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RC
donne 81,2% 21,2% 120%
uomini 90,2% 4% 98,7%
Figura 5.5 Incremento percentuale 6mwt pazienti 2009
incremento percentuale 6mwt 2010
105,0%
131,0%
75,0%
140,0%
120,0% 79,5%
100,0% 17,3%
80,0%
60,0% 28,7% uomini
40,0%
20,0% donne
0,0% Rispetto alla Rispetto Totale
dimissione all'inizio della
RC
donne 79,5% 28,7% 131,0%
uomini 75,0% 17,3% 105,0%
Figura 5.6 Incremento percentuale 6mwt pazienti 2010
La valutazione della capacità di percorrere camminando una certa distanza
rappresenta una misura rapida ed economica della performance individuale
e componente importante della qualità della vita; essa infatti riflette la
~ 72 ~
capacità di svolgere le normali attività quotidiane o, di converso, il grado di
limitazione funzionale del soggetto
TEST ERGOMETRICO O TEST DA SFORZO
L’ECG da sforzo o test ergometrico è un esame molto semplice, ma di
dell’elettrocardiogramma, della
estrema utilità e consiste nel rilievo
pressione arteriosa e della sintomatologia clinica del paziente (dolore
retrosternale, dispnea, fatica muscolare, pallore, sudorazione algida,
capogiri e sincope), mentre il soggetto pedala su una bicicletta
(cicloergometro) o cammina su un tappetto rotante (treadmill); in particolari
casi può essere eseguito al dinamometro, in pazienti che non possono
camminare, per la valutazione dello sforzo isometrico.
Se sottoponiamo il cuore a un maggiore lavoro, per soddisfare le richieste
metaboliche dell’organismo, il flusso di sangue nelle arterie coronarie deve
aumentare parallelamente per fornire l’ossigeno necessario ai vari organi e
tessuti.
In condizioni di aterosclerosi coronarica con presenza di placche
aterosclerotiche che riducono il diametro del lume vascolare, questo flusso
non può incrementare per soddisfare nuove esigenze, per cui compare una
sofferenza del muscolo cardiaco che può essere evidenziata
dall’elettrocardiogramma anche in assenza di sintomatologia da parte del
paziente.
Inoltre l’esame permette di valutare il carico di potenza necessaria a
superare la resistenza che viene applicata ai pedali del cicloergometro
(misurato in Watt) o la velocità di scorrimento e la pendenza del tappetto
appare l’alterazione dell’elettrocardiogramma e/o la
rotante, al cui livello ~ 73 ~
sintomatologia anginosa (quanto più precocemente compare, tanto più
grave è l’aterosclerosi coronarica).
Infine, il test permette di controllare l’andamento della pressione arteriosa
sotto sforzo, l’eventuale comparsa di aritmie e il grado di allenamento del
soggetto (capacità funzionale).
MODALITA’ DI ESECUZIONE E CRITERI DI ARRESTO
Il test ergometrico può essere eseguito in varie modalità:
Cicloergometro: i cicloergometri utilizzati sono di due tipi: a freno
meccanico (meno precisi) e a freno elettromagnetico. L’unità di
potenza necessaria a superare la resistenza offerta dai pedali si
esprime in watt (1Watt = 1 Joule x s). Il cicloergometro è più
economico, sicuro e maneggevole, garantisce minore artefatti sul
segnale ECG, ma spesso non permette il raggiungimento del
massimo consumo di O , in quanto lo sforzo viene limitato dalla fatica
2
muscolare, in particolare nei soggetti scarsamente allenati, a livello
dei muscoli quadricipiti;
Tappetto rotante (treadmill): analizza la forza muscolare impiegata
per spostare il peso corporeo su un tappetto rotante a velocità e
inclinazione variabili. Il treadmill è più utilizzato negli Stati Uniti,
comporta un esercizio più fisiologico, recluta più gruppi muscolari e
induce un consumo di O del 10-15% superiore al cicloergometro;
2
Dinamometro: è utile per la valutazione dello sforzo isometrico in
soggetti che non possono camminare. La procedura consiste nello
stringere un dinamometro con una forza compresa tra ¼ e ¾ della
forza massima della mano e nel mantenere la stretta più a lungo
possibile. ~ 74 ~
PROTOCOLLI DI ESERCIZIO
In ambito clinico esistono protocolli di sforzo a carico costante e a carico
incrementale.
I protocolli a carico costante hanno rilevanza scientifica, ma poca
importanza sul piano clinico. L’informazione più utile si ottiene all’inizio
dell’esercizio per il raggiungimento della nuova condizione rispetto a quella
basale, che è in funzione dell’efficienza dell’apparato cardiovascolare.
I protocolli a carico incrementale prevedono un aumento a scalini del carico
lavorativo al cicloergometro (solitamente di 10W/min o di 25W/2 minuti) o
un aumento della velocità di scorrimento e della pendenza del tappetto
rotante (variabile nei vari protocolli).
Il protocollo di Bruce prevede 7 step di sforzo incrementale con variazioni
ogni tre minuti della velocità di scorrimento del tappetto (a partire
da1,7miglia/ora) e della pendenza (a partire dal 10%) fino al settimo stadio
(velocità 6,0 miglia/ora e pendenza al 22%).
Il protocollo di Naugthon prevede dieci step con incrementi dello sforzo ogni
minuto a partire dal primo stadio (velocità 1,0 miglia/ora e pendenza 0%) al
decimo stadio (velocità 3.0 miglia/ora e pendenza al 15%).
L’equivalente metabolico MET rappresenta l’unità di consumo di O (VO )
2 2
in posizione seduta a riposo. 1 MET equivale al consumo di 3,5 ml/kg/min.
un’indicazione indiretta del VO al picco dell’esercizio è data dal valore del
2
doppio del prodotto (DP). DP=pressione arteriosa sistolica massima per
frequenza cardiaca massima raggiunta al test da sforzo.
DP< 15.000-20.000 corrisponde a un lavoro leggero (3-5 MET);
DP 20.000-25.000 corrisponde a un lavoro medio (5-7 MET);
DP >25.000 MET corrisponde a un lavoro pesante (>7 MET).
~ 75 ~
INDICAZIONI E CONTROINDICAZIONI
Le indicazioni al test ergometrico sono di tipo diagnostico e valutativo.
Le indicazioni diagnostiche comprendono dolore toracico da sospetta
cardiopatia ischemia, comportamento delle aritmie e della pressione
arteriosa con lo sforzo. Le indicazioni valutative sono date dalla capacità
funzionale, efficacia del trattamento, stratificazione prognostica dopo infarto
miocardico acuto, valutazione prima e dopo intervento di
rivascolarizzazione, impostazione di un programma riabilitativo e di attività
sportive.
È assolutamente importante conoscere le situazioni che costituiscono
controindicazione assoluta all’esecuzione del test: angina pectoris
ingravescente, ipertensione arteriosa severa, stenosi aortica severa,
aneurisma dissecante dell’aorta, scompenso cardiaco congestizio, stenosi
del tronco comune nota, malattie infettive o sistemiche acute, embolia
recente sistemica o polmonare, aritmie ventricolari maligne, grave handicap
fisico, assenza di consenso informato.
ESECUZIONE
Prima dell’esecuzione della prova da sforzo è necessario evitare pasti
copiosi ed è consigliabile indossare abiti confortevoli e scarpe adatte al
cammino.
Un tecnico addestrato e il medico cardiologo eseguono l’esame per tutta la
sua durata, provvedendo all’informazione del paziente, all’organizzazione e
alla corretta valutazione del test e all’intervento per eventuali situazioni di
emergenza/urgenza cardiologica.
Durante la prova da sforzo, vengono costantemente monitorati l’ECG, la
frequenza cardiaca, la pressione arteriosa e la sintomatologia del paziente;
~ 76 ~ minuti dopo l’interruzione della
tale controllo prosegue per almeno 5-6
prova, nella fase di recupero.
CRITERI DI ARRESTO
Segue una sintesi dei principali criteri di arresto del test:
Fisiologici (raggiungimento della FC teorica di 220-età per gli
MAX
uomini e 210- età per le donne, raggiungimento della PA di
MAX
230/110 mmHg);
Clinici (angina ingravescente, dispnea severa, sensazione di fatica
muscolare intensa al 12°-13° della scala di Borg, capogiri, pallore,
cute fredda e sudorazione algida, claudicatio arti inferiori, chiaro
desiderio di interrompere la prova);
Emodinamici (caduta della PA>10 mmHg in due step successivi,
caduta della FC);
Elettrocardiografici (sopraslivellamento o sottoslivellamento del tratto
ST, aritmie SV e ventricolari complesse, BAV 2° e 3° grado);
Tecnici (guasti al sistema di monitoraggio ECG)
SEGNI MAGGIORI DI ISCHEMIA
Sono dati da:
Sopraslivellamento del tratto ST (≥1,5 mm);
Sottoslivellamento del tratto ST (≥2 mm) con aspetto
orizzontale/discendente o nel caso di aspetto ascendente di 1,5 mm;
Dolore anginoso tipico.
Criteri di gravità sono rappresentati da:
~ 77 ~
Soglia di insorgenza (tanto più grave quanto più precoce è la
comparsa a basso e medio carico lavorativo e FC<130/m);
Estensione del sottoslivellamento ST (tanto più grave quanto
maggiore è il numero delle derivazioni interessate);
Durata della positività delle alterazioni del tratto ST (tanto più grave
quanto più tardiva, >6min, è la normalizzazione del tratto ST con
ritorno alla morfologia di bare durante il recupero).
Ulteriori segni di gravità della coronaropatia sono costituiti dalla presenza di
arterie ventricolari complesse (coppie, triplette, tachicardia ventricolare non
sostenuta TVNS e bigeminismo extrasistolico) associate a caduta della
PAS> 10 mmHg in due step successivi, o sottoslivellamento del tratto ST,
con morfologia del tratto ST orizzontale al massimo sforzo e discendente
nel recupero e incapacità cronotropa del cuore.
LIMITAZIONI E ALTERNATIVE AL TEST ERGOMETRICO
In caso di impossibilità a compiere esercizio fisico (problemi ortopedici e
altri handicap) il test ergometrico può essere sostituito da ecocardiogramma
o scintigrafia miocardica da stress farmacologico (dobutamina, dipiridamolo
e/o adenosina).
Quando poi sono presenti anomalie che precludono l’interpretazione
dell’ECG o in caso di ECG da sforzo non diagnostico o dubbio, ci si può
miocardica o dell’ecocardiogramma da sforzo o
avvalere della scintigrafia
da stress farmacologico. ~ 78 ~
RISULTATI consumo in METs al test ergometrico
6
5
4
METs 3
2
1
0 uomini 2009 uomini 2010 donne 2009 donne 2010
test inziale 4,82 4,42 3,74 3,93
test finale 5,59 5,38 5,32 5,23
Figura 5.7 Consumo medio METs al test ergometrico
Come evidenziato dai grafici:
Le pazienti donne nel 2009 hanno consumato in media:
o Al test iniziale: 3,74 METs
o Al test finale: 5,32 METs
Le pazienti donne nel 2010 hanno consumato in media:
o Al test iniziale: 3,93 M