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Estratto del documento

I

La crescita del Sentimento alimenta la sofferenza : finché l’uomo non prende coscienza

della propria condizione ingiusta, non è mai interamente sofferente.

Così come nei tempi antichi gli schiavi pativano meno nel loro stato in quanto

credevano di essere stati creati esattamente per la condizione di schiavitù, il “grande

risveglio” dell’Umanità è stato accompagnato da travagli dei quali essa ancora soffre.

Il pessimismo è dunque il prodotto di tale acculturazione e della conseguente

II

introversione.

Gli umili non sapevano, ne immaginavano, che tutti siano uguali di fronte a Dio e che in

Terra ciascuno abbia diritti inalienabili.

Prevaricazioni, santi benevolenti, arroganti prelati: tutto ciò favorì la comparsa di ribelli

e fuorilegge che adottarono la stregoneria in qualità di religione e i maghi in veste di

sacerdoti.

Da Cattedrali sante a rovine maledette, chiese sconsacrate e boschi.

Da litanie e cerimonie liturgiche ad azioni proibite, come atto di ribellione contro la

società ma soprattutto come espressione di reali passioni.

La Chiesa cristiana era allora diventata più organizzata, più dogmatica, più decisa a

fare proseliti.

L’opera di persuasione più insistente, quindi, non fu esercitata sul popolo ma sulle

III

famiglie reali e molto spesso direttamente sulle sovrane.

Fu allora che la linea di confine tra Cristianesimo e Paganesimo divenne più marcata,

poiché gradatamente la Vecchia religione fu relegata alle classi più basse della società

e a coloro che vivevano in luoghi appartati o comunque assai lontani da ogni centro di

IV

civiltà.

La stregoneria in Europa viene ritrovata in questo modo, sulle ceneri ancora vive di

ancestrali arti magiche.

Anche se la religione professata dai sovrani era quella cristiana la maggioranza dei

loro sudditi restò quindi fedele alle divinità antiche, ma anche gli appartenenti alle più

I C.G. Leland, I Canti di Aradia-il Vangelo delle Streghe italiane, Brescia, Aradia Edizioni, 2005, pag 93

II Ibid, pag 94

III M.A. Murray, op. cit., pag 16

IV Ibid, pag 18 10

alte gerarchie della Chiesa celebravano sia il Dio cristiano che gli Dei pagani,

I

eseguendo i riti propri del loro culto.

II

Nel 1963 Pierre De Lancre può sostenere che nei Bassi Pirenei “la maggior parte dei

III

preti sono stregoni”.

Poteri straordinari attribuiti a uomini e donne, tali da renderli capaci di piegare a proprio

vantaggio le forze nascoste della natura o di entrare in rapporto con esseri

oltremondani. La credenza nella loro esistenza è antica e si ritrova in diversi contesti

storico-geografici.

Ogni luogo ha le proprie particolarità, ma tutto sommato i poteri delle Streghe

comprendono le medesime magie.

Le risorse attribuite a queste persone erano polivalenti e ambigue:

streghe e stregoni potevano svolgere funzioni positive di tutela o ostili –se non

estremamente violente- per interessi privati o per richieste di terzi.

Il loro potere prevedeva di influenzare la Natura e la natura umana, condizionando gli

elementi climatici, i raccolti, la sanità fisica e mentale, il volere degli individui singoli o in

massa, volare nelle ore notturne e subire volontariamente delle metamorfosi

animalesche.

Praticando rudimentali forme di medicina e di magia terapeutica, supponevano di

individuare e decifrare segnali ultraterreni e premonizioni, ostacolavano o propiziavano

legami interpersonali a livello sessuale e persino il concepimento.

Tramite fatture e malie, l’obbiettivo era procurare morti premature, distruggere le messi,

provocare combattimenti feroci e incitare odio.

Capitolo Terzo

LA STREGONERIA IN EUROPA

I Ibid, pag 17

II Pierre DeLancre - Pierre De Rosteguy, signore di Lancre.

Nato a Bordeaux nel 1553 fu un magistrato e un inquisitore. Compose il “Tableau de l'inconstance et

instabilité de toutes choses” trattato che attirò le attenzioni del re Enrico IV, il quale lo incaricherà di

condurre delle indagini sui presunti casi di stregoneria nei Paesi Baschi.. Molte persone interrogate da lui

finì sul rogo.

III Pierre De Lancre, Tableau de l’Inconstance des Mauvais Anges, Parigi, prima edizione 1613, pag 56

11

“L’atteggiamento di tutti gli studiosi verso l’era precristiana in Europa, e verso il

Medioevo in particolare, è stato quello dell’uomo di Chiesa, dello storico, dell’artista,

dell’erudito o dell’economista.

Finora l’antropologo ha confinato i suoi interessi ai periodi precristiani oppure si è

occupato dei primitivi oggi viventi.

Eppure l’Europa medievale offre a chi studia il genere umano uno dei più interessanti

I

campi di ricerca”

CARATTERISTICHE E PERSECUZIONE

I M.A. Murray, op.cit., introduzione 12

Nel tredicesimo secolo la Chiesa cominciò la propria lotta contro il paganesimo in

Europa, dichiarando che la Stregoneria fosse una setta e un’eresia.

Le due religioni vennero alle prese solamente nel quattordicesimo secolo, ma ad

essere punite e discriminate dalla Chiesa erano le persone più povere: i governanti

potevano anche essere cristiani di nome, ma il popolo era apertamente pagano e gli

I

altolocati indagati erano troppo potenti per essere condannati a morte.

Prime vittorie del clero, se così possono essere definite, si registrano dal momento in

cui cominciarono i processi, ovvero in Lorena (Francia) nel 1408.

II

Meno di trent’anni dopo si mosse contro Giovanna d’Arco e i suoi seguaci e, nel

1457, contro le Streghe di Brescia.

Importante fu il 1484, anno in cui il Papa Innocenzo VIII pubblicò la sua Bolla contro

le Streghe, più conosciuto col nome di Malleus Maleficarum.

Tra il 1450 e il 1750 migliaia di persone, per lo più donne, vennero accusate del

crimine di stregoneria e di queste buona parte venne uccisa. La politica dei cristiani fu

III

anche quella del Vae Victis .

Non credo si possa parlare di una sola caccia alle streghe, ma di un fenomeno che

si sviluppò in modo diverso in diverse parti del mondo. Ciò che accomuna il

fenomeno è la presenza di alcuni elementi comuni che, insieme, generarono questo

IV

fenomeno di isteria collettiva :

• Il cambio di mentalità e il formarsi dell’idea che il satanismo e la

stregoneria fossero realtà concrete con caratteristiche e struttura ben

definite: non solo il popolino temeva il maleficium, ma anche le classi

colte erano certe dell’esistenza delle sette.

I M.A. Murray, op.cit., pp19-20

II Giovanna d’Arco

Considerata un’eroina francese, contribuì in prima linea alla Guerra dei Cent’anni a metà del Quattrocento.

Fu venduta agli inglesi e processata con l’accusa di eresia. La condanna al rogo avvenne per volere di

Papa Callisto III nel1456. Nei primi del Novecento venne beatificata dal Papa Pio X.

III Vae Victis: locuzione latina che letteralmente significa “Guai ai Vinti”, ovvero il gratuito accanimento nei

confronti di una vittima non più in grado di difendersi.

IV Giovanni Romeo, Inquisitori, Esorcisti, Streghe nell’Italia della Controriforma, Sansoni Editore, 2003,

pag. 15 13

• All’idea di una strega che lancia il malocchio si aggiunge la

considerazione di essa come adoratrice del demonio.

• Problemi di carattere socio economico: crisi economica, guerre e

conseguente aumento della popolazione femminile, carestie, epidemie. A

seguito di ciò non fa che aumentare la paura della ribellione: le prime

descrizioni di Sabba compaiono allorquando l’Europa venne squassata

I

dalle rivolte delle jaqueries .

• Grandi stravolgimenti religiosi e sociali: la riforma protestante e la

Controriforma, l’affermazione delle monarchie nazionali, l’identificazione

di un capro espiatorio.

• Il cambio giuridico, da processi di carattere accusatorio a inquisitorio.

E’ opportuno indagare questo periodo di crisi come il passaggio dal mondo

dell’armonia e della fissità, tipico del medioevo, a quello in continua evoluzione,

sociale ed economica, proprio dell’età moderna.

Gli uomini della fine Quattrocento cominciano a mettere in discussione la fiducia in

Dio, la sicurezza della fede e della religione: da più parti il mondo medievale sembra

scricchiolare e i suoi valori saltano.

Il Rinascimento, periodo esaltato un tempo come emancipazione dalla schiavitù

medievale, non inventa le streghe ma le codifica e le descrive.

Nei secoli medievali la paura viene da un nemico al di fuori della società e ben

riconoscibile: ebrei, musulmani, lebbrosi sono massacrati ad ondate e considerati

inquinatori di pozzi, infanticidi, profanatori dell’ostia.

La strega è, invece, un nemico interno, che non attenta solo alla vita delle persone

ma all’intera cristianità: è lei che sconvolge l’ordine.

Inoltre non solo realizza ogni serie di pozioni e sortilegi, ma la strega è anche colei

che fa un patto con Satana: l’Avversario per antonomasia. Se il lebbroso, il pazzo,

l’ebreo e l’arabo potevano essere tollerati se isolati dalla società, la strega doveva

essere eliminata.

I Termine francese entrato nella terminologia storica usato per indicare un'insurrezione contadina

spontanea priva di una preparazione politica. Rivolta, di norma, contro il nemico più immediato.

14

Uccidere la strega significava uccidere Satana, era il dovere di un cristiano. È

inseguendo questo Dovere Assoluto che la Chiesa costruirà un ragionamento

teologico e, in un certo qual modo, razionalista sulla necessità di estirpare la strega,

origine di ogni male.

La caccia alle streghe non può essere vista solo come un fenomeno di isteria

collettiva ma soprattutto come una pianificazione di un attivo tentativo di

purificazione del mondo dal Male.

RIFORMA e CONTRORIFORMA

15

L’aspetto più drammatico della riforma protestante fu la frantumazione della

cristianità occidentale, avvenuta in un periodo di grandi conflitti sociali ed economici.

Dal momento che tali fenomeni si verificarono indistintamente sia in area cattolica

che protestante, non è corretto pensare alla Riforma protestante e alla

Controriforma cattolica come cause della Caccia alle Streghe: i riformatori cattolici e

protestanti avevano però in comune molte delle credenze sulle streghe e

manifestarono allo stesso modo la loro avversione.

Con l’età della Riforma crebbe la consapevolezza del potere diabolico nel mondo:

sia Lutero che Calvino ne erano ossessionati e, al pari degli asceti

medievali, sostenevano che il vero cristiano dovesse co

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A.A. 2010-2011
72 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/03 Filosofia morale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiaracajelli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Simbolica della comunicazione politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Bonvecchio Claudio.