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PTOF.
3. Apprezzamento dell’operato
- Il mio operato è apprezzato in relazione all’efficacia della
direzione, al clima di lavoro favorito, alla capacità di
coordinamento, di promozione e di supporto.
4. Contributo all’autovalutazione, valutazione e rendicontazione
- Favorisco il coinvolgimento della comunità scolastica nel processo
di autovalutazione e partecipo ai lavori del nucleo interno di 71
Come valutare le performance del Dirigente Scolastico
valutazione per la raccolta e l’interpretazione dei dati e per
l’individuazione di indicatori specifici per la scuola.
- Sostengo il processo di miglioramento e ne monitoro
l’avvicinamento agli obiettivi da conseguire, effettuando gli
interventi regolativi necessari ai percorsi programmati.
- Promuovo la diffusione dei risultati raggiunti in una dimensione di
trasparenza e di condivisione con la comunità di appartenenza.
5. Direzione unitaria
- Definisco le priorità, le strategie e le azioni per il raggiungimento
degli obiettivi prefissati sulla base dell’analisi del contesto.
- Realizzo forme di coordinamento dei soggetti destinatari di incarichi
e compiti specifici e delle articolazioni collegiali della scuola (gruppi
di lavoro, OOCC, staff, ecc.) promuovendo la partecipazione e la
collaborazione.
- Curo le relazioni con il contesto sociale di riferimento, promuovo la
partecipazione della scuola a reti e attivo collaborazioni con soggetti
esterni in coerenza con il PTOF
• Parte terza - Obiettivi e azioni professionali (obbligatoria e pubblica)
In questa sezione, il dirigente scolastico registra ciò che ritiene più significativo e
specifico della sua professione e del suo operato, collegandolo le azioni che
evidenziano il valore aggiunto apportato attraverso il proprio lavoro nella scuola.
È organizzata nelle sezioni seguenti:
Lettera di incarico ed elementi che hanno condizionato l’azione dirigenziale:
o qui si trova la lettera di incarico precaricata a cura degli USR, mentre il DS
può fornire una descrizione breve ma significativa del contesto in cui opera,
sottolineando i vincoli che ne limitano l'attività professionale.
Documenti: permette la consultazione e l'inserimento della
o documentazione necessaria nei documenti precaricati dal sistema.
Documenti precaricati a sistema sono: PTOF, RAV, Relazione dei nuclei
esterni di valutazione (ove presente). Mentre quelli da caricare: Atto di
indirizzo al Collegio docenti per l’elaborazione del PTOF, Relazione di 72
Come valutare le performance del Dirigente Scolastico
accompagnamento al Programma annuale, Contratto di Istituto, PdM (se
non presente all’interno del PTOF).
Obiettivi: consente di visualizzare gli obiettivi nazionali e gestire gli obiettivi
o regionali desunti dal RAV. Obiettivi nazionali sono precaricati e non
modificabili (es. promuovere l’autonomia didattica e organizzativa), mentre
quelli Regionali possono essere modificati (es. ridurre la percentuale di
alunni non ammessi alla classe II). Infine, gli obiettivi desunti dal RAV e
presenti nella lettera di incarico sono caricati dal DS desumibili dalla lettera
di incarico.
Dimensioni professionali e azioni : il dirigente scolastico dovrà descrivere
o le azioni più significative che sono state eseguite per ognuna delle
dimensioni professionali, tutte documentate con prove e collegate ad uno o
più obiettivi indicati nella lettera di incarico.
Integrazione del Portfolio: questa parte è riservato al Nucleo che, nel caso
o in cui il DS abbia descritto una o più azioni professionali sia attraverso il
portfolio che durante l'intervista, ma la documentazione sia stata poco
chiara o poco esaustiva, il nucleo può chiedere al DS, in via eccezionale, di
integrare la documentazione.
Sintesi presenta una sintesi di ciò che è stato inserito nella sezione
o "Dimensioni professionali e azioni"
Repertorio: è uno strumento di orientamento per la redazione della sezione
o “Dimensioni professionali e azioni”
• Parte quarta - Documentazione della valutazione (Obbligatoria e riservata
consultabile dal Nucleo, dal Direttore dell’USR e dal Dirigente scolastico)
In questa sezione il DS può consultare e/o scaricare il provvedimento conclusivo di
valutazione che viene redatto dal Direttore dell'USR e dal NEV. Il protocollo per la
33
visita e l’interlocuzione in presenza specifica che l’ispezione si realizza tramite una
visita presso l’istituzione scolastica e un’interlocuzione presso l'USR di
appartenenza o presso altre sedi istituzionali appositamente individuate. La visita
33 Fonte : https://snv.pubblica.istruzione.it/snv-portale-web/public/dirigenti/documenti 73
Come valutare le performance del Dirigente Scolastico
inizia con una riunione del Nucleo di Valutazione, segue un colloquio con il DS che
è chiamato a collaborare con i valutatori e delle interviste di gruppo. Dopo un
secondo colloquio con il DS, il Nucleo di Valutazione esprime il proprio giudizio e
fornisce un feedback. Il dirigente avrà la possibilità di mostrare al Nucleo di
valutazione le azioni professionali messe in atto nel corso della visita e del colloquio,
utilizzando la documentazione ritenuta più pertinente attraverso il Portfolio. La
valutazione si svolge ogni anno e si pronuncia con un giudizio espresso nei termini
di: “pieno raggiungimento”, “avanzato raggiungimento”, “buon raggiungimento”,
“mancato raggiungimento degli obiettivi”, così come stabilito dalla Direttiva n. 36 del
18 agosto 2016 all’art. 6, comma 3. L’art. 4 della stessa Direttiva specifica, inoltre,
che l’oggetto della valutazione del DS riguarda il suo operato “in relazione al
perseguimento delle priorità e dei traguardi previsti nel RAV e dal piano di
miglioramento dell’Istituzione scolastica”. Con la restituzione del feedback che ha lo
scopo di sostenere la professionalità del Dirigente, restituire al DS un punto di vista
esterno su aspetti del suo agire professionale, indirizzare l’attenzione del DS verso
aspetti cruciali della sua professionalità e stimolare il miglioramento professionale
come indicato dalla Direttiva 36/2016, si conclude il processo di valutazione del
dirigente scolastico.
3.2.3 - Riflessioni e criticità del SNV
Una prima riflessione verte sul legame tra la valutazione degli istituti scolastici e
quella del dirigente che è la ragione per cui abbiamo analizzato entrambe le
valutazioni. Questo legame si avverte nella redazione del RAV che, sebbene non
menzioni quasi mai direttamente il dirigente scolastico, vede quest’ultimo coinvolto
in prima linea nella sua redazione in quanto facente parte dell’unità di
autovalutazione. In particolare, nella sezione "Processi", gli indicatori sono collegati
alla dirigenza scolastica attraverso un rapporto di rappresentanza semantica più o
meno chiaro, a seconda della dimensione di riferimento. Nella sezione "Esiti", gli
indicatori, nonostante siano lontani dalla dirigenza, rappresentano ciò su cui il DS è
valutato, vale a dire la direzione verso cui le pratiche dirigenziali vengono
sistematicamente spinte. Pertanto, il dirigente scolastico è presente nel RAV
74
Come valutare le performance del Dirigente Scolastico
attraverso i "processi" e deve agire in conformità con gli “esiti” . A questo si
34
aggiunge che la valutazione del DS come abbiamo visto è legata soprattutto al
contributo che il dirigente apporta al perseguimento dei risultati per il miglioramento
del servizio scolastico previsti nel RAV. Inoltre, l’art. 7 della Direttiva 36/2016
stabilisce che: “Alla valutazione di cui all’articolo 6 consegue la determinazione e la
corresponsione della retribuzione di risultato. La retribuzione di risultato è
determinata annualmente nel rispetto del criterio della differenziazione ed è
corrisposta, in unica soluzione, a seguito della procedura di certificazione delle
risorse destinate e di definizione degli aspetti delegati alla fase contrattuale”.
Pertanto, non solo il DS contribuisce alla redazione del RAV, ma viene valutato ed
eventualmente premiato sulla base degli obiettivi che vengono raggiunti e che sono
stabiliti dal RAV stesso. Gli studiosi Turchi e Greco, sostengono che la struttura
35
della normativa crea un legame indissolubile tra l’efficacia e l’efficienza della
leadership del DS e quella della scuola, misurabile in gran parte dagli obiettivi di
lungo periodo previsti dal RAV. Inoltre, instillano un dubbio di non poco conto. Se la
retribuzione di risultato è legata principalmente al raggiungimento dei traguardi del
RAV, potrebbe esserci il rischio che il dirigente scolastico indirizzi la scuola verso
l'individuazione di obiettivi facilmente raggiungibili nel corso del triennio e potrebbe
ostacolare il suo lavoro nel guidare la scuola verso un processo di miglioramento
efficace ovvero verso obiettivi di lungo periodo. Sulla stessa linea di pensiero si
esprime lo studioso Bovens , il quale sostiene che l’attuale sistema di valutazione,
36
può indurre i dirigenti a intraprendere delle scorciatoie che portano solo a
miglioramenti di breve periodo degli indicatori di risultato o semplicemente
potrebbero essere tentati di trascurare altri aspetti importanti dell'apprendimento
che sono difficili da misurare e possono essere valutati pienamente solo nel tempo.
Infine il prof. Paletta sostiene che: “Il 60% della valutazione dipende dal
raggiungimento degli obiettivi quantitativi triennali individuati nel Rapporto di
34 Vatrella S. (2018). La valutazione della dirigenza scolastica in Italia. Scuola democratica, vol. 1,
n. 9, p. 40
35 Turchi A. & Greco S. (2016). Il dirigente scolastico. Valutazione, miglioramento e qualità della
dimensione professionale. Scuola democratica, vol. 2, n.7, pp 528-529.
36 Bovens M. & Schillemans T. (2014), Meaningful Accountability, The Oxford Handbook of Public
Accountability 75
Come valutare le performance del Dirigente Scolastico
Autovalutazione, il 30% si basa sulla capacità di valorizzare le risorse professionali
e il restante 10% sulla base della soddisfazione espressa dalla comunità
professionale e sociale ", ne risulta dunque un approccio improntato ad una sorta
37
di classificazione dei dirigenti in relazione all'assegnazione della "retribuzione di
risultato", promuovendo in tal modo una valutazione essenzialmente sommaria. Gli
studi del prof. Paletta et al. tuttavia, evidenziano una criticità più profonda circa il
38
legame tra l’autonomia e le politiche di accountability in Italia. Ai dirigenti scolastici
&egrav