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ORGANIZZAZIONI

1. Cos'è il digitale.

Al giorno d'oggi, spesso si tende a confondere il "digitale" con il "tecnologico". Questa errata associazione spesso porta ad attribuire significati fuorvianti, oltre che sbagliati.

Con il termine digitale si qualificano tutti i sistemi e dispositivi in grado di convertire determinati valori in un conveniente sistema di numerazione (c.d. sistema binario), riconducibile allo specifico settore dell'informatica.

Il digitale ha reso così possibile la codificazione e conservazione di una smisurata quantità di informazioni per mezzo di processi automatizzati. Il fulcro di questo sistema è proprio la gestione delle informazioni che, fino al XX secolo era un processo molto lento poiché, per ricercare una data informazione era necessario consultare infinite quantità di documenti cartacei conservati in immensi archivi. Oggi invece, la gestione dei dati è facilitata.

dall'introduzione di dispositivi digitali che permettono di archiviare in piccoli spazi una vastissima quantità di informazioni. L'applicazione di sistemi e reti informatiche ha permesso l'abbattimento dei confini spazio-temporali, permettendo così il trasferimento di dati da una parte all'altra del mondo annullando quasi totalmente le tempistiche; in tal modo il digitale ha aumentato le opportunità conoscitive degli individui e delle imprese. Proprio per queste ultime (le imprese), il digitale ha rappresentato un'importante fonte di valore, in quanto permette di studiare e analizzare efficacemente l'ambiente, creando nuove opportunità di business, nuovi processi e nuove possibilità di crescita. [17 Enciclopedia Treccani - http://www.treccani.it]. 241.1. Breve storia del digitale: dalla Rivoluzione digitale alla Digital Economy. A partire dagli anni '70 del '900 fino alla fine del secolo si sono.verificateimportanti trasformazioni economiche, sociali e politiche che, grazie allo sviluppoe alle nuove scoperte tecnico-scientifiche, hanno portato a quella che oggi vienedefinita Rivoluzione Digitale.In questo periodo storico ricco di innovazioni, si è verificato il passaggio dallatecnologia elettronica analogica a quella elettronica digitale per mezzo della diffusione delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione che hannocontribuito a rivoluzionare il modo di comunicare e scambiare informazioni,incidendo profondamente sullo stile di vita delle persone, sulle organizzazioni,sulle tecnologie e sui dispositivi.Un ruolo dominante nella rivoluzione digitale è stato giocato da Internet che, apartire dalla metà degli anni '90, ha creato una grande rete digitale accessibile atutti, che ha consentito non solo la connessione tra le persone, ma ha determinatoanche un'evoluzione nel modo di organizzare le attività socio-economiche.sia al livello globale che locale. Oggi infatti Internet è considerato un potente strumento di comunicazione, intrattenimento, conoscenza e fornitura di servizi. La fine del XX secolo e l'inizio del XXI hanno segnato poi, l'inizio di una nuova era: l'era digitale caratterizzata dalla digitalizzazione, ossia dall'ampia diffusione di strumenti digitali, e dall'informatizzazione cioè l'applicazione di sistemi e reti informatiche negli ambiti economici e sociali. Ciò ha permesso lo sviluppo di una particolare branca dell'economia: la Digital Economy. L'espressione "Digital Economy" fu coniata da Don Tapscott nel 1995 nel libro "The Digital Economy: Promise and Peril In The Age of Networked Intelligence"; questo fu il primo libro che mostrò come Internet (e, in generale, il digitale) avrebbe cambiato il modo di fare business. Definire l'Economia Digitale non è però semplice.

Poiché al giorno d'oggi quando si parla di "digitale" si pensa solo ad internet; in realtà si tratta di un sistema basato su tecnologie informatiche che comprendono sia tecnologie hardware che software, sia online che offline quali: Internet of Things, sistemi cloud, Big Data, Social Network, ecc.

L'importanza della trasformazione digitale nelle organizzazioni.

La Digital Economy ha messo in crisi i modelli organizzativi tradizionali che non risultano più adatti alle nuove esigenze di business; pertanto si rendono necessari nuovi processi produttivi, nuovi sistemi di condivisione delle informazioni e nuovi sistemi di comunicazione.

Sono stati allora creati nuovi modelli di business attraverso

l'ibridazione dei modelli dell'economia tradizionale con quelli dell'economia digitale, in tal modo le imprese si sono rinnovate e aperte al digitale ottimizzando i propri processi organizzativi e produttivi, generando nuovo valore per gli stakeholder e, di conseguenza, aumentando l'efficienza e la competitività. La trasformazione aziendale proiettata al digitale infatti, si è rivelata fondamentale per la sopravvivenza delle aziende. Proprio questo è stato l'argomento centrale del "World Economic Forum" del 2019 tenutosi a Davos (Svizzera), dove importanti esponenti della politica e dell'economia hanno spiegato come essa debba essere considerata una priorità per le aziende per poter tenere il passo in un mercato in continua evoluzione. In particolare è stato presentato uno studio che esamina i tre principali vantaggi apportati dalla trasformazione digitale alla competitività: - prima di tutto la

La digitalizzazione fa diminuire le spese in conto capitale fino a un terzo se si integrano le vecchie tecnologie a quelle nuove; il secondo vantaggio opera sulle spese operative, per le quali le organizzazioni risparmiano fino al 30% circa; il terzo vantaggio è relativo invece alla sostenibilità, alla velocità e alle performance in relazione al modello di business e allo stato di partenza della singola azienda.

Secondo il "Global Information Technology Report 2016" pubblicato dal World Economic Forum, sarebbero Singapore, Finlandia, Svezia, Norvegia, Stati Uniti, Paesi Bassi e Svizzera le sette economie che sfruttano al meglio le opportunità dell'ICT per aumentare la competitività delle imprese. Nella classifica riportata dal report, l'Italia si posiziona al 45esimo posto solo dopo il Costa Rica e l'Uruguay (tabella 1).

Rank Country/Economy Value 2015 Rank
1 Singapore 6.0
2 Finland

6.0 23 Sweden

5.8 34 Norway

5.8 55 United States

5.8 76 Netherlands

5.8 47 Switzerland

5.8 68 United Kindom

5.7 89 Luxembourg

5.7 910 Japan

5.6 10… … … …40 Cyprus

4.6 3641 Russian Federation

4.5 4142 Poland

4.5 5043 Uruguay

4.5 4644 Casta Rica

4.5 4945 Italy

Fonte: Global Information Technology Report 2016 - https://www.weforum.org/

Inoltre, secondo le statistiche realizzate da Assinform (Associazione nazionale delle principali Aziende di Information Technology) nel 2018, l’innovazione digitale e l’applicazione delle nuove tecnologie, ha portato il mercato digitale italiano a crescere del 2,5% rispetto al 1,3% del 2016. Si tratta del “mercato unico digitale” per regolamentare la pubblicità in rete, il commercio elettronico e le telecomunicazioni al fine di facilitare l’accesso ai prodotti e ai servizi online, per migliorare le condizioni di crescita e di sviluppo delle reti e dei servizi digitali e favorire la

crescita dell'economia digitale europea grazie all'applicazione di Internet e dell'ICT - https://ec.europa.eu/commission/index_it

Uno dei motivi per cui si verifica il rallentamento della digitalizzazione delle imprese italiane è che le nuove tecnologie non sono viste come un investimento per aumentare la competitività, bensì come un costo; secondo la giornalista Giovanna D'Urso quello di cui il nostro paese ha bisogno è un cambiamento culturale sia a livello organizzativo che istituzionale.

Le origini della tecnologia nell'organizzazione.

La tecnologia ha rappresentato, fin dalla metà del '900, un fattore molto importante per la progettazione organizzativa. Infatti dalla fine degli anni '50 si inizia a manifestare lo stretto rapporto organizzazione-tecnologia che si è accentuato sempre di più man mano che lo sviluppo della tecnologia, della telematica e dei sistemi tecnologici e informativi è

andato avanti. Grazie a studiosi come Woodward, Perrow e Thompson, è stato dimostrato come l'applicazione della tecnologia nelle organizzazioni manifatturiere fosse essenziale per il successo dell'azienda: - J. Woodward (1965) applicò la tecnologia alle aziende manifatturiere, mettendo in luce come un buon allineamento della tecnologia con la struttura organizzativa, influenzasse il flusso di lavoro e il processo di produzione; - C. Perrow (1967) studiò l'impatto della tecnologia sulle singole unità organizzative, individuando diversi modelli di tecnologia in base alle caratteristiche delle unità (formalizzazione, centralizzazione, competenza dei dipendenti, comunicazione); - J. Thompson (1967) dimostrò come una diversa tecnologia sia funzionale alla struttura in base al grado di interdipendenza, cioè in base a quanto le unità dipendono le une dalle altre. Questi primi studi dimostrano che, affinché la tecnologiassa di lavoro. Questo approccio permette di massimizzare l'efficienza e la soddisfazione dei lavoratori, creando un ambiente di lavoro più produttivo e collaborativo. Inoltre, l'implementazione di tecnologie digitali può favorire la comunicazione e la condivisione delle informazioni all'interno dell'organizzazione. L'utilizzo di strumenti come email, chat, videoconferenze e piattaforme collaborative permette di ridurre i tempi di comunicazione e di prendere decisioni più rapide ed efficaci. Infine, è importante considerare l'aspetto della formazione e dell'aggiornamento del personale. L'introduzione di nuove tecnologie richiede una preparazione adeguata da parte dei lavoratori, al fine di sfruttarne appieno le potenzialità. È quindi necessario investire nella formazione continua e nell'acquisizione di competenze digitali, al fine di garantire una migliore adattabilità e una maggiore competitività dell'organizzazione. In conclusione, l'economia digitale offre numerose opportunità per migliorare l'efficienza e la produttività delle organizzazioni. Tuttavia, per sfruttarle appieno è necessario riorganizzare i sistemi e i processi produttivi e comunicativi, tenendo conto dell'elemento umano e investendo nella formazione e nell'aggiornamento del personale.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
41 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Heygiuls di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Catanzaro - Magna Grecia o del prof Reina Rocco.