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2.3.3 SISTEMA DI MONITORAGGIO DELLE CONDIZIONI
Il monitoraggio delle condizioni è un sistema di misurazioni regolari e
programmate, riguardanti lo stato del sistema di distribuzione. Esso utilizza
diversi strumenti per quantificare la salute del sistema, in modo che ogni
cambiamento nelle condizioni operative venga misurato e analizzato.
Questo sistema ha quindi determinato una nuova pratica di manutenzione,
detta “condition-based maintenance” (CBM). La strategia di manutenzione
“time-based
più a lungo utilizzata in passato, è stata la TBM, ossia la
Questa tecnica
maintenance”. permette di evitare i guasti, andando ad
esaminare e riparare i componenti offline, con una frequenza fissata di
intervento, basata sulle ore di lavoro del sistema. Nonostante ciò, la TBM
può causare molti arresti indesiderati del sistema, e negli intervalli di 21
manutenzione si possono verificare molti incidenti inattesi. Possiamo dire
che, utilizzando questa tecnica, non basata sulle condizioni reali e attuali
dei componenti, si sprecava manodopera, tempo e denaro. Al contrario, la
CBM permette agli operatori di conoscere meglio lo stato dei componenti,
e indica chiaramente che tipo di intervento è necessario, e in quale
momento, così da ridurre il consumo di manodopera, garantendo allo stesso
tempo che il sistema non si arresti accidentalmente.
Il sistema di monitoraggio deve essere in grado di monitorare le prestazioni
e compararle con il livello atteso di progetto. Quando le condizioni di un
componente iniziano a degradarsi nel tempo, il sistema effettua alcune
analisi del loro andamento, per capire se è necessario porre in allerta gli
operatori o meno. Per esempio, nei sistemi di distribuzione, vengono
misurate temperatura, pressione, flusso e viene calcolato il rendimento
termico. Questo viene confrontato con le condizioni di progetto, e se si
riscontra un andamento negativo nel tempo, ovvero se il valore di
rendimento reale si mantiene più basso di quello di progetto, potrebbe
essere dovuto ad un mal funzionamento. L'obiettivo più difficile è riuscire a
capire quando un guasto imminente di un componente va a determinare un
arresto non programmato del sistema. In alcuni casi, una semplice analisi
degli andamenti dei giusti parametri, può essere efficace nel tentativo di
evitare questi scenari, ma spesso la degradazione è dovuta alla
combinazione di talmente tanti fattori, che non è possibile prevederla a
priori o ricavarla da un'analisi di un sottoinsieme di questi fattori, anche
perché spesso i parametri da monitorare vengono scelti casualmente.
FIGURA 2.7 Fasi del sistema di monitoraggio. Figura tratta da [1] 22
Nella figura 2.7 vediamo che il sistema di monitoraggio prevede quattro
fasi. La prima consiste nel monitorare e misurare quei parametri fisici
(solitamente tramite dei sensori), le cui variazioni possono indicare
ipotetici guasti catastrofici del sistema, molto prima che si verifichino. Le
quantità fisiche misurate vengono quindi convertite in segnali elettrici. La
seconda fase è svolta da un'unità di acquisizione dati, che va a processare i
dati, convertendoli da analogico a digitale. La terza fase consiste in
un'analisi dei dati raccolti, e in un confronto con i parametri di progetto.
Infine nella quarta fase, il calcolatore, basandosi sui segnali anormali che
ha individuato, tramite algoritmi sviluppati da esperti, fornisce all'operatore
una serie di prescrizioni, come il luogo del guasto, il tipo di guasto, lo stato
delle risorse, e consigli per la manutenzione.
2.3.4 STANDARD DI AFFIDABILITÀ NELLA PROGETTAZIONE
I diversi impianti di un sistema di potenza (generazione, trasmissione e
distribuzione) devono seguire gli standard, che assicurano la continuità del
servizio nel caso di guasto. Questo può essere legato alla rottura di uno o
più componenti, ad un problema che insorge durante la manutenzione, o a
fattori di disturbo esterno, come i fulmini.
Gli standard di affidabilità forniscono un criterio per prendere decisioni
riguardo la continuità e la disponibilità del servizio. La decisione può
includere un aumento del sistema monitoraggio e/o l'aggiunta di alcuni dei
seguenti componenti:
Gli “Automatic circuit reclosers” (ACR) sono strumenti capaci di
percepire eventuali correnti di guasto, interrompere il guasto creando
un circuito aperto (ACR si apre), e riportare il sistema in servizio
dopo un momentaneo fuori servizio (ACR si chiude), tutto in
maniera automatica. Questo componente riduce notevolmente la
durata delle interruzioni del servizio. In aggiunta, la veloce
procedura, mediante cui il guasto viene isolato dagli ACR, riduce la
probabilità di danni secondari alle risorse, andando ad aumentare le
possibilità di una soddisfacente rimessa in servizio del sistema, dopo
23
il transitorio di guasto. Come conseguenza, i clienti saranno soggetti
in maniera minore a blackout prolungati.
Localizzatori di guasto per fornire al sistema di controllo la
posizione approssimata dei guasti, consentendo agli operatori di
intervenire più velocemente, riducendo così i tempi di rimessa in
servizio del sistema.
Rilevatori di correnti di fuga nei vari componenti, così da consentire
la messa in atto di misure preventive, prima che si sviluppino
incendi.
Sensori per la termo-visione, fondamentali per identificare parti
calde sui vari componenti, consentendo così la messa in pratica di
azioni correttive, prima che generino dei guasti dovuti al
superamento del limite termico dei materiali.
Il progettista deve stabilire un compromesso accettabile tra il punto di vista
economico e tecnico, con l'obiettivo di portare l'energia elettrica al cliente,
al prezzo più basso possibile e al livello di affidabilità corretto per ciascuna
categoria di cliente. I clienti vengono infatti suddivisi in categorie, sulla
base del livello di affidabilità che richiedono le loro attività.
2.3.5 CATEGORIE DI AFFIDABILITÀ
Il sistema di distribuzione è affidabile, quando i periodi di interruzione
sono i più brevi possibili, ovvero quando si riducono al minimo le perdite
di carico. Il livello di affidabilità richiesto dai clienti è però diverso, a
seconda delle attività che essi svolgono.
Livello 1: Per i carichi ad elevata priorità come gli ospedali, le
industrie, gli impianti di pompaggio dell'acqua, i sistemi di
illuminazione di emergenza, e alcuni importanti carichi
commerciali, è necessaria l'affidabilità più elevata possibile. Questa
può essere raggiunta alimentando il carico tramite due sorgenti
indipendenti (una in servizio e una in standby). Il tempo di
interruzione è molto ridotto, e coincide con il tempo di passaggio 24
automatico da una sorgente all'altra, passaggio che va ad isolare la
parte guasta della rete.
Livello 2: Per carichi di moderata priorità, come quelli domestici, il
tempo di interruzione coincide con il tempo necessario a cambiare
manualmente la sorgente di alimentazione dei carichi.
Livello 3: Per i carichi di bassa priorità, il tempo di interruzione è
più lungo rispetto ai livelli precedenti, ed è determinato dalle
attività di riparazione e/o sostituzione dell'equipaggiamento guasto
nel sistema di distribuzione.
2.4 OBIETTIVI DI PROGETTO
Gli obiettivi del progetto del sistema di distribuzione sono
fondamentalmente:
Incontrare la crescita della domanda alla qualità desiderata
Fornire un efficiente e affidabile servizio
Massimizzare le prestazioni dei componenti
Minimizzare il prezzo dell'energia elettrica per i clienti tramite
◦ Scelta della soluzione ottima in termini di costo / beneficio
◦ Riduzione dei costi della vita totale dei componenti
Perciò, il progetto del sistema è basato sui seguenti punti chiave:
Previsione della carico
Qualità della potenza
Rispetto degli standard
Investimenti con il più alto ritorno
Perdita di potenza
Ammontare delle perdite di carico 25
2.4.1 PREVISIONE DEL CARICO
Lo studio della previsione del carico è uno degli aspetti più importanti,
perché i carichi rappresentano l'obiettivo finale del sistema di potenza. La
progettazione dei sistemi di generazione e trasmissione dipendono dalle
previsioni del carico a lungo termine, mentre quella relativa al sistema di
distribuzione si basa sulle previsioni del carico a breve termine. La
difficoltà nelle prevedere il carico è legata alla sua dipendenza da parametri
incerti. Per esempio, la crescita del carico varia istante per istante e da una
località all'altra.
2.4.2 QUALITÀ DELLA POTENZA
Incontrare la domanda prevista è condizione necessaria per progettare un
buon sistema di distribuzione, ma non è sufficiente. La qualità della
potenza è una parte altrettanto importante. Deve essere ad un livello
desiderato, per poter fornire al cliente il corretto servizio. La qualità della
potenza è determinata dai seguenti parametri elettrici: tensione, fattore di
potenza, contenuto armonico nella rete, frequenza del segnale.
2.4.3 RISPETTO DEGLI STANDARD
Il progettista del sistema di distribuzione deve tenere in considerazione le
regole e gli standard di riferimento. Le infrastrutture del sistema, come
linee, cavi, interruttori, e trasformatori; le prestazioni del sistema;
l'affidabilità del sistema, devono essere tutte in accordo con il codice
internazionale. Vengono usati sistemi di controllo di sorveglianza e
acquisizione dati (SCADA) per l'automazione della distribuzione (DA) e
per i sistemi di gestione della distribuzione (DMS), con la finalità di
raggiungere un elevata affidabilità operazionale, di ridurre i costi di
manutenzione, e di migliorare la qualità del servizio.
Inoltre, una volta che sono disponibili i dati sicuri e affidabili dal sistema
SCADA, il passaggio seguente consiste nell'aggiungere applicativi
intelligenti in siti remoti e negli stessi centri di controllo DA/DMS. 26
Utilizzare software avanzato aumenta l'efficienza delle operazioni, supporta
lo sviluppo di una rete intelligente, e consente di ottenere un ritorno
maggiore sull'investimento.
2.4.4 INVESTIMENTI
Gli investimenti necessari per costruire le infrastrutture del sistema devono
essere valutati prima dell'implementazione del piano. Devono essere svolte
delle indagini finanziarie sulle soluzioni che soddisfano i criteri tecnici e
prestazionali richiesti, includendo i costi del ciclo di vita dei componenti.
Ciascun componente della rete può