Anteprima
Vedrai una selezione di 13 pagine su 58
Tesi - Il giornalismo specializzato: ruolo e funzione di alcune riviste di settore Pag. 1 Tesi - Il giornalismo specializzato: ruolo e funzione di alcune riviste di settore Pag. 2
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Il giornalismo specializzato: ruolo e funzione di alcune riviste di settore Pag. 6
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Il giornalismo specializzato: ruolo e funzione di alcune riviste di settore Pag. 11
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Il giornalismo specializzato: ruolo e funzione di alcune riviste di settore Pag. 16
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Il giornalismo specializzato: ruolo e funzione di alcune riviste di settore Pag. 21
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Il giornalismo specializzato: ruolo e funzione di alcune riviste di settore Pag. 26
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Il giornalismo specializzato: ruolo e funzione di alcune riviste di settore Pag. 31
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Il giornalismo specializzato: ruolo e funzione di alcune riviste di settore Pag. 36
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Il giornalismo specializzato: ruolo e funzione di alcune riviste di settore Pag. 41
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Il giornalismo specializzato: ruolo e funzione di alcune riviste di settore Pag. 46
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Il giornalismo specializzato: ruolo e funzione di alcune riviste di settore Pag. 51
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi - Il giornalismo specializzato: ruolo e funzione di alcune riviste di settore Pag. 56
1 su 58
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

IL GIORNALISMO SPECIALIZZATO

INTRODUZIONE E PANORAMICA

Ormai da molto tempo a questa parte troviamo in edicola, accanto

ai soliti giornali quotidiani, le cosiddette riviste specializzate, ovvero

prodotti dedicati ad uno specifico campo di informazione, come ad

esempio Quattroruote per il mondo delle auto, Nautica per il mondo

delle barche o il Gambero Rosso per tutto ciò che riguarda la

gastronomia.

Ma chiariamo meglio il concetto: per rivista si intende una

pubblicazione periodica che tratta, in maniera più o meno

esauriente, argomenti dedicati ad uno specifico settore di studio o

interesse, con lo scopo perlopiù di approfondire e aggiornare il

pubblico appassionato. Si distinguono per vari fattori, ovvero la

periodicità, che le suddivide in settimanali, mensili, annuali e cosi via;

l'argomento, che può essere scientifico, letterario, politico,

economico, tecnico e via dicendo; il mezzo di comunicazione, che

può essere a stampa e online; e infine la diffusione, che comprende

la vendita a pagamento in edicola o in abbonamento.

Secondo una ricostruzione storica generale possiamo dire che il

primo periodico della storia che più somiglia alle odierne riviste fu La

Gazette, che informava delle discussioni acculturate che si

svolgevano presso la corte del medico francese Renaudot, ed il cui

primo numero risale al 30 Maggio 1631.

Guardando invece all'Italia, la nostra più antica rivista fu Gli Atti

dell'Accademia del Cimento, del 1667, contenente notizie circa i

progressi fatti dalle scienze.

Detto questo cercherò, appoggiandomi anche a interviste fatte ai

rispettivi direttori o chi per loro, di capire la storia di queste riviste, il

loro rapporto col pubblico e la loro strategia commerciale,

evidenziando le differenze che le contraddistinguono in tutti questi

aspetti.

Ovviamente ne esistono molte per ogni campo che ho citato, e

quindi ho cercato di selezionare le più importanti.

Più precisamente, attraverso lo sviluppo di questa tesi, ho cercato di

pormi una domanda specifica: capire se queste riviste sono solo

prodotti dell'industria, e quindi esistono soltanto per un fine

economico e di mercato, oppure contribuiscono anche

attivamente e positivamente a risolvere i problemi del settore che

pubblicizzano, e sono inoltre utili a orientare i lettori-consumatori

verso il miglior acquisto e gli addetti ai lavori alla pubblicizzazione

dei propri prodotti; capire insomma, qual è la loro posizione e

funzione specifica sul mercato e quali sono le differenze tra loro.

Per fare un esempio concreto, nel caso di una rivista turistica è

interessante vedere e capire se essa è solo un mero prodotto di

pubblicizzazione di luoghi turistici o alberghi, o invece se ( e quanto)

tutela anche i proprietari degli alberghi e i turisti, e chi dei due.

Indagare cioè sulla funzione che ognuna di queste riviste ha

all'interno del proprio mercato di riferimento ( quello turistico per le

riviste turistiche, quello dell'automobile per quelle di auto), e cercare

di capire se contribuiscono a cambiarlo impegnandosi anche

politicamente, cioè a risolvere i problemi che vi si presentano ( ad

esempio una domanda potrebbe essere come si pone Quattroruote

difronte alla crisi del mercato automobilistico), o se se ne chiamano

fuori, scegliendo altre strategie di mercato e puntando su altri

obiettivi.

Il mio intento è quello dunque di fornire uno “scorcio” di questo tipo

particolare di giornalismo, che è appunto quello specializzato, e,

come si suol dire, “di nicchia”; un giornalismo che si rivolge alle riviste

specializzate periodiche ( rappresentate dall'ANES, associazione

nazionale editoria periodica specializzata sorta nel 1995 per iniziativa

di un gruppo di editori di stampa specializzata). Queste riviste

interessano infatti soltanto i veri appassionati, tra i quali possiamo

pero distinguere due diverse categorie: quella dei veri e propri diretti

interessati e addetti ai lavori, cioè di persone che operano nello

stesso campo( ad esempio un rivenditore di auto che usa

Quattroruote per pubblicizzare il proprio punto vendita appartiene a

questa categoria), e quella dei semplici amatori che magari non

vanno oltre la passione o l’interesse per quel campo; ebbene,

queste riviste devono soddisfare le esigenze di entrambe queste

categorie, devono cioè essere né troppo specifiche da risultare

noiose per il pubblico degli amatori, e né troppo superficiali da

risultare inutili per i veri e propri appassionati e interessati. Quindi

devono creare un tipo di linguaggio giornalistico che è una via di

mezzo tra il vero e proprio manuale specializzato e la semplice rivista

di intrattenimento, un linguaggio cioè che non risulti mai troppo

astruso e incomprensibile, troppo specifico.

C’è da precisare che non ho selezionato a caso queste riviste, bensì

nello sceglierle ho fatto bene attenzione alle differenze che ci sono

tra loro, in modo da far capire meglio lo scopo di questa tesi, che è

appunto quello di vedere come esistano diversi modi di porsi sul

mercato da parte di questo tipo di riviste, e che ognuna ha il suo

metodo, la sua strategia; c’è ad esempio quella impegnata in

politica, e quella che invece se ne chiama fuori, puntando di più a

capire e anticipare le tendenze di mercato, quella che si focalizza

su nuovi stili di vita e quella nata per soddisfare sempre le esigenze

dei consumatori, attenta a dare loro ciò che chiedono in quel

preciso momento dal mercato.

Questo ci fa capire come il giornalismo specializzato si possa

esprimere in molti modi diversi, andando incontro cosi a tanti tipi di

pubblico e tanti tipi di richieste; non c’è uno stesso modo di

affrontare l’argomento, che si ripete sempre uguale in ogni tipo di

rivista. Il giornalismo specializzato potrebbe infatti dare l ‘idea di

articoli difficili da capire, con un linguaggio astruso e specialistico,

che affrontano temi ancora più complicati, e che sono sempre

uguali qualsiasi sia l’argomento trattato. Invece, come torno a

ribadire, non è cosi, poiché dalle riviste prese da me in

considerazione ben emergono le differenze con cui ognuna affronta

gli argomenti e si pone verso il suo pubblico.

Nel corso del tempo queste riviste sono ovviamente cambiate, sino

a dotarsi, da un po' di anni a questa parte, di un sito internet.

Ebbene, comincerò la mia indagine fornendo una sintesi storica di

alcune riviste da me selezionate, ovvero Nautica, Gambero Rosso ,

Quattroruote e Dove, per poi proseguire con la parte dedicata alle

interviste. CAPITOLO PRIMO

IL SETTORE TURISTICO

Immagine 12 : Copertina di Dove del Marzo 2012

Siamo giunti ora all'analisi dell'ultima rivista mensile da me presa in

considerazione, quella di viaggi Dove, edita da Rizzoli e diretta da

Carlo Montanaro. ( immagine 12) . Rivista giovane, si occupa anche

di cultura, tempo libero e stili di vita. Fin dall'anno della sua

fondazione, nel 1990, si è imposta sempre più come riferimento per

tutti coloro che desiderano mettersi in viaggio, e quindi confrontare

prezzi per trovare l'offerta più conveniente e trovare informazioni su

mete tipiche e particolari come alberghi o centri benessere.

Inoltre Dove offre all'interno del suo mensile rubriche utili e facili da

consultare, con elenchi per trovare ristoranti, agriturismi e ostelli,

corredati da utili ed esperti consigli per i lettori. Ma troviamo anche

interessanti sezioni dedicate a segnalare eventi culturali di rilevo o

individuare tendenze.

Questo è l'aspetto pregnante che è infatti emerso dall'intervista che

ho fatto al Vicedirettore di Dove Mariella Grossi, la quale è stata

particolarmente attenta a spiegarmi come Dove non sia una

semplice rivista di viaggi, bensì una pubblicazione dedita soprattutto

al riconoscimento di nuove tendenze di vita e lifestyle, selezionate

attraverso la consultazione dei quotidiani e l'aiuto di collaboratori

sparsi in tutto il territorio. Come esempio la vicedirettrice mi ha

portato il fatto di tendenza che consiste nel mangiare in macelleria,

che si sta diffondendo da poco: consiste nel fatto che i clienti della

suddetta macelleria acquistano la carne e la consumano seduta

stante, nelle macelleria stessa, senza portarla a casa per cucinarla;

ebbene, il compito di Dove, individuata questa tendenza, è quello

di suggerire i luoghi ( in questo caso le macellerie) dove si attua

questa tendenza, corredando ovviamente gli articoli con prove sul

posto fatte dai suoi stessi inviati.

Ma un altro esempio che la vicedirettrice Grossi mi ha fatto è quello

interessante del biologico: tutti al giorno d'oggi parlano di biologico,

e i collaboratori di Dove hanno individuato in Alto Adige dei progetti

di bioarchitetture, che rappresentano chiaramente una nuova

tendenza, pronta così ad essere conosciuta grazie agli articoli di

questa rivista.

Questa rivista si pone dunque in modo atipico, rispetto ad altre

riviste, nei confronti del pubblico; da questa intervista ho potuto

infatti capire che Dove non pubblicizza soltanto località turistiche,

ma parte da nascenti tendenze, fenomeni di costume e stili di vita

per poi arrivare ai luoghi dove queste tendenze si sviluppano.

Ho posto poi alla vicedirettrice la domanda circa la posizione della

rivista nei confronti di una possibile crisi del settore turistico, e la

risposta è stata secca: Dove non si occupa di questo genere di

problemi. Non si rivolge infatti agli addetti ai lavori, come gli

albergatori, ma bensì soltanto al pubblico di turisti e viaggiatori in

cerca di mete particolari e nuove.

Circa la questione dell'esportazione del marchio italiano all'estero,

qui inteso come bellezze paesaggistiche nostrane, la Vicedirettrice

mi ha risposto che senza dubbio la rivista svolge in questo senso un

ruolo molto attivo, rimanendo attenta a fare spesso servizi su località

italiane.

Qui ci potremmo ricollegare per esempio alla rivista Gambero Rosso,

che svolge anch'essa una promozione davvero efficace del nostro

marchio all'estero; d'altra parte queste due riviste, insieme a

Quattroruote si occupano di settori in cui il nostro paese ha

un'eccellenza riconosciuta in tutto il mondo, ed il loro compito è,

come ripeto, anche quello di mantenere questa eccellenza. Senza

queste riviste, non ci sarebbe un approfondimento adeguato, e di

conseguenza neanche tutta la fama di cui godono oggi le nostre

eccellenze, che non sarebbero tali. Quindi, gioco-forza, queste

riviste svolgono un ruolo di pubblicizzazione non indifferente, ognuna

ovviamente riguardo il suo settore di interesse, ruolo che accomuna

u

Dettagli
A.A. 2012-2013
58 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher stefanostefius di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e tecnica del giornalismo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Mele Giovanni.