma
solo alla fine degli anni Ottanta e verso primi anni Novanta il concetto acquisisce
consistenza e comincia ad avere un impatto sull'America Latina . Secondo quanto emerso
21
dai diversi dibattiti, John Money nel 1955 ha proposto il termine " ruolo di genere " per
descrivere l'insieme di comportamenti attribuiti a uomini e donne , ma è stato Robert
Stoller a stabilire più chiaramente la differenza concettuale tra sesso e genere ; i sistemi di
22
genere sono intesi come un insieme di pratiche , simboli , rappresentazioni , norme sociali e
valori che le società elaborano in base alla differenza sessuale anatomico-fisiologica, per
dare significato al rapporto tra le persone sessuali. Secondo lo studioso Enrique
23
Gomariz , da questi riferimenti concettuali, si potrebbe ammettere che gli studi di genere
24
siano l’insieme di tutte quelle considerazioni fatte nella storia su ciascuno dei due sessi. La "
prospettiva di genere " in riferimento a quadri teorici adottati per la ricerca, implica:
! a) il riconoscimento delle relazioni di potere esistenti tra i sessi, generalmente
favorevoli agli uomini come gruppo sociale e discriminatori per le donne ;
!
b) che tali rapporti siano stati istituiti e siano socialmente e storicamente
costitutivi delle persone;
21
" Susanna Gamba, “Que es la perspectiva de género y los estudios de género”, Diccionarios de Estudios de
Genero y Feminismo, Biblos, 2008.
22
" Cfr. Robert Stoller, Sex and Gender: On the Development of Masculinity and Femininity, Science House, New
York, 1968.
23
" Teresita de Barberi: “Sobre la categoria de género. Una introducción teórica-metodologica”, ISIS
Internacional N°17, Santiago de Chile, 1992.
24
" E. Gomariz, “Los estudios de género y sus fuentes epistemológicas. Periodización y perspectivas”, in ISIS
Internacional N° 17, Santiago de Chile, 1992. ! 17
!
c) che viaggino in tutto il tessuto sociale e si articolino con altre relazioni
sociali, come la classe, l’etnia, l’età ,l’ orientamento sessuale e la religione.
!
La categoria di genere è una costruzione sociale e storica, una relazione che studia le regole
che determinano i rapporti uomo-donna, di tipo asimmetrico, sebbene il rapporto tra
donne e uomini supporti diverse possibilità (dominio maschile, dominazione femminile o
relazioni egualitarie), in generale si è configurato come rapporto di dominanza maschile e
subordinazione femminile. Sempre da ciò che è stato postulato in merito a questi studi, il
genere è una categoria completa poiché allude ad altri processi che si verificano in una
società: istituzioni, simboli, identità , sistemi economici e politici; quindi articolato con altri
fattori quali: l'età , lo stato civile , istruzione , etnia, classe sociale e così via. Nel dibattito
sulle relazioni tra uomini e donne, la differenza sessuale è un concetto fondamentale per
comprendere la base sulla quale si fonda il genere.Circa gli studi effettuati in America
Latina, Marta Lamas, antropologa messicana che aderì dal 1971 al movimento femminista,
pubblicò un articolo, nel “Debate femenista”, dove sottolineò la differenza tra sesso, genere
e differenza sessuale, affermando che spesso erroneamente il significato di genere viene
confuso. Mujeres y hombres son producidos por el lenguaje y las prácticas y representaciones simbólicas
dentro de formaciones sociales dadas, pero también por procesos inconscientes vinculados a la
simbolización de la diferencia sexual. Hay que comprender que la diferencia sexual es una diferencia
estructurante, a partir de la cual se construyen no sólo los papeles y prescripciones sociales sino el
imaginario de lo que significa ser mujer o ser hombre, por lo tanto no puede ser situada en el mismo
nivel que el género 25
La prospettiva di genere, che costituisce una categoria in pieno sviluppo, favorisce
l'esercizio di una lettura critica e di discussione della realtà per analizzare e trasformare la
situazione della società. L'obiettivo è quello di creare nuove strutture di significato affinché
uomini e donne possano mostrare la propria mascolinità e femminilità attraverso
collegamenti non gerarchici o discriminatori .
! Marta Lamas, “Género, diferencia de sexo y diferencia sexual”, Debate Feminista, año 10, Vol.20, Messico,
25
" 1999. ! 18
2.2 La scrittura “femenina” e la narrativa di María Luisa
La letteratura ha rivalutato le opere di questa scrittrice minore e poco nota alla letteratura
mondiale, fino a qualche decennio fa. Importanti per la sua rilettura e la sua considerazione
come promotrice silenziosa del femminismo, sono stati i sopracitati studi di genere che ci
hanno fornito importanti elementi circa il pensiero della Bombal. Gli studi, chiaramente
effettuati posteriormente, sottolineano la riflessione circa la condizione maschile e
femminile e circa l’identità di genere che l’autrice concepisce come divise da una sostanziale
differenza, fattore questo, che porta al fallimento del rapporto tra l’uomo e la donna,
pienamente rappresentato dai personaggi dei suoi racconti. Secondo quanto sopra, la
scrittrice riflette nelle sue opere una concezione del femminile come concezione unica ed
essenziale, legata alla natura, alle emozioni ed al pensiero intuitivo, in opposizione alla
ragione ed alla forza maschile. Esalta la donna in quanto “ser”, in quanto essere fatto di
desideri e sogni, di fronte alla “brutalidad” dell’uomo, che lei stessa, come ci rivela in
un’intervista, afferma essere “materia gris” :
!
(… ) es intelecto, sabe más, es "the power in the trone" mientras la mujer es puro sentimiento. Yo
creo que el amor es lo más importante en la vida de una mujer... La mujer es puro corazón, a
diferencia del hombre que es la materia gris...Por eso no se entienden...Y el estilo de la mujer es
menos áspero, menos realista,es un estilo más del corazón (…)
26
!
Si riconosce quindi una promotrice silenziosa del femminismo, in quanto quella
bombaliana viene, oggi, considerata una prima manifestazione di ciò che in seguito ha
portato a discorsi di rivendicazione della donna come soggetto attivo all’interno della
società. Non propone una vera e propria ribellione, la sua non è una lotta esplicita, ma
interiore.
! Todo lo que fuera social, oye, eso, no, pasaba por alto porque no me interesaba, ni me apasionaba, ni
me indignaba. No existía para mí, porque yo estaba demasiado agarrada con las tragedias personales,
el arte y la poesía.
27
Cit. in L.Guerra, op.cit., p. 325
26
" 27
" Ibidem, p.323 ! 19
Lucia Guerra, durante una conferenza in onore di María Luisa Bombal, riprende l’opera
della scrittrice da una prospettiva di genere, affermando che la sua trama biografica
costituisce un fattore fondamentale per il suo sviluppo letterario e non può non essere
presa in considerazione. Facendo riferimento al testo di Virgina Woolf Una stanza tutta per
sé, in particolare al frammento che parla dell’ipotetica sorella di Shakespeare , Guerra
28
definisce i fattori generici e culturali che ostacolarono la carriera della scrittrice cilena: la
permanenza a Parigi, dove vinse il suo primo premio letterario grazie ad un racconto
fantastico, la partecipazione al circolo culturale di Neruda o la recitazione ; tutti elementi
che permettevano agli uomini di pensare che la giovane María Luisa avesse eccessiva libertà
d’azione e di opinione. Così, intrappolata nella rete culturale, finisce per interpretare il ruolo
che la società assegnava alle donne: esseri destinati ad amare e ad essere amati. Il rinnovato
interesse per l’opera di María Luisa Bombal negli anni Settanta, coincide storicamente con
la prima fase del femminismo nella critica letteraria moderna. La critica pubblicata sulla
narrativa dell’autrice si caratterizza come critica femminista degli anni Settanta in generale,
dando importanza alla condizione della donna nella società patriarcale borghese.
Di seguito sono riportati i maggiori studiosi, saggisti e scrittori, che, compiendo un’attenta
analisi della biografia e della produzione della Bombal, ne analizzarono lo stile e le
tematiche, offrendo ai lettori utili metodologie di approccio. Lucía Guerra, ne “La narrativa
de María Luisa Bombal: una visión de la existencia femenina” - opera interamente dedicata
all’autrice pubblicata nel 1980- identifica le forze cosmiche e l’essenza universale con la
“esencia de lo femenino”:
La esencia de lo femenino, concebida por María Luisa Bombal como una prolongación de los
elementos primordiales del cosmos, logra reincorporarse, después de la muerte, a una armonía
quebrantada en vida por el orden burgués que le impuso espacios cerrados y rígidas regulaciones de
carácter ético-sexual.[…] en La amortajada, la muerte de la protagonista implica un retorno a las
raíces de lo femenino. Sinembargo, la restitución de la armonía Mujer-Naturaleza no debe tomarse
como un mensaje positivo de la obra con respecto a la situación de la mujer. Si la única forma de
recuperar la esencia natural y cósmica se encuentra en la muerte, implícitamente se ha anulado toda
28
" (“Vi ho già detto che Shakespeare aveva una sorella; ma non la dovete cercare
nelle biografie del poeta. Ella morì giovane; ahimè non scrisse mai una parola. Giace sepolta là dove si trova
oggi la fermata degli autobus, presso Elephant and Castle. Ora io credo che questa poetessa, che non scrisse
mai una parola e venne sepolta presso un incrocio, vive ancora. Vive in voi e vive in me, e in molte altre
donne che non si trovano qui questa sera, perché stanno a casa a lavare i piatti e a far dormire i bambini.”)
Virgina Woolf, Una stanza tutta per sé, Traduzione di María Antonietta Saracino, ET Classici, 2006. ! 20
posibilidad de una salida en el contexto individualizado de la sociedad en un momento histórico
específico. 29
Per Gálvez Lira, l’originalità della Bombal “no reside fundamentalmente en la utilización
de un tema vigente en nuestro tiempo, sino en la manera cómo lo hace” Gálvez Lira
30
esprime chiaramente ciò che per lei costituisce “el valor intrínseco de su obra” :
!
Aunque la época en que María Luisa Bombal escribió ha pasado, el valor intrínseco de su obra
perdura, porque ella refleja un problema discutido y de interés vital en su tiempo y en nuestro
tiempo: la situación de la mujer en su época y su relación con el sexo opuesto. 31
!
Anche Agosín, in seguito all’intervista con l’autrice nel 1977, sottolinea l’immutabilità della
“naturaleza” del sesso femminile:
! Quisiera agregar por mi cuenta que no creo que los derechos sociales reconocidos oficialmente en la
actualidad a la mujer puedan hacer cambiar lo íntimo de su naturaleza. Creo que somos y seguiremos
siendo la eterna mujer. La idealista, sensible, sacrificada, ávida ante todo de dar y recibir amor. 32
!
Celeste Kostopulos-Cooperman, nella monografia “The Lyrical Vision of María Luisa
Bombal” , sostiene che la natura proteiforme e magica della lirica dell’autrice trascenda il
movimento spaziale e temporale della narrativa convenzionale.
Ella evidenzia piuttosto una narrazione nata nell'immaginario poetico dando vita ad
elementi musicali e a modelli pittorici riflessi nella vita interiore delle protagoniste alienate.
Esse si ritirano in un mondo in cui la realtà viene idealizzata e dove il conflitto tra il sé e
l'altro viene reso attraverso una rete di associazioni soggettive, suggestive e contemplative.
Lucía Guerra-Cunningham, La narrativa de María Luisa Bombal: una visión de la. existencia femenina, Editorial
29
" Playor, Madrid, 1980 p. 135
30
" Gálvez Lira, Gloria. María Luisa Bombal: Realidad y fantasía, Maryland, EE.UU.: Scripta
Humanistica, 1986, p. 2
Idem, p.15
31
" Cit. in Agosín, Marjorie. “Entrevista con María Luisa Bombal” in Lucia Guerra “ María Luisa Bombal.
32
" Obras Completas” Santiago de Chile: Editorial Andrés Bello, 2000 ! 21
In merito a quanto osservato, Cooperman asserisce che la Bombal “openly maintained a
rather provincial attitude toward the role of women in the modern world” .
33
María Luisa Bombal sfata il mito della donna sentimentale, docile e romantica, grazie
all’intervento di una blasfemia che interrompe una frase o grazie al suo senso
dell’umorismo. D’altra parte, come riportato da Lucia Guerra, la posizione conservatrice
della scrittrice circa la politica e le nuove linee caratteriali dell’uomo e della donna da lei
proposte, sorprendono l’intero panorama letterario, difatti nei suoi testi si sviluppa una
visione trasgressiva dei già citati codici morali. “
La visión de la autora con respecto a la
dialéctica de los sexos debe comprenderse […] dentro del contexto de la ideología dominante en la
clase social con la cual ella se identifica.”
34
Questa molteplicità contraddittoria di cui parla la Guerra fa di María Luisa una donna
segnata da una “heterogenidad conflictiva” come sostiene anche Agata Gligo nell’eccellente
biografia sull’autrice. La giovane Bombal sebbene abbia sempre dichiarato di non aver
35
mai partecipato attivamente a movimenti femministi, produce testi che sono un chiaro
manifesto della rappresentazione della donna esplorata da una diversa prospettiva.
Oltrepassando i confini surrealisti, la narratrice elabora uno spazio proprio nel quale profila
un essere femminile che smette di essere musa ispiratrice per artisti e poeti o una figura
scolpita dall’occhio dell’uomo, per convertirsi nella protagonista di una problematica che
svela, in parte, la condizione della donna latinoamericana della prima metà del XX secolo. I
parametri della letteratura tradizionale, fino alla decade degli anni Settanta, imponevano una
letteratura indipendente dal sesso e quindi i testi di María Luisa furono catalogati come
esponenti delle correnti surrealiste del Sud America, nonostante la scrittrice prendesse le
distanze da quest’etichetta. Ma includere la sua produzione in un contesto tipicamente
36
“maschile”, cancellava ed ignorava l’originalità e la specificità della donna. Ecco perché
Zunilda Gertel, analizzando le origini di questa tendenza reazionaria “en frente a la estetica
mundonovista vernacular”, sostiene che il momento cruciale dell’innovazione letteraria
cilena cominciò proprio con la pubblicazione de “La Última Niebla” nel 1934 . Secondo le
37
33
" ( Mantenne apertamente un atteggiamento piuttosto provinciale verso il ruolo delle donne nel
mondo moderno ) -K.Cooperman, The lyrical vision of María Luisa Bombal , London ,Tamesis
Books, 1988.
34
" Lucia Guerra, op.cit.,p.11.
35
" Agata Gligo, María Luisa, Santiago de Chile, Andrés Bello, 1984.
36
" L. Guerra, op.cit., p.14.
" 37 Cfr. Zunilda Gertel, La novela ispanoamericana, Buenos Aires, Nuevos Esquemas, 1970. ! 22
testimonianze del tempo la Bombal era una persona eccentrica, che viveva fuori da quei
codici che regolavano il linguaggio ed il comportamento della società femminile.
“Era muy graciosa y alegre pero tenía demasiado personalidad para ser mujer… Una mujer
debe ser más pasiva” .
38
In un’epoca in cui la donna non ha ancora ottenuto il diritto al voto, María Luisa risulta una
figura pericolosa ed impertinente. Sul piano prettamente letterario è la prima scrittrice
latino-americana che descrive l’atto sessuale in un’ottica femminile sfidando il potere
patriarcale. Si opponeva necessariamente al “criollismo” che raffigurava, invece, l’uomo in
continua lotta con la natura, immagine iperbolica di forza fisica, violenza e potere seduttore
della supremazia maschile. Il desiderio di dominare la natura, gli altri uomini ed infine la
donna, vista come simbolo e trofeo della sua virilità, sono gli elementi che compongono
l’eroe criollo. Le opere di questo genere letterario descrivono l’atto sessuale come l’atto di
affermazione di dominio ed di sottomissione per eccellenza. Gli uomini sono senza dubbio
figure di sfondo, mentre in primo piano si presentano sensazioni, spazi ed avvenimenti che
corrispondono ad una visione femminile determinata da fattori culturali e storici degli anni
Trenta e Quaranta. Così il corpo della donna rappresentato come mero oggetto del
desiderio, diventa nei racconti bombaliani, un’intima topografia di sensi in cui la donna
smette di essere oggetto di seduzione ma riscopre la bellezza del proprio corpo e l’auto-
identità, lontana dall’egemonia patriarcale. Infine analizzando La Amortajada, l’opera
maestra dell’autrice, espressione propria dell’ideologia della Bombal, i critici hanno valutato
il femminismo di María Luisa come implicito, intuitivo, addirittura incosciente . Dunque il
39
nome di María Luisa Bombal non fu associato soltanto al rinnovamento del romanzo in
Cile, ma anche alla rivoluzione generale della narrativa sudamericana.
Gomez Gil, in “Historia de la Literatura Hispanoamericana”, la situò tra i maggiori
40
esponenti del romanzo moderno insieme ai nomi di Ernesto Sabato, Miguel Angel Asturias
e di Manuel Rojas , poiché utilizzò innovazioni stilistiche e tecniche comuni come, ad
esempio, il monologo interiore, la realtà poetica ambigua, la struttura aperta;tutti elementi
che la connettono al romanzo cosiddetto “Vanguardista”. Il romanzo breve è la
caratteristica principale della narrativa femminile cilena, per mezzo della quale la scrittrice,
38
" A. Gligo, op.cit., p.51
39
" In La narrativa de María Luisa Bombal, Guerra parla di “feminismo implícito”. (L. Guerra, op.cit, p.328);
Kostopulos-Cooperman lo chiama “an intuitive albeit suppressed social criticism” (The Lyrical Vision of María
Luisa Bombal. London, Tamesis, 1988, p.142); e Fernández parla di “una denuncia, inconsciente
quizás!” (Fernández, Magali. El discurso narrativo en la obra de María Luisa Bombal.Madrid:Pliegos, 1988 p. 98).
" 40 Orlando Gómez Gil, Historia de la literatura hispanoamericana, New York, Holt, 1968. ! 23
in forma velata, compie una denuncia della situazione di alienazione della donna nella
società patriarcale borghese. Di conseguenza l’analisi delle strategie narrative (monologo
interiore, tempo soggettivo, pause descrittive, personaggi passivi) e gli espedienti stilistici
(aggettivazioni, metafore, sinestesie, ritmo interiore), hanno permesso di stabilire una
stretta relazione con la problematica che si sviluppa nelle opere. Il romanzo poetico sorge
nel contesto dell’Avanguardia artistica con una modalità rinnovatrice dei canoni precedenti,
immersi nella natura realista. L’interiorità femminile, i desideri più intimi e la frustrazione si
uniformano all’atmosfera evanescente che genera l’espressione poetica; il discorso dei
personaggi è immediato, esso fluisce direttamente, senza intermediari, davanti agli occhi del
lettore.
La scrittura “femenina”, strumento di denuncia della situazione marginale delle donne -
utilizzato sia come genere letterario che propriamente in Bombal - è caratterizzata
dall’ausilio della fantasia, o meglio di elementi “maravillosos”: tempo e spazio
indeterminati, brevità della narrazione, l’apparizione di elementi soprannaturali come se
fossero reali ed infine dal patto di lettura, ovvero una modalità di lettura in cui il lettore non
si pone domande circa lo svolgimento della narrazione, ma accetta la logica narrativa. Ne
La Última Niebla l’onniscienza del narratore viene sfumata, di fronte all’autonomia della
donna anonima che descrive gli avvenimenti, selezionando ed interpretando la realtà sotto il
suo unico punto di vista:
! Entro al salón por la puerta que abre sobre el macizo de rododendros. En la penumbra, dos sombras
se apartan bruscamente una de otra, con tan poca destreza, que la cabellera medio desatada de
Regina queda prendida a los botones de la chaqueta de un desconocido.Sobrecogida, los miro.La
mujer de Felipe opone a mi mirada otra mirada llena de cólera.El, un muchacho alto y muy moreno,
se inclina, con mucha calma desenmaraña las guedejas negras, y aparta de su pecho la cabeza de su
amante.
41
!
Il discorso soggettivo in prima persona adotta la tecnica del monologo interiore, il
contenuto psichico ed i processi mentali della donna evidenziano una nuova fisionomia
dell’essere femminile, ed attraverso i suoi pensieri contraddittori, fanno emergere una sorta
di ribellione interiore. Nel prologo della suddetta opera, Amado Alonso scrive: “Todo lo
que pasa en esta novela pasa adentro del corazón de una mujer que sueña y ensueña.”
42
María Luisa Bombal, op. cit. p.13
41
" " 42 Amado Alonso, in La Última Niebla, , Santiago, Nacimiento, 1941. ! 24
La narrativa lirica e intima di questa scrittrice cilena è stata anche paradossalmente
considerata anti-femminista per i ruoli passivi delle sue protagoniste , ma alla luce di
43
quanto emerso credo sia doveroso parlare di una femminista vera e propria, sia grazie alla
denuncia della condizione sociale della donna, sia circa la rivendicazione senza veli del
desiderio e del piacere sessuale femminile.
!
!
!
43
" Linda Gould Levine, “María Luisa Bombal from a Feminist Perspective”, Revista/Review Interamericana 4 ,
1974, pp.148-61 ! 25
2.3 I temi centrali
Lo stile semplice e diretto della scrittrice ci propone tematiche correlate tra loro, come
abbiamo già avuto modo di constatare in precedenza: l’amore, la donna e la sua voglia di
libertà in opposizione all’alienazione obbligata dai vincoli sociali. A questo però, si
intrecciano altre due tematiche fondamentali; esse sono la morte e la natura. In queste
ultime due dimensioni la donna si sente appagata, riscattata e finalmente libera. Il testo
poetico femminile si singolarizza tramite la coesistenza del desiderio e della realtà, del
sonno e della veglia. La fantasia allucinatoria della protagonista de “La Última Niebla”
permette di costruire un universo proprio, attorno alla figura dell’amante immaginario,
quell’essere illusorio che le appare dalla nebbia. La temporalità cronologico-lineare tende ad
essere frammentata ed alterata dai numerosi anacronismi retrospettivi. La donna riesce ad
identificarsi in questi momenti sublimi, atemporali, immersi in un eterno presente.
!
2.3.1 La natura:
Assistiamo, con le protagoniste della Bombal, ad un ritorno alle origini e quindi ad un
ritrovarsi con se stesse. L’ambiente bucolico sembra essere il vero protagonista dell’opera
bombaliana, tra la donna e la natura si stabilisce un vincolo intimo. L’armonia del paradiso
idilliaco si riflette nella bellezza ideale di María Griselda – protagonista de La Historia de
María Griselda e nella sua relazione armoniosa con il cosmo. I fiori bianchi che cura Yolanda
ne Las Islas Nuevas, la dalia dorata che orna la scollatura del vestito di María Griselda, la
lunga e folta capigliatura che affonda le sue radici nel terreno, in un limo inziale dove si
genera la vita e che vincola le protagoniste alla terra e al suo ciclo vitale.
!
Porque la caballera de la mujer arranca desde lo más profundo y misterioso; desde allí donde nace y
tiembla la primera burbuja;que es desde allí que se desenvuelve, lucha y crece entre muchas
enmañaradas fuerzas, hasta la superficie de lo vegetal, del aire y hasta las frentes privilegiadas que ella
44
eligiera .
!
" 44 María Luisa Bombal, “Trenzas”, op. cit., Barcelona , p.57 ! 26
Il mondo artificiale del progresso costituisce un ostacolo per la femminilità della donna. La
civiltà contro la barbarie, la ragione in opposizione all’intuizione. Il suo “yo” addolorato si
sparge in questo universo intransigente ed incapace di apprezzare la sua essenza femminile.
Lo sfondo della natura e la solitudine stabiliscono una possibile via di autoconoscenza e di
difesa del suo essere sensibile, sensuale e ricco di immaginazione. Il filo conduttore,
rappresentato dai capelli lunghi, accomuna l’operato dell’autrice e viene indicato come
simbolo primo di femminilità, come legame delle donne con la forza della natura, le cui
radici si intrecciano nella madre terra. A tal proposito la scrittrice stessa dirà:
“La mujer no es más que una prolongación de la naturaleza, de todo lo cosmico y primordial. Mis
personajes femeninos poseen una larga caballera porque el cabello, como las enraderas las une a la
naturaleza.”
45
I capelli della donna assumono profili magici, le permettono di inoltrarsi in un mondo
primigenio pieno di misteri e sentimenti nascosti che definiscono la sua femminilità. La
“mujer” si rifugia nella solitudine e si inoltra in una natura enigmatica nella quale si
riscontra il prolungamento del suo “ser femenino”.
La tragedia di un’ esistenza alienata, situa la donna in due mondi paralleli: quello della realtà,
che limita la sua affermazione come donna, e quello effimero dell’evasione che sebbene per
alcuni istanti la protegge e la fa sentire unica, successivamente la getta nel vuoto
inconsistente del nulla. I sogni, le vane speranze e la fantasia sono annientate dal mondo
razionale, prodotto di una società incapace di apprezzare gli attributi ancestrali che
definiscono la donna.
Questi i motivi principali per cui le eroine della Bombal rifuggono dalla civiltà, riparandosi
nella natura. Qui ritrovano la libertà negata dai freddi casermoni, in cui sono condannate a
vivere una vita senza amore e nei quali albergano astio, incomprensione e solitudine. La
natura diventa quindi lo strumento prediletto della donna perché questa possa trasformarsi,
da essere inesistente annientata dal focolare domestico ad entità viva, recuperando così il
senso della propria esistenza.
Simone de Beauvoir scrive a riguardo:
Ante el misterio del agua y el impulso de las cimas la supremacía se abole. Cuando ella camina a
través de la naturaleza, cuando sumerge su mano en el rio, no vive para otros sino para si.
46
L. Guerra, “Entrevista con la autora”, 1977.
45
" Simone de Beauvoir, El segundo sexo. La experiencia vivida, Buenos Aires, Ediciones Siglo
46
" Veinte, 1972, pag. 402. ! 27
Notiamo, infatti, come nel seguente passaggio, tratto da “La Última Niebla”, l’anonima
protagonista, si senta appagata dal semplice contatto con gli elementi della natura con i
quali riesce a trovare un proprio equilibrio:
Cierro los ojos y me abandono contra un árbol. ¡Oh, echar los brazos alrededor de un cuerpo
ardiente y rodar con él, enlazada, por una pendiente sin fin...! Me siento desfallecer y en vano sacudo
la cabeza para disipar el sopor que se apodera de mí. Entonces me quito las ropas, todas, hasta que
mi carne se tiñe del mismo resplandor que flota entre los árboles. Y así, desnuda y dorada, me
sumerjo en el estanque. No me sabía tan blanca y tan hermosa. El agua alarga mis formas, que
toman proporciones irreales. Nunca me atreví antes a mirar mis senos; ahora los miro. Pequeños y
redondos, parecen diminutas corolas suspendidas sobre el agua. Me voy enterrando hasta la rodilla
en una espesa arena de terciopelo. Tibias corrientes me acarician y penetran. Como brazos de seda,
las plantas acuáticas me enlazan el torso con sus largas raíces. Me besa la nuca y sube hasta mi frente
el aliento fresco del agua.
47
!
Questo avvicinamento alla “naturaleza” risponde, come conferma Lucia Guerra, ad un
“impulso istintivo de retornar a los origenes mismos de la existencia femenina” .
48
Nel racconto “El árbol”, l’ambiente agreste si riduce ad un “gomero” che Brigida
contempla dalla finestra della sua camera da letto, rimanendo ore ed ore incantata
dall’ombra di quell’enigmatico arbusto, che manifesta il vincolo della donna con gli spazi
vitali e liberi:
! Es el árbol pegado a la ventana de su cuarto de vestir. Le bastaba entrar para que sientese circular en
ella una gran sensación bienhechedora. ¡Qué calor hacia siempre en el dormitorio por las mañanas!
¡ Y qué luz cruda! Aqui, en cambio, en el cuarto de vestir, hasta la vista descansaba, se refrescaba.
Las cretonas desvaídas, el árbol que desenvolvia sombras como de agua agitada y fria por las
paredes, los espejos que doblaban el follaje y se ahuecaban en un bosque infinito y verde.
49
!
María Luisa Bombal, op.cit., p.14
47
" 48
" Lucia Guerra-Cunningham, La narrativa de María Luisa Bombal:una vision de la existencia femenina, Madrid,
Playor, Nova Scholar, 1980, p.121.
María Luisa Bombal, “El Árbol”, op.cit.,p.49.
" 49 ! 28
La sfera del naturale è dipinta anche ne Las Islas Nuevas attraverso la protagonista Yolanda
che rappresenta l’ambiente selvaggio. Di contro il protagonista maschile che rappresenta la
civiltà, in linea con il pensiero dell’autrice, ne esce necessariamente sconfitto, non riuscendo
a dominare né la donna, né la natura che ne è la sua personificazione. L’ambientazione si
snoda nella Pampa argentina, dove si scorgono quattro isolotti che prendono vita al solo
passaggio dei cacciatori in certi periodi dell’anno. L’habitat descritto dalla Bombal individua
una natura inviolata ed ostile. La nebbia, la pioggia, il vento, infatti, ostacolano gli uomini
nelle loro imprese di conquista. I due personaggi rappresentano il binomio opposto
ragione-intuizione, il raziocinio che prende il sopravvento quando il misterioso invade il
racconto e tenta di confondere Juan Manuel. Egli cerca sempre una spiegazione logica e
razionale alle cose e quando vede il corpo di Yolanda “que estaba desnuda (…) en su
hombro derecho crece y descuelga un poco hacia la espalda algo liviano y blando. Una ala.”
, si auto-convince di aver avuto un’allucinazione. Il corpo femminile ritorna ad essere
50
soggetto prioritario del racconto. Esso è fonte di conoscenza, di soddisfazione e di
desiderio del piacere erotico. L’autrice stabilisce così, un altro parallelismo tra la sensualità
del corpo femminile e la bellezza primigenia del territorio della Pampa. L’uomo
conquistatore cerca di acquisire potere, fallendo inesorabilmente nel tentativo di dominare
contemporaneamente sia il deserto che la donna.
Stecher Lucía Guzmán, commentando le caratteristiche degli uomini nella storia di Bombal
ha dichiarato quanto segue:
! Estamos aquí frente a hombres movilizados por el deseo, el cual, como ya vimos, circula de un
objeto a otro sin poder nunca verse colmado. Pareciera que desde el recogimiento y el silencio se
pudiera vislumbrar esa imposibilidad de dejar de ser sujetos de una carencia. Si los hombres son
activos y siempre andan detrás de algo es porque no se han dado cuenta de que van detrás de
quimeras de unidad. Silvestre -el eterno pretendiente de Yolanda-- y Juan Manuel --el nuevo
"galán"-- se esfuerzan reiteradas veces por conquistar aquello que se les escabulle permanentemente:
las islas nuevas y Yolanda.
51
!
50
" M.L.Bombal, “Las Islas Nuevas” in op. cit. p. 88.
Stecher Guzmán, Lucía,“Una Interpretación psicoanalitica de las Islas Nuevas de María Luisa Bombal”,
51
" http://biblio.uchile.cl/client/sisib/search/results;jsessionid=BEB1FCC4D4AA3C64E6A6201574045F62?
qu=Interpretaci%C3%B3n+psicoanal%C3%ADtica. (Última consultazione 20 dicembre 2013) ! 29
Ciò che caratterizza l’estetica di María Luisa Bombal è sicuramente la predominanza di
figure femminili. Le ambientazioni dei racconti sembrano essere disegnate per far emergere
la donna come essere mitico, capace di armonizzarsi con la natura. Simbolo di connessione
tra la “mujer” e il cosmo, sono i capelli. Le trecce femminili così presenti nei diversi
racconti della scrittrice cilena, inneggiano proprio alle radici mediante le quali la donna si
fonde con la terra, ed è qui che si assiste ad un ritorno alle forme mitiche del passato.
“En esta autora, la naturaleza es explosión de sentidos y, en esa medida, exploración de la
sensualidad así como momentos y espacios para desplegar el erotismo”.
52
In questo scenario da “Primavera” botticelliana, la donna assume poteri quasi magici e le
sue folte chiome che si muovono al vento, rappresentano la sensualità “femenina” che
nasce proprio nel ventre della terra, generando analogie tra la sfera femminile e gli elementi
primordiali. Così la natura diventa una guida non solo per la donna, ma per l’intera
umanità.
! El erotismo de las mujeres de Bombal es uno que no necesariamente se adjudica a un personaje
determinado, sino que lo entiende como un elemento femenino que se repite de historia a historia.
Por eso los personajes se cruzan, porque en el marco de lo natural, lo que se quiere representar es el
resultado de combinar la feminidad con la naturaleza, es decir, mostrar que en lo terrenal la mujer
encuentra un punto de unión, de reconocimiento de origen, en donde lo sensorial halla el espacio
para multiplicarse. 53
!
Il fatto che l’autrice metta in relazione la donna con il mito e la natura, ci permette di creare
un ponte tra il sensoriale e la morte. Ne La amortajada, la protagonista Ana María diventa
parte integrante della natura stessa. Il paesaggio elegiaco gioca un ruolo essenziale nella vita
di Ana María, accompagnandola dall’infanzia fin dopo la morte. La protagonista nella bara
è in attesa di accomiatarsi dalla vita e dagli affetti e lo fa ascoltando le emozioni che prova
nel ricevere il saluto delle persone care, che riportano alla mente i tanti ricordi della sua
esistenza. I ricordi e le emozioni sono i punti focali di questo romanzo che ha come altro
protagonista la natura come ente salvifico per la donna. Infatti il legame tra Ana María e la
52
" Berenice Romano Hurtado, “La narrativa de María Luisa Bombal desemboca en un entendimiento
particular del erotismo femenino y en la elaboración de mitos en torno a él”, http://laventana.casa.cult.cu/
modules.php?name=News&file=article&sid=5792, (ultima consultazione 3 dicembre 2013). ! 30
natura si accentua durante gli incontri con l’amato. Ella porta i capelli raccolti in sinuose
trecce che si legano al collo dell’amante. La pioggia fa da prologo e da epilogo ai loro
incontri. La protagonista raccorda il mondo dei vivi a quello dei morti tramite la
“naturaleza”. Nella morte il confine tra i due mondi svanisce, Ana María è la natura e la
natura è Ana María.
Nacidas de su cuerpo, sentía una infinidad de raíces hundirse y esparcirse en la tierra como
una pujante telaraña por la que subía temblando, hasta ella, la constante palpitación del
universo. Y ya no deseaba sino quedarse crucificada a la tierra, sufriendo y gozando en su
carne el ir y venir de lejanas, muy lejanas mareas; sintiendo crecer la hierba, emerger islas
nuevas y abrirse, en otro continente, la flor ignorada que no vive sino un día de eclipse. Y
sintiendo aún bullir y estallar soles, y derrumbarse, quien sabe adónde, montañas gigantes
de arena. 54
!
!
2.3.2 Il desiderio di morte
La morte e la vita si fondono nella complessa trama dell’esistenza femminile, la vana ricerca
dell’amore e la banalità del suo vivere quotidiano inducono la donna ad evadere nella
fantasia e nei sogni, costringendola ad una vita non autentica e vuota. L’unica salvezza che
le rimane è reclinare la sua anima stanca ne “el hombro hueco de la muerte” . Il suicidio,
55
considerato una via d’accesso verso l’autodistruzione, diviene, come postula Argullol, “el
único acto a través del cual la voluntad humana se erige en vendedora de su condición
natural causada por la naturaleza infeliz” . Nella produzione della nostra, la morte non è
56
segnata da confini precisi e definiti, ma anzi è una modalità di vita che permette di
allacciarsi all’esistenza terrena, in quanto vita e morte si intrecciano in radici profonde
ricche di linfa vitale, “porque todo se muere en la tierra y todo se despierta en la tierra” .
57
La morte scorre parallela alla vita delle protagoniste che popolano questo microcosmo
letterario. La prospettiva di una vita senza gioie porta la donna al doloroso ed estremo
María Luisa Bombal,“La Amortajada”, op. cit., p.163.
54
" 55
" Idem, p.148.
56
" Rafael Argullol, El héroe y el único. El espíritu trágico del Romanticismo, Madrid, Taurus,1982, p. 159.
" 57 M.L.Bombal, op.cit., p.164. ! 31
gesto del suicidio. La dimensione onirica le permette di distanziarsi da una morte in vita. In
questa direzione si muove il pensiero di Simone de Beauvoir che aggiunge:
!
(…) una dorada mediocridad, sin ambición ni pasión, días que no llevan a ninguna parte y que
recomienzan indefinidamente, y una vida que se desliza dulcemente hacia la muerte sin buscar
ninguna clase de razones .
58
!
Linda Gould Levine nel suo studio “María Luisa Bombal From a Feminist Perspective”
afferma che il suicidio fu un’alternativa frequente del contesto sociale cileno degli anni ’30 e
’40. Chileans are always committing suicide-men for lack of money, women for want of love.
In fact, suicide is not considered a very tragic death. It is much worse to be killed in an
automobile accident. Suicide is like dying of appendicitis.
59
!
Le donne immaginate da María Luisa, rispettivamente Ana María, Regina e la donna
anonima, vedono nel suicidio l’unico mezzo per chiudere il sipario di una vita figlia di una
profonda frustrazione, sperando di eludere una situazione di conflitto. Altre protagoniste
contemplarono la tragedia del suicidio concludendo la propria esistenza in una morte
effettiva. Riportiamo infatti il racconto La Historia di María Griselda, storia d’amore e
gelosia, in cui viene raccontato del suicidio di Silva, la moglie di Fred. Il suono assordante
della polvere da sparo contro le tempie pone fine alla sua vita e al suo dolore, poiché,
gelosa della bellezza di María Griselda, non riesce a rassegnarsi per aver perso suo marito.
“(…) Se había abocado el caño contra la sien y sin cerrar los ojos, valientemente, como
hacen los hombres, había apretado el gatillo.”
60
Il suicidio diventa la chiave per aprire la porta del circolo vizioso in cui le protagoniste si
ritrovano. Quando svanisce l’ultima goccia di speranza e non si esaudisce il desiderio
Simon de Beauvoir, op.cit. p.204
58
" “I cileni stanno commettendo suicidi di continuo, gli uomini per soldi, e le donne per amore. Infatti, il
59
" suicidio non è considerato come una morte eccessivamente tragica. È peggio rimanere uccisi in un incidente
stradale. Il suicidio è come morire d’appendicite” -Linda Gould Levine in “María Luisa Bombal from a
Feminist Perspective”, Revista/Review Interamericana, 1974, IV, n°2, p.152.
" 60 María Luisa Bombal,”La Historia del María Griselda” in op.cit, p.180 ! 32
incessante d’amore, alla donna non rimane che desiderare la morte, dove finalmente potrà
ritrovare la serenità mancata e sentirsi finalmente libera. Difficilmente le donne bombaliane
riversano le loro frustrazioni verso le figure maschili, ma anzi, essendo entità passive
scelgono il sentiero dell’autodistruzione, concludendo la propria esistenza, che racchiude in
sé una morte lenta e dolorosa.
!
It obvious that all women are condemned to loneliness and frustration in Bombal's
fiction,for the lack the inner qualities necessary to forge their own existence apart from the
male sex .
61
!
Assistiamo nell’opera La Amortajada ad un profondo e rispettoso culto della morte. La
morte in vita, si contrappone alla vita vera ed autentica, recuperata dopo aver rotto ogni
tipo di legame con l’esistenza terrena. Ana María si trova a scoprire una prima morte,
chiamata “muerte de los vivos” in cui si prepara ad affrontare e ad accogliere la seconda
morte, ovvero “la muerte de los muertos”.
“Había sufrido la muerte de los vivos. Ahora anhelaba la inmersión total, la segunda
muerte: la muerte de los muertos.” L’immortalità viene raffigurata ne La Amortajada da
62
una protagonista che dapprima manifesta un grande timore di tagliare le profonde radici
che la tengono ancora unita all’esistenza terrena.
! Y alguien, algo atrajo a la amortajada hacia el suelo otoñal. Y asÌ fue como empezar a descender,
fango abajo, por entre las raíces encrespadas de los árboles. Por entre las madrigueras donde
pequeños y tímidos animales respiran acurrucados. Cayendo, a ratos, en blandos pozos de helada
baba del diablo. DescendÌa lenta, lenta, esquivando flores de hueso y extranos seres, de cuerpo
viscoso, que miraban por dos estrechas hendiduras tocadas de rocÌo. Topando esqueletos humanos,
maravillosamente blancos e intactos, cuyas rodillas se encogían, como otrora en el vientre de la
madre. Hizo pie en el lecho de un antiguo mar y reposo allí largamente, entre pepitas de oro y
caracolas milenarias.
63
“E’ ovvio che tutte le donne sono condannate alla solitudine e alla frustrazione nella narrativa della Bombal
61
" per mancanza di qualità interiori necessari a costruire la loro propria esistenza separata dagli uomini” - Cfr.
Linda Gould Levine, op.cit., p.161
62
" María Luisa Bombal,”La Amortajada”, in op.cit.,p. 163
Ivi, p.162
" 63 ! 33
!
Successivamente la donna sepolta riesce ad varcare la soglia della morte secondaria dove
“Sola, podría, al fin, descansar y morir”. Nessuna azione compiuta in vita suscita in lei e
64
negli altri figuranti del racconto, emozioni e sensazioni così profonde come accade durante
il mesto rito. Solo così la donna contempla la morte come un atto di vita, ed ecco che
riflette, con parole intrise di dolcezza e drammaticità: “Ningún gesto mío consiguió jamás
provocar lo que mi muerte logra al fin. Ya ves, la muerte es también un acto de vida”.
65
Anche in Trenzas, la morte della natura e de “la hermana” in città, costituiscono un atto di
vita. La narratrice rievoca i tempi della scoperta delle Americhe, quando le popolazioni
indigene soffrirono le violenze della conquista che distrusse loro la vita, la dimora, la natura
primitiva.
! El bosque ardía sin ruido y ante la Amazona impasible los árboles caían uno a uno
silenciosamente y ella contemplaba como en sueño encenderse, ennegrecerse y
desmoronarse galería por galería las columnas silvestres de aquella catedral familiar…
permitiendose recordar, pensar y sufrir por primera vez.
66
!
Le lingue di fuoco e fumo che distrussero gli alberi e la vegetazione difronte gli occhi
impassibile dell’amazzone evocarono in lei il ricordo di un’infanzia perduta “que la incitara
a cortarse el pelo y resolverse a no amar de amor nunca…nunca”.
67
!
Del inmenso bosque en ruínas, empezaron a brotar enormes lenguas de humo, tantas y tan derechas
como árboles se habían erguido en el mismo sitio (….)Pero el bosque hubo de agonizar y morir
68
junto con ella y su cabellera, cuyas raíces eran las mismas.
69
64
" Ivi,p. 163
65
" Ivi, p.149
María Luisa Bombal, “Trenzas”,in op.cit., p.63
66
" 67
" Ibidem.
Idem.
68
" Ivi, p.164
" 69 ! 34
!
!
La morte fa da “leitmotif ” a tutto il romanzo de La Ultima Niebla, che apre con l’immagine
della prima moglie di Daniel, morta prematuramente e prosegue con le morti,
probabilmente immaginarie, di Andrés e dell’amante dell’anonima protagonista.
!
Escribí La Amortajada porque siempre, fíjate, me aterró la muerte. Me acuerdo que una vez, cuando
vivía con Pablo en Buenos Aires, tuve un sueño terrible, soñaba que veía los pies de alguien que
estaba acostado, sólo los pies, pero yo sabía que eran los pies de un muerto y desperté espantada,
entonces me fui a contarle a Pablo (...) Ahora yo no creo que la muerte sea algo definitivo, no, la
muerte para mí es un despegarse gradualmente de la vida, poco a poco (… ) Yo creo que hay dos
muertes, la primera, que significa comprender, y una segunda muerte que a los seres humanos nos
está vedado comprender. Eso lo he creído siempre.
70
!
La morte, infine, si profila nei disperati tentativi di suicidio di quest’ultima e di Regina.
Analizzeremo meglio la presenza di questo tema nella suddetta opera, nel capitolo III.
!
!
" 70 Cit. in Lucia Guerra “Testimonio autobiografico”, op.cit, p. 337 ! 35
! CAPITOLO III
LA ÚLTIMA NIEBLA
3.1 Presentazione del romanzo
La scelta di analizzare quest’opera nasce dall’interesse scaturito durante le lezioni di
Letteratura Ispano-americana, seguite durante il triennio, che mi hanno fatto appassionare
alla vita ed alla personalità della scrittrice cilena e soprattutto mi hanno fatto apprezzare un
romanzo che, forse per molti, è ancora sconosciuto. Ho deciso quindi di inserirlo nel mio
lavoro di tesi per condividere la magia che muove l’intera prosa. Inoltre, studiando
minuziosamente l’opera, ho avuto modo di constatare che essa, a differenza delle altre
opere di María Luisa Bombal, racchiude l’intero pensiero dell’autrice.
!
La Última Niebla es el relato de una frustración y un delirio femeninos, narrado en primera persona
por una mujer sedienta de entrega, que teje con las dos hembras magicas de la realidad y el sueno la
trama de un romance absoluto.
71
!
Questo romanzo breve fa la sua prima apparizione nel 1934 grazie alla casa editrice
argentina Colombo, a Buenos Aires, con il sostegno di Oliviero Girondo e Norah Lange.
Complice il grande ed inaspettato successo, l’opera viene nuovamente editata nel 1941 con
il prologo del famoso critico spagnolo Amado Alonso. La Última Niebla viene pubblicata in
sei lingue diverse e nel 1947 María Luisa Bombal decide di presentarne una versione
riadattata in inglese dal titolo House of Mist. Erroneamente, anche a causa della similitudine
tra i due titoli, si pensa come ad una traduzione dell’opera dallo spagnolo all’inglese. La
Bombal nelle diverse interviste, ha rilasciato dichiarazioni diverse che hanno generato
ulteriore confusione. Lucia Guerra infatti scrive che che Farrar-Straus, la casa editrice
newyorkese che pubblicò il libro, impose all’autrice di aumentare il numero di pagine, Agata
Ignacio Valente, “María Luisa Bombal: La Última niebla”, Mercurio, Santiago de Chile, 1982.
" 71 ! 36
Gligo invece sostiene che fu la Paramount Picture a chiedere un finale più comprensibile
destinato ad un pubblico spettatore. In realtà dobbiamo precisare che House of Mist
72
condivide con “La Última Niebla” gli stessi temi, ma vengono visti da una prospettiva
differente e adattati alla cultura nordamericana del tempo. House of Mist è più un romanzo
gotico e, contrariamente a tutte le altre opere dell’autrice, è l’unico che ha un finale felice. I
personaggi sono tutti ben definiti: l’amante, che ne La Última Niebla si scopre essere
immaginario, qui ha un nome (David Landa) ed esiste nella realtà. Le differenze tra le due
opere sono sostanziali: ne La Última Niebla la protagonista è senza nome e parla attraverso
il monologo interiore, la moglie di Daniel è morta per cause naturali e la conclusione del
libro conferisce un senso di immobilità e di staticità; in House of Mist, invece, troviamo una
descrizione dettagliata dell’infanzia di Helga (la protagonista), la moglie di Daniel, che si
chiama Teresa, è morta suicida e la voce narrativa è esterna e l’intreccio della storia è
dinamico. Infine, il finale chiarisce ogni dubbio alla protagonista che finalmente può vivere
serenamente la sua storia d’amore. Alcuni elementi come la nebbia, l’incontro con l’amante
ed il personaggio di Andrés sono comuni, ma come possiamo notare sono due opere ben
distinte. Non esiste, purtroppo, una versione in castigliano di questo romanzo. Fatta questa
precisazione, a mio parere doverosa, proseguiamo con l’analisi del testo La Última Niebla.
!
3.2 La trama:
L’opera narra la vita monotona di una giovane donna che sposa suo cugino, Daniel, da
poco vedovo, per obbedire alle leggi morali della società in cui viveva. Così la storia si
svolge tra la casa desolata, in cui la coppia di novelli sposi si era appena trasferita e la selva
adiacente, dove la donna era solita rifugiarsi per trascorrere intimi e piacevoli momenti con
se stessa. Questo suo cercare conforto nella natura generava dalla situazione di disagio che
la vita di un matrimonio senza amore, vincolato dal potere patriarcale, le provocava. Il
tempo scorre inesorabile e lento, in un’atmosfera di stasi, accentuata dalla nebbia che
avvolge la dimora in cui vive la coppia. Daniel soffre ancora per la perdita della prima
moglie avvenuta l’anno precedente. La protagonista si sente inadatta ad occupare
l’abitazione che Daniel condivideva con l’altra donna ed è insoddisfatta della vita che è
costretta a vivere. Un’esistenza priva d’amore, dove l’unico riparo è il bosco vicino, in cui
72
" Patricia Rubio “House of mist, de María Luisa Bombal: una novela olvidada Literatura y Lingüística”, núm.
11, 1998, p. 0, Universidad Católica Silva Henríquez, Chile. ! 37
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