Anteprima
Vedrai una selezione di 28 pagine su 133
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 1 Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 2
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 6
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 11
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 16
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 21
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 26
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 31
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 36
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 41
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 46
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 51
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 56
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 61
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 66
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 71
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 76
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 81
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 86
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 91
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 96
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 101
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 106
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 111
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 116
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 121
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 126
Anteprima di 28 pagg. su 133.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Crisi finanziarie ed effetti reali Pag. 131
1 su 133
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

I↓ Y↓

Quindi il balance sheet channel avrà, come risultato rilevante in una crisi economica,

sia una diminuzione del valore delle imprese che la riduzione delle risorse a loro

disposizione.

Il secondo ( bank lending channel ), che è alla base del modello di Bernanke-Blinder, si

riferisce al fatto che le banche giocano un ruolo importante nella concessione di prestiti

alle imprese, siano esse medie o piccole. Il meccanismo che si può generare è il

seguente: ⇒ ⇒ ⇒

M↓ bank deposits↓ bank loans↓ I↓⇒ Y↓

Una politica monetaria restrittiva, farà diminuire i depositi bancari, di conseguenza i

prestiti bancari, questo fenomeno avrà una gravante aggiuntiva nei confronti delle

piccole imprese che, a differenza delle imprese di grandi dimensione, avranno difficoltà

a trovare risorse che non provengano dalle banche, quindi nel momento in cui le stesse

banche saranno più avverse a concedere dei prestiti a causa di una crisi del credito, le

piccole imprese saranno quelle ad avere una maggiore sofferenza, perché si vedranno

vedersi rifiutare un prestito, che rappresenta una parte rilevante del fabbisogno

finanziario per poter portare avanti il processo produttivo. In definitiva, le imprese più

piccole saranno quelle più fortemente collegate al sistema bancario, la crisi genererà

ancora una volta una contrazione negli investimenti e quindi nella produzione a livello

aggregato, questo, in particolar modo, in quei paesi dove il tessuto industriale è

85

composto in prevalenza da piccole e medie imprese. Quindi, i due meccanismi del

canale del credito, hanno entrambe delle ripercussioni sul livello generale della

produzione.

2.7 Asimmetria informativa e mercato del credito

Nell’andare ad approcciarsi nello studio dell’economia monetaria, è importante

capire a fondo l’importanza, e le conseguenze, delle imperfezioni dell’informazione, ed

il ruolo delle banche e quindi del mercato del credito. Poiché, risulta difficile non

considerare un aspetto che meglio è rappresentativo dell’economia reale.

La difficoltà di considerare l’offerta del credito è connessa al fatto che esso è legato al

concetto di informazione ( il problema principale è quello di accertare se chi richiede il

prestito è meritevole, questo comporta l’assunzione di un certo livello di rischio di

credito ).

I problemi informativi potrebbero condurre ad un comportamento del mercato che

differisce da quello del mercato convenzionale in cui non vi sono problemi informativi.

Per esempio, problemi informativi potrebbero far aumentare il fenomeno del

razionamento del credito ( credit rationing ). Questo significa che, quando c’è un

eccesso di domanda del credito, un mutuatario insoddisfatto potrebbe offrire alla banca

un tasso di interesse più alto per ottenere un prestito. Come il tasso sale, la domanda del

credito diminuisce, e l’offerta quindi aumenta, fino a quando non si sia raggiunto

l’equilibrio. Considerando ora, che, se si considera il tasso di interesse che massimizza

l’expected return della banca, ed inoltre un eccesso di domanda per il credito. In questo

86

caso, la banca dovrebbe rifiutare la richiesta di un cliente che offre un tasso di interesse

77

più alto, aumentando la quantità di progetti che non trovano finanziamento .

Problemi informativi si hanno anche nel caso di equity rationing, situazione nel quale le

imprese che hanno problemi di fabbisogno, cercano di evitare di aumentare l’equity

capital, poiché un aumento di queste hanno un effetto negativo nel valore netto delle

78

imprese . Questa è la ragione per cui le imprese finanziano i propri progetti attraverso

la richiesta di prestiti. La volontà a vendere azioni sul mercato trasmette un segnale

negativo al mercato che avrà un riflesso anche sul prezzo delle azioni. E di

conseguenza, rende le imprese riluttanti a vendere azioni per finanziare i propri progetti.

L’equity rationing gioca un ruolo importante, perché mette in risalto il fatto che le

imprese non hanno molti modi per diversificare i loro rischi, quindi l’imprenditore non

potendo condividere il rischio, lo porterà ad avere un comportamento che non è neutrale

ma avverso al rischio.

2.7.1 L’origine e la propagazione di una crisi finanziaria

Le crisi finanziarie sono caratterizzate da una riduzione delle intermediazioni

finanziarie e spesso anche a delle ripercussioni economiche negative sugli istituti

bancari che, in casi abbastanza gravi, possono comportare il fallimento, rappresentando

un fenomeno in comune in diversi paesi.

77

Stiglitz e Weiss ( 1981 ).

78

Vedi Asquith e Mullins ( 1983 ). 87

La causa di una crisi dipende anche dalle aspettative dell’andamento del mercato,

dipendente da come gli agenti percepiscano le informazioni, in base a queste, si può

creare l’eventualità di nascita di turbolenze nell’economia. Quindi, il ruolo delle

asimmetrie informative gioca una parte importante nel sistema economico, si è assistito

più volte nella storia a momenti di difficoltà accentuati da comportamenti da parte del

mercato che andavano ad amplificare la situazione. Con questa consapevolezza del

ruolo che giocano le asimmetrie ed i vari attori del mercato, possiamo di seguito andare

ad ipotizzare un possibile percorso di fluttuazione ciclica che sfocia in una crisi

finanziaria ( come si può osservare nella figura n. 9 ).

Figura n. 9 – origine e propagazione di una tipica crisi finanziaria

88

(1) Cambiamenti negativi nell’economia

(2) Peggioramento nei problemi di asimmetria informativa

(3) Aumento del costo del capitale e contrazione del credito

(4) Diminuzione degli investimenti e della crescita economica

(5a) Problemi di insolvenza (5b) declino nella confidenza dei

delle banche depositanti e problemi di liquidità

(6) Crisi finanziaria

Quindi seguendo il percorso sopra, si può vedere che un peggioramento della situazione

economica ( 1 ) come per esempio, un aumento dei tassi di interesse ( come detto per le

due modalità di realizzazione del canale del credito ), guida ad una difficoltà da parte

delle banche di concedere prestiti e di conseguenza un peggioramento dei

comportamenti di asimmetria informativa ( 2).

Gli intermediari finanziari quindi, renderanno le proprie politiche di concessione del

credito molto più rigide, il che avrà ripercussioni sul costo del capitale ( 3 ).

Come principale conseguenza nell’immediato, si ha, che dal lato dei debitori, essi non

riescono a cercare nuove fonti di finanziamento sostitutivi a quello bancario portandoli a

rinunciare ai nuovi progetti o a ridimensionare i progetti ancora attivi, guidando il paese

verso la perdita di forza produttiva e quindi della crescita economica, inoltre, come

89

ulteriore ripercussione si verificherà la sfiducia da parte dei risparmiatori, con

conseguente possibile corsa agli sportelli e quindi problemi di liquidità da parte delle

banche ( 5b). Il processo però non si ferma qui, infatti, l’incertezza generale che si crea

sul mercato, oltre a colpire le banche direttamente, le colpirà anche indirettamente come

riflesso della sfiducia dei correntisti, quindi si creerà un effetto contagio anche alle

banche che in realtà godono di ottima salute, il tutto culminerà in una crisi finanziaria

79

( 6 ) .

La situazione appena descritta rappresenta un buono specchio di quanto successo nelle

ultime crisi viste nel paragrafo precedente, naturalmente il quadro appena esposto è

rappresentativo di una situazione molto semplificata, che non tiene conto di tanti altri

fattori di influenza e che non tiene conto dei processi che precedono una crisi, i quali

giocano un ruolo imponente e che fanno da preludio allo schema esposto.

2.7.1.1 Un caso: le crisi finanziarie degli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti, più di tutti gli altri stati del mondo, ha una lunga storia di crisi sia

bancarie che finanziarie. Di seguito espliciteremo alcuni fattori tipici delle varie crisi

che hanno afflitto il paese ed anche alcune conseguenze, comunque tutti fattori

precedentemente esplicitati.

Le crisi americane hanno visto la loro nascita per lo più tramite un deterioramento dei

bilanci bancari, ma anche da incrementi dei tassi di interesse, caduta del mercato

79

Secondo Mishkin (2010 ), le categorie in grado di innescare una crisi finanziaria sono quattro: l’aumento

dei tassi di interesse, la crescita dell’incertezza, gli effetti sui bilanci delle variazioni dei prezzi delle

attività ed il panico bancario. 90

azionario ed aumento dell’incertezza. Questi fattori sono stati la giusta benzina per

l’incremento di azioni di selezione avversa e di azzardo morale, con conseguente

declino dell’attività economica, di solito seguita da un panico bancario generando un

effetto amplificativo dei problemi economici, questi fattori sono quelli tipici di una crisi

finanziaria, tuttavia le crisi americane quasi sempre si sono trasformate in crisi di

deflazione del debito, in cui si registrava una diminuzione del livello dei prezzi che

rappresentavano un altro fattore amplificativo per la crisi ( il declino del livello dei

prezzi rappresenta un ulteriore deterioramento del capitale a disposizione delle imprese

dovuto all’aumento dell’indebitamento ).

Capitolo III

Analisi empirica: ciclo economico italiano

Introduzione 91

Gli anni Novanta saranno ricordati per il forte aumento dell’integrazione

economico-finanziaria, ma anche per le ricorrenti turbolenze sui mercati valutari e

finanziari. Lo studio delle crisi finanziarie si è sviluppato negli anni Ottanta, mentre è

solo dalla prima metà degli anni Novanta che l’attenzione si è concentrata sulla loro

trasmissione.

In questo capitolo si studierà e si analizzerà il ciclo economico italiano, cercando di

sottolineare i diversi periodi in cui l’economia ha attraversato una recessione, ed infine,

si proporrà una metodologia per la misurazione del fenomeno del credit boom, e la

relazione che esiste tra quest’ultimo e le dinamiche macro, sempre riferito al paese

Italia. 3.1 Il ciclo economico italiano

Secondo la definizione classica di Burns e Mitchell ( 1946 ), “ una

caratteristica principale del ciclo economico è la contemporanea espansione e

contrazione delle attività economiche” ( il PIL, il consumo, gli investimenti,

l’occupazione, i prezzi, il tasso di interesse, ecc ).

Anche Lucas, in uno dei suoi numerosi contributi alla metodologia dell’analisi

economica, da la semplice idea, che comprendere le fluttuazioni macroeconomiche

significa riuscire a costruire

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
133 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/05 Econometria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bobbue di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fluttuazioni economiche e finanziarie e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Napoli - Parthenope o del prof Marzano Elisabetta.