Anteprima
Vedrai una selezione di 25 pagine su 116
Tesi puerperio ostetricia Pag. 1 Tesi puerperio ostetricia Pag. 2
Anteprima di 25 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi puerperio ostetricia Pag. 6
Anteprima di 25 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi puerperio ostetricia Pag. 11
Anteprima di 25 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi puerperio ostetricia Pag. 16
Anteprima di 25 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi puerperio ostetricia Pag. 21
Anteprima di 25 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi puerperio ostetricia Pag. 26
Anteprima di 25 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi puerperio ostetricia Pag. 31
Anteprima di 25 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi puerperio ostetricia Pag. 36
Anteprima di 25 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi puerperio ostetricia Pag. 41
Anteprima di 25 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi puerperio ostetricia Pag. 46
Anteprima di 25 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi puerperio ostetricia Pag. 51
Anteprima di 25 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi puerperio ostetricia Pag. 56
Anteprima di 25 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi puerperio ostetricia Pag. 61
Anteprima di 25 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi puerperio ostetricia Pag. 66
Anteprima di 25 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi puerperio ostetricia Pag. 71
Anteprima di 25 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi puerperio ostetricia Pag. 76
Anteprima di 25 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi puerperio ostetricia Pag. 81
Anteprima di 25 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi puerperio ostetricia Pag. 86
Anteprima di 25 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi puerperio ostetricia Pag. 91
Anteprima di 25 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi puerperio ostetricia Pag. 96
Anteprima di 25 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi puerperio ostetricia Pag. 101
Anteprima di 25 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi puerperio ostetricia Pag. 106
Anteprima di 25 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi puerperio ostetricia Pag. 111
Anteprima di 25 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi puerperio ostetricia Pag. 116
1 su 116
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

OPPORTUNITA’ MINACCE

1. L’aumento dell’informazione e della 1. Possibili problematiche organizzative tra

consapevolezza delle donne potrebbe il personale dell’U.O. Neonatologia e

ridurre gli accessi in P.S.O. dell’U.O. Ostetricia degenze per la

2. Trascorrere più tempo con le condivisione del counselling tra ostetrica e

neomamme può consentire all’ostetrica di puericultrice

accorgersi precocemente di situazioni 2. Difficoltà nel distribuire i questionari e

psicologiche e sociali complesse e quindi gli opuscoli senza avvalersi di personale di

di segnalare un rischio di DPP, supporto allo studio

incrementando la continuità assistenziale 3. Necessità di ostetriche durante il

3. Esiste già un momento dedicato al colloquio con le donne

colloquio con le mamme in dimissione, 4. Nel caso in cui tale esperienza divenisse

per cui potrebbe essere sfruttato senza una reale attività del reparto servirebbe

stravolgere le abitudini di reparto probabilmente un’unità dedicata (fattore

4. Un colloquio informativo può sostituire economico)

in modo economico, anche se solo in

parte, la carenza di assistenza territoriale

Tabella 10: Swot analysis per discriminazione di criticità e fattibilità del progetto di studio.

63

3.7. Obiettivi generali e specifici

Qualora risultino fondate le ipotesi sostenute riguardanti l’importanza di

informare e assistere correttamente le puerpere durante i giorni di degenza

ospedaliera, l’obiettivo diverrebbe quello di modificare l’attuale organizzazione

dell’assistenza nel reparto di degenza con l’introduzione del colloquio informativo

ostetrico, la distribuzione dell’opuscolo informativo e l’incremento delle

attenzioni che l’ostetrica deve rivolgere alla puerpera in caso di dubbi o

problematiche particolari.

Si ipotizza inoltre l’introduzione della scheda di valutazione del rischio ostetrico

in puerperio, che l’ostetrica dovrebbe compilare prima della dimissione di ogni

donna e inviare al consultorio di riferimento.

Valutando nello specifico quelli che sono gli obiettivi dello studio ideato, i punti

principali sarebbero i seguenti:

• Migliorare la qualità dell’assistenza erogata in degenza

• Aumentare la soddisfazione della puerpera per il trattamento ricevuto

• Ridurre il più possibile ansie, paure, dubbi prima della dimissione

• Informare la donna sui normali processi di modificazione psico-fisica del

puerperio

• Favorire un facile e naturale contatto madre-neonato

• Migliorare la preparazione e la capacità comunicativa del personale

ostetrico

• Individuare in modo più agevole e veloce i casi a rischio di depressione

postpartum

• Creare una continuità assistenziale ospedale-territorio

• Sottolineare la centralità dell’ostetrica come professionista del puerperio

• 42

Ridurre gli accessi delle puerpere in P.S.O. per motivazioni spesso futili,

ma causa di grande preoccupazione

42 P.S.O.: pronto soccorso ostetrico. Nella realtà di Rimini viene più correttamente chiamato

“Ambulatorio delle urgenze-emergenze ostetrico-ginecologiche”.

64

• Portare l’attenzione su un periodo della vita della donna spesso

dimenticato e vissuto in solitudine.

3.8. Materiali e metodi

Per la realizzazione di questo studio ho utilizzato principalmente cartelle cliniche

cartacee e informatizzate, registro dei parti e opuscolo informativo sul puerperio

già ideato dalle ostetriche dell’ospedale di Rimini nei primi mesi dell’anno 2014,

ma mai distribuito alle pazienti.

Oltre a questi materiali già disponibili ho introdotto l’utilizzo di un questionario,

del colloquio informativo, della telefonata a casa e della scheda di valutazione del

rischio che ho ideato personalmente.

Per quanto riguarda le cartelle cliniche e il registro dei parti, questi documenti si

sono rivelati utili per raccogliere tutti i dati necessari al mio studio e per avere

un’idea veloce ma esauriente della storia ostetrica di ciascuna donna.

L’opuscolo informativo da distribuire è risultato di facile accessibilità e

realizzazione perché al momento dell’inizio dello studio era già stato in parte

ideato dall’ostetrica Maria Ferrara (U.O. Sala Parto, Ospedale “Infermi” di

Rimini) in collaborazione con la coordinatrice ostetrica dell’U.O. di Ostetricia,

Dott.ssa Silvia Pasetti.

Gli argomenti trattati sono preceduti da un titolo, in modo che la puerpera abbia

accesso in modo veloce e schematico al paragrafo che le interessa. Ci sono

informazioni relative a che cos’è il puerperio, le lochiazioni, i morsi uterini, il

rientro a casa, l’alimentazione, la sutura perineale, l’igiene intima, i rapporti

sessuali e la ginnastica perineale. L’ultima parte è poi dedicata all’elenco dei

numeri e degli indirizzi utili dei consultori della provincia.

43

La realizzazione del questionario invece è iniziata con la ricerca in letteratura di

un esempio già validato, ma con risultato negativo. Tutti i questionari utilizzati in

campo sanitario sono per lo più di stampo infermieristico o psicologico, mentre

nessun risultato si addiceva allo studio in questione. Per questo motivo ne ho

43 Allegato 7: questionario utilizzato all’interno dello studio sperimentale.

65

realizzato uno ex-novo composto da venti domande totali, suddivise in tre facciate

che possono essere riassumibili in tre differenti caratteristiche di domande. Nella

prima facciata infatti troviamo domande che riguardano principalmente la

valutazione da parte della puerpera dell’informazione ricevuta durante la

gravidanza, il parto e la degenza. Le viene chiesto se ha mai avuto informazioni

sul puerperio, se le è stato detto che esiste un ambulatorio consultoriale al quale

rivolgersi, se durante il travaglio-parto ha sempre avuto la situazione sotto

controllo ed è stata correttamente informata di qualsiasi azione intrapresa. Alla

puerpera è domandato in quali occasioni abbia eventualmente sentito parlare di

puerperio, da quale professionista sanitario ritiene di aver avuto maggiori

informazioni utili, in che modo le sono state fornite tali indicazioni e quale ritiene

essere per lei il metodo migliore di somministrazione di nozioni tra quelle più

comunemente utilizzate. Per quanto riguarda la qualità dell’assistenza ricevuta, la

donna è chiamata a valutare in una scala da ottimo a insufficiente l’allattamento al

seno, l’aiuto nella gestione del neonato, le informazioni sulla cura personale e le

strategie di controllo del dolore perineale.

La seconda facciata del questionario è quella strutturata in maniera maggiormente

didattica; alla puerpera viene richiesto di rispondere a un quiz a risposta multipla

sulle principali modificazioni psico-fisiche del puerperio per valutare il grado di

informazione di base da cui partire. Le domande spaziano dalla fisiologia o meno

di lochiazioni, morsi uterini, sbalzi d’umore, al metodo migliore per la

riabilitazione perineale, l’igiene intima, la contraccezione postpartum e

l’alimentazione in allattamento.

L’ultima parte del questionario è prettamente personale e contiene due domande

aperte nelle quali si chiede alla donna di descrivere il suo stato d’animo nei

confronti dell’imminente rientro a casa e il suo giudizio (ed eventuali consigli) nei

confronti dell’assistenza ricevuta. Si chiede poi di ipotizzare il suo

comportamento nel caso in cui venisse implementato nel percorso nascita un corso

o degli incontri dopo parto e di valutare in modo molto rapido e schematico,

attraverso una scala visiva, quello che è il suo stato d’animo attuale.

66

Gli argomenti delle domande poste alle donne si basano sulle raccomandazioni

dell’OMS sull’assistenza al puerperio, già citate nel capitolo precedente, che

indicano il secondo giorno come quello giusto per un primo follow-up con

l’ostetrica.

Per quanto riguarda il colloquio invece ho individuato come argomenti principali

gli stessi che vengono esplicitati nell’opuscolo informativo e ho scelto di

eseguirlo in seconda giornata sia per dare alle neo-mamme il tempo di realizzare

l’evento nascita, sia per far coincidere a livello temporale quanto raccomandato

44

dalle linee guida WHO . Anche se approfittare del gruppo di puerpere che

incontrano la puericultrice sarebbe molto più semplice a livello organizzativo e

temporale e sicuramente sarebbe da preferire in caso di un’eventuale

implementazione del servizio, ho scelto di eseguire dei colloqui individuali nelle

camere delle donne, poiché numerosi studi e le linee guida sulla gravidanza

45

fisiologica dicono che il colloquio individuale è da preferire all’incontro di

gruppo. In questo modo ovviamente viene però a meno tutta la parte del confronto

tra le puerpere, dello scambio di esperienze e saperi e della possibilità di portare

all’interno del gruppo crescita comune. Il colloquio è sempre partito da una

valutazione insieme alla donna delle informazioni dell’opuscolo, per poi

continuare con eventuali domande o dubbi.

Ultimo strumento ideato per il mio studio, ma non implementato nella realtà

clinica per motivi di tempistiche ristrette, è la scheda di valutazione del rischio in

puerperio, che ho creato partendo da uno schema validato e già utilizzato presso la

ASL di Brescia all’interno del progetto di dimissione concordata e protetta dopo il

parto, già descritto nel secondo capitolo di questo elaborato.

La scheda che ho ideato richiede all’ostetrica di reparto di valutare una serie di

parametri con un numero da zero a due, allo stesso modo del punteggio di Apgar o

del Bishop score. Tale scheda permette di fare una sorta di valutazione

predimissione della puerpera che ha avuto in osservazione per i giorni di degenza

e questo rientra nelle competenze dell’ostetrica, come afferma il quinto capitolo

44 World Health Organization “WHO recommendations on postnatal care of the mother and

newborn” October 2013

45 SNLG “Linee guida gravidanza fisiologica” Linea guida 20/2010; aggiornamento 2011

67

46

della Legge 533/2008 . Al termine dell’assegnazione dei vari punteggi, la loro

somma darà un risultato da 0 a 10 che corrisponderà a un codice colore per la

valutazione del rischio di complicanze fisiche o psicologiche in puerperio.

In base al codice colore ottenuto da ciascuna puerpera in dimissione, l’ostetrica

del consultorio, per la quale la scheda sarà visibile tramite invio di fax o cartella

informatizzata, saprà creare un piano assistenziale relat

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
116 pagine
1 download
SSD Scienze mediche MED/40 Ginecologia e ostetricia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Guastalla di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Assistenza al parto, al puerperio e al neonato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Menduti Maria Rosaria.