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Evoluzione del fenomeno

Con la diffusione delle moderne tecnologie digitali e allo stesso tempo la graduale affermazione dei mercati emergenti, se da una parte si assiste a una "digitalizzazione" dell'afrode e degli strumenti con cui è praticata, dall'altra parte si deve notare come tali fenomeni si stiano ora diffondendo nei paesi in via di sviluppo. Qui i Madoff di turno hanno avuto e stanno avendo terreno facile grazie alla profonda ignoranza in materia economica della gran parte della popolazione e alla quasi incapacità delle autorità di combatterli a causa della mancanza di strumenti adeguati.

1. Il Post Moderno schema Ponzi e gli High Yield Investment Programs

Un High Yield Investment Program (HYIP), è uno schema di Ponzi online che consiste nel pagamento agli investitori di alti tassi di rendimento. La sua peculiarità risiede nel fatto che spesso coloro che vi investono sono consapevoli della natura fraudolenta.

dell'operazione ma cercano comunque di trarne il massimo profitto investendo nel momento iniziale di vita del sito, disinvestendo quindi prima che il sistema collassi. Nella rete si è sviluppato un vero e proprio ecosistema legato agli HYIPs: vi sono blog appositi con i commenti degli utenti, monete digitali utilizzate per lo più per effettuare transazioni su questi programmi e dei siti, gli "aggregators", che fungono da rimando per i vari HYIPs disponibili in cui investire (si veda fig.3). Questi programmi offrono rendimenti molto variabili: il tasso di alcuni di essi è dell'1%-2% giornaliero, mentre altri come top-capital.com promettono fino al 440% in soli dieci minuti. Quando l'HYIP non è più in grado di pagare gli interessi dovuti perché non vi sono più nuovi investitori, esso fallisce e viene chiuso. In genere la vita media di questi programmi è molto breve e si aggira intorno ai 28 giorni, anche se il

25% di essi può arrivare fino a 3 mesi e il 10% fino a 10 mesi. In genere quelli con vita superiore sono i programmi che offrono dei rendimenti più bassi poiché per questi sarà più facile adempiere ai pagamenti dovuti e quelli il cui periodo minimo di investimento è più alto. La figura 3 illustra come la durata della vita di questi programmi si riduca all'aumentare del tasso di rendimento offerto e aumenti per orizzonti temporali maggiori.
Figura 3 - Screenshot dell'HYIP di macrotrade.com
Figura 3 - Screenshot dell'HYIP di macrotrade.com (Fonte: Moore, Han e Clayton, 2012.)
La figura 3.1 illustra come la durata media varia al variare dei tassi di rendimento e dell'orizzonte temporale di investimento.
Figura 3.1 - Variazione della vita media al variare dei tassi di rendimento e dell'orizzonte temporale di investimento
Figura 3.1 - Variazione della vita media al variare dei tassi di rendimento e dell'orizzonte temporale di investimento (Fonte: Moore, Han e Clayton, 2012.)
Agli investitori che effettuano transazioni su questi siti è data la possibilità di votare i vari HYIPs su una scala da 1 a 5, quindi i voti degli utenti possono essere confrontati con quelli attribuiti dagli aggregators.

Il rating attribuito da questi ultimi è più basso ed oggettivo di quanto non lo sia quello degli investitori, costoro infatti tendono ad attribuire delle valutazioni molto alte al fine di indurre nuove persone ad entrare in questi schemi di Ponzi così che il sistema non crolli prima che abbiano ottenuto il rendimento assicurato loro.

Le transazioni effettuate sugli HYIPs avvengono mediante valute digitali e solo occasionalmente sono accettati pagamenti con le classiche carte di credito. La ragione di ciò deriva dalla tracciabilità dei comuni mezzi di pagamento che renderebbero agevole per le autorità l'identificazione dei vari utenti e dei beneficiari delle transazioni. Queste operazioni sono particolarmente rischiose: nel momento in cui si voglia convertire il capitale nella moneta in corso legale desiderata, il tasso di cambio tra questa e la criptovaluta potrebbe essere notevolmente cambiato e si potrebbero registrare delle perdite.

oppure verificare problemi di liquidità legati al fatto che molti utenti chiedano la conversione simultaneamente. Il giro di affari che c'è dietro allo scambio delle criptovalute è molto consistente e per alcune di esse (e.g. Pecunix, Perfect Money, Solid Trust Pay, ecc.) la maggior parte dei profitti deriva proprio dagli High Yield Investment Programs. In media quello di siffatti programmi, stando a uno studio di Moore, Han e Clayton (2012) è un business che produce $6 milioni al mese di ricavi e che tuttavia ad oggi è oggetto di scarsa attenzione da parte dei politici e delle autorità competenti in materia di frodi finanziarie. Ci sono varie misure che si dovrebbero adottare per rimuovere i rischi del sistema sorto attorno agli HYIPs, tra queste quelle che sarebbero più efficaci e degne di nota sono: - L'individuazione delle criptovalute maggiormente utilizzate per queste operazioni e dei paesi che le controllano così da

persuaderli a cooperare con autorità esterne sovranazionali nel blocco di transazioni altamente sospette legate agli HYIPs;

La chiusura degli aggragators, cioè dei siti che promuovono e sponsorizzano gli HYIPs, e l'emanazione di leggi apposite per consentire alle autorità di effettuare queste operazioni, ad oggi soltanto gli USA hanno norme del genere nel loro ordinamento;

Incentivare Google e altri motori di ricerca a non lavorare con i siti che promuovono gli HYIPs, in tal modo questi ultimi finirebbero per chiudere in breve tempo.

A queste misure si dovrebbe però aggiungere il ruolo delle autorità e un'apposita normativa atta a combattere la criminalità online. Negli Stati Uniti la Commodity Futures Exchange Commission (CFTC) è attiva nell'indagare su queste tipologie di frodi, un suo rafforzamento pertanto risulterebbe efficace nella lotta agli HYIPs. Tuttavia, essa necessita del supporto anche dei paesi esteri, tanto

più che l’85% delle operazioni di HYIPsavvengono al di fuori degli Stati Uniti. Pertanto, si ravvede l’importanza della creazione diun sistema di controllo internazionale che agisca a livello globale e che abbia la34giurisdizione di agire per questo tipo di frodi online in ogni paese. Infatti, talvolta le autoritàinterne dei singoli paesi non hanno interesse o convenienza a collaborare con la CFTC.

2. Il peer-to-peer lending e i suoi rischi

Il processo di disintermediazione iniziato con il nuovo millennio sta progressivamentemodificando anche il settore finanziario. Esso si è concretizzato nel 2005 con la nascita delprimo sito di peer-to-peer lending. Il peer-to-peer lending consiste in un mercato onlinedove persone interessate a investire possono fornire il capitale a singoli individui o piccoleimprese e startup che necessitano di fondi. Questo settore ha conosciuto una rapida crescita,in pochi anni si è trasformato in una realtà

consolidata che vede la presenza di più di dodici compagnie di peer-to-peer lending soltanto negli USA. Inoltre, i prestiti erogati attraverso questi siti sono molto consistenti (e.g. Lending Club e Prosper Market, che detengono il 98% dell'intero mercato, nel 2014 hanno registrato rispettivamente flussi di capitali di $4 miliardi e $1,6 miliardi). Il funzionamento di tale sistema alternativo di prestiti prevede l'esistenza di:

  1. un investitore che investe o presta il suo capitale;
  2. un debitore che in cambio del capitale pagherà al creditore un tasso di interesse;
  3. una piattaforma di peer-to-peer lending che funge da intermediario trovando le controparti.

Figura 3.2 - Funzionamento del peer-to-peer lending (Fonte: www.peerlend.in)

L'obiettivo di questo tipo di prestito è quello di agevolare il trasferimento di fondi dai soggetti in surplus a quelli in deficit, dando la possibilità di essere finanziato anche a chi non risponderebbe ai

Requisiti necessari richiesti da una banca. Coloro che vi investono ricevono tassi di rendimento più alti rispetto a quelli di mercato e quanti ricevono i fondi pagano tassi inferiori a quelli applicati dalle banche. Il ruolo svolto dalle compagnie di peer-to-peer lending è sotto certi aspetti simile a quello di un broker nel mercato secondario dei capitali. Quest'ultimo cerca la controparte disposta a concludere lo scambio alle condizioni più favorevoli per il compratore/venditore di titoli, similmente la piattaforma di peer-to-peer lending mette a disposizione dei vari investitori un servizio che consenta loro di scegliere progetti o individui da finanziare. Entrambi agiscono per conto terzi e non in proprio, questo comporta quindi un notevole rischio di controparte in capo agli operatori. Infatti, potrebbe accadere che il datore di fondi finanzi un progetto fallimentare che non pagherà il rendimento atteso oppure che il debitore semplicemente non sia solvente.

In queste circostanze il rischio è completamente a carico dell'investitore, il cui unico mezzo di mitigazione è la diversificazione, prestare capitale a più soggetti o per progetti differenti. Chi accede ai vari siti di peer-to-peer lending può registrarsi come prestatore o come mutuatario, dovendo in quest'ultimo caso fornire delle informazioni aggiuntive che permettano alla piattaforma di attribuire un rating ad ogni prenditore di fondi. In tal modo gli investitori scelgono a chi prestare o meno il denaro sulla base del rischio e del rendimento che giudicano più appropriato per le loro aspettative e alla loro utilità. Un aspetto alquanto problematico di questo settore in espansione è la sua regolamentazione, che non tutela adeguatamente i clienti. Questi ultimi possono essere vittime di frodi in quanto essi non conoscono l'identità delle persone a cui erogano prestiti e non sempre la piattaforma di controlla che tutti.

Gli iscritti siano effettivamente in grado di far fronte alle obbligazioni assunte. Pertanto, si possono facilmente perpetrare delle truffe. Il caso più emblematico al riguardo è stato il recente scandalo della compagnia di peer-to-peer lending Ezubao, esploso in Cina nel gennaio 2016. Esso è stato solo l'ennesimo schema Ponzi della storia. Le sue peculiarità risiedono nella forma di attuazione e nell'ubicazione, la Cina, dove sembra che nell'ultimo periodo siano stati registrati molteplici casi di frode. La truffa in questione avrebbe avuto 900.000 vittime per un ammontare di $7,6 miliardi. Il portale offriva agli investitori interessi compresi tra il 9% e il 16% per il finanziamento di vari progetti, ma il 95% di questi si sono rivelati finti. I fondi erano infatti utilizzati per ripagare i vecchi creditori della società e per mantenere lo stile di vita lussuoso del presidente e dei manager della compagnia.

L'esigenza di stabilire delle norme apposite che fungano da deterrente per il settore del peer-to-peer lending. Le varie opzioni di regolamentazione potrebbero essere:

Dettagli
A.A. 2023-2024
47 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/12 Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher revolverocelot di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Criminologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Taormina Carlo.