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S V$
J W
il coefficiente è normalmente positivo, mentre è negativo.
Per calcolare i valori di Isc e Voc a diversi livelli di temperatura (a
irraggiamento di riferimento) si utilizzano quindi le seguenti formule:
= +S ∗ −
J J , J , (1.12)
$ = $ + V$ ∗ −
W W , W , (1.13)
Se i valori sono misurati in [A/K] e [V/K], mentre
= ∗ 1+S ∗ −
J J , J , (1.14)
$ = $ ∗ 1 + V$ ∗ −
W W , W , (1.15)
Se sono misurati in [%/K].
Si ricorda che con il pedice ref si indicano i parametri riferiti alla condizioni
STC di riferimento.
Questi parametri sono molto utilizzati, perché risultano di facile reperibilità e
utilizzo pratico, tuttavia non spiegano fisicamente a cosa siano dovuti i
cambiamenti della curva caratteristica a causa della temperatura. Per far questo
occorre analizzare come variano i parametri del modello rispetto alla
temperatura.
28 Fisica e modellizzazione elettrica della cella fotovoltaica
La resistenza in parallelo e quella in serie sono generalmente in prima
approssimazione ritenute indipendenti dalla temperatura, così come anche il
fattore di idealità del diodo n [3]. Per la corrente di illuminazione, essendo molto
simile a quella di corto circuito, e correlata al valore della stessa solo dai valori
delle due resistenze (assunti indipendenti dalla temperatura) è utilizzata la
seguente formula per calcolarne la variazione:
= ∗ 1+S ∗ −
56 56, J , (1.16)
Il potenziale termico del diodo è direttamente proporzionale alla temperatura,
pertanto (
$ = $ ∗ )
& &, ( (1.17)
),YZ[
Infine, la corrente di saturazione inversa del diodo, che è assunta indipendente
dall’irraggiamento [17] presenta tuttavia una forte dipendenza dalla temperatura,
che può essere espressa con la seguente relazione [3]:
_`,YZ[ _`
\ M
] ∗ F # b
(
= ∗7 < ∗ a),YZ[ a)
^
)
, ( (1.18)
),YZ[
Dove k è la costante di Boltzmann, E è l’energy gap del silicio a 25 °C
g,0 è l’energy gap del silicio alla
(espresso in Joule), che vale 1.121 eV, mentre E g
temperatura T, che si ricava da E con la seguente relazione di tipo semi-
g,0
empirico [3]; = ∗ 1 − 0.0002677 ∗ −
, , (1.19)
Altri autori [5], [12], [18], [13] utilizzano una forma semplificata, assumendo
l’energy gap del silicio indipendente dalla temperatura:
_`
\ a)
] ∗ PF # b
(
= ∗ 7 < ∗ !∗ a),YZ[
) ",YZ[
, ( (1.20)
),YZ[
Dove E questa volta deve essere espresso in eV.
g
Le curva caratteristiche di una cella fotovoltaica al variare della temperatura
risultano essere le seguenti: 29
Capitolo 1
Figura 1.25 Caratteristica V-I di una cella fotovoltaica (Sun Power A300) al variare della
2
temperatura (G = 1000 W/m )
Si nota, come già spiegato, che la corrente di corto circuito cresce leggermente
con la temperatura, a causa dell’energy gap del silicio che si riduce, aumentando
così l’intensità della corrente foto generata, mentre la riduzione della tensione di
circuito aperto è causata essenzialmente dall’incremento di I con la
0
temperatura, che porta il comportamento esponenziale del diodo a manifestarsi
per livelli inferiori di tensione (effetto simile a quello visto in figura 1.18 dove si
confrontavano le curva con diversi valori di ). Globalmente, questo porta ad
una riduzione della potenza generata dalla cella al crescere della temperatura,
effetto che può essere calcolato e quantificato con un coefficiente di variazione
della potenza con la temperatura (normalmente fornito anch’esso nel datasheet e
normalizzato sulla potenza nelle condizioni di riferimento).
Si può notare che i valori di tensione di corto circuito che si ottengono facendo
variare i parametri del modello secondo le equazioni proposte, ben si accordano
V$
W
con i valori sperimentali ricavati attraverso il coefficiente fornito dal
costruttore, e che la differenza tra i valori è dell’ordine di qualche punto
percentuale. Tuttavia, se si vuole rendere il modello più preciso, si può utilizzare
la seguente equazione per calcolare la variazione di con la temperatura, che fa
S V$
J W
utilizzo anche dei coefficienti già visti e [4]:
0 >c0 ∗ ( F(
= :) )
:),YZ[ ),YZ[ (1.21)
8d ∗ a) ea),YZ[
X)
X),YZ[ !∗ FP
"
30 Fisica e modellizzazione elettrica della cella fotovoltaica
Utilizzando tale formula si nota che nei punti di circuito aperto le curve
caratteristiche si coincidono quasi perfettamente con la tensione di circuito
aperto calcolata con l’equazione (1.15), a differenza che nella figura 1.25, nella
quale si può osservare uno scostamento maggiore.
Figura 1.26 Caratteristica V-I di una cella fotovoltaica (Sun Power A300) al variare della
2
temperatura (G = 1000 W/m )
1.6.2 Variazione dell’irraggiamento
L’effetto più importante dell’irraggiamento è legato alla variazione della
corrente foto generata in maniera pressoché lineare, e determina una traslazione
in direzione verticale della curva caratteristica; gli altri parametri del modello
possono ritenersi costanti al variare dell’irraggiamento, a parte un effetto
marginale che riguarda la resistenza di shunt per bassi valori di irraggiamento
[3] [19] In questa sede si considera la variazione dell’irraggiamento sempre
considerandolo uniforme sulla superficie della cella e del modulo fotovoltaico.
L’effetto della disuniformità dello stesso sulla superficie del modulo e della
singola cella fotovoltaica verrà analizzato in seguito.
La corrente foto generata risulta direttamente proporzionale al livello di
irraggiamento che riceve la cella, in quanto, a pari probabilità di incidenza del
fotone con l’atomo di silicio, maggiore è la quantità di fotoni incidenti,
maggiore è quella di elettroni che riescono a compiere il salto energetico dalla
banda di valenza a quella di conduzione, e quindi a contribuire all’effetto
fotovoltaico. La formula che esprime la dipendenza della corrente foto generata
dall’irraggiamento è quindi la seguente: 31
Capitolo 1 U
= ∗
56 56, U (1.22)
YZ[
E la curva caratteristica della cella fotovoltaica varia nel seguente modo:
Figura 1.27 Caratteristica V-I di una cella fotovoltaica (Sun Power A300) al variare
dell’irraggiamento (T = 25 °C)
Come effetto sui parametri sensibili, si ha che la corrente di corto circuito cresce
in modo lineare rispetto all’irraggiamento, al pari della corrente foto generata:
U
= ∗
J J , U (1.23)
YZ[
L’equazione (1.23) può essere sfruttata per ricavare la radiazione incidente sulla
cella a partire dalla misura della sua corrente di corto circuito, almeno in prima
approssimazione, trascurando l’effetto della temperatura e ipotizzando che la
radiazione incidente abbia distribuzione spettrale fissata (e ritenuta costante
nelle varie condizioni di funzionamento della cella) [10].
La tensione di circuito aperto cresce anch’essa, ma in modo logaritmico, come
effetto indiretto della traslazione lungo l’asse delle correnti della curva
caratteristica; la formula che esprime la variazione della tensione di circuito
aperto rispetto all’irraggiamento può essere ricavata a partire dall’equazione
(1.5), valutata per l’irraggiamento di riferimento ed un altro livello di
irraggiamento:
32 Fisica e modellizzazione elettrica della cella fotovoltaica
f ∗-∗'∗( 0 0 0
$ = ln 7 + 1< = D ln 7 + 1< =
gD ln 7 <
: ),YZ[ 12,YZ[ 12,YZ[ 12,YZ[
W , * 0 0 0
3,YZ[ 3,YZ[ 3,YZ[
(1.24)
Avendo definito f ∗-∗'∗(
D = = h ∗ % ∗ $
: ),YZ[ J &,
* (1.25)
, assume valori
E potendo trascurare l’1 all’interno del logaritmo, in quanto
56,
-7
in genere inferiori a 10 e valori di qualche Ampere.
Analogamente, per un livello qualsiasi di irraggiamento (e temperatura sempre
pari a quella di riferimento) si può scrivere:
0 0
$ = D ∗ ln 7 + 1< −
g D ∗ ln 7 <
12 12
+, 0 0 (1.26)
3,YZ[ 3,YZ[
Sostituendo la (1.23) nella (1.26):
i i
56, 56,
$ =
gD ln #=D ln #+D ln #=
g
i i
+, , , U
=
g $ +D ln 7 <
+,, U (1.27)
YZ[
Se al posto di essere ad una temperatura pari a quella di riferimento, ci si trova
D D
ad una temperatura diversa, al posto di è sufficiente sostituire
nell’equazione (1.27), che a sua volta si calcola dalla (1.25) sostituendo a
, .
Alcuni autori [3] [19] come accennato, propongono un modello di variazione
della resistenza di shunt con l’irraggiamento valido per bassi livelli di
irraggiamento, per i quali, come proposto da [3] la resistenza di shunt risulta
essere inversamente proporzionale all’irraggiamento stesso:
U
I = I ∗ YZ[
5 5, U (2.28)
Una formula alternativa è proposta da [19]: m
Fl∗
(0) − I
I = I i − jI i k∗ mYZ[
5 5 5 5 (2.29)
33
Capitolo 1 (0)
I i I
5 5
Dove e sono rispettivamente la resistenza in parallelo alle STC
e con illuminazione nulla, e K è una costante, il cui valore proposto dall’autore è
5.5.
1.6.3 Effetto combinato di temperatura e irraggiamento
Unendo le considerazione fatte nei due paragrafi precedenti, si possono ricavare
la formule che esprimono la variazione dei parametri sensibili della cella
fotovoltaica in dipendenza delle condizioni ambientali, come effetto combinato
della variazione della temperatura e dell’irraggiamento.
U
= ∗ ∗ 1+S ∗ −
J J , J ,
U (2.30)
YZ[ U
$ = $ ∗ 1 + V$ ∗ − + D ∗ ln 7 <
+, +,, W , U (2.31)
YZ[
Si ricorda che nell’utilizzo pratico di tali formule, se si usano i coefficienti
espressi in [%/K] come qui proposto, si deve sempre prestare attenzione alla
conversione di tali coefficienti in A e V. Per far questo si ricorda che le quantità
per cui sono stati normalizzati per renderli adimensionali, sono riferite sempre
alle condizioni di riferimento (sia per quanto riguarda la temperatura, sia per
quanto riguarda l’irraggiamento).
Alcuni autori [18] hanno proposto dei modelli per considerare anche la
variazione di R e R con i parametri ambientali:
s p '
I = n + + n ∗
N
J P \
o (2.32)
I = I ∗ F' ∗(
p