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CAPITOLO 2: AGGREGAZIONI AZIENDALI E
AGGREGAZIONI AZIENDALI SOTTO CONTROLLO
COMUNE
2.1 Maggiori differenze tra BCUCC e semplici aggregazioni
aziendali
Nel giugno del 2014, il Board, ha voluto chiarire le possibili combinazioni
di aggregazioni aziendali sotto controllo comune, specificando in quali
casi queste combinazioni possano essere incluse nel progetto oppure fare
parte dell’argomentazione dell’IFRS 3:
Nell’esempio 1 si può notare che P controlla IP e A, a sua volta IP controlla
anche S. In seguito, l’entità IP si divide in due aziende separate. In questo
caso, abbiamo una transazione sotto controllo comune, ma non
un’aggregazione aziendale sotto controllo comune. Il problema è che IP
controlla sia S e S1 ma P controlla soltanto IP e A, quindi non c’è
un’aggregazione di imprese sotto controllo comune ma soltanto una
ristrutturazione di gruppo. 8
Nell’esempio 2, si ha la chiara evidenza di un’aggregazione aziendale
sotto controllo comune, in quanto l’entità P controlla A e S1 prima e dopo
la transazione. Come detto in precedenza, il controllo pre e post la
transazione è un elemento fondamentale nella definizione del controllo
comune.
Nell’esempio 3, si ha un investitore pubblico che acquista S1, ovviamente
9
non consiste in una transazione sotto controllo comune, in quanto S1 si
stacca dal gruppo principale.
2.2 Utilizzo degli attuali metodi contabili nelle BCUCC
Un’altra discussione interessante, introdotta dallo IASB, in ambito di
valutazione sul metodo contabile da applicare a queste transazioni dal
punto di vista dell’entità acquirente, analizza quando utilizzare il metodo
di acquisto , il Predecessor Values Method (consistente nella valutazione
8
di attività e passività al loro valore corrente e non secondo il valore equo)
oppure un differente metodo contabile e decidere quale bilancio
finanziario considerare: consolidato, separato o entrambi.
D’altra parte, lo stesso IASB, potrebbe considerare la contabilità dell’entità
acquisita, invece dell’acquirente, in un’aggregazione di aziende sotto
controllo comune, ovvero quando registrare i valori di attività e passività
all’interno del bilancio dell’attività acquisita e aggiornarle al loro corrente
valore.
Ulteriore questione è l’interazione con altre transazioni sotto controllo
comune, a questo proposito lo IASB ha deciso di escludere tutto ciò che
non riguardi le aggregazioni aziendali, in quanto, questa attività
comporterebbe uno spreco di risorse ed elevati costi operativi. Per questo
motivo, si è deciso di includere nel progetto soltanto alcune di queste
interazioni.
Nell’assemblea di giugno 2014, si è anche valutata la possibilità di una
reciprocità con una più ampia base contabile.
8 Cfr. IFRS 3. 10
In questo senso, come abbiamo detto, al momento, il controllo comune si
basa sulla contabilità dell’acquirente all’interno della transazione mentre
la nuova base contabile andrebbe a valutare l’acquisito.
Lo IASB ha deciso di non comprendere nel progetto il nuovo metodo
contabile, in quanto, una sua applicazione esatta richiederebbe tempo e
ritarderebbe lo scopo principale del progetto stesso, ovvero dare una linea
guida alle aggregazioni aziendali sotto controllo comune e le
ristrutturazioni aziendali sotto controllo comune, principali argomenti di
questa trattazione.
Un aggiornamento di settembre, dello stesso anno, ha voluto riepilogare i
progressi ottenuti negli anni precedenti. A luglio, è stato promosso un
sondaggio tra le varie giurisdizioni in merito alle procedure di un’offerta
pubblica (IPO) per potere avere una documentazione adatta dei requisiti
esistenti e per valutare il grado di diversità. Questo perché, ovviamente,
due giurisdizioni potrebbero avere esigenze diverse e, dunque, si
potrebbero creare delle interpretazioni contrastanti.
Successivamente, sono stati stilati i punti futuri che verranno discussi
dall’Assemblea, ovvero:
Definizione di “common control” e definizione di aggregazioni di
imprese sotto controllo comune.
Possibili trattamenti contabili sulle transazioni all’interno del
progetto, come, in parte, precedentemente spiegato, e valutazione
di questi trattamenti all’interno del bilancio consolidato
dell’acquirente.
Dove segnalare le aggregazioni sotto controllo comune, se nel
bilancio consolidato dell’acquirente oppure in quello separato e se,
11
effettivamente, questa questione vada affrontata all’interno di
questo progetto. 12
CAPITOLO 3: LE RECENTI INTERPRETAZIONI IN
ALLA CONTABILITA’ DELLE BCUCC
MERITO
L’importanza dell’influenza da parte di terzi (Scenari NCI e
3.1
IPO)
L’ultimo recente aggiornamento sull’argomento, risale ad aprile 2016. I
punti discussi dall’Assemblea toccano 2 questioni differenti: l’applicazione
del Predecessor Values Method e l’applicazione del metodo di acquisto.
Il vulnus è l’esclusione delle BCUCC dall’IFRS 3 che genera confusione
nell’applicazione dei metodi contabili esistenti, gli enti sono tenuti ad
applicare un metodo che rappresenti fedelmente la transazione
utilizzando informazioni pertinenti. In questo senso, le aziende si sono
mosse seguendo il principio dell’analogia, ovvero valutare casi precedenti
o simili a questo. Nella pratica questa affermazione porta ad applicare il
metodo dell’acquisto (come descritto nell’IFRS3, per analogia) oppure
utilizzando il cosiddetto Predecessor Method (con riferimenti ai principi
contabili nazionali). Come detto, il metodo dell’acquisto richiede una
conoscenza delle attività nette valutate secondo il valore equo (fair value)
e il riconoscimento di un eventuale avviamento o di un utile all’interno
dell’aggregazione aziendale.
Contrariamente, in accordo al Predecessor Method, il patrimonio netto
trasferito all’interno di un BCUCC, deve essere valutato secondo il
trascorso valore contabile rilevato. Nella pratica, il metodo precedente si
applica diversamente a seconda dei propri principi contabili.
Il Board ha successivamente svolto una serie di approfondimenti sul tema
trattato, ovvero, si è chiesto come le BCUCC vengano rappresentate oggi e
quali esigenze devono essere rispettate in merito alle informazioni
13
prodotte da queste aggregazioni. Nelle successive discussioni, attraverso
una serie di indagini tra le varie giurisdizioni, si è notato che le
aggregazioni aziendali sotto controllo comune vengono contabilizzate
seguendo il Predecessor Method e soltanto alcune giurisdizioni utilizzano
il metodo di acquisto dell’IFRS 3.
Sull’argomento si è generata una certa confusione e in questo senso le
parti interessate hanno richiesto al consiglio di dettare linee guida chiare
sul criterio da utilizzare.
Il Consiglio ha deciso di dare priorità temporanea ad operazioni che
potrebbero influenzare terzi, pertanto sono stati stilati due scenari
comparativi:
Scenario NCI: ovvero una situazione che identifica una
partecipazione di minoranza nell’acquirente/cessionario (1a e 1b).
Scenario IPO : uno scenario di aziende interamente detenute, con e
9
senza BCUCC, in preparazione ad una IPO (Offerta pubblica
iniziale) (2a e 2b).
9 è un'offerta al pubblico dei titoli di una società che intende
L’Offerta Pubblica Iniziale
quotarsi per la prima volta su un mercato regolamentato.
14
1a) L’esempio mostra un’aggregazione aziendale senza controllo comune,
con P1 che controlla A, P2 che controlla B. Ed il 30% dell’impresa A è
pubblica, successivamente A acquisisce B e si ha un’aggregazione
aziendale. 15
1b) In questo caso abbiamo un’aggregazione aziendale sotto controllo
comune, con P1 che controlla sia A che B. Il 30% di A è pubblico.
Successivamente si ha l’acquisizione di B da parte di A ma con un
controllo comune (P1).
Un’acquisizione relativa allo scenario rappresentato, viene contabilizzata
seguendo i criteri dell’IFRS 3 in merito al metodo di acquisto, in quanto
rappresenta una situazione di aggregazione aziendale.
2a) L’entità P1 è una società privata che detiene interamente le società A, B
e C. Successivamente P1 decide di vendere A e B in una IPO. In questo
caso non c’è BCUCC in preparazione per l’IPO.
16
2b) In questo esempio P1 detiene A, B e C come in precedenza ma c’è un
controllo comune. P1 decide di vendere A e B in una IPO, prima di ciò, A
acquisisce B e successivamente vengono vendute entrambe in una IPO.
Nel presentare lo scenario IPO, il Board ha sottolineato che all’interno
dell’IFRS 3 non è contemplata questa eventualità se non c’è una BCUCC.
Ciò nonostante, la questione rimane insoluta e un quesito risulta oggetto
di ulteriori approfondimenti: l’esito dovrebbe essere lo stesso sia nel caso
di una BCUCC (priva di IPO) sia nel caso di una connessione con una
IPO?
Nel rappresentare queste 2 situazioni, il Board si è chiesto quali metodi
vengano applicati nella pratica e quali, invece, dovrebbero essere applicati
effettivamente. Un’azione preliminare è stata quella di applicare il
Predecessor Method in tutte le BCUCC, successivamente si è cercato di
ricevere feedback su questa interpretazione.
17
3.2 Il metodo di acquisto e il Predecessor Method nella
contabilità delle BCUCC
Ulteriori approfondimenti dello IASB, hanno fatto emergere due correnti,
la prima sostiene l’applicabilità del metodo d’acquisto e l’altra ha ritenuto
più efficace il Predecessor Method.
I sostenitori del metodo di acquisto hanno fornito le seguenti
argomentazioni:
Le informazioni sono più rilevanti per gli investitori e per le
BCUCC, in quanto forniscono una valutazione aggiornata.
Favorisce la trasparenza delle operazioni e permette di valutare se
la transazione è stata favorevole o meno.
Le attività e passività basate sul fair value sono più rilevanti per la
valutazione delle prestazioni della nuova entità.
Se la transazione avviene in condizioni di mercato favorevoli è una
questione che riguarda il management societario, non la contabilità
aziendale.
Il metodo di acquisto, previsto dall’IFRS3, è già collaudato e
ampiamente utilizzato, quindi familiare agli investitori.
Chi sostiene l’utilizzo del Predecessor Method ha suffragato le proprie
argomentazioni con i se