Tesi magistrale psicologia

STUDYHOLISM O STUDY ADDICTION?

UN’ANALISI DEL COSTRUTTO ATTRAVERSO

GLI STILI DIFENSIVI

STUDYHOLISM OR STUDY ADDICTION? ANALYSIS

OF THE CONSTRUCT THROUGH DEFENSIVE

STYLES

Relatore

Marco Giannini

Candidato

Adalberto Malatesta Anno Accademico 2016/2017

INDICE .

……………………………………….………………………..

ABSTRACT IV

…………………………………………................…...V

PRESENTAZIONE

………………………………………………………………..1

CAPITOLO 1

1. DIPENDENZA DA STUDIO O STUDYHOLISM? …………..1

LA RICERCA DI UN MODELLO INTERPRETATIVO

1.1. DAL WORKAHOLISM A DIPENDENZA DA STUDIO.........................1

1.2. STUDY ADDICTION……………………………………………………..4

1.3. I LIMITI DEL COSTRUTTO DI STUDY ADDICTION………....…...19

1.4. STUDYHOLISM: INTRODUZIONE DI UN NUOVO MODELLO

TEORICO ESPLICATIVO………………………............…………..............20

1.5. STUDYHOLISM, DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO E

DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO DI PERSONALITÀ.

ANALOGIE E DIFFERENZE……………………………………………….30

1.6. I TEST PER LA STUDY ADDICTION: LA SCALA DELLA

DIPENDENZA DA STUDIO DI BERGEN E LO STUDYHOLISM

INVENTORY-10………………………………………………………….…...34

……………………………………………………………….37

CAPITOLO 2

2. I MECCANISMI DI DIFESA NELLE DIPENDENZE E

………………………………………………….....37

NELLE OSSESSIONI

2.1. LO STUDIO DEI MECCANISMI DI DIFESA…………………….......37

2.2. I MECCANISMI DI DIFESA NEL DISTURBO DA DIPENDENZA DA

SOSTANZE……………………………………………………………………43

2.3. I MECCANISMI DI DIFESA NELLE DIPENDENZE

COMPORTAMENTALI……………………………………………….……..52

II

2.4. I MECCANISMI DI DIFESA NEL DISTURBO OSSESSIVO-

COMPULSIVO……………………………………………………………….57

2.5. LA VALUTAZIONE DEI MECCANISMI DI DIFESA: IL DEFENCE

STYLE QUESTIONAIRE……………………………………………………60

2.6. LA VALUTAZIONE DEI MECCANISMI DI DIFESA: IL DEFENCE

MECHANISM INVENTORY………………………………………………..64

2.7. SCOPO DELLA RICERCA………………………………...…………...68

……………………………………………………………….69

CAPITOLO 3

…………………………………...…………...………………..69

3. METODO

3.1. PARTECIPANTI………………………………………………...……….69

3.2. STRUMENTI………………………………………………...…………...73

3.3.PROCEDURA………..………………………………………….………...74

3.4. ANALISI DEI DATI……………………………………...……………....75

3.5. RISULTATI…………………………………………………...……….….75

……………………………………………………………….89

CAPITOLO 4 ……………………...…………..89

4.DISCUSSIONE E CONCLUSIONI

…………………………………………………………...96

BIBLIOGRAFIA III

ABSTRACT

Studyholism or Study Addiction is a clinical condition described for the first time

by Atroszko (2015). Literature concerning study addiction provides two

different interpretations of the nature of this construct: Atroszko (2015) inserts

that disorder within the behavioral dependency diagnostic category, whereas

Giannini & Loscalzo (2017) classify Studyholism within obsessive-compulsive

disorder spectrum. This research investigated whether Studyholism is related to

the defensive style that characterizes addiction disorders or to the typical

obsessive-compulsive disorder. 422 subjects have been recruited, and they have

been administered two tests: the Defence Style Questionaire 88 (Bond, 1986) to

evaluate defences and the Studyholism Inventory-10 (Giannini & Loscalzo, 2017)

to evaluate Studyholism. The findings, while detecting a modest correlation

between the typical defensive style of addiction and Studyholism, do not allow

us to draw conclusions about the nature of this construct. It has also been found

that the female sample presents a more pronounced disorder. Lastly, data show

that students of Law are the most affected by Studyholism. IV

PRESENTAZIONE

La presente tesi ha come scopo principale quello di approfondire la natura dello

Studyholism o Study Addiction, termine con il quale ci si riferisce a una condizione

d’impegno compulsivo nello studio che interferisce con il funzionamento in altri

ambiti e che è nocivo per gli individui e/o il loro ambiente (Atroszko et al., 2015).

La letteratura riguardante la dipendenza da studio fornisce due interpretazioni

differenti della natura di questo costrutto: Atroszko (2015) inserisce questo

disturbo all’interno della categoria diagnostica delle dipendenze

comportamentali, mentre Giannini & Loscalzo (2017) classificano lo Studyholism

all’interno dello spettro del disturbo ossessivo-compulsivo.

La presente tesi vuole contribuire a dipanare l’ambiguità presente in letteratura

nella definizione della natura del costrutto di Studyholism ottenendo dei dati che

forniscano delle indicazioni preliminari nella direzione delle dipendenze

comportamentali o del disturbo ossessivo-compulsivo. Per perseguire questo

scopo è stata svolta un’indagine correlazionale per verificare se nei soggetti affetti

da Study Addiction ci fosse un maggior ricorso ai meccanismi difensivi tipici delle

dipendenze comportamentali oppure a quelli caratterizzanti il disturbo ossessivo-

compulsivo.

Il capitolo 1 presenta una panoramica dello stato attuale della letteratura

riguardante il costrutto di Studyholism, i modelli teorici interpretativi proposti per

questo costrutto e gli strumenti ideati per misurarlo.

Il capitolo 2 analizza i meccanismi difensivi che in letteratura sono indicati come

caratterizzanti il disturbo ossessivo-compulsivo o i disturbi da dipendenze

chimiche e comportamentali.

Nel capitolo 3 verranno descritti il metodo, le procedure e i risultati delle analisi

statistiche. V

Il capitolo 4 riporterà le discussioni dei risultati, le implicazioni a livello clinico,

i limiti della ricerca e le conclusioni. VI

CAPITOLO PRIMO

1. Dipendenza da studio o Studyholism? La ricerca di un

modello interpretativo.

1.1. Dal Workaholism a dipendenza dallo studio

Se storicamente le dipendenze chimiche -come l’abuso di sostanze, l’alcolismo o

il tabagismo- hanno rappresentato il focus principale della ricerca, dalla seconda

metà del ventesimo secolo i ricercatori si sono concentrati sulle cosiddette

dipendenze comportamentali. Fra queste possono essere menzionate l’esercizio

fisico, l’utilizzo di internet, lo shopping, il giocare al computer (Griffiths, 1996).

Dagli anni settanta l’attenzione è stata indirizzata a una nuova dipendenza

connessa alle attività lavorative alla quale è stato dato il nome di Workaholism.

Questo termine vuole indicare un comportamento cronico negativo caratterizzato

da un’eccessiva dedizione al lavoro dove il soggetto lavora un numero di ore

superiore a quelle richieste, al punto da essere completamente assorbito dalle sue

attività (Griffiths, 2011).

La dipendenza da lavoro è stata definita Workaholism- letteralmente ubriacatura

da lavoro- per le sue analogie con la dipendenza da alcool. Diversi autori si sono

occupati di questo problema, dandone diverse definizioni e analizzandone i suoi

aspetti. Il primo ad utilizzare questo termine fu Oates (1971), che lo ha usato per

riferirsi ad un soggetto che ha un incessante bisogno di lavorare e il cui eccessivo

investimento nel lavoro impedisce un funzionamento.

Con il procedere degli studi riguardanti questo costrutto è emersa la necessità di

1

distinguere la condizione di vera e propria work addiction, dannosa per la persona

in diversi aspetti della sua esistenza, dalla condizione di forte impegno ed

assorbimento nel lavoro, ovvero dal work engagement.

Schaufeli, Taris e Van Rhenen (2008) hanno introdotto la distinzione tra

Workaholism e work engagement. Mentre con il termine Workaholism gli autori

fanno riferimento alla dipendenza dal lavoro, con il